Messaggi e commenti per Barbara Palombelli - pagina 5
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Frasi di Barbara Palombelli
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Biografieonline non ha contatti diretti con Barbara Palombelli. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Barbara Palombelli.
Lunedì 28 febbraio 2022 20:52:52
Venerdì 25 febbraio 2022 23:25:47
Ospitiamo profughi ucraini
Siamo una famiglia di 3 persone (genitori e figlia 10 anni) e siamo disposti a ospitare una famiglia di 2-3 persone (preferibilmente anziani con un filo/nipote) anche con un animale (che sia femmina) per un determinato periodo. Facciamo insieme a voi questa bellissima cosa !
Il nostro pensiero e il nostro cuore è con tutte le famiglie ucraine!
Per altre informazioni chiamatemi 334------- Auris
Martedì 22 febbraio 2022 09:54:57
Non ti muovere
Mi auguro che nella nefasta ipotesi di un'effettiva guerra tra Russia e Ucraina, l'Italia, UNA TANTUM e anche se le forniture di gas interessano anche noi, se ne stia nelle retrovie A GUARDARE e non intervenga inviando truppe e quant'altro come accaduto molti anni fa nella guerra del Golfo, neppure per apportare sciocchi interventi "assistenziali" laddove anche le missioni diplomatiche sono fallite, e che verrebbero interpretati dai "contendenti" come posizioni prese in favore dell'uno o dell'altro schieramento. Prendiamo casomai esempio dal resto dell'Europa, Germania guerrafondaia da sempre esclusa, che resta immobile a guardare gli sviluppi di una guerra che, lo ripeto, gas a parte, non ci riguarda. Ripassiamo casomai la storia del passato, quanto ci costò aver preso infauste posizioni a fianco di nazioni scomode. Mandiamo avanti chi la guerra se la può permettere per interessi in ballo, mezzi economici, eserciti attrezzati che noi non abbiamo. Non ripetiamo l'esperienza di andare a combattere con le scarpe di cartone. Io credo/ spero che scatenare una guerra al giorno d'oggi non convenga a nessuno, pena contribuire ad essere tutti rasi al suolo. In fondo, la pandemia proveniente dalla Cina cos'è stata se non una guerra vera e propria anche se combattuta senza bombe e che mi auguro qualcosa ci abbia insegnato? Speriamo che la crisi si risolva come quella ai tempi dei missili su Cuba, che c'inchiodò atterriti davanti ai televisori in attesa che qualcuno facesse un passo indietro. La stoffa degli eroi a tutti i costi non ci appartiene, e non abbiamo bisogno di un altro Cocciolone. Qualche volta, nella vita, più che intervenire, è maggiormente saggio e prudente mantenersi a distanza, fermarsi e aspettare. Speriamo che quanto auspico venga recepito da chi ci governa. E sfruttiamo anche il nostro, di gas, così da renderci indipendenti e svincolarci da nazioni che desiderano la guerra come due giocatori che si sfidano alla battaglia navale. Grazie
Mercoledì 16 febbraio 2022 21:13:26
Argomento 110 superbonus
Carissima dottoressa Palombelli io la seguo tutte le sere su rete 4. Le scrivo per dirle che la maggior parte degli argomenti trattati sono da me condivisi, non posso dire lo stesso in merito al superbonus 110. Lei è convinta che il superbonus sia una truffa, mi dispiace non è assolutamente così, in questo caso sta facendo disinformazione. Credo sia necessario che si informi meglio sull'argomento.
Geom. E. G. E. Rocco Santamaria
Mercoledì 16 febbraio 2022 20:43:12
Buonasera, non prenda anche lei il vizio di interferire verbalmente con il suo interlocutore. Chi ascolta non capisce niente. Se lei è soddisfatta perché le piace compiacersi a scapito della comprensione dell’ascoltatore… faccia pure!
Cordiali saluti.
Mercoledì 16 febbraio 2022 10:27:09
...Eutanasia
Buongiorno.
