Messaggi e commenti per Milena Gabanelli - pagina 50
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Frasi di Milena Gabanelli
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Biografieonline non ha contatti diretti con Milena Gabanelli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Milena Gabanelli.
Venerdì 17 aprile 2020 03:33:28
Giovedì 16 aprile 2020 22:02:44
Gent. ma Sig. ra, sono un medico immunoematologo ospedaliero in pensione. Abito ad Imperia. Da tempo vado chiedendo a tutti i livelli (proprio tutti) una semplice domanda: perché non si usa l'idrossiclorochina come profilassi dell'infezione covid, visto che rallenta la replicazione virale e riduce l'abnorme risposta infiammatoria IL1 correlata. Se ha pazienza puo leggere i miei post nel gruppo Covid medici. Il farmaco potrebbe essere somministrato specialmente ai soggetti esposti, ha pochissime controindicazioni a basso dosaggio ed e conosciuto da70 anni e piu (era il vecchio chinino), usato oggi come antireumatico. La informo che io stesso e alcune persone a me vicine facciamo la profilassi da 50 giorni. Cosi molti medici in italia. In india viene consigliato. In italia il prof Viale del S. Orsola la consiglia per i pazienti oncologici. E un farmaco povero per i poveri e puo essere prodotto e distribuito ovunque. Inoltre e il farmaco di eccellenza nella terapia dei malati covid
Grazie per la pazienza
Castelli Tommaso
V. S. ------- 19
18020 Dolcedo
328 -------
Giovedì 16 aprile 2020 18:15:52
Scevola! Scevola! Proprio come vero discendente di un antico omonimo, ha avuto il coraggio di non temere le "ire" dei cosiddetti fanatici della democrazia del tipo preferito, da cui, ahimè, difficile prescindere sia pure da parte di una volenterosa intervistatrice-giornalista-reporter-indagatrice come Lei. Niente di male, niente di più umano, ma di Scevola più ce ne fossero, meglio sarebbe (per tutti). Questa la nostra modesta opinione appunto, diversa da altre, in omaggio anche alla giusta valutazione del "diverso": oppure non è più così? Un cordiale saluto a tutti.
Giovedì 16 aprile 2020 12:23:28
Ciao, ma a chi paga l'affitto la regione per il pesudo ospedale in fiera ?
Giovedì 16 aprile 2020 11:29:13
Buongiorno, Le scrivo nella speranza che Lei con il suo lavoro possa evidenziare la problematica di chi, come me, studia Biotecnologie e non ha la possibilità di svolgere il proprio lavoro in Italia. soprattuto in questo momento storico la nostra figura dovrebbe essere presa in considerazione, al pari di infermieri e medici. Il testo che le riporto di seguito è una lettera che ho scritto e inviato al Presidente della Repubblica Mattarella, al Presidente del consiglio Conte e al Ministro dell'Università e della Ricerca Manfredi.
"Caro Presidente Conte,
sono una cittadina molto preoccupata. Sicuramente sono solo l’ultima di molti a scriverle, ma in questo momento storico la mia frustrazione pretende che io provi a fare qualcosa per cambiare la mia situazione.
Mi presento: mi chiamo Claudia Biagiotti e ho venticinque anni. Sono laureata in Biotecnologie all’Università di Perugia e sto proseguendo i miei studi in Biotecnologie Agrarie e Ambientali. In questi anni sono rimasta indietro con gli studi, perché, come molti altri ragazzi della mia età, sentivo la necessità di essere indipendente dalla mia famiglia e quindi ho cercato un lavoro che mi permettesse di uscire dalla casa dei miei genitori. Ho lavorato molto nell’ambito del sociale, in centri estivi, come animatrice per bambini, e, infine, in un fast-food. Ad oggi mi sono trovata costretta a lasciare il lavoro nel fast-food per problemi di orari, che non erano conciliabili con il mio studio. Visto che sono già in possesso di una laurea ho cercato lavoro nel mio ambito, offrendomi come tecnico di laboratorio nei laboratori privati della mia città, sperando di avere l’opportunità di fare quell’esperienza che oggi è indispensabile per trovare un buon lavoro, al termine dei miei studi. Ovviamente le mie ricerche non hanno avuto un buon esito e oggi, vista la situazione attuale la mia frustrazione cresce di giorno in giorno.
