Traiano
Biografia
Celebrato dagli storici e dai contemporanei con il titolo latino di Optimus Princeps, Marco Ulpio Nerva Traiano è stato uno dei migliori imperatori di Roma. Ciò grazie alle sue imponenti opere pubbliche, alle innumerevoli conquiste e all'approccio clemente. Vediamo di seguito quali sono gli eventi personali e pubblici più rilevanti della vita di Traiano, sotto la cui guida l'impero romano ha raggiunto la sua massima espansione.
Traiano: dalla provincia andalusa alle conquiste germaniche
Stando a quanto convengono molti storici, Traiano nasce il 18 settembre dell'anno 53 a Italica, provincia spagnola situata nella moderna Andalusia. La madre è una donna iberica mentre il padre Ulpio Traiano è un senatore e pretore nonché proconsole della Betica (Hispania Baetica, provincia romana). Il padre viene elevato al rango di patrizio durante il regno di Vespasiano. Da quel momento riesce a consolidare il proprio potere operando in varie province dell'impero.
La famiglia
Si conosce molto poco della giovinezza di Traiano, ma gli storici hanno solide prove riguardo l'educazione appropriata per il rango. Il giovane sposa Pompeia Plotina all'incirca nell'anno 75. La donna, che aveva trascorso la propria infanzia sempre in Andalusia, era molto colta e intelligente. I due condividono molti interessi e sono legati da un'unione solida, non destinata produrre dei figli.
La carriera militare
La carriera militare sotto la dinastia Flavia lo vede svolgere il ruolo di tribuno militare: a partire dal 71 presta servizio accanto al padre in Siria, per poi seguirlo quando diventa proconsole d'Asia. Nel momento in cui Domiziano assume il potere a Roma, Traiano viene nominato pretore e grazie alla fedeltà dimostrata durante la ribellione in Germania, Domiziano lo ricompensa facendolo console.
La scelta di dimostrarsi leale all'imperatore si rivela particolarmente felice, soprattutto considerata l'imprevedibilità di Domiziano, il cui regno è molto erratico.
Dopo Domiziano
Alla morte di quest'ultimo, avvenuta nel 96, termina la dinastia dei Flavi e a essere eletto imperatore è un senatore senza figli, Nerva, il cui regno dura solo un paio di anni ed è segnato da lotte intestine tra diverse figure predominanti per prendere il potere.
Nell'ottobre del 97 per placare i continui tentativi di rivolta, Nerva nomina Traiano proprio figlio adottivo, facendolo entrare nella linea di successione, nonostante i due non si siano mai incontrati.
Alla morte di Nerva, Traiano si trova in Germania: particolarmente amato all'esercito e visto di buon occhio da gran parte dei senatori, Traiano si distingue per la fedeltà anche nel periodo di transizione.
Traiano: un imperatore illuminato e stimato
Assume la carica di imperatore il 27 gennaio 98 all'età di quarantacinque anni. Vanta una maturità notevole, in virtù della quale posticipa il proprio ritorno a Roma all'autunno del 99, solo dopo essersi assicurato che i confini settentrionali fossero sicuri.
Il rientro a Roma è in linea con il suo carattere personale e non si caratterizza per manifestazioni esagerate, quanto piuttosto per la massima concretezza.
Traiano inizia a concentrarsi sulla buona amministrazione. Tra i suoi grandi successi vi sono le opere di edilizia pubblica e le riforme sociali. Sceglie infatti di seguire il percorso tracciato già da Nerva, restituendo molte proprietà private confiscate da Domiziano.
A livello giudiziario si impegna per diminuire i tempi dei processi e proibire condanne in assenza di prove schiaccianti.
Favorevole alla piccola proprietà contadina, agisce attivamente per tutelarla in contrasto con la crescente diffusione del latifondo.
L'espansione dell'impero
Uno degli elementi per cui il regno di Traiano è destinato a essere ricordato anche dopo millenni è il picco di estensione: grazie a una solida politica espansionistica, infatti, Traiano conquista diversi territori, tra cui la Dacia.
Nel 113 Traiano sceglie di espandere sempre più verso est le proprie campagne militari, invadendo il regno dei Parti e ponendo un reggente in Armenia, una terra da molto tempo nelle mire degli imperatori romani per la sua posizione strategica. Grazie alla furbizia di questa mossa strategica, prosegue poi verso sud, riuscendo a conquistare Babilonia.
Prosegue la propria spedizione fino al Golfo Persico, dichiarando la Mesopotamia una nuova provincia dell'impero.
Tuttavia, nel 116 Traiano acquisisce piena consapevolezza delle difficoltà della campagna orientale: la sua visione è certamente influenzata dalle condizioni di salute, in peggioramento a causa della sua abitudine di vivere esattamente come i suoi soldati.
Contrae una malattia infettiva e muore il giorno 8 agosto 117 (all'età di 63 anni) a causa di una complicazione, probabilmente un edema polmonare. Lascia al successore Adriano un'eredità grandissima.
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