Vorrei soltanto commentare, riguardo la SCELTA, poichè SOLO di libera scelta dovrebbe trattarsi - da parte del malato o dei suoi congiunti - il tema dell'eutanasia. L'ho già raccontata altre volte, la mia esperienza in materia forse anche su questo blog. A mia madre, con la quale avevo un rapporto quasi simbiotico, all'età di 91 anni (certo, una bella età, ma per un figlio gli anni dei propri genitori non sono mai abbastanza) venne diagnosticato, senza particolari disturbi ad eccezione del colorito improvvisamente giallastro della pelle che però può anche indicare calcolosi biliare - un cancro al pancreas. Questa tipologia di tumore, insieme a quella del polmone, è la più maligna in assoluto, quella che uccide inesorabilmente e contro cui non ci sono cure, nemmeno il ricorso all'intervento chirurgico che, oltre ad essere devastante, uccide anche prima. Le vennero pronosticati due mesi di vita, attraverso le parole sprezzanti di un medico, che ci disse: "durerà più lo stent che le abbiamo messo, della vita di sua madre". Soltanto chi ha vissuto un'esperienza del genere potrà comprendere la mia disperazione. Trasportata in ospedale per farle applicare lo stent che consentisse almeno di filtrare la bile, al momento della sua dimissione venni convocata dai medici dell'ospedale che mi posero di fronte ad una scelta terribile: ricoverarla all'Antea, dove le avrebbero garantito la "dolce morte", oppure riportarla a casa, aspettando la fine con tutto ciò che avrebbe comportato. Non ebbi un attimo di esitazione: l'avrei riportata a casa sua, per farla morire almeno degnamente. Ebbi la fortuna, in questa circostanza, di far prevalere, sull'emotività che contraddistingue ogni mia azione e che spesso mi blocca, la lucidità. Con l'aiuto di una badante, una giovane signora che già lavorava da noi e della quale mi fidavo ciecamente, le creai attorno, prima di tutto, un ambiente "protetto". Non raccontai a nessuno, soprattutto alle persone del mio palazzo che la conoscevano da sempre, della sua malattia, e neppure ai miei parenti. E questo per non farle sapere NULLA circa la gravità delle sue condizioni, che presto l'avrebbero costretta a lasciarci, me i miei fratelli. L'Antea, secondo la mia scelta, m' inviò a casa tutto ciò di cui avrei avuto bisogno, e particolarmente scatole di morfina per il dolore che, mi avvertirono, sarebbe stato terribile. Mia madre aveva una sola paura al mondo: il dolore, che non sopportava, neppure quando la pettinavo. Ero disperata. Come affrontare, quel dolore? Spiegando la mia situazione nell'ambiente di lavoro, chiesi ed ottenni un periodo di aspettativa per gravi motivi di famiglia. E poi mi dedicai interamente a lei. Dissi addio alle serata con gli amici, ad un cinema, a qualsiasi distrazione. La malattia, intanto, seguiva il suo corso che tuttavia non descriverò in questa mia testimonianza. Meglio di no. Le creai attorno, anche, un ambiente confortevole dove le facevo praticare massaggi, curare i capelli, perfino fare un po' di fisioterapia affinchè non si allettasse completamente con le conseguenze, ulteriori, che ciò avrebbe comportato. Mia madre era una donna molto forte e rimase lucida fino alla fine anche avendo, probabilmente, capito di avere qualcosa di grave. Spesso infatti non riuscivo a nasconderle gli occhi lucidi dal pianto, ma lei mi diceva tranquillamente: "se non puoi farci nulla, perché piangi?". Decisi di dormire accanto a lei - la badante la notte non si fermava - per accudirla in caso di bisogno ma anche per starle vicino e farle sentire la mia presenza, Spesso le raccontavo delle favole per farla addormentare come avrei fatto con un bambino, e lei mi stringeva la mano sussurrandomi "grazie". Avevo convocato un'oncologa affinchè seguisse il decorso del suo male e per sapere quando intervenire con la morfina. Non ho mai dimenticato questa dottoressa, che sempre mi rassicurava, una donna di grande umanità e di grande pietà, una persona rara. Ma mamma era terribilmente attaccata alla vita, ed a noi, i suoi figli. Non avrebbe voluto morire mai, per non lasciarci. I dolori tremendi che