Messaggi e commenti per Maurizio Landini - pagina 72

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Biografieonline non ha contatti diretti con Maurizio Landini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Maurizio Landini.

Giovedì 16 gennaio 2020 13:36:44

Caro segretario generale cgl, sono un pensionato. In tutti i dibattiti che si parla di lavoro, pensioni, e salari, è mai possibile che a nessuno sindacato, viene in mente che le pensioni sono bloccate da dieci anni, e il potere di acquisto si è ridotto almeno di un 30 per cento ? Caro Maurizio Landini spero in una sua proposta immediata. Distinti saluti

Martedì 14 gennaio 2020 18:14:06

Spettabile Maurizio Landini,

l'età a cui andare in pensione in Italia è stata innalzata con la motivazione che la speranza di vita si è allungata. Perciò ai diabetici di tipo I (quindi completamente insulinodipendenti) che, secondo l'unica statistica ad oggi esistente, vivono in media tra gli 11 e i 12 anni in meno delle persone sane, la soglia dell'età per andare in pensione dovrebbe essere abbassata di 11 o 12 anni. Il problema è che la gestione del diabete di tipo 1 è molto più difficile quando si deve lavorare a tempo pieno per più di 40 anni; infatti dopo 20 anni di diabete il 90% dei malati ha sviluppato retinopatia, che è la maggiore causa di cecità in età lavorativa. L'articolo 32 della nostra Costituzione dice che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività". Che senso ha far lavorare per tanti lustri persone con il diabete di tipo 1 - malattia non dovuta né legata ad un errato stile di vita - fino a quando diventino invalidi gravi, con tutto il carico di spese collettive e di tragica sofferenza individuale che ciò comporta?
Personalmente insegno da 36 anni nella scuola superiore e da 20 col diabete T1 e a causa delle diurne e notturne oscillazioni glicemiche sono veramente agli estremi del logoramento e alla soglia della disperazione, perché non mi posso permettere di cessare di lavorare poiché non posso vivere di rendita e percepirei una pensione misera solo tra 8 anni e forse più, viste le ipotesi ultimamente in circolazione.
Pertanto chiedo che per i malati di DT1, così come si fa per i lavoratori sani, l'età del pensionamento venga rapportata all'effettiva durata media della vita, aggiornata di anno in anno. Perciò sarebbe urgente che il Consiglio superiore di Sanità effettuasse annualmente e rendesse di pubblico dominio la rilevazione dell'età media dei decessi dei diabetici di T1, in base alla quale calcolare la soglia per andare in pensione (N. B. con regime contributivo) ; in alternativa si potrebbe considerare ai fini del computo di tale soglia d'età ogni anno lavorato con il carico della malattia come valente per due anni lavorati dalle persone sane.
So che se Lei conosce personalmente un lavoratore, magari un parente, ultracinquantenne da decenni affetto da DT1 capirà perfettamente che la mia richiesta è assolutamente giusta e giustificata.

Confido nella sua dirittura e giustezza morale.

Leonardo Zappa

Mercoledì 11 dicembre 2019 20:12:14

Caro Segretario, le scrive un pensionato quota 100 della scuola che ha creduto nel D. L. 4/2019 convertito in legge 26/2019, con il quale si garantiva la possibilità di chiedere l'Anticipo del proprio TFS fino ad un max di 45000 euro. Di questa legge nessuno parla più e quanti come me avevano intravisto la possibilità di aiutare i propri figli sono costretti ad attendere anche più di 6 anni per riscuotere il proprio TFS. Ennesima beffa che lo stato ha perpretato ai danni dei suoi cittadini. Le chiedo la cortesia di sollevare il problema. Grazie.

Mercoledì 20 novembre 2019 18:57:40

Vorrei evidenziare al signor Maurizio Landini che la rivalutazione delle pensioni con il sistema degli indici ISTAT è già una penalizzazione per fare cassa sulle pensioni. Prima della riforma Amato la rivalutazione delle pensioni era agganciata, oltre che ai prezzi, anche ai salari, al fine di tutelare il più possibile il potere di acquisto dei pensionati parallelamente a quello di chi era ancora al lavoro, per come è negli altri paesi europei. Oggi oltre alla fregatura delle rivalutazioni con gli indici ISTAT si aggiunge anche il blocco delle rivalutazioni già penalizzate. Questo governo non sta cambiando proprio nulla, continua sempre sulla stessa strada del governo Monti e di tutti i governi che hanno impoverito e continuano ad impoverire i pensionati. Approfittare del fatto che i pensionati non hanno potere contrattuale è una vigliaccheria che si protrae da troppo tempo.

