Messaggi e commenti per Mario Giordano - pagina 427

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Frasi di Mario Giordano

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Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Giordano. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Giordano.

Mercoledì 8 maggio 2019 01:03:52

Buonasera Dr. Giordano, vorrei porle la seguente domanda: cosa deve fare un cittadino italiano per poter parlare, (o proporre delle soluzioni a dei problemi contingenti), con un politico, con un giornalista, con un intellettuale o con qualunque personaggio pubblico? Sono inavvicinabili, pieni di guardie del corpo, tantissime forze di polizia in assetto antisommossa, ecc. Se poi hai la cattiva idea di scrivere loro una e - mail questa viene passata a dei collaboratori o pseudo tali che, sono convinta che non si prendono neanche la briga di leggerla o di passarla a qualcuno che si degni di farlo, anche solo per dirti che non interessa a nessuno quello che volevi suggerire.
io sono Molisana e Le dico molto onestamente che rimpiango moltissimo i tempi in cui i nostri Deputati e Senatori, tonando in Regione da Roma, dedicavano il venerdì pomeriggio e il sabato mattina a ricevere i cittadini presso le sedi di partito o Uffici disposti a questo uso. Bisogna tornare a parlare con la gente e non a farsi vedere solo prima di elezioni di vario tipo.
Essendo Lei una persona che ha la possibilità di poter esprimere quello che pensa "FUORI DAL CORO" chiedo che lo sia anche per dimostrarmi che ho torto e mettendosi in contatto con me. Ci conto. In attesa di riscontro, ringrazio e saluto cordialmente.

Mercoledì 8 maggio 2019 00:06:05

Sto vedendo DI MARTEDÌ
Si parla di tassa piatta, evasione e lavoro in nero.
Non si taglierebbe la testa al toro se si rendesse scaricabile ogni spesa come già avviene, ad esempio, per le ristrutturazioni?

Martedì 7 maggio 2019 20:31:22

Ti esprimo ammirazione e stima, in quanto noto grandissima sintonia tra il tuo ed il mio pensiero.
mi dolgo, pero', il tuo confronto con una persona, che non stimo per nulla, anzi che aborrisco, in quanto ben ricordo i legami di costei con il fetente michele santoro; insomma, 'sta kompagna costamagna proprio non la digerisco, non la sopporto e mi procura tanta irritazione.
noto, comunque, una certa deriva a sinistra dei programmi mediaset: ad esempio, "carte scoperte" discriminasistematicamente i quotidiani di destra e specialmente " la verita' " e cio' m'indigna e mi fa molto incazzare, idem critica per le altre rubriche, come "stasera italia", " quarta repubblica ", " dritto e rovescio" e lo stesso "fatti e misfatti", che, mentre un tempo facevo i salti mortali per rientrare e, quindi, seguire tale rubrica, adesso proprio non la digerisco e, naturalmente, non la vedo piu'. quindi, meritatissimo il mio apprezzamento per te e per qualche altro giornalista, come l'altrettanto eccellente maurizio belpietro, e daniele capezzone, per non dire del mai abbastanza lodato vittorio feltri.
siete un pur esiguo ammirevole drappello, che veramente vi fate onore e vi differenziate dai colleghi asserviti al sinistrume, essi pure, quindi, autentici sinistronzi deprecabilissimi.
di vero cuore ti auguro ogni bene e ti assicuro che prego per te e per la tua famiglia.
mi sono permesso darti del tu perche', qual quasi ottantenne, penso potrei essere tuo papa' o addirittura nonno.
cordialissimamente. d e v. m o e d o b b. m o
gennaro termine
tf. : 0984 / ------

Martedì 7 maggio 2019 19:26:03

MIGRANTI E I PROGRESSISTI