giorno dopo giorno paventavo, non vennero mai, con grandissimo sconcerto del medico dell'Antea, che, non capacitandosi di quanto ciò fosse impossibile, supponeva, a giudicare dal tono delle sue domande, che non gli dicessi la verità. Lui insisteva per darle la dolce morte, io ribattevo che, non accusando alcun dolore, mia madre sarebbe vissuta fino a quando Dio, oppure il destino, avrebbero deciso di dire "basta", Ma mia madre non l' accusò mai, questo dolore. Soltanto uno, leggerissimo, ad una spalla che, mentendole, le dicevo trattarsi della sua solita artrosi e che comunque scompariva quando le somministravo mezza compressa - MEZZA COMPRESSA! - di Tachipirina, seguendo le indicazioni dell'oncologa. A dispetto della prognosi inizialmente fatta, la sua vita, anzichè due mesi, durò un intero anno. Morì il pomeriggio di una domenica, semplicemente addormentandosi nel suo letto, mentre noi eravamo lì. La sua espressione era serena. L'ultima fotografia che la ritrae, scattatale il giorno prima dalla badante che le aveva appena fatto i capelli, la ritrae come fosse in piena forma, il colorito roseo, il viso ancora pieno e non intaccato dal dimagrimento generale, appena sorridente. Non si direbbe davvero una malata terminale di cancro. Un caso anomalo, mi dissero. Un miracolo, per chi crede. Lei, che temeva tanto il dolore, dal dolore non era stata colpita. Alla sua morte, resituii all'Antea le scatole di morfina, intatte. Non mi considero un eroe, forse una privilegiata. Ma l'esperienza vissuta, e dalla quale non mi sono mai più ripresa, tantopiù mi conferma nell'opinione che l'eutanasia non va imposta per legge, ma affidata alla volontà del malato e, ove costui non fosse in grado di ragionare, al cuore di coloro che lo amano. Grazie
Martedì 15 febbraio 2022 20:57:45
Eutanasia
Seguo molte volte Barbara e trovo una persona squisita, stasera 15 febbraio parlavano di eutanasia e volevo dire questo a Barbara. parlano di suicidio assistito e questo per alcuni non è tollerabile allora io dico se non vogliono aiutare una persona a morire almeno non devono insistere a farla vivere. un'altra cosa importante direi a quelle persone contrarie di sdraiarsi vicino al malato e finché loro gli resteranno vicine lui non potrà morire ma appena si saranno stancate e se ne andranno anche il malato potrà (andarsene). sono sicuro che non passerà molto tempo. Sono sicuro che uno che può decidere se vivere o morire sceglierà di vivere, purtroppo questi malati devono scegliere se vivere o non vivere perché in certe occasioni le opzioni sono purtroppo queste morire o non vivere ciao
Giovedì 10 febbraio 2022 22:40:46
Palazzo Pitti
Ho chiesto ol sindaco di Firenze se mi affitta Palazzo Pitti per 1 euro, mi ha risposto che sono uno spendaccione.
Giovedì 10 febbraio 2022 21:29:59
Martedì 8 febbraio 2022 00:56:27
Mio figlio
Buongiorno dott. da Palombelli, so che non è il suo mestiere ma io L’ ascolto molto e sento che è molto sensibile ai problemi dei giovani.
Mio figlio Gabriele 27 anni da 7 fa uso e abuso di cocaina. Lo scorso anno ha fatto la comunità ma purtroppo a parte i primi mesi non è servita a niente. Mi creda Barbara se le dico che ormai mio figlio preferisce morire piuttosto che questa agonia. Negli ultimi giorni dobbiamo accompagnarlo dagli spacciatori per far sì che compri solo quella giornaliera altrimenti ne fa un uso talmente pericoloso da finire logicamente al pronto soccorso. Al sert ci siamo andati anche oggi, prenderanno in considerazione la disintossicazione di 15 giorni. Poi si riparte da capo. Lo so che sto scrivendo ad una donna importante e che non può risolvere tutti i problemi ma noi, se vorrà aiutarci, avremmo bisogno del nome di una struttura molto seria rigida che possa accogliere nostro figlio. A San Patrignano ci hanno risposto che un ragazzo con doppia diagnosi non possono accoglierlo. Una retta possiamo pagarla ma purtroppo non eccessiva. La ringrazio tanto in ogni caso per L attenzione e se L ho disturbata mi scuso ancora
Le lascio il mio numero se decidesse di aiutarmi
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