Messaggi e commenti per Lilli Gruber - pagina 129
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Frasi di Lilli Gruber
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Biografieonline non ha contatti diretti con Lilli Gruber. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Lilli Gruber.
Mercoledì 25 marzo 2020 21:01:15
Mercoledì 25 marzo 2020 18:34:28
Credo sia inutile scrivere, tanto la signora Gruber, o chi per lei, non risponde mai alle osservazioni, chiusa come è nel suo autismo prefessionale che le impedisce di fare un salto di qualità dal suo (alto) gradino di professionalità.
Mercoledì 25 marzo 2020 12:53:22
Cara Lilli Gruber, non ho mai capito perché i giornalisti del FQ, soprattutto Travaglio, siamo sempre presenti nella sua trasmissione, che io, confesso, vedo sempre di meno, proprio per questo motivo. Credo sia per l'audience, perché non credo che lei condivida le cattiverie e le crudeltà dette dal direttore del FQ., soprattutto in un momento come questo. Faccia come le pare, ma credo che in questo modo lei stia buttando via la credibilità e la serietà che l'ha sempre accompagnata.
Mercoledì 25 marzo 2020 12:24:59
Buongiorno drssa Gruber. Ho tentato senza esito di parlare con la Prot. Civ.. Chiedo quindi un aiuto per avere una risposta riguardante una situazione di spostamento con auto intercomunale.
Risiedo con mia moglie nel comune di Fagagna (UD), ho una figlia, dirigente medico, che risiede a Udine e lavora come psichiatra al CSM di Cividale del Friuli. Mia figlia è madre di una bimba di cinque anni ed è in regime di separazione. Il giudice ha stabilito un tempo di affido alternato ai due genitori. Il padre lavora Udine ma risiede a Fagagna e vive con i suoi genitori.
Domanda: sono legittimato, nei giorni lavorativi in cui mia figlia ha la custodia della bimba, ad andare a casa sua (18km di distanza) così da accudire la nipote fino al ritorno della madre? Ho preparato una autodichiarazione indicando uno stato di necessità, allegando una dichiarazione di mia figlia e indicando il più breve percorso stradale che mi obbligo a fare per spostarmi da una residenza all'altra. Questa soluzione consente a mia figlia di non doversi levare all'alba, svegliare la figlia e portarla da noi, facendo così una quarantina di chilometri aggiuntivi per recarsi al lavoro.
Penso che questo problema, se non in questi termini particolari, possa essere comune a tante famiglie. Chiederei quindi un chiarimento che, per intasamento delle linee telefoniche, non sono riuscito ad avere dalle autorità competenti. Grazie ancora per il suo lavoro di informazione e discussione. AM
Mercoledì 25 marzo 2020 09:14:57
Gentilissima Dott. ssa Lilli Gruber. Certamente il suo programma otto e mezzo non si possa dire che non interessante e bello, anche se il suo simpatizzante Marco Travaglio parla sempre lui e non fa parlare gli altri colleghi come De Angelis Barisonte Severgnini anche altri giornalisti bravi seri capaci. Non giudico Travaglio che lui non sia bravo a fare il giornalista mi lasci a dire per il suo giornale fatto cuotidiano sostiene il premier Conte e tutto il M. 5/S.. Il professore Conte voluto messo li da Di Maio è bravo!!! Mai come un ex premier Gentiloni ed anche Enrico Letta da PRODI il paese non sarebbe andato finire così tanto male. Gli Italiani si ricordono quando governavano loro a palazzo Ghigi. Travaglio non li nomina mai. Ha bisogno per il suo giornale tenersi il M. 5/S Di MAIO un bambino che fa pena senza titoli ministro degli esteri promesse in campania elettorale non ne ha mantenuta UNA. Travaglio di questo non la mai detto "non le conviene a dirlo" Gruber mi auguro che il suo programma non declini sta perdendo pezzi!!! Auguri e in bocca al lupo A V
Mercoledì 25 marzo 2020 00:23:25
Sono un cittadino pugliese. Stasera il presidente Emiliano ha lanciato un grido di allarme perché ci sono pochissimi ventilatori, il mio messaggio è apolitico, il presidente ha pubblicizzato una strategia sanitaria fallimentare, troppo comodo imputare, agli altri le proprie responsabilità, il diritto al contraddittorio del cittadino chi lo garantisce? La informazione deve rimanere neutra rispetto alla politica, la ringrazio e La saluto con stima avv Monica Sgobio
Martedì 24 marzo 2020 21:07:09
Stufo di questo programma fazioso e sinistroide
Martedì 24 marzo 2020 20:57:11
Buonasera, vorrei chiederLe se fosse possibile che il sig. Sgarbi e il sig. Giletti vengano ancora in trasmissione per chiedere scusa di aver messo in dubbio la serietà di questa pandemia, Considerato che essendo personaggi "famosi", con il relativo seguito, hanno chiaramente una grossa responsabilità su quello che dicono da tali piattaforme che giustamente per merito di chi le conduce sono molto apprezzate e seguite.
Grazie dell'attenzione piero
Martedì 24 marzo 2020 18:29:03
RIFLESSIONI
Firenze, 24 marzo 2020
Si sente dire continuamente “rimanete a casa”, verissimo, ed è l’unica modalità per non far diffondere il virus ma non lo si può effettuare in modo passivo, deve diventare attivo.
L’organizzazione carente e burocratica delle Istituzioni nazionali, regionali e OMS ha determinato lo stato attuale.
Era fondamentale analizzare il fenomeno Cina ed organizzarsi per tempo: approvvigionandosi di mascherine, tamponi, reagenti; organizzando ospedali, laboratori; informandosi delle modalità di isolamento del virus, delle cure, delle apparecchiature che venivano impiegate per far fronte alla potenziale ondata di contagiati.