Io sono una professionista che sta studiando e si sta preparando per affrontare proprio il genere di problemi che abbiamo oggi. Sono una biotecnologa che potrebbe sicuramente essere d’aiuto nei laboratori, che in questi giorni sono oberati di lavoro. Purtroppo io non posso essere utile in nessun modo.
Non posso essere utile perché la mia laurea non è abilitante, né la triennale, né la magistrale, e perché non posso essere assunta dal Sistema Sanitario Nazionale. Infatti ad oggi il SSN può assumere Biologi e Tecnici di Laboratorio Biomedico, ma non noi Biotecnologi, che abbiamo studiato per sviluppare abilità intermedie a queste due lauree, in quanto studiamo sia le nozioni generiche di come funziona la Biologia, sia come applicarle in laboratorio.
Come dice un mio amico e collega, noi Biotecnologi possiamo essere realisti o sognatori, perché i realisti sono consapevoli che per avere un lavoro appagante e sicuro dovranno guardare all’estero, mentre i sognatori sperano ancora di riuscire ad avere un futuro sicuro e appagante anche qui in Italia. Io, signor Presidente, sono davvero molto combattuta fra le due, perché non vorrei essere costretta a lasciare il mio paese, che mi ha formata in modo eccellente in tutti questi anni, ma, dall’altra parte, non sono sicura di poter accettare l’incertezza e la precarietà che comporterebbe oggi il mio lavoro qui.
Il mio sogno sarebbe quello di terminare i miei studi con una specializzazione per non-medici in Genetica Medica. Purtroppo questo implicherebbe studiare ancora per altri quattro anni a spese dei miei genitori, in quanto non mi permetterebbe di avere un lavoro parallelo e per i non-medici le specializzazioni non prevedono borse di studio.
In questa situazione di emergenza sanitaria rimanere in casa a guardare i miei amici medici che si esauriscono per aiutare chi è nei reparti di terapia intensiva e chi porta avanti le attività normali dell’ospedale, mi riesce sempre più difficile. Parlare con i parenti e spiegargli la situazione, spiegargli le problematiche dei tamponi e il perché di tante notizie che vengono date alla televisione diventa sempre più pesante.
Perché io, che tutt’ora, costo allo stato italiano migliaia di euro per i miei studi non vengo utilizzata per affrontare questa situazione? Perché io, che ho competenze specifiche, sono chiusa in casa a fare la muffa sui libri, mentre altre persone perdono il sonno per fare da sole il lavoro di più persone? Perché nessuno si rende conto di quanto sia precaria e faticosa la posizione di quelle persone che hanno isolato il virus, trovato un modo per farlo crescere in laboratorio e e studiarlo? Perché nessuno si rende conto che la ricerca è fondamentale per la nostra società? Tutta la ricerca: quella sui virus e patogeni di ogni genere, come quella di base che ci permette di capire come funziona il mondo. Perché si continuano a fare tagli ad istruzione, ricerca e università, che sono le cose che ci permetteranno di affrontare il futuro?
Mi scusi, signor Presidente, se questa mia lettera non è abbastanza organica e lineare, ma il mio nervosismo mi impedisce di tralasciare qualcosa in nome della chiarezza, in quanto per me sono tutti temi di fondamentale importanza. In questa lettera le riporto la mia esperienza personale, ma sicuramente si rende conto che ci sono migliaia di ragazzi nella stessa situazione.
Spero che abbia modo di riflettere sulla situazione di universitari, ricercatori e tecnici che hanno provato a scegliere il percorso di studi più completo, ma che per una lacuna legislativa, si sono ritrovati tagliati fuori dal Sistema Sanitario Nazionale. Spero che possa prendere in considerazione la problematica dell’abilitazione post laurea, che per noi presenta più di un ostacolo, in quanto non esiste un’abilitazione in Biotecnologie, ma in Biologia o Agronomia.
Siamo necessari anche noi. Tanto quanto gli infermieri e chi pulisce le sale operatorie. Come potrebbero i medici fare diagnosi senza le analisi di laboratorio o senza nuovi protocolli, che permettano sempre una maggiore accuratezza nell’individuazione delle malattie?
Perché chi si laurea in Biotecnologie viene considerato inferiore a chi si laurea in medicina, e non ha le stesse possibilità di approfondire che hanno loro? Perché non ci sono sufficienti borse di studio per le specializzazioni per non-medici? Siamo necessari anche noi.
