Messaggi e commenti per Maurizio Landini - pagina 54

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Lunedì 22 giugno 2020 22:22:51

MI è capitato stasera di sentire Milena Gabanelli che nel telegiornale della 7 parlava del grave ritardo dell'Italia per il passaggio dalle auto con i carburanti inquinanti alle auto elettriche. Non ho sentito nemmeno nominare la soluzione che esiste già da un pò di anni delle auto ibride carburanti e idrogeno. mi sembra qualcosa da approfondire perché il passaggio costerebbe molto di meno.

Camminare con l'acqua: di un ingegnere salentino brevetto che rivoluzionerà i trasporti

Camminare con l'acqua: di ingegnere salentino brevetto che rivoluziona trasporti
Anni di studio per un "sistema" che sfrutta un minimo dispendio di energia per estrarre idrogeno con risultati sorprendenti. Il sogno di un ingegnere leccese che promette di diminuire emissioni nocive e consumo di carburante senza ridurre la potenza del motore ha già dei finanziatori. Ma dalla rete si sprecano gli attacchi sulla validità dei brevetti Hydromoving
Alessandro Stajano
08 giugno 2015 09:32

Errico
LECCE– Una vettura che al posto della benzina utilizzi l’acqua è il sogno inseguito da tutti, vuoi per i problemi legati all’inquinamento, vuoi per i costi sempre più elevati dei carburanti. E pur essendosi cimentati in tanti – la rete è piena di esempi, – almeno per ora, resterà tale. Ma Lorenzo Errico, un ingegnere leccese di 64 anni, ci è arrivato molto vicino, realizzando un sistema d’iniezione elettronica che sfrutta poca energia per attivare un processo di scissione dell’acqua in idrogeno al fine di alimentare parzialmente un motore, uno qualunque, le cui prestazioni non soltanto non calano, bensì abbattono al minimo emissioni e consumi.
A beneficio di esperti e detrattori, i quali hanno dato inizio a una caccia alle streghe, immotivata e puerile, sollecitati dal sensazionalismo di certi titoli sulla stampa nazionale e internazionale, bisogna sottolineare che Lorenzo non ha realizzato un motore, tantomeno uno che funzioni con l’acqua piuttosto che a benzina.
Provocazione che, alla fine dei conti, ancora oggi gioca sulla facilità con cui lettori e spettatori si lasciano imbeccare da imbonitori dell’ultimo minuto, i cui danni sono peggiori delle bufale che vorrebbero spacciare per vere. L’idea di Errico, invece, è tanto semplice quanto geniale: ottimizzare il dispendio di energia necessaria per scindere gli atomi d’idrogeno da quelli di ossigeno nella valenza chimica della molecola d’acqua. Il tutto senza violare alcuna legge della termodinamica, ma semplicemente agendo sulla riduzione delle perdite del ciclo reale ottimizzando il rendimento globale del motore da un valore di 0, 21 portandolo ad un valore di 0, 25.
Finora, infatti, è stato questo il muro contro il quale si sono infranti i sogni degli aspiranti innovatori facendo dell’acqua come carburante un mito irraggiungibile al pari della pietra filosofale e dell’elisir di eterna giovinezza. “Se i sognatori si fermassero di fronte alle perplessità di chi non crede in loro, saremmo ancora nel Medioevo”, afferma giustamente Lorenzo Errico, stanco ma non demotivato, dai continui attacchi d’incompetenti e manipolatori prezzolati dell’informazione. Attacchi che in buona sostanza non hanno fatto che alimentare l’incendio originatosi attorno alla notizia rendendola comunque virale.
“Ciò che ha scosso il mondo della ricerca – ci ha spiegato l’ingegnere originario di Leverano, – è la semplicità del sistema che si fonda su un sistema (questa la vera invenzione di Lorenzo, ndr), coperto da brevetto internazionale, in grado d’iniettare HHO, ossidrogeno, nella camera di scoppio di un motore qualsiasi aumentandone leggermente le prestazioni, e abbattendo drasticamente le emissioni e i consumi”. Idrogeno iniettato nel motore? Apriti cielo, hanno esclamato su più fronti quanti, forse, pensando al sistema del salentino hanno immaginato che si trattasse di un arricchimento della miscela in stile “Fast & Furious” pellicola in cui, tra parentesi, i protagonisti utilizzavano il protossido di azoto per spingere al massimo i motori altrimenti soggetti a surriscaldamento.