Il Governo a gennaio ci comunicava che “l’Italia è pronta” e contemporaneamente chiudeva le vie dirette da e per la Cina senza pensare agli arrivi attraverso gli scali europei. Errori gravi, errori stupidi pensati oggi che il contagio dilania l’Italia e il mondo.
Ma questi errori proseguono ripetendo banalmente la frase “restate a casa” in modo passivo.
E mi spiego:
- Rimanere a casa senza avere coscienza se si è “positivi” si rischia di diffondere il virus in modo esponenziale tra i famigliari e tra i cittadini quando si esce per necessità;
- I tamponi di massa sono necessari? No, è riduttivo, sono indispensabili per il confinamento del virus. Ma ad oggi non si eseguono perché la realtà è che i tamponi, i reagenti, i laboratori non ci sono o meglio sono insufficienti per uno screening di massa;
- OMS e i media fin dall’inizio ci hanno bombardato sul tema dell’igiene personale e delle mani: fondamentale ma contemporaneamente comunicavano: “le mascherine non servono per i cittadini” ma solo per il personale medico (che tra l’altro non ne disponeva diventando loro stessi primario veicolo del virus) ;
- Protezione civile e OMS accusano i cittadini di non rispettare le regole (vero, ci sono ancora migliaia di imbecilli che si assembrano e cercano di andare nelle seconde case per vivere meglio la quarantena) ma queste Istituzioni stanno analizzando veramente i dati? Se in Cina la percentuale delle morti sugli attestati positivi era del 2% e se il virus non è mutato avremmo dovuto avere risultati simili ed invece noi siamo a circa il 14% e certo non è per incapacità dei nostri medici ma del fatto che non si sa quanti effettivi positivi ci siano in Italia. Per ottenere circa quella percentuale i “positivi nascosti” devono essere oltre le 400. 000 unità. Una enormità nascosta!
- OMS ha dato indicazioni rivelatesi errate: all’inizio quando il tampone doveva essere effettuato solo a persone con sintomi e che fossero stati a contatto con persone che erano state in Cina; poi solo a chi veniva ricoverato (notare che i famigliari delle persone ricoverate non venivano “tamponati” a meno che dopo qualche giorno non si trovassero anche loro in ospedale) ; negli ultimi giorni il tampone, in ospedale, veniva effettuato solo nel momento in cui ti accompagnavano alla morte per poter sapere se avesse contratto il virus o meno, per diventare un numero;
- OMS rigido e burocratico (importante esserlo ma non in stato di emergenza) ha pubblicamente “criticato” il lavoro minuzioso di screening e di analisi del Dott. Grisanti che in prima linea ha capito in brevissimo tempo (4 giorni) che il problema sono gli asintomatici (si veda l’ultima trasmissione “Petrolio”). OMS dispone di una quantità di dati e non li analizza: per ora si limita a raccoglierli e poi successivamente li analizzerà. Questo è il momento di analizzare i dati, domani può essere troppo tardi.
In questa drammatica situazione dobbiamo ringraziare i media ma soprattutto quelle trasmissioni che “pensano”, “riflettono”, “approfondiscono gli argomenti” senza dare nulla di scontato anche se a volte per non creare polemiche si frenano.
Oggi si dovrebbe accelerare l’approvvigionamento di mascherine, tamponi, reagenti, laboratori di analisi per effettuare un vero screening della intera popolazione in modo tale da individuare gli asintomatici, i positivi, isolarli per poter incominciare gradualmente a “liberare dalle case” i cittadini e poter iniziare le attività commerciali e le produzioni industriali. E tale screening dovrà proseguire a lungo con ogni mezzo sia informatico che manuale. Le USL dovranno organizzare gli studi dei medici di famiglia con la medicina a distanza, lo Stato dovrà rendere disponibile ad ogni singolo cittadino strumenti di monitoraggio a distanza, i cittadini dovranno poter acquistare le mascherine in ogni punto vendita. Le strutture sanitarie dovranno fare grandi investimenti sulle apparecchiature informatiche e sui device per poter ricevere dai cittadini in ogni momento (e non più dal lunedì al venerdì, dalle ore “x” alle ore “y”) i propri dati sanitari. Lo screening dovrà essere costante, quotidiano come prendere il caffè prima di uscire da casa.
Solo se ci si organizzerà scrupolosamente non avremo più paura di andare al cinema o a teatro, ai concerti, nei ristoranti o al bar. Cambierà completamente il rapporto con i medici; non si contatterà più il medico quando si avranno dei sintomi ma quotidianamente quando i report delle analisi a distanza evidenzieranno delle anomalie.
Compito difficilissimo che non può essere attuato tutto insieme ma va organizzato e pianificato ora provvedendo per tempo alle coperture economiche necessarie.
Si deve guardare ancora oggi la Cina per capire il “dopo” per i cittadini, per l’apparato commerciale ed industriale.
Oggi l’organizzazione è la catena debole del nostro Paese in quanto a menti, ad idee, a capacità, a flessibilità, ad originalità, a serietà, gli italiani sono il popolo più frizzante del mondo.
Una cittadina che pensa ed è preoccupata.
Martedì 24 marzo 2020 16:39:30
Per Giancarlo Cocchi
I parlamentari sono piu' terrorizzati di noi. Vorrei ricordare a questi signori che da tempo immemore esistono le videoconferenze che in circostanze come queste sono preziose per non bloccare totalmete ogni attività. Paura a parte, non ci sarà anche un pizzico di pigrizia mentale?