Messaggi e commenti per Lilli Gruber - pagina 132
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Frasi di Lilli Gruber
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Biografieonline non ha contatti diretti con Lilli Gruber. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Lilli Gruber.
Sabato 21 marzo 2020 21:11:52
Sabato 21 marzo 2020 21:11:10
Milano e Bergamo chiudere subito questi aereoporti per due settimane almeno è questione di vita o di morte. per favore
Sabato 21 marzo 2020 21:09:53
Vorrei che chi chiede ulteriori inasprimenti considerasse che moltissimi stanno a casa facendo il proprio dovere. Il mio timore è che "per colpa di qualcuno credito a nessuno" per cui poi chi non ha colpa ci vada di mezzo con una denuncia penale per una volta che esce il naso fuori di casa. Posso guidare con la patente scaduta? E magari per paura non esco a rinnovarla. Ma è giusto? Che si colpisca chi sbaglia, basta con la media del pollo. Siamo persone per bene, la sola idea di essere denunciati ci terrorizza e sentiamo la profonda ingiustizia di essere ancora più segregati per colpa di chi delinque. Grazie mille. Tutto andrà bene. Rosa.
Sabato 21 marzo 2020 20:49:58
In molti si chiedono del xche’ in Lombardia ed Emilia-Romagna ci sia un tasso di mortalità da coronavirus così alto; il più alto in Italia e nel mondo
E se il problema fosse nella fornitura di ossigeno agli ospedali ?
Emilia e Lombardia vengono riforniti dallo stesso deposito ? Siamo certi che le specifiche dell’ossigeno siano quelle rispondenti alle normative ?
Sabato 21 marzo 2020 18:42:16
Buon giorno,
ieri mattina mi sono sorpresa, commossa.
La famiglia cinese che abita al piano di sopra (lui e lei giovani, con un bambino piccolo) hanno sorpreso tutti noi condomini con un dono. Abbiamo trovato a lato della porta, per ciascuna famiglia (6 piani per 4 appartamenti) una confezione di mascherine (3) con relativo biglietto.
Il biglietto così diceva: "Ecco le mascherine nuove: spero che vi siano utili. Il tuo vicino cinese e un piccolo ghirigoro in rosso. "
Cosa dire? Mi ha rasserenato e mi ha convinto che "tutto andrà bene".
Ci tenevo a condividere questa bella e positiva esperienza!
p. s. il condominio è a Padova, quartiere S. Carlo/Arcella, non troppo lontano dal centro. E' abitato da 24 famiglie: la maggior parte sono italiane, una pakistana, una africana e una, appunto, cinese.
Saluti cordiali
Gabriella Peracchi
Sabato 21 marzo 2020 16:25:56
Gentile Dr. ssa Gruber,
condivido con Lei una mia lettera aperta al ministro Azzolina sulla situazione degli insegnanti precari della scuola italiana in questo momento così complicato confidando che possa trovarla interessante.
Cordiali saluti.
Dr. Francesco Miniutti
Egregio ministro Azzolina,
Sono un giovane docente precario di terza fascia, arrivato ormai al suo quinto anno di servizio consecutivo come insegnante (supplente) di lingua e letteratura inglese in vari istituti superiori del Friuli Venezia Giulia.
Ho deciso di affacciarmi al mondo dell’insegnamento perché ho sempre creduto nel mestiere dell’insegnante e perché credo fermamente che, seppur spesso ingiustamente bistrattata, la scuola italiana possa essere ancora considerata un’eccellenza se comparata agli altri sistemi scolastici europei, soprattutto in termini di preparazione grazie alla capacità di fornire ai propri studenti una visione a tutto tondo delle varie discipline.
Dopo un percorso accademico che si è diviso tra Italia e Regno Unito sono rientrato in patria credendo che i miei titoli potessero dare un valore aggiunto alla mia persona e alla professione che avevo deciso di intraprendere. Mi sono, quindi, tuffato a pesce nella farraginosa burocrazia scolastica italiana, fatta di graduatorie, messe a disposizione, cattedre fino ad avente diritto, spezzoni orari, supplenze brevi, supplenze lunghe… Ho imparato da me quanto questo ambiente ed il suo metodo di reclutamento siano tenuti assieme da una bava di ragno che, nonostante numerose scosse, ha saputo reggere per autoconservazione i vari colpi che le sono stati inferti. Nel corso degli anni sono stato spettatore di un sistema di reclutamento contraddittorio ed assolutamente non meritocratico (definito, da alcuni, “un vero e proprio gioco al massacro sulla pelle e sull’esperienza dei precari”), ad una successione, quasi annuale, di ministri dell’istruzione e ad un susseguirsi di voci, una più aleatoria dell’altra, su una supposta volontà di stabilizzare definitivamente noi docenti precari.