Siamo necessari e vogliamo essere utili. Vogliamo essere utili per tutti coloro che hanno pagato la nostra istruzione e vogliamo creare nuove conoscenze qui, senza dover sacrificare noi stessi.
Spero di essere riuscita a mettere in risalto quali sono le preoccupazioni mie e dei miei colleghi, e che Lei e il nostro Governo abbiate la possibilità di fare in modo di sfruttare al meglio tutte le professionalità che avete a disposizione.
Sperando di non averla disturbata e che Lei sia in ottima salute, le porgo i miei sinceri saluti.
In fede, Claudia Biagiotti. "
Giovedì 16 aprile 2020 02:06:29
Perché tanto in Lombardia e poco in Emilia? Ma semplicissimo! Perché in quella c'è il popular-leghismo e in questa invece l'attraversarono le sardine! Contenti così? Però cara Milena, non dovrebbe ridursi a tanto poco; magari diciamo che è tutta colpa dell'associata? ! Comunque, sempre auguri di un buon lavoro a tutti.
Mercoledì 15 aprile 2020 21:00:20
Mi chiamo Daniele Scevola e sono Prof di Malattie Infettive in pensione da 2 anni già Direttore dell’Istituto e del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Università di Pavia, Policlinico San Matteo. Il 31 gennaio inviavo al Direttore del corriere una e-mail con considerazioni sull’epidemia cov senza ottenere riscontro. Reiteravo l’8 febbraio è il 17 marzo senza riscontro. Il 30 marzo inviavo a Lucia Annunziata una e-mail con considerazioni fuori dal coro con uguale risultato. Una volontà di censura del pensiero non allineato. ?. Se fosse interessata a conoscere il mio pensiero e ad avere una visione completa sulla epidemia sono pronto a illustrarglielo.
Voglia gradire i migliori saluti
Prof. Daniele Scevola
P. S. Se Nibbiano è il suo paese d’origine io conosco bene la zona perché vado a Pecorara a caccia
Mercoledì 15 aprile 2020 19:27:09
Cara Dottoressa Gabanelli
Ho appena letto il suo articolo in prima pagina del corriere di oggi 15 Aprile. La domanda che si pone è molto importante. Penso che la risposta sia molto semplice:
il motivo è che la Lombardia (più distante dal mare) è molto più inquinata del Veneto. Se controlla i livelli medi di inquinamento nelle ultime settimane o anche negli ultimi anni, può notare una quantità media di inquinamenti superiore in Lombardia. Ciò ha provocato maggiore debolezza negli abitanti e un maggiore impatto del virus.
I motivi per maggiore inquinamento oltre alla densità di popolazione sono d ricercarsi a) nei rilasci dalle industrie, b) dal ricambio con il mare che per quanto modesto avviene in Veneto e non in Lombardia; c) dal vento fohn (non sono sicuro di scrivere in maniera corretta) che potrebbe portare inquinamento da Svizzera e da Austria-Germania, d) etc.
Qullo che lei scrive potrà essere vero 'in aggiunta'... i motivi principali sono quelli indicati
Francesco D'Auria
Mercoledì 15 aprile 2020 18:55:29
Gent. ma dr. ssa Gabanelli, ho letto il "pezzo" sul Corriere. it di oggi 15/4 a firma Sua e di Ravizza, analisi dettagliata e tutta condivisibile. Vero che la Lombardia è la Regione più ricca (ed attrattiva) d'Italia e questo ben lo sanno i cinesi, turisti, manager, inseguitori di business etc. che da dicembre hanno diffuso inconsapevolmente il Covid molto più in Lombardia che altrove. Credo che, senza giustificare le italiche manchevolezze, il governo Cinese andrebbe richiamato alle sue responsabilità e, perché no, al risarcimento di parte dei danni causati.. Grazie
giovanni
Mercoledì 15 aprile 2020 18:21:24
Buona sera Milena, ho letto con interesse l'articolo che ha pubblicato sul Corriere del 15/3 riguardo le connessioni domestiche bene tutto ma non dai ne soluzioni ne dai informazioni su dove o a chi rivolgersi per risolvere il problema. Sono nella situazione che descrivi anche con documentazione fotografica, ho la fibra ottica a 20m da casa e nessun provider ne vuol sapere di darmi la connessione probabilmente perchè nella mia via ci sono solo 30 famiglie e quindi commercialmente non appetibile. Mi dia un consiglio a chi mi devo rivolgere o denunciare per avere il servizio.
grazie