Messaggi e commenti per Lilli Gruber - pagina 203
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Biografieonline non ha contatti diretti con Lilli Gruber. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Lilli Gruber.
Sabato 7 settembre 2019 19:54:03
Sabato 7 settembre 2019 15:36:56
Alea jacta est, il dado è tratto. di fronte a quanto sta accadendo, viene spontaneo chiedersi che cosa sia diventata l'italia. le consultazioni elettorali europee hanno dato ampiamente vincente il centro-destra, t u t t i i sondaggi confermano le preferenze degli italiani e ci ritroviamo con un governo di sinistra. una vera imposizione realizzata contro e a dispetto della volonta' del popolo, ma costituzionalmente correta. la nuova « associazione » con a capo il « burattino » e' o r a gradita all'europa che preferisce una partner « cenerentola », succube della « matrigna » e delle « sorellastre » senza troppa voce in capitolo, che accetta « mance » in flessibilita' e fondi in cambio di « comodita' ». un paese che permette a chiunque di sentirsi in diritto di violare blocchi, di interferire con appoggi indebiti a favore di un candidato, «persona grata» perche' « comoda », di cambiare bandiera a seconda delle opportunita' da cogliere al volo, di «interpretare» costituzione e codici che dovrebbero regolare i comportamenti del popolo e delle istituzioni trasformandoli in carta straccia, non e' un paese degno di rispetto. l'europa lo sa, « tifa » apertamente per il nuovo governo ma non ci stima. giochera' a piacimento con la ritrovata « pedina » italia, mentre gli
« innovatori » la ossequieranno e si gerufletteranno al suo volere. questo e' il futuro che si sta profilando proprio mentre il ritorno al passato e' gia' realta'. i neo n o n-eletti non hanno perso tempo. sin dal primo momento hanno riesumato il linguaggio della politica fatto di belle parole che non dicono nulla, di « verginita' candeggiate » e di una pletora di propositi altisonanti corredati dalle immancabili promesse da marinaio. quanto ai fatti, ancor prima del giuramento, alla prima riunione, durante la prima ora di discussione, al primo incontro di « lavoro » dei nuovi ministri con i « vecchi », il primo punto all'ordine del giorno e' stato l' u r g n t i s s i m a r e v o c a per i n c o s t i t u z i o n a l i t a' del decreto che puntualizzava il flusso migratorio in friuli venezia giulia nel pieno rispetto dell'articolo 10, secondo comma della c o s t i t u z i o n e. tanta fretta e' stata giustificata con la non lontana scadenza della possibilita' di intervenire. un inizio dall'evidenza « imprescindibile » quanto discutibile perche' segno premonitore del seguito. a conferma del suo orientamento, il « nuovo » governo ha subito dimostrato la sua voglia di passato « rinverdendo » vecchie abitudini della sinistra piu' che evidenti nella matematica della divisione dei ministeri e della moltiplicazione delle poltrone da « ripartizione equa » o « da ringraziamento ». ne e' un esempio l e u, un partito classificato sotto la dicitura « altri » nei sondaggi del non lontano 15 agosto 2019, che con una manciata di rappresentanti in parlamento ottiene un ministero di non scarso rilievo. la « retromarcia » in atto e' testimoniata anche dal principio che ha guidato la nomina dei ministri basata esclusivamente sull'equilibrio delle parti nella spartizione del potere. questo « criterio » porta un professore di storia moderna all'economia, preceduto da tria un tecnico economista, un magistrato alle infrastrutture e trasporti, un di maio agli esteri, uno speranza, scienze politiche, alla sanita', preceduto dalla grillo, un medico, un guerini, dipl. belle arti, alla sicurezza, preceduto dalla trenta, un ufficiale dell'esercito. tutte persone senza dubbio validissime, ma prive delle singole specializzazioni indispensabili per organizzare, dirigere e valutare le decisioni da prendere per il buon funzionamento e l'efficacia di ministeri di una tale portata. la conseguenza logica di queste nomine sara' la necessita' di una folla di specialisti e il ricorso continuo a costosissime consulenze il cui peso economico ricadra', com'e' ovvio, sugli italiani dei quali si dichiare di voler fare gli interessi.
da non dimenticare l'encomiabile « sacrificio » proclamato dai protagonisti di questa edificante scena politica che si sarebbero immolati sull'altare del bene del paese pur di ridarci giustizia sociale e benessere « liberandoci » dall'incombente pericolo di una imminente e pericolosissima dittatura fascista incarnato da matteo salvini (che da subito sara' martoriato nei talk shows piu' di prima). purtroppo per loro, malgrado gli sforzi palesi intesi a cambiare le carte in tavola, l'esatto contrario salta all'occhio anche del piu' sprovveduto degli italiani. fatti innegabili testimoniano la concretezza di una situazione di vera e propria presa di poteree' colta al volo per salvare la poltrona e garantirsi in primis gli agognati vantaggi personali. sfoggiando un talento da attori consumati, gli "eroi" di tanta impresa indossano con grande naturalezza la maschera del ruolo tradita pero', loro malgrado, dagli sguardi scintillanti di felicita', prima sfuggenti, e dagli incontenibili e radiosi sorrisi. per abili che siano, non sono riusciti e non riescono a nascondere il tronfio compiacimento per essere riusciti nell' intento tutelati dalla costituzione per la quinta volta il pd e la prima, e ultima, per i 5 stelle.
