Mattia Furlani

Biografia
Mattia Furlani nasce il 7 febbraio 2005 a Marino, in provincia di Roma, in una famiglia dove l'atletica leggera è di casa.
Figlio di Marcello Furlani, ex saltatore in alto che nel 1985 raggiunge la misura di 2,27 metri, e di Khadidiatou "Khaty" Seck, velocista italiana di origini senegalesi specializzata nei 100 e 200 metri, Mattia cresce immerso nell'atmosfera sportiva fin dalla più tenera età.
Ha una sorella maggiore, Erika Furlani, anche lei altista di livello internazionale, a conferma che il talento atletico è davvero un patrimonio di famiglia.
Cresce a Grottaferrata e si allena a Rieti, dove perfeziona la sua tecnica sotto la guida esperta di sua madre Khaty, che riveste anche il ruolo di allenatrice.
Gli esordi sportivi
Mattia inizia a praticare l'atletica leggera in tenera età, ma la alterna con la pallacanestro fino ai 13 anni.
Dagli 8 ai 13 anni si dedica soprattutto al basket, sport che rimane tra le sue grandi passioni.
Questa doppia esperienza sportiva si rivela fondamentale per lo sviluppo delle sue capacità atletiche complessive, contribuendo alla coordinazione e all'esplosività che caratterizzeranno poi le sue prestazioni nel salto.
Da cadetto diventa campione nazionale di categoria, mostrando fin da subito le sue eccezionali qualità atletiche.
Nel 2020 stabilisce la miglior prestazione nazionale under 16 nel salto in alto e nei 150 metri piani, dimostrando una versatilità che lo porta inizialmente a eccellere in diverse specialità.
La transizione dal salto in alto al salto in lungo
Mattia inizia la sua carriera atletica come saltatore in alto, seguendo le orme paterne, ma successivamente si specializza nel salto in lungo dove trova la sua vera dimensione.
Nel 2021, all'età di 16 anni, partecipa ai campionati europei under 20 di Tallinn, dove si piazza settimo nel salto in alto diventando il miglior sedicenne italiano di sempre in questa specialità.
Tuttavia, è nel salto in lungo che Mattia Furlani trova la sua strada verso l'eccellenza, grazie alle sue caratteristiche fisiche e alla sua esplosività naturale.
La transizione dalla specialità paterna a quella che lo renderà celebre avviene gradualmente, sotto la guida attenta della madre-allenatrice che comprende le sue potenzialità uniche.
L'ascesa internazionale
Mattia conquista la sua prima medaglia "da grande" a soli diciannove anni con l'argento ai Mondiali indoor di Glasgow nel 2024, annunciando al mondo del salto in lungo l'arrivo di un nuovo talento straordinario.
Agli europei di Roma dello stesso anno stabilisce il nuovo record del mondo under 20 con la misura di 8,38 metri, conquistando la medaglia d'argento.
Diviene il primatista mondiale under 20 del salto in lungo con questa straordinaria misura, che rappresenta un balzo generazionale nelle prestazioni giovanili della specialità.
La progressione di Mattia è costante e impressionante, caratterizzata da una maturità tecnica e mentale che sorprende per la sua giovane età.
Il trionfo olimpico di Parigi 2024
Mattia vince una storica medaglia di bronzo nel salto in lungo ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, la prima per l'atletica italiana in quest'edizione olimpica.
Termina terzo, dietro al greco Tentoglou e al giamaicano Wayne Pinnock, con la misura di 8,34 metri, diventando il secondo lunghista italiano a vincere una medaglia olimpica nella competizione maschile, dopo Giovanni Evangelisti a Los Angeles 1984.
Questa medaglia rappresenta non solo il coronamento di un percorso iniziato in tenera età, ma anche la promessa di ulteriori traguardi futuri.
I trionfi del 2025
Mattia diventa campione mondiale indoor a Nanchino 2025, consolidando il suo status di atleta di livello mondiale assoluto.
Conquista il titolo di campione mondiale a Tokyo 2025, diventando così il più giovane Campione del mondo nel salto in lungo maschile di sempre, il primo italiano in questa specialità, e il più giovane oro iridato di sempre per l'Italia nell'atletica, superando i 21 anni di Michele Didoni (marcia) a Göteborg 1995.
Curiosità e vita privata
Ha una fidanzata che lo supporta nelle competizioni, rappresentando un importante punto di riferimento emotivo.
Il padre Marcello era rivale di Marco Tamberi, padre del campione olimpico di salto in alto Gianmarco Tamberi, creando un curioso legame generazionale tra le due famiglie dell'atletica italiana.
Mattia è un grande tifoso della Roma.
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