Messaggi e commenti per Lilli Gruber - pagina 134
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Frasi di Lilli Gruber
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Lilli Gruber. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Lilli Gruber.
Sabato 21 marzo 2020 23:27:50
Sabato 21 marzo 2020 23:09:44
Buonasera.
mi presento :sono un umile autodidatta che ha studiato e seguito la crisi del corona virus attuale ma non possiedo lauree o conoscenze importanti e quindi mi rivolgo a lei che ha potere di comunicare alle masse.
il corona virus in sintesi e una specificita dell influenza normale non conosciuto con un alto potere di trasmissibilita aereo e da contatto. nessuno dei suoi ospiti serali ha mai detto quanti decessi annualmente in italia si registrano in concomitanza di altre patologie gia esistenti nei 6 mesi stagionali insieme a virus influenzali. consideri che un anno in italia si avevano ben 12000000 di influenzati eppure furono ricoverati soli i gravi casi.
detto cio un virus aereo non e contenibile su vasta scala per cui il virus non verra mai annientato ma ci accompagnera normalmente e sara curato come gli altri virus influenzali passati quando il farmaco verra trovato.
la continua favola dei tamponi e inverosimile poiche si dovrebbe fare l esame ogni 5 giorni sullo stesso individuo per essere tranquilli della costante negativita.
sebbene sento che lei e favorevole alla totale chiusura vorrei che ci pensasse bene
poiche fermare un paese di 60000000 di abitanti che avra circa 5000000 di contagiati non e matematicamente utile. inoltre gli ospedali hanno ricoverato una enorme massa di persone che non avevano alcuna necessita urgente di ricovero ma potevano assumere farmaci soliti individualmente a casa loro. infatti si devono curare solo coloro che sono gravi e abbisognano di terapie intensive.
cocludo che va bene la distanza-va bene l igiene personale-va bene evitare masse- ma
la pregherei di dare il suo parere di non fermare l intero paese perche il virus va combattuto ma alla fine fa parte di noi che abbiamo voluto una societa globale e ci sentivamo il primo ministro di dio col cellulare, internet e quant altro.
cordiali saluti.
volpi massimo.
Sabato 21 marzo 2020 21:53:58
Buonasera, mi permetto di rivolgerle una domanda. In questo momento così drammatico per le persone, mi chiedo se non sia doveroso, spiegare al suo vasto pubblico come mai ha sempre lo stesso look estetico, presumibilmente ottenuto attraverso l'opera di parrucchieri e truccatori, in questo momento quanto mai inopportuni. Sarebbe un bellissimo esempio e un messaggio comunicativamente efficace, mostrarsi con un look più naturale "fai da te", visti i continui doverosi appelli di evitare contatti. In attesa suo riscontro, la ringrazio e le porgo cordiali saluti.
Sabato 21 marzo 2020 21:25:53
Dott. Gruber, ha tutta la mia stima come giornalista ma, mi chiedo, perché continua ad invitare un personaggio come Alessandro De Angelis che come giornalista vale, a mio parere, MENO DI ZERO. Non l ho mai sentito dire qualcosa di assennato. Nuoce gravemente alla Sua trasmissione. GRAZIE a Dio Travaglio spesso lo bacchetta come si farebbe con un bimbo un po' stupido.
A lei i miei complimenti!
Silvio
Sabato 21 marzo 2020 21:11:52
Buongiorno signora Gruber, seguendo la sua bella trasmissione, ho notato che nessuno a messo in rilievo il fatto che i risultati ottenuti in Cina circa il contenimento del contagio, è dovuto al fatto che attorno alla zona isolata c'era un paese che poteva rifornire di tutto i contagiati. Se l'Italia blocca tutto chi rifornisce i suoi abitanti ?
Sabato 21 marzo 2020 21:11:10
Milano e Bergamo chiudere subito questi aereoporti per due settimane almeno è questione di vita o di morte. per favore
Sabato 21 marzo 2020 21:09:53
Vorrei che chi chiede ulteriori inasprimenti considerasse che moltissimi stanno a casa facendo il proprio dovere. Il mio timore è che "per colpa di qualcuno credito a nessuno" per cui poi chi non ha colpa ci vada di mezzo con una denuncia penale per una volta che esce il naso fuori di casa. Posso guidare con la patente scaduta? E magari per paura non esco a rinnovarla. Ma è giusto? Che si colpisca chi sbaglia, basta con la media del pollo. Siamo persone per bene, la sola idea di essere denunciati ci terrorizza e sentiamo la profonda ingiustizia di essere ancora più segregati per colpa di chi delinque. Grazie mille. Tutto andrà bene. Rosa.