a conferma della correttezza « democratica » della loro azione, ci hanno somministrato perfino la sceneggiata della piattaforma rousseau che, contrariamente alle innumerevoli mails di protesta dei g r i l l i n i, sui socials e non solo, c o n t r o l'accordo col pd, ha dato un sorprendente « plebiscito » di « si » dopo un'ora e quaranta minuti di attesa dei risultati. ma si sa, l'informatica e l'elettronica possono creare problemi… tutto questo accade mentre le ong fanno la fila per occupare proditoriamente i nostri porti nella certezza di non pagarne le conseguenze. intanto, protette dall'ala della magistratura votata alla sinistra, che « interpreta » i codici e prevarica le disposizioni del governo, le ong stanno al gioco delle tre carte inscenando con il « buon » magistrato di turno, il solito teatrino permesso-di-sbarco- sequestro-restituzione della nave e tutto finisce a tarallucci e vino come da paese della cuccagna. gli interrogativi sono tanti. ad esempio c'e' da chiedersi cosa ne sara' dell'invasione delle ong politicizzate come la mediterranea con luca casarini, ex no global, leu, vendola e compagni? (cfr il fatto quotidiano e « nomi, finanziatori e intrighi delle ong», il giornale). sospenderanno gli « assalti » adesso che non c'è piu' nessun salvini da « abbattere » o contiueranno a farcire di immigrati il « panino » italia per mangiarlo con piu' gusto facendo la cresta con i centri di accoglienza gestiti da cooperative e associazioni in lotta tra loro per vincere gli appalti ? (cfr. money. it «accoglienza migranti in italia: ecco chi ci guadagna davvero e come funziona »). i medici collusi (cfr. quarta repubblica, nicola porro, 3 settembre) che hanno diagnosticato false « emergenze » sanitarie che una volta sbarcate e controllate a terra sono risultate inesistenti verranno radiati dall'albo o continueranno indisturbati a falsificare le loro diagnosi ? un immane lavoro quello che la sinistra ha fatto pur di riconquistare il potere. un'organizzazione capillare di fronte alla quale la cia e l' fbi impallidiscono. malgrado l'evidenza di quanto questo governo sia malvoluto dal popolo, non e' difficile pronosticarne una durata di almeno quattro anni, « rinnovabili » se il pd riuscira' a rieleggere mattarella o chi per lui. dico pd, perche' esperienze passate dimostrano che questa gente e' capace di far fuori perfino membri del loro stesso partito (cfr. caso prodi-d'alema). gli illusi 5 stelle non avranno vita facile: resteranno al governo finche' saranno « utili » ma presto si ritroveranno confinati sugli strapuntini delle ultime file del « teatro » politico prima di essere definitivamente fagocitati.
l'intero contesto e' decisamente anomalo per un paese che si definisce « democrtico » ma che di fatto sta assumendo la forma « legalizzata » di una vera dittatura di sinistra "costituzionalizzata », la novita' preoccupante della realta' attuale e' la possibilita' del suo potenziale rinnovarsi all'infinito senza vie di uscita. la gravita' del varco che la sinistra ha aperto nelle istituzioni non puo' essere sottovalutata. l'imperativo-guida per un vero cambiamento e' e rimane una durissima reazione senza se e senza ma che azzeri questa lugubre tendenza foriera solo di guai. i « ma » purtroppo ci sono e sono tanti….
vedremo come questi « salvatori della patria » da medaglia d'oro al valore civile, gireranno le varie « frittate », immigrazione compresa.
Sabato 7 settembre 2019 08:37:09
Spettabile lilly gruber 8 lei non agisce come persona fisica ma come un ente di sinistra) come mai non parla di di maio che non tanto tempo fa andava a sostenere i gilet gialli e ora dovrà leccare macrom. il quale continua imperterrito a tenere i soladi suoi con mitra in mano a 2km dalla frontiera a ventimiglia.
perchè non ci va a vivere lei a ventimiglia??? le farebbe bene anche per dare un po' di sollievo alla povera gente, che lei continua a far finta di sostenere.
e di maduro ? le va bene???
e delle concessioni autostradali ai benetton ? non le vengono in mente i morti del ponte morandi?
lei continua continua, forse per mantenere la sedia dove si siede ad avere un atteggiamento ipocrita, non coerente con la realtà della vita quotidiana.
