Laura Bassi
Biografia
Laura Bassi nasce a Bologna il 29 ottobre 1711. La storia la ricorda come fisica e accademica: fu tra le prime donne al mondo a ottenere una cattedra universitaria e una delle prime donne laureate d'Italia, dopo la veneziana Elena Lucrezia Corner - la quale si laureò in filosofia nel secolo precedente, nel 1678.
Laura Bassi e il percorso di studi
Il suo nome completo è Laura Maria Caterina Bassi Veratti. La sua città natale, Bologna, nel periodo storico della sua nascita è parte dello Stato Pontificio. I suoi genitori sono originari di Scandiano (Reggio Emilia): il padre Giuseppe Bassi è dottore di legge; il nome della madre è Maria Rosa Cesari.
Laura dimostra eccezionali doti intellettuali fin dalla giovinezza: la famiglia le impartisce un'educazione privata. La affida a Gaetano Tacconi, docente di biologia, storia naturale e medicina. È lo stesso Tacconi a volere alimentare il talento di Laura Bassi: chiede così alla famiglia di poterla istruire in logica, metafisica, fisica e psicologia. Va considerato che queste allora erano materie di studio insegnate solo nei collegi e nelle università e che queste istituzioni non potevano essere frequentate dalle donne.
La giovane porta a compimento gli studi in modo brillante e a soli vent'anni difende con successo 49 tesi con l'obiettivo di diventare una delle prime donne in Europa a ricevere un titolo dottorale: vi riesce il 17 aprile 1732.
Il riconoscimento di Laura Bassi
Poche settimane dopo, il 12 maggio 1732, su decisione del Senato accademico e grazie ai buoni uffici del cardinale Prospero Lambertini - futuro papa Benedetto XIV, l'Università di Bologna conferisce a Laura Bassi la laurea in filosofia. Contestualmente le assegna una libera docenza sempre per la stessa materia. Successivamente viene aggregata al collegio dei dottori di filosofia.
Passa poco più di un mese e il 27 giugno discute una tesi di filosofia naturale; l'obiettivo di Laura Bassi è quello di ottenere un'altra libera docenza. Il 29 ottobre riceve dal Senato la cattedra onoraria di filosofia; il suo stipendio è di 500 lire.
Laura Bassi e l'insegnamento
Per il fatto che sia donna può insegnare solo in speciali occasioni, con il permesso dei superiori; tra queste occasioni vi sono le visite di principi e alti prelati. Una data storica da ricordare è il 17 dicembre del 1732, quando Laura tiene una solenne prima lezione nel teatro anatomico dell'Archiginnasio di Bologna.
Dal 1734 viene invitata a partecipare all'annuale cerimonia dell'Anatomia Pubblica.
Quattro anni più tardi, nel 1738, si unisce in matrimonio con Giuseppe Veratti, medico e lettore di fisica particolare nell'università; prima di sposarla, Veratti promette di non ostacolare i suoi studi.
Laura Bassi durante la sua vita dà alla luce otto figli: solo cinque di loro sopravvivono.
Nel 1745 viene nominata da papa Benedetto XIV accademica benedettina, nonostante l'opposizione dei colleghi; tale carica le concede una pensione di 100 lire l'anno. Il pontefice volle fortemente riconoscerla, istituendo proprio per lei un 25º posto, originariamente non previsto.
Quattro anni dopo, nel 1749, Laura avvia con grande successo corsi di fisica sperimentale. Tiene le lezioni nella sua abitazione, in una zona della casa adibita e allestita a laboratorio, insieme al marito. Di fatto a Bologna era l'unico corso di fisica sperimentale di livello accademico: era perciò frequentato soprattutto da studenti dell'università. Per questo motivo il Senato accademico arriva a riconosce l'utilità pubblica del lavoro di Laura Bassi, e le assegna uno stipendio di 1000 lire: si tratta di uno degli stipendi più alti dell'università dell'epoca.
Gli ultimi anni
Diversi anni più tardi, a partire dal 1766, Bassi comincia a insegnare fisica sperimentale agli alunni del Collegio Montalto di Bologna.
Grazie alla stima che nel tempo si è procurata, grazie alle sue ricerche e alla sua attività didattica, riesce a farsi assegnare nel 1776 la cattedra di professore di fisica sperimentale nell'Istituto delle Scienze; all'età di 64 anni vive per la prima volta una condizione di docenza senza limitazioni dovute al sesso.
Laura Bassi muore nella sua città, Bologna, il 20 febbraio 1778 all'età di 66 anni.
Dal libro "Laura Bassi. Donne, genere e scienza nell'Italia del Settecento", di Marta Cavazza (2020):
Laura Bassi occupa un posto speciale nella storia della scienza e delle donne. Ripercorrere la sua vita straordinaria consente di comprendere questioni cruciali per la storia culturale del Settecento. Con la laurea, ottenuta nel 1732 all’Università di Bologna, le fu conferita anche una cattedra stipendiata di fisica: com'è potuto accadere in un’epoca in cui alle donne era per lo più negato il diritto all'istruzione?
Laura Bassi: pensiero e curiosità
Padroneggiava perfettamente la lingua francese: la usava sia per discutere con i suoi visitatori, sia nelle dimostrazioni sperimentali, a beneficio degli stranieri.
Era una seguace delle teorie di Newton: cercò di applicarle in molteplici campi di ricerca, in particolare alla fisica elettrica. In questo campo divenne, assieme con il marito, uno dei principali cultori italiani: era in stretto contatto con Alessandro Volta. Era inoltre in contatto con i fisici Giovanni Battista Beccaria, l'abate Jean Antoine Nollet e Felice Fontana. Fu insegnante di Lazzaro Spallanzani, suo cugino, che divenne un importante biologo.
- A Bologna le sono dedicati un liceo linguistico, delle scienze sociali e musicale, già istituto magistrale, e una via della città.
- In Austria le sono dedicati il Quality Engineering Centre of Expertise presso l'Università di Innsbruck e il Centre of Visual Analytics Science and Technology presso l'Università Tecnica di Vienna.
- A Sant'Antimo (Napoli) le è dedicato un liceo statale formato da diversi indirizzi: scientifico, delle scienze umane, delle scienze applicate e linguistico.
- A lei è dedicato un cratere su Venere e un asteroide, 15742 Laurabassi.
- Nel 2019 è stato dato il suo nome alla prima nave italiana rompighiaccio per ricerche oceanografiche.
- Nel 2021 Google l'ha ricordata il 17 aprile, per celebrare il giorno in cui Laura Bassi ottenne il titolo dottorale.
Di lei il medico e accademico Giovanni Martinotti disse:
Laura Bassi fu ritenuta dai suoi contemporanei un portento; essa sollevò gli entusiasmi non solo dei suoi concittadini, ma di tutta Italia e perfino degli stranieri; indirizzandosi a lei il Voltaire la chiamava «l'onor del suo secolo e delle donne»; a lei dotti, principi, prelati profondevano le massime testimonianze di stima e di ammirazione.
Foto e immagini di Laura Bassi
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