Sabato 21 marzo 2020 20:49:58
In molti si chiedono del xche’ in Lombardia ed Emilia-Romagna ci sia un tasso di mortalità da coronavirus così alto; il più alto in Italia e nel mondo
E se il problema fosse nella fornitura di ossigeno agli ospedali ?
Emilia e Lombardia vengono riforniti dallo stesso deposito ? Siamo certi che le specifiche dell’ossigeno siano quelle rispondenti alle normative ?
Sabato 21 marzo 2020 18:42:16
Buon giorno,
ieri mattina mi sono sorpresa, commossa.
La famiglia cinese che abita al piano di sopra (lui e lei giovani, con un bambino piccolo) hanno sorpreso tutti noi condomini con un dono. Abbiamo trovato a lato della porta, per ciascuna famiglia (6 piani per 4 appartamenti) una confezione di mascherine (3) con relativo biglietto.
Il biglietto così diceva: "Ecco le mascherine nuove: spero che vi siano utili. Il tuo vicino cinese e un piccolo ghirigoro in rosso. "
Cosa dire? Mi ha rasserenato e mi ha convinto che "tutto andrà bene".
Ci tenevo a condividere questa bella e positiva esperienza!
p. s. il condominio è a Padova, quartiere S. Carlo/Arcella, non troppo lontano dal centro. E' abitato da 24 famiglie: la maggior parte sono italiane, una pakistana, una africana e una, appunto, cinese.
Saluti cordiali
Gabriella Peracchi
Sabato 21 marzo 2020 16:25:56
Gentile Dr. ssa Gruber,
condivido con Lei una mia lettera aperta al ministro Azzolina sulla situazione degli insegnanti precari della scuola italiana in questo momento così complicato confidando che possa trovarla interessante.
Cordiali saluti.
Dr. Francesco Miniutti
Egregio ministro Azzolina,
Sono un giovane docente precario di terza fascia, arrivato ormai al suo quinto anno di servizio consecutivo come insegnante (supplente) di lingua e letteratura inglese in vari istituti superiori del Friuli Venezia Giulia.
Ho deciso di affacciarmi al mondo dell’insegnamento perché ho sempre creduto nel mestiere dell’insegnante e perché credo fermamente che, seppur spesso ingiustamente bistrattata, la scuola italiana possa essere ancora considerata un’eccellenza se comparata agli altri sistemi scolastici europei, soprattutto in termini di preparazione grazie alla capacità di fornire ai propri studenti una visione a tutto tondo delle varie discipline.
Dopo un percorso accademico che si è diviso tra Italia e Regno Unito sono rientrato in patria credendo che i miei titoli potessero dare un valore aggiunto alla mia persona e alla professione che avevo deciso di intraprendere. Mi sono, quindi, tuffato a pesce nella farraginosa burocrazia scolastica italiana, fatta di graduatorie, messe a disposizione, cattedre fino ad avente diritto, spezzoni orari, supplenze brevi, supplenze lunghe… Ho imparato da me quanto questo ambiente ed il suo metodo di reclutamento siano tenuti assieme da una bava di ragno che, nonostante numerose scosse, ha saputo reggere per autoconservazione i vari colpi che le sono stati inferti. Nel corso degli anni sono stato spettatore di un sistema di reclutamento contraddittorio ed assolutamente non meritocratico (definito, da alcuni, “un vero e proprio gioco al massacro sulla pelle e sull’esperienza dei precari”), ad una successione, quasi annuale, di ministri dell’istruzione e ad un susseguirsi di voci, una più aleatoria dell’altra, su una supposta volontà di stabilizzare definitivamente noi docenti precari.
Come tanti altri colleghi, nella mia stessa situazione, l’ho interpretata come la classica gavetta che ogni lavoro impone, quindi è doveroso accettarla di buon grado sempre guidato dall’infinita passione per il mio lavoro e dalle soddisfazioni che gli studenti sanno dare. Intanto gli anni passavano e, dopo quattro anni e mezzo, questa agognata stabilizzazione non è mai arrivata per la non definizione di un metodo di reclutamento finalmente univoco, definitivo e meritocratico. Concorso? PAS? Corso abilitante? Laurea abilitante? 24CFU? Le idee dei ministri dell’istruzione cambiavano quasi quotidianamente e portavano quasi sempre ad un nulla di fatto…
A spezzare la bava di ragno di cui parlavo prima è arrivato, come su ogni ganglio della società italiana, il tornado Coronavirus. Anche la scuola è stata chiamata a svolgere la propria parte per contenere ed arginare l’emergenza subendo una, doverosa e sacrosanta, chiusura anticipata ed una brusca interruzione delle attività didattiche in presenza. Tutti noi docenti, precari e non, abbiamo dovuto rimboccarci le maniche ed imbastire in no time, come direbbero gli inglesi, un sistema di didattica a distanza fatto di video-lezioni, materiale caricato online e compiti inviati via mail.
La situazione è critica ed è doveroso che tutti i cittadini, anche noi, facciano e diano il massimo. Nessuno si è mai lamentato di questo, la maggior parte di noi si è subito messa in moto per contenere i danni di questa emergenza e per continuare la propria missione di insegnanti e di educatori in uno scenario da emergenza epidemiologica mondiale.
Quello che io e tanti miei colleghi troviamo inaccettabile ed irricevibile sono le parole del ministro Azzolina durante la conferenza stampa di lunedì 16 marzo dove, nell’elencare i provvedimenti messi in atto dal governo per fronteggiare l’emergenza, conferma che l’iter dei concorsi andrà comunque avanti per poter garantire un inizio di anno scolastico all’insegna della normalità.
Apprezziamo lo sforzo e, per una volta, la volontà di voler stabilizzare noi docenti precari, ma le parole hanno un senso signora ministro e vanno pronunciate al momento giusto.
L’anno scolastico 2019/2020 si avvia ad una conclusione anomala e probabilmente anticipata, con tutte le incognite che questa eventualità potrebbe portare. Crediamo che sia quantomeno assurdo e fuori luogo anche il solo pensare di parlare di bandi di concorso quando la situazione nel Paese si aggrava di giorno in giorno. Crede veramente, signora ministro, che in questo momento la priorità per noi docenti precari sia studiare per il concorso? Siamo chiamati a svolgere un compito molto difficile per poter garantire ai nostri studenti il loro sacrosanto diritto allo studio e all’istruzione. E continueremo a farlo anche se la situazione dovesse, purtroppo, peggiorare perché crediamo nel nostro mestiere e nel nostro ruolo.
Davvero, signora ministro, per far cominciare l’anno scolastico 2020/2021 con i docenti in cattedra da settembre la sua intenzione è quella di rimettere in moto l’elefantiaca e pachidermica macchina di reclutamento alla fine di un’emergenza epidemiologica di questa portata?
Davvero dopo tanti anni di sacrifici e dopo gli sforzi dell’ultimo anno scolastico il suo unico modo di dare finalmente riconoscimento al nostro lavoro sarà quello di metterci davanti ad una batteria di domande a tempo dove la crocetta sbagliata sull’opera minore di John Milton o sul quel fonema che nessuno ci ha spiegato all’università renderà nullo tutto quanto?
Davvero è questa l’unica soluzione che si può trovare?
Nessuno di noi vuole approfittarsi della situazione per richiedere scorciatoie verso il ruolo, non siamo così cinici, ma crediamo che sanità e scuola dovrebbero essere le colonne portanti di ogni Paese e dovrebbero essere tutelate sotto ogni aspetto. Com’è in emergenza la sanità anche la scuola non lo è da meno ed entrambe meriterebbero una rapida e definitiva risoluzione a i loro pluriennali problemi.
Le chiediamo, signora ministro, di non disattendere anche lei le nostre speranze e di non buttare dalla finestra tutta la nostra esperienza faticosamente acquisita dopo anni di servizio sul campo.
Andrà tutto bene? Anche per il mondo della scuola?
Cordiali saluti.
Francesco Miniutti