la pregherei di rispondere ai primi quesiti
dott. m. vittoria pagliari
Venerdì 6 settembre 2019 19:19:18
Flavio Formelli, solo gli stati possono essere federali, quando sono costituiti da parti che hanno, rispetto al governo centrale, una parziale autonomia. Il federalismo è una soluzione costituzionale. Perciò solo degli stati possono federarsi, oppure passare da un'amministrazione centrale unica a un'amministrazione federale. Nessuna nazione può mai federarsi con un'altra, per il semplice motivo che una nazione non è uno Stato, neppure quando si pretende che uno Stato sia nazionale. L'equivoco deriva dal pregiudizio, nato nella seconda metà dell'ottocento, secondo il quale gli Stati europei sarebbero nazionali. Si è trattato di un pregiudizio in gran parte falso, che ha comportato la divisione dell'Austria - Ungheria in una pletora di minuscoli Stati "nazionali", per di più costruiti artificialmente, costringendo milioni di persone ad inseguire il proprio Stato preteso nazionale, e creando milioni di apolidi (su questo si veda il libro fondamentale di H. Arendt sul "Totalitarismo"). Le nazioni, quindi, non possono federarsi. Se non sono illusioni, sono solo culture e tradizioni, che il federalismo non solo non pretende di cancellare, ma vuole anzi favorire. Il nazionalismo è sempre stato non federalistico, e perciò guerrafondaio. La sovranità è sempre statale, e mai nazionale. Quando si pretende che sovrana sia una nazione, si produce immediatamente un imperialismo. Gli esempi storici non mancano, dalla Germania di Hitler all'Italia di Mussolini. Sulla sovranità esistono intere biblioteche. Cito il libro di Ettore Perrella "La sovranità. Vizi e virtù della globalizzazione", Nep. Ed. Roma 2018
Lunedì 2 settembre 2019 20:57:04
Cara Marialuisa Tonon, non è possibile dichiarare qualcosa senza le prove fondamentali, quindi, secondo la disciplina di cui sono il padre, la Sociologia BioNaturale, le guerre hanno delle cause ben definite, riconducibili. in ultima analisi, ai miei 4 istinti primari e non è neanche possibile affermare, senza citare le fonti, che una federazioni tra Stati sia più foriera di risultati positivi attendibili rispetto a una federazione tra nazioni. Di primo acchito sembrerebbe il contrario perché le nazioni sono più omogenee, tuttavia non scordiamoci che una federazione è un patto, un contratto costituito da compromessi e nessuno dei contraenti ottiene il 100% dei suoi desideri e allora, come con la forma di governo chiamata democrazia, prima o poi i nodi vengono al pettine, detto con un proverbio per non farla troppo lunga. Un saluto. Flavio Formelli
Domenica 1 settembre 2019 04:56:39
Dopo 2 guerre mondiali, la pace è stata garantita da chi ha sognato l'Europa unita. Attuarla fino in fondo, non è più un sogno, ma una necessità assoluta. O si fa l'Europa con il federalismo degli stati, non delle nazioni, o si muore.
Sabato 31 agosto 2019 09:19:36
AFRICANI PROLIFICI
-Iniziamo dal piu' SEMPLICE e MENO COSTOSO: insegnamo agli africani ad avere MENO FIGLI,
-INFORMIAMOLI SUI metodi anticoncezionali
-Forniamo loro i CONTRACCETTIVI, ANCHE IN ITALIA!
Sabato 31 agosto 2019 09:06:12
MARIALUISA TONON
ha scoperto l'acua calda e assomoglia tanto a Ercolino... SOGNA!
Sabato 31 agosto 2019 04:46:16
Nelle democrazie la sovranità appartiene al popolo. Ma il vero sovranismo è federalista, non nazionalista. Il sovranismo nazionalista si chiama fascismo (nel senso allargato del termine). Se vogliamo essere davvero sovranisti, non dobbiamo illuderci che basti garantire le frontiere nazionali, ma dobbiamo creare un unico governo federale europeo e fare in modo che le coste del Mediterraneo siano le frontiere dell'Europa.
Venerdì 30 agosto 2019 22:58:24
Cara Lilli, che ne dici di queste equazioni? :
Nei paesi sottosviluppati:
1) + maternità = + figli,
2) + figli = + risorse da reperire,
3) + risorse da reperire = + sfruttamento dell'ambiente locale,
4) + sfruttamento dell'ambiente locale = - risorse,
5) - risorse = + emigrazione,
6) + emigrazione = + sfruttamento dell'ambiente ospite,
7) + sfruttamento dell'ambiente ospite = - risorse per gli autoctoni,
8) - risorse per gli autoctoni = + malcontento sociale,
9) + malcontento sociale = + razzismo,
10) + razzismo = + possibilità di disordini locali fino alla ribellione.