Come tanti altri colleghi, nella mia stessa situazione, l’ho interpretata come la classica gavetta che ogni lavoro impone, quindi è doveroso accettarla di buon grado sempre guidato dall’infinita passione per il mio lavoro e dalle soddisfazioni che gli studenti sanno dare. Intanto gli anni passavano e, dopo quattro anni e mezzo, questa agognata stabilizzazione non è mai arrivata per la non definizione di un metodo di reclutamento finalmente univoco, definitivo e meritocratico. Concorso? PAS? Corso abilitante? Laurea abilitante? 24CFU? Le idee dei ministri dell’istruzione cambiavano quasi quotidianamente e portavano quasi sempre ad un nulla di fatto…
A spezzare la bava di ragno di cui parlavo prima è arrivato, come su ogni ganglio della società italiana, il tornado Coronavirus. Anche la scuola è stata chiamata a svolgere la propria parte per contenere ed arginare l’emergenza subendo una, doverosa e sacrosanta, chiusura anticipata ed una brusca interruzione delle attività didattiche in presenza. Tutti noi docenti, precari e non, abbiamo dovuto rimboccarci le maniche ed imbastire in no time, come direbbero gli inglesi, un sistema di didattica a distanza fatto di video-lezioni, materiale caricato online e compiti inviati via mail.
La situazione è critica ed è doveroso che tutti i cittadini, anche noi, facciano e diano il massimo. Nessuno si è mai lamentato di questo, la maggior parte di noi si è subito messa in moto per contenere i danni di questa emergenza e per continuare la propria missione di insegnanti e di educatori in uno scenario da emergenza epidemiologica mondiale.
Quello che io e tanti miei colleghi troviamo inaccettabile ed irricevibile sono le parole del ministro Azzolina durante la conferenza stampa di lunedì 16 marzo dove, nell’elencare i provvedimenti messi in atto dal governo per fronteggiare l’emergenza, conferma che l’iter dei concorsi andrà comunque avanti per poter garantire un inizio di anno scolastico all’insegna della normalità.
Apprezziamo lo sforzo e, per una volta, la volontà di voler stabilizzare noi docenti precari, ma le parole hanno un senso signora ministro e vanno pronunciate al momento giusto.
L’anno scolastico 2019/2020 si avvia ad una conclusione anomala e probabilmente anticipata, con tutte le incognite che questa eventualità potrebbe portare. Crediamo che sia quantomeno assurdo e fuori luogo anche il solo pensare di parlare di bandi di concorso quando la situazione nel Paese si aggrava di giorno in giorno. Crede veramente, signora ministro, che in questo momento la priorità per noi docenti precari sia studiare per il concorso? Siamo chiamati a svolgere un compito molto difficile per poter garantire ai nostri studenti il loro sacrosanto diritto allo studio e all’istruzione. E continueremo a farlo anche se la situazione dovesse, purtroppo, peggiorare perché crediamo nel nostro mestiere e nel nostro ruolo.
Davvero, signora ministro, per far cominciare l’anno scolastico 2020/2021 con i docenti in cattedra da settembre la sua intenzione è quella di rimettere in moto l’elefantiaca e pachidermica macchina di reclutamento alla fine di un’emergenza epidemiologica di questa portata?
Davvero dopo tanti anni di sacrifici e dopo gli sforzi dell’ultimo anno scolastico il suo unico modo di dare finalmente riconoscimento al nostro lavoro sarà quello di metterci davanti ad una batteria di domande a tempo dove la crocetta sbagliata sull’opera minore di John Milton o sul quel fonema che nessuno ci ha spiegato all’università renderà nullo tutto quanto?
Davvero è questa l’unica soluzione che si può trovare?
Nessuno di noi vuole approfittarsi della situazione per richiedere scorciatoie verso il ruolo, non siamo così cinici, ma crediamo che sanità e scuola dovrebbero essere le colonne portanti di ogni Paese e dovrebbero essere tutelate sotto ogni aspetto. Com’è in emergenza la sanità anche la scuola non lo è da meno ed entrambe meriterebbero una rapida e definitiva risoluzione a i loro pluriennali problemi.