Lunedì 11 novembre 2019 12:53:55

Salve signor Landini, sono Francesco Capodicasa, 37 anni di Corciano in provincia di Perugia. Sono un disoccupato cronico, iscritto da diversi anni al centro per l'impiego e non riesco a trovare nessun tipo di lavoro, né part time, né a termine. Ho sempre lavorato in nero o in modo precario, fra volantinaggio, consegne postali e lavori come fattorino. L'ultima volta sono stato licenziato in malo modo da lavoro nero in volantinaggio e sto facendo una vertenza per recuperare la Naspi. Quest'ultimo anno ho anche svolto un tirocinio come impiegato amministrativo presso ditta di autonoleggi e ho acquisito competenze inerenti al mio titolo di studio, ossia diploma di ragioneria, ma il tirocinio purtroppo non ha avuto sbocchi. Non posso partecipare al momento ad alcun programma di reinserimento lavorativo, ho 37 anni e non ho possibilità di apprendistato o sgravi per essere assunto anche a termine. Ho bisogno di essere aiutato nella ricerca del lavoro, le agenzie interinali non fanno assolutamente nulla, tanto meno il centro per l'impiego, alle candidature online le aziende spesso non rispondono. Mi dia un consiglio su come affrontare tutto questo che mi sta dando depressione, perché l'inattività mi porta a questo. Attendo indicazioni e un cortese riscontro da parte sua. Spero possa ascoltarmi. Un saluto cordiale.

Domenica 10 novembre 2019 17:39:15

Gent. sig Landini
finalmente una persona che si impegna per i pensionati
maltrattati dagli ultimi governi, da Monti in poi, dimenticati da tutti i
partiti, dai sindacati da tutte le associazioni. Io credo che lei debba scendere
in politica e formare un partito che unisca tutti i pensionati oggi sparsi.
Solo lei ha la capacita' di aggregare tutti: pensionati monoreddito ed a minimo. Auguri per l'imminente sciopero c. m. che spero saremmo 1 milione.
SALUTI

Mercoledì 6 novembre 2019 11:36:21

Signor Landini scrivo per dire che quando lei parla di evasione fiscale come furto ai danni di tutti fa un affermazione a metà perché l'evasione è la conseguenza di un altro furto che lo stato perpetra con una pressione fiscale soffocante per mantenere il parassitismo e l'inefficienza della macchina statale. Le ricordo che le tasse dovrebbero essere il corrispettivo dei servizi che lo stato deve erogare. Se il valore dei servizi è inferiore al valore delle tasse le tasse diventano un furto. Negli altri paesi europei, dove esiste pure l'evasione fiscale anche più alta di quella italiana come in Germania, a fronte di una tassazione molto più bassa di quella italiana (circa il 40 per cento in meno) i servizi sono quasi impeccabili. In Italia con una tassazione molto più alta i servizi sono carenti in tutti i settori, sopratutto al sud. Finiamola di sbandierare che il popolo italiano è un popolo di evasori fiscali, di delinquenti, di mafiosi ecc. Il pesce puzza dalla testa e la testa del pesce sono tutti i governi che per scopi elettorali hanno ingrassato a dismisura il parassitismo e l'inefficienza della macchina statale e questo lei lo sa. Quando si creano questi squilibri tra i poteri di tipo dittatoriale dello stato ed i cittadini comuni chiamati a dare la lana come pecore in cambio di bastonate, si innesca la disgregazione sociale ed economica perché vengono demoliti i pilastri che sorreggono il sistema produttivo a favore del parassitismo improduttivo. Ad esempio le tasse messe anche su immobili che non danno alcun reddito sono una vera estorsione di stampo mafioso, un vero furto che costringe molte persone a risparmiare sul cibo e sulle cure mediche per pagare le tasse. La priorità è la lotta al parassitismo burocratico per poi abbassare le tasse e poi potremmo parlare di lotta all'evasione. Un ladro che ruba per mantenere agiatezze ai danni dei derubati non può pretendere di fare la lotta a chi ruba per sopravvivere.

Giovedì 31 ottobre 2019 15:31:20

Buongiorno signor Landini. Sono un pensionato della pubblica amministrazione (poste). La mia pensione dopo 40 anni di lavoro e di circa 1300 euro netti tutto sommato non mi posso lamentare. Ma in questa manovra non ho visto nulla in favore dei pensionati anche per quelli che guadagnano meno. Sono io che non ho visto nulla o è così? Distinti saluti Gaetano

Domenica 20 ottobre 2019 21:06:49

Ti faccio i miei complimenti quando parli dei lavoratori e dei loro diritti persi pia piano in questi anni mi sembra che mi leggi nel cuore e nella mente. Volevo segnalarti i lavoratori delle cooperative che fanno servizio nelle scuole pubbliche assistenti all'handocap o cuoche e inservienti anche con contratti a t. indeterminato, migliaia di persone quasi tutte donne... che dal 15 giugno al 15 settembre non sono pagate, le ferie gliele fanno consumare nelle vacanze di Natale e Pasqua, non mangiano d'estate ne' loro ne' i familiari. Nell'eguagliare i diritti ricordati di questi lavoratori, sono tanti. Grazie Rosella

Lunedì 14 ottobre 2019 17:59:08

Signor Landini, vorrei che spingeste per la prossima legge di bilancio di prosporre per altri 2 anni la norma di Gentiloni, per l'isopensione e portare i 7 anni fino al 2022.

Al governo non costa nulla e ci sono vantaggi sia per l'azienda sia per i lavoratori che non avranno sopratutto grossi percussioni sulla pensione futura.

Insomma qualcosa di sinistra, In risposta delle politiche della Lega.

Auguri Buon lavoro
Massimo Benedetti

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