Il sistema di Lorenzo, invece, utilizza delle speciali celle elettrolitiche – progettate e realizzate da lui – al cui interno l’acqua viene scissa in idrogeno e ossigeno stechiometrico, quest’ultimo finisce negli iniettori con una pressione pari a quella atmosferica, cosa che inibisce la sua pericolosità. Inoltre, per aumentare la sicurezza, l’idrogeno prodotto viene bruciato al momento, e per chiudere il cerchio l’unico residuo che si può constatare dal tubo di scarico è della semplicissima condensa o vapor d’acqua tiepido. Chiaro come l’acqua, no? “L’idrogeno, di per sé, è pericoloso. Specialmente quando è compresso all’interno dei serbatoi delle vetture. Il contenuto rivoluzionario della mia idea si basa sul suo utilizzo istantaneo. In pratica esso viene prodotto e immediatamente combusto”.
L’elencazione dei risultati dei test (consultabili sul sito della Hydromoving) stilata dal Centro europeo per i collaudi di tutte le vetture è rivoluzionario già nelle cifre: il 90% in meno di monossido di carbonio, l’88 % di idrocarburi incombusti e il 30% di CO2, il gas serra cui si imputa il maggior riscaldamento del pianeta. E fino al 30% di risparmio sui costi del carburante.
Cos’altro si desidera di più, che il sistema di Lorenzo produca danari? Beh, anche se Collodi su questo dava una lezione indimenticabile a Pinocchio, è bene considerare che un motore efficiente e ben alimentato fa risparmiare molti soldi di manutenzione, oltre che di carburante. E il bello è che non c’è bisogno di acquistare un’automobile nuova ma si può intervenire direttamente sulla propria mediante l’istallazione del sistema di Lorenzo. Questa tecnologia, peraltro, potrebbe essere utilizzata su tutti i mezzi di trasporto, dalle navi, ai mezzi pubblici, oppure per implementare gli impianti tradizionali per il riscaldamento domestico a gas o gasolio, e per i generatori di energia elettrica.
Il merito dell’ingegnere leccese è, infatti insito nell’implementazione di un sistema già adottato che, tuttavia, apporta modifiche significative alla frazione consumo/rendimento perché si inietta direttamente in camera di scoppio, cilindro per cilindro, generando elettrolisi a bassissima energia. “Questo è il particolare veramente importante: l’elettrolisi è generata da una batteria supplementare che fornisce 1. 8kW/h necessari a produrre 1, 08m3 di HH-O, ossidrogeno, senza sovraccaricare la batteria dell’auto né inficiare le prestazioni”.
“Adesso nello stabilimento di Roseto degli Abruzzi – dove Lorenzo Errico vive e lavora da anni – stiamo reingegnerizzando tutto il sistema riportandolo a dimensioni ridotte e rialloggiandolo nel vano posteriore dell’auto invece che d’avanti, come nei primi modelli della Nissan 370 Z “Hydromoving”. Oltre al fatto che la sfida, per noi rappresentata dalla normativa Euro 5/6, è facilmente superabile sia sui modelli a benzina che diesel, e senza l’impiego di ulteriori filtri…”
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Intanto, già dalla settimana prossima, alcuni piccoli finanziatori consentiranno a Lorenzo Errico e alla sua invenzione di fare un salto di qualità con uno Start low profile con la New Co “Hydromoving srl”. Ci sono già molte proposte per l’acquisto della tecnologia sviluppata dal team di Lorenzo che si avvale, oltre che dell’aiuto del figlio Pino, di circa sei giovani ingegneri. Croazia, Francia e Russia si sono accreditate in queste ore e chissà che finalmente i malpensanti non vengano zittiti con la determinazione e la validazione di fatto a livello mondiale della Tecnologia Hydromoving.

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Sabato 20 giugno 2020 19:40:59

Buona sera Signor Landini, sono una pensionata di anni 75 ' nel mese di Giugno non ho ricevuto la quattordicesima insieme alla mia pensione di Euro 600. 00 come mai?. .. e la prima volta che mi succede... Modalità di calcolo ISEE: Somma dei redditi componenti del nucleo famigliare____Euro 6. 804, 00____Detrazioni per spese e frnchigie del nucleo__Euro 4. 560, 00____INDICATORE SITUAZIONE REDDITUALE(ISR) Euro__2. 224, 00__Patrimonio mobiliare del nucleo__886, 00__INDICATORE SITUAZIONE ECONOMICA (ISEE) 2. 224, 00____PARAMETRO CALCOLATO IN BASE AL NUMERO DI COMPONENTI DEL NUCLEO 1, 57___Vorrei se le e possibile sapere come mai questo mese non mi e stata data la quattordicesima. La ringrazio ed aspetto la sua risposta. Eleonora Anzaldi da Novara Piemonte 28100