Le chiediamo, signora ministro, di non disattendere anche lei le nostre speranze e di non buttare dalla finestra tutta la nostra esperienza faticosamente acquisita dopo anni di servizio sul campo.
Andrà tutto bene? Anche per il mondo della scuola?
Cordiali saluti.
Francesco Miniutti
Sabato 21 marzo 2020 13:29:27
Gent. Sig. ra Gruber,
guardo ogni sera 8 e mezzo e per prima cosa voglio esprimerLe i miei complimenti: Lei conduce la sua trasmissione in modo intelligente, efficace e anche molto piacevole. Dando anche insieme a Paolo Pagliaro molte informazioni.
Qualora le sia possibile - cortesemente - vorrei esortarla a NON invitare + nel suo studio elementi come Sgarbi, Feltri e Sallusti: non hanno niente da spartire nè con il suo acume, nè con la sua preparazione..
Sebbene oggi il virus sia un argomento fondamentale vorrei dire: 1) bene tutto sommato sta facendo il Governo in un momento devastante; 2) sono gli Imprenditori e i Gruppi a non far perdere il posto di lavoro alle persone (vedi assurdo di Confindustria Lombarda al no stop degli impianti;), sono o no le persone con tante possibilità economiche a pensare a quelle che non le hanno e sono preoccupate per i posti di lavoro ?. .. licenziare ? pazzesco. 3) sei un Gruppo industriale: dopo magari tempi di vacche anche grasse non hai messo da parte riserve per i tempi difficili in modo che nessuno resti a casa ?. .. no: allora non siete Imprenditori; 4) il Governo pensa già a tante cose (partite Iva, artigiani, bar... altre cose; 5) ed in + servono le polemiche di Salvini, della Meloni o dell'indecente "statista" di Arcore che dona si 10 Ml, ma continua a richiamare gli amici degli amici facendo polemiche ?: infrastrutture ? ? ma sarà adesso ben + importante la vita delle persone; 5) ma non è una fortuna che per l'epidemia nessuno chieda a Salvini della Pedemontana Lombarda o a Zaia di quella veneta ?
Ringrazio dell'attenzione,
cordiali saluti
dr. Roberto Linari - Trieste
Sabato 21 marzo 2020 09:29:28
Gent. ma Dr. ssa, mi permetta di evidenziarLe il punto di vista di un medico in pensione. La diffusione del virus al Nord è prevalentemente avvenuta tramite gli ospedali. P. ti infetti e portatori sani hanno trovato medici, infermieri ed oss quasi privi di protezioni; pochi con le mascherine: La tuta integrale che vediamo adesso nelle rianimazioni è arrivata tardi. Manca tragicamente in tutti quei reparti che vengono riconvertiti a Covid19 e così l'infezione continua a propagarsi nel personale ospedaliero che poi la porta fuori ; ecco perchè non finisce. Sarebbe meraviglioso se Lei potesse contribuire a migliorare questo problema. Grazie per il Suo impegno professionale. Orazio Privitera
Sabato 21 marzo 2020 08:47:12
L'Oscar delle sciocchezze a BRUNO che è riuscito a concentrarne una in ogni parola del suo messaggio! :-)
Sabato 21 marzo 2020 03:52:16
Buona sera Sig. ra Gruber
Poche righe per descrivere la mia disperazione in questo momento. Non e' data dal Coronavirus, e so che c'e' chi sta peggio di me, ma vorrei metterla al corrente delle difficolta' (come puo' vedere dall' orario non si dorme la notte) date dai provvedimenti che sta prendendo il governo. Sono un piccolo ristoratore della provincia di Vicenza, e devo pagare gli stipendi (con ferie, permessi ecc) nonostante non incasso un euro. Ancora piu' grave, devo pagare un affitto commerciale di un bene che non posso gestire. Chi affitta un locale commerciale non lo fa per "mangiare", ma a scopo di lucro. Perche' non si interviene su questo? Non chiedo di non pagare, ma di pagare"dopo ". E' una tragedia, a quasi 60 anni, appena uscito dalla crisi precedente, dover subire queste disuguaglianze. Probabilmente saro' costretto a chiudere.
La ringrazio per avermi ascoltato, Signora Gruber. Sperando che possa leggere e far presente questo problema. E pensare che basterebbe poco. Ci sarebbero altre cose, ma il vostro avvertimento iniziale mi ha bloccato.
Distinti saluti, e buon lavoro.
Stefano De Biasio