Messaggi e commenti per Lilli Gruber - pagina 136

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Frasi di Lilli Gruber

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Biografieonline non ha contatti diretti con Lilli Gruber. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Lilli Gruber.

Martedì 17 marzo 2020 21:33:57

Che in un momento come questo, con il Paese messo sotto scacco dal virus Corona, un soggetto che dovrebbe costituire riferimento per la Repubblica, renda conto della propria condotta, insieme a quella dei conterranei, definendosi con orgoglio "Sabaudi", alla faccia della Costituzione e dell'Unità, mi pare inappropriato al livello della tua trasmissione. Forse buona in una trasmissione di Salvini? Mi riferisco, il va sanas dire, alla signora (?) Chrisilline.
Attenzione... Essere Emiliani, tipo, non dovrebbe costituire un complesso di inferiorità rispetto ai Sabaudi...
Molti Italiani, infatti, col proprio sacrificio, hanno saputo porre rimedio alle angherie Sabaude rivolte all'Italia. Mi aspetto sentite scuse, per l'improvvido intervento della signora, da parte della vostra accorta, e da me apprezzatissima, trasmissione.
Reggio Emilia, 17 marzo 2020

Cinzia Pulneri

Martedì 17 marzo 2020 21:05:39

Buona sera Lilli, oggi ho letto un interessantisimo articolo del giornalista De Angelis sul ruolo decisionale (purtroppo nessuno) del parlamento italiano in questa emergenza. Si stanno prendendo decisioni sulla vita delle persone molto pesanti per non parlare sull'economia con dei semlici decreti del Presidente del consiglio controfirmati da Mattarella. Perchè la farmacia deve tenere aperto e il parlamento no? Non è forse un servizio essenziale per la democrazia o mi sono perso qualcosa? Puoi fare una trasmissione di approfondimento su dove stiamo andando come paese? Finita la crisi le cose torneranno come prima? Io credo che meriti una puntata. Un cordiale saluto. Giancarlo Peroni (Rovereto -Trento)

Martedì 17 marzo 2020 13:31:46

SIAMO TUTTI FRAGILI

Mai come in questo momento dobbiamo farci sentire e dobbiamo essere uniti per riuscire a debellare e combattere un virus che così impercettibile agli occhi sta minando il nostro paese e sta galoppando più veloce della luce.

Siamo tutti chiusi in casa e tutti siamo "fragili" e "fasce deboli". Spesso queste codifiche vengono utilizzate per le persone che, come me, sono portatrici di una disabilità o per gli anziani.

Ma oggi possiamo estenderle a tutte le popolazioni coinvolte e in campo per affrontare la pandemia del corona virus.

Ogni giorno chiedo agli amici che mi stanno supportando e mostrando tutto il loro calore, mantenendo le distanze fisiche, oppure attraverso i social e una chiamata telefonica, di descrivermi gli sguardi e gli occhi delle persone che incontrano per la strada: a detta di loro, sono occhi smarriti e pieni di paura, che testimoniano lo stato d'animo che tutti stiamo condividendo e vivendo.

Siamo tutti nella stessa barca, stiamo lottando per rompere questo virus e per ritrovare la via d'uscita e uscire dal tunnel. E' arrivato tutto così all'improvviso, ci ha colti impreparati e ci ha spiazzati, ma nonostante tutto ciò noi non gliela daremo vinta.

E' molto difficile rinunciare alle cose più semplici e banali che quotidianamente facevamo e progettavamo, ora invece stiamo veramente capendo quanto valore poteva avere una pausa caffè in un bar, una cena al ristorante con amici, un film al cinema e altre attività di aggregazione.

La libertà di movimento e di autonomia che abbiamo spesso sottovalutato ora è diventato un privilegio. Speriamo che dopo questo periodo così difficile si possa arrivare ad una rinascita, come mi ha detto una saggia amica qualche giorno fa, durante una lunga conversazione telefonica: "Toglieremo tutta quella vernice che ci stava coprendo e forse torneremo di nuovo alla genuinità e semplicità che avevamo perso.. "Queste parole hanno lasciato un grande segno nella mia mente e mi hanno fatto riflettere molto.

Tutti abbiamo molto tempo per pensare e riflettere nelle nostre quattro mura e sotto i tetti delle nostre case, facciamo tutti di questo tempo così prezioso un'occasione per migliorare e per non rifare più gli errori che ci hanno portati fin qui.

Ancora una volta il nostro paese sta dimostrando che nell'emergenza gli italiani si rimboccano le maniche, un plauso a tutti coloro che sono in prima linea e che ogni giorno rischiano la propria pelle per aiutare gli altri.

Continuiamo a mantenere le regole che ci sono state imposte e solo con questo "sacrificio" potremo urlare e gridare, il giorno che sarà finito tutto: "Viva la libertà".

Renata Sorba

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www. renatasorba. it

Martedì 17 marzo 2020 13:23:16

Gentilissima Dott. Gruber,
mi permetto di segnalarle l’intervista riportata su The Guardian e da Piazza Pulita a prof. Andrea Crisanti dell’Imperial College E ordinario di Microbiologia all’Università di Padova, purtroppo voce inascoltata da fine gennaio 2020
Il contenuto è molto importante e andrebbe divulgato.

Sarebbe interessante invitarlo a Otto e Mezzo...

La ringrazio per l’attenzione e Le invio un affettuosissimo saluto e buon lavoro
Antonia Ciani Bassetti

Martedì 17 marzo 2020 08:37:14

Cosa ne pensa del suo concittadino che ha praticamente dato il "foglio di via" a tutti i non residenti in Alto Adige. A mio parere le giustificazioni addotte sono frutto di retaggi nel considerare gli Italiani "Stranieri". Mi creda, non ho parole per esprimere il mio disgusto. Grazie dell'attenzione.

Lunedì 16 marzo 2020 21:22:55

Giornalista tra le migliori se non la migliore, donna molto bella, viso come pochi e labbra fuori luogo, per essere tecnico, sproporzionate. Tutto quello che ho scritto e per la stima che ho per la Giornalista e Donna Lilli Gruber. Pierluigi

Lunedì 16 marzo 2020 21:08:11

Mi sembra che ci siano persone troppo presenti (Sallusti...)
Perché?

Lunedì 16 marzo 2020 21:00:52

Buona sera, sono un cardiologo. Volevo esprimere alcune considerazioni sull'infezione da Covid 19. La linea ufficiale resta quella di fare i tamponi solo alle «persone sintomatiche» che abbiano avuto contatti «sospetti», con zone epidemiche o con persone contagiate, ma è indubbio che vi è una ricircolazione del Coronavirus superiore rispetto al numero dei pazienti positivi confermati, questo significa che vi contribuiscono fortemente i soggetti asintomatici o paucisintomatici. Il distanziamento sociale è importante, ma la tracciabilità delle persone positive è strategica per contrastare l’attuale pandemia. Penso pertanto che allargare lo spettro dell’esecuzione dei tamponi, puntando ad isolare anche i positivi asintomatici, diventa un prezioso investimento in termini di prevenzione. Si rivelerebbe un rimedio efficace per contenere l’infezione da Covid 19. Non capisco perché non si decide di fare tamponi on the road.

Lunedì 16 marzo 2020 18:41:55

Buonasera Si. gra Gruber,
perchè i Governanti italiani hanno chiesto solo ora la collaborazione agli ospedali privati convenzionati con il SSN come il San Raffaele di Milano?
Ascolto il suo programma ogni sera, so come la pensa, ma è anche intellettualmente onesta nel trattare ogni argomento.
Questo è un argomento da trattare, perchè alla fine dovremo ringraziare tutti, ospedali pubblici e privati.
Cordiali saluti. Lafelli Claudio

Lunedì 16 marzo 2020 11:22:07

Gentile Lilli,
premetto che sono consapevole che le misure di distanziamento sociale adottate dall’Italia, e via via da altri paesi, siano indispensabili a frenare il contagio, guadagnando tempo prezioso sia per ridurre il carico sulle strutture sanitarie, sia per scoprire e sperimentare nuove terapie.

Tuttavia mi chiedo se il distanziamento sociale sia, oltre che necessaria, una misura sufficiente:

1. sembra acclarato che, nel momento in cui in un territorio si sospetti un primo focolaio, sia determinante ricostruire tempestivamente quelle catene di contatti che portino all’individuazione e all’isolamento dei potenziali contagiati, attraverso l’uso combinato di sistemi di geolocalizzazione e di tamponi. E’ l’approccio seguito con successo da Corea del Sud e Singapore. Anche Israele sta seguendo la stessa strada, da noi il Veneto sta cercando di fare qualcosa ampliando il numero dei tamponi. Domanda: non sarebbe il caso di fare altrettanto nelle zone del Paese in cui i contagi sono sufficientemente limitati?
2. nessuno sembra sapere qual è il reale numero dei contagiati, che comprende non solo quelli finora accertati, ma soprattutto quelli asintomatici. E’ un numero fondamentale per poter comprendere la reale diffusione dell’epidemia, la sua prevedibile durata, il tasso di ospedalizzazione e di mortalità. Domanda: perché non effettuare un campionamento, a livello regionale e nazionale, così come si fa per le intenzioni di voto, con un test anticorpale?
3. nessuno sembra sapere quale sarà, alla fine, il numero dei contagiati. Si parla di percentuali che vanno dal 10% all’80% della popolazione. Se i numeri più alti sembrano riferirsi a un’epidemia non contrastata da stringenti misure di distanziamento sociale (come vorrebbe fare il Regno Unito di Boris Johnson), quale sarà il numero dei contagiati dove queste misure vengono invece prese? Domanda: il distanziamento sociale serve anche a ridurre il numero totale dei contagi? e, se sì, in che misura?

Mi farebbe piacere conoscere il parere degli esperti in merito.

Grazie

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