Sabato 20 giugno 2020 07:56:58

Ho appreso ieri, con mio sommo rammarico, che i supermercati Despar della mia zona (provincia di Bari) assumono nella seguente modalità: 3 giorni di prova senza retribuzione (nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, guarda caso!), in caso di approvazione, turni di oltre 9 ore dal lunedì al sabato, comprese due domeniche al mese per una settimana paga di 700 euro. È possibile tutto questo in uno Stato di diritto? La prego di spendere due parole a riguardo. Grazie

Venerdì 19 giugno 2020 14:33:24

Carissimo segretario sono un suo simpatizzante da molto tempo vorrei porle una domanda sono un operaio che fino al 11/03/2020 lavoravo nel cantiere di lavoro regionale Me n. 112della Sicilia quando siamo stati sospesi a causa del Covid-19 e fino ad oggi 19/06/2020 siamo ancora sospesi senza aver avuto nessun aiuto economico secondo lei possiamo rientrare nella cig in deroga emanata dal Governo nel DPCM. Certo di un suo interessamento porgo cordiali saluti

Venerdì 19 giugno 2020 12:15:12

Mi sto chiedendo chi è il responsabile all'interno della CGIL, di cui ho fatto parte in passato quando ero lavoratore dipendente per molti anni, per la gestione dei Caff nel Veneto. Mi sono basato su questa organizzazione sempre per tutte le mie esigenze di invalido civile, ma trovo che da un po' di tempo a questa parte la gestione dei Caff nella mia zona è causa di problemi e disguidi. Inoltre gli impiegati sono estremamente scortesi e trattano coloro che si rivolgono a loro in maniera inadeguata e burocratica. Un esempio? Ieri ho inviato al Caff di Bassano del Grappa la richiesta di un documento che loro hanno fatto. Mi è stato risposto oggi di prendere un appuntamento, cosa che non potrà avvenire entro giugno, scadenza del termine per le richieste di Reddito di Emergenza. Da più parti mi giungono informazioni di persone che hanno avuto problemi di questo tipo e che mi raccontano esperienze disarmanti per questo servizio che, essendo parte del progetto CGIL, dovrebbe essere più di ogni altro rivolto ai lavoratori ed ai più deboli. Grazie per l'attenzione Andrea Luigi Meneghini

Mercoledì 17 giugno 2020 14:41:12

Gentile Segretario, sono un iscritto spi e prima ancora alla filt cgil. Le scrivo in relazione alle notizie apparse sui giornali riguardo le riduzioni dei coefficienti per i futuri pensionati e addirittura sull' ipotesi di allungare l'età pensionabile. Caro Landini quando i nostri politici capiranno che la soluzione non è inasprire le regole per la pensione ma creare lavoro per avere gente che versa i contributi, ma soprattutto separare assistenza e previdenza, in modo che l'Inps eroghi le pensioni e tutto il resto sia competenza della fiscalità generale. Grazie per l'attenzione e buon lavoro. Mario Quaglio

Martedì 16 giugno 2020 18:09:25

Caro Maurizio! I nostri tre sindacati confederali sono nati anni fa in un clima politico e sindacale molto diverso da quello dell'immediato dopoguerra, che invece aveva richiesto una forte unità dei lavoratori ed un’unica confederazione. Ecco un pizzico di storia, che conosci meglio di me! Prima dell’avvento del fascismo esisteva la Confederazione Generale del Lavoro (CGdL), fondata a Milano nel lontano 1906. Che poi fu soppressa dal regime fascista, che dette vita alle cosiddette “corporazioni sindacali” che “dovevano contribuire al conseguimento prioritario dell’interesse nazionale”. Così si legge sui documenti istitutivi che seguirono agli “accordi” di Palazzo Vidoni del 1925. Le quali però, in regime di dittatura sostenevano di fatto gli interessi dei padroni. E non poteva essere diversamente.
In seguito, con la vittoria sul nazifascismo ed il ripristino della democrazia, con il Patto di Roma del 1944, i lavoratori italiani ridettero vita al loro sindacato e costituirono la CGIL, Confederazione Generale Italiana del Lavoro, guidata dal grande Giuseppe Di Vittorio. Con il correre degli anni, il clima politico di grande unità e collaborazione antifascista entrò in crisi. E l’unità confederale si ruppe. E nel 1950 dalla CGIL, considerata troppo vicina al PCI, uscì la corrente – diciamo così – vicina alla DC, e nacque la CISL; nello stesso anno uscì anche la corrente – diciamo così – vicina al Partito Socialista, e nacque l’UIL. Fatti che tu conosci meglio di me, ma…
Sappiamo che oggi l’orizzonte politico del nostro Paese è profondamente cambiato. DC, PCI e PSI, per non dire dei socialdemocratici, dei liberali, dei repubblicani, che tutti insieme, ai tempi della “Prima Repubblica”, davano luogo al cosiddetto esarcato, non esistono più. Com’è noto, oggi esistono il PD, la Lega, i Ciquestelle, Forza Italia, i Fratelli d’Italia e un Peppe Conte che, pur non eletto da nessuno e che non ha neanche un suo partito, come si suol dire, “comanda”. Una stranezza tipica dell’Italia di oggi? Senz’altro! E i partiti afferibili alle cosiddette grandi ideologie del secolo scorso non esistono più. Lontani anni luce, come i Guelfi e i Ghibellini! Come i patrioti delle Cinque Giornate di Milano e il feldmaresciallo Radetzky!
Ma oggi rilevo – e lo rilevi anche tu – che lo scenario politico che ha condotto alla rottura dell’unità sindacale è profondamente cambiato! Per cui, mi chiedo: stante la situazione socioeconomica del nostro Paese, a fronte del profondo disagio dei lavoratori e di tanti inoccupati e disoccupati, a fronte di un contesto internazionale assai complesso, non sarebbe opportuno che i tre sindacati ricostituissero la preziosa unità di un tempo? Oppure la cosa è resa difficile perché – come spesso accade in politica ed anche a volte nella politica sindacale – non è facile che tre “poltrone” possano dar luogo ad una sola? In effetti, chi dovrebbe rinunciare alla sua? Tu non credo! E forse neanche Annamaria Furlan e neppore Carmelo Barbagallo.
Eppure, sai meglio di me che mai come oggi, con questo capitalismo sempre più internazionalizzato, aggressivo e subdolo, i lavoratori necessitano di un sindacato forte. E non solo nel nostro Paese! Perché, come dice un vecchio proverbio, è l’unità che fa la forza. Ed una volta c’era pura la testata di un grande partito che ogni mattina ci ricordava la necessità dell’unione continua e attiva di tutti i lavoratori! Il quotidiano “l’Unità”, appunto, fondato nel lontano 1924 da Antonio Gramsci. L’unità! Oggi è solo un ricordo! Ma anche un auspicio!

Lunedì 15 giugno 2020 21:41:36

Buona sera, mi permetto di scriverle perché la reputo una delle poche persona capaci di apportare un cambiamento a questo paese in tema di lavoro subordinato.
La mia stima anche nei confronti del premier Giuseppe Conte che di trova a dover fronteggiare una delle più gravi crisi del dopoguerra.
Mi presento, mi chiamo Cesare e ho 48 anni, dipendente settore privato da oltre 25 anni. In questi anni ho vissuto in prima persona perdita di lavoro e conseguente difficoltà a ricollocarmi. Tra i tanti problemi incontrati anche quello di non aver spazio sufficiente anche perché occupato da pensionati/lavoratori.
È qui il mio suggerimento, il lavoratore giunto a pensione deve definitivamente lasciare il lavoro e fare spazio ai più giovani.
Parliamo di lavoratori e non soggetti apicali, uomini e donne che potrebbero trasmettere il loro sapere e la loro arte. Loro sono provvisti di paracadute economico, molti padri di famiglia no ! !
Con stima le porgo i miei saluti, se ne avesse tempo gradirei una vs riscontro.

Domenica 14 giugno 2020 11:40:18

EMENDAMENTI URGENTI ALL'ART. 103 DEL D. L. N. 34/2020 IN SEDE DI CONVERSIONE IN LEGGE. (EMERSIONE DI RAPPORTI DI LAVORO).
N. 1) Nel primo comma la regolarizzazione del lavoratore straniero è subordinata al pagamento di cinquecento euro da parte del datore di lavoro, il quale deve anche dimostrare un proprio adeguato reddito. Ma chi pagherà veramente questa somma? E quanti datori di lavoro dichiareranno il proprio reddito a questo scopo?
N. 2) Nel secondo comma è prevista una "sanatoria" personale (previo pagamento di 130 euro) unicamente per gli stranieri che abbiano un permesso di soggiorno
"scaduto dal 31 0ttobre 2019, non rinnovato o convertito in altro titolo di soggiorno". Che senso ha questa data? Restano fuori dall'emersione almeno il novanta per cento degli stranieri! E poi, perchè limitare la sanatoria a tre sole categorie (v. terzo comma n. 3) ed escludere l'edilizia, la ristorazione, il commercio e il lavoro autonomo?

Sabato 13 giugno 2020 22:44:02

Occorrono pensioni flessibili quota 100 non e poi cosi male sta aiutando molto un iscritto cgil

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