Messaggi e commenti per Lilli Gruber - pagina 134
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Frasi di Lilli Gruber
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Lilli Gruber. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Lilli Gruber.
Giovedì 19 marzo 2020 21:07:47
Giovedì 19 marzo 2020 21:03:06
Buonasera dott. sa Gruber,
in tutti i notiziari di oggi 19/03 corre la notizia del probabile impedimento all'uso individuale dei parchi cittadini; il contenimento dei contatti è cruciale per contrastare la diffusione del virus ed il mantenimento della distanza interpersonale che dovrebbe essere di 2 metri secondo la definizione di "contatto" presente sul sito della sanità ed è un dovere senza se e ma, però, anzichè chiudere i parchi impedendo una distensiva attività fisica a chi scrupolosamente segue le prescrizioni anticontagio, bisogna sanzionare chi non rispetta le distanze. Perchè alcune regioni sollecitano il Governo ad introdurre ulteriori restrizioni invece di sollecitare i comuni ad intensificare i controlli fatti da vigili urbani e dalle forze dell'ordine multando chi non rispetta le prescrizioni, lasciando a chi correttamente
le persegue, il salutare sfogo di una passeggiata/corsa/pedalata in solitario utile a scaricare la tensione derivante da questa segregazione sanitaria ancorchè bombardata da continui notiziari funesti che creano ansie profonde e tensioni al limite della psicosi da contagio? Evitiamo almeno di andare fuori di testa.
Oppure non sappiamo tutto sul modo di diffusione del virus? Non sono solo le "droplet" la causa che può trasferire il virus all'esterno ?
Sarebbe bello ponesse questo quesito nel corso della sua trasmissione a qualche governatore regionale...
Cordialmente e complimenti per la sua conduzione, S. Pavese.
Giovedì 19 marzo 2020 21:01:48
Non trova pericolosissimo il video messaggio di Sgarbi che esortava gli Italiani ad uscire di casa e che il virus non esiste? Penso che sia arrivato il momento di non invitarlo più in televisione anche perché secondo me è perseguibile penalmente. Cosa ne pensa dottoressa?
Giovedì 19 marzo 2020 18:03:43
Buongiorno Dott. ssa Gruber,
fare più tamponi sarebbe fondamentale per circoscrivere l’epidemia in regioni come il Lazio, dove ancora i numeri sono limitati, e quando il possibile contagio riguarda un operatore della sanità come i pediatri, i medici di famiglia e i farmacisti. Ha idea di quante persone possono contagiare costoro, che lavorano a contatto con un pubblico prevalentemente anziano e portatore di altre patologie?
Nella farmacia dove lavoro, una giovane collega ha avuto il dubbio di essere stata contagiata dal coronavirus perché suo marito ha avuto contatti diretti con il responsabile del suo ufficio, positivo al coronavirus. Entrambi hanno avuto sintomi lievi: qualche linea di febbre e un po’ di tosse (hanno entrambi una trentina di anni). Hanno chiamato tutti i numeri predisposti ma è stato detto loro che non era possibile fare il test, che è riservato a chi ha sintomi più gravi. Teoricamente la collega in questione avrebbe dovuto tornare al lavoro, con il rischio di infettare i colleghi e gli utenti della farmacia, che in questi giorni è l’unico luogo dove in qualunque momento le persone in preda all’ansia possono trovare consigli e chiarimenti, visto che gli ambulatori dei medici di famiglia sono ‘blindati’ con visite rigorosamente su prenotazione. Su consiglio dei colleghi e del titolare, questa collega ha deciso di prendere ferie, mettendosi in ‘quarantena volontaria’, anche se, secondo il decreto del Presidente del Consiglio, avrebbe dovuto tornare al lavoro, perché la quarantena non è prevista per gli operatori sanitari, a meno di infezioni respiratorie o esito positivo per il tampone. Ma se il tampone non viene fatto, come è possibile stabilire chi è infetto e asintomatico?
Il sito del Ministero della Salute recita che:
La quarantena, non si applica agli operatori sanitari e a quelli dei servizi pubblici essenziali che vengono sottoposti a sorveglianza. I medesimi operatori sospendono l’attività nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo per Covid-19.
http://www. salute. gov. it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus. jsp? lingua=italiano&id=4188
Se il virus è così contagioso da mettere a rischio anche chi cammina da solo all’aria aperta, non sarebbe il caso di fare tamponi a tutti i medici di famiglia e ai farmacisti che ne fanno richiesta perché hanno sintomi lievi o hanno avuto contatti con persone infette?
Credo che ogni tampone fatto in caso di dubbio possa consentire tante morti e tante migliaia di euro al nostro Sistema Sanitario Nazionale. Quindi bisogna investire nei tamponi, prima di essere costretti ad investire nei respiratori e negli ospedali da campo, non trova?
La ringrazio dell’attenzione e Le porgo i miei migliori saluti, nonché i miei complimenti per una trasmissione di approfondimento di raro equilibrio.
Laura Odorici
Giovedì 19 marzo 2020 16:24:56
Leggo su Repubblica che i medici cinesi raccomandano di:
- inquadrare in anticipo i casi sospetti
- fare i tamponi il prima possibile x isolare i positivi
- mettere in quarantena i contagiati
- iniziare la terapia quando la malattia è in fase iniziale.
A parte la quarantena dei contagiati, da noi nulla di tutto ciò. Quasi biasimo x Zaia, Rossi e De Luca che vorrebbero aumentare i tamponi.
Inoltre l'Oms ammonisce che è responsabilità dei governi proteggere adeguatamente gli operatori sanitari.
Come la mettiamo ?
Grazie e saluti.
Giovedì 19 marzo 2020 14:58:18
Buongiorno dott. ssa Gruber
Concordo che i tamponi fatti su tutta la popolazione sarebbe un inutile dispendio di risorse.
Volevo far notare due aspetti che ritengo importanti.
La differenza tra noi e la Cina è data soprattutto dal fatto che a Wuhan sono rimasti tutti i cittadini e le aziende sono state chiuse.
In Italia facciamo giri di vite a chi deve stare a casa mentre chi lavora può girare liberamente.
Allora sarebbe opportuno che coloro costretti a muoversi per lavoro (ci sono tanti trasfertisti) dovrebbero fare come i medici: risiedere tutta la settimana preso un domicilio (un Hotel possibilmente vicino alla sede di lavoro) ed il giorno prima del rientro fare un tampone di controllo. In questo modo si eviterebbe di rientrare a casa e infettare i propri familiari. Io credo che sia più pericoloso uno che gira in auto o treno e poi in azienda anziché uno che porta fuori il cane 5 minuti vicino la propria abitazione.
distinti saluti
Emanuele D'Agnano
Giovedì 19 marzo 2020 11:25:29
PASQUINO,
per amor del cielo, rinunzia almeno adesso a somministrarci i tuoi insulsi "poemi" che di poetico non hanno nè la forma nè il contenuto. Lascia perdere Salvini che, in quanto essere umano, corre i rischi di contgio che corriamo tutti e di certo per ora ha dimenticato le elezioni. La tua è una polemica assurda, inutile e perfino ridicola per la forma con la quale la presenti. FAI UNA PAUSA! Grazie.
Giovedì 19 marzo 2020 07:31:31
Gentilissima Dott. ssa Lilli, seguo da anni il suo programma 8 e mezzo. A proposito del coronavirus sono anch'io un sostenitore dell'estensione del tampone a tutta la cittadinanza in modo da discriminare e isolare il contagiato. A tal proposito, (forse è una corbelleria quello che dico) ho letto che la diagnosi è fattibile oltre che con il tampone faringeo anche con l'esame delle urine. Perchè allora per risparmiare tempo non si raccolgono le urine a gruppi di persone, famiglie, condomini ecc, e solo in caso di positività del campione si passa allo screening delle singole persone del gruppo. In questo caso si sprecherà soltanto una analisi, ma in caso di negatività se ne risparmieranno molte,. e avrò fatto lo screening di più persone in tempi rapidi.
La saluto con profonda stima. Mario
Giovedì 19 marzo 2020 00:13:22
Un pesce fuor d’acqua
Il virus incoronato ci è venuto addosso con uno tsunami ;
i tentativi di contenerlo a volte sembrano vani.
L’arma vincente è alzare muri in ogni città;
nessun faccia a faccia, stare in casa in continuità.
Il Governo con emeriti esperti corre ai ripari
e i costi per il contenimento sono assai cari.
Il Governo chiede una lotta unita, senza divisioni,
dato il pericolo nazionale, collabora con le opposizioni,
le quali tuttavia, ad ogni nuova proposta
per calcolo elettorale alzano duri la posta.
In tal modo invece di comportarsi da sovranisti
risultano agli occhi di tutti dannosi sfascisti.
Per molte ragioni legate all’emergenza
rimandare le elezioni sembra un’urgenza
e il Governo, che affronta problemi di varia natura
ha intenzione di ricorrere a questa misura.
Ma per Salvini ogni elezione è sempre essenziale:
come un pesce in acqua lui gode in campagna elettorale.
Se gli togliete le elezioni non può fare la solita sceneggiata
e, come il pesce senza acqua, la sua morte è assicurata.
Perciò, suvvia! Il Governo non rimandi le elezioni!
Sia comprensivo, non prenda certe dure decisioni!
Dia spazio ai comizi, avanti, senza nulla temere,
perche per Salvini quello e il suo unico mestiere.
Pasquino, marzo 2020
Mercoledì 18 marzo 2020 21:07:53
Gen. ma dr. ssa Gruber, Le scrivo per segnalarle che nelle Faq della Presidenza del consiglio dei ministri riguardanti il Dpcm “resta a casa” e ‘ precisato che è! possibile uscire dal proprio domicilio per fare attività sportiva e motoria. Tutto questo genera una enorme confusione. Faccia qualcosa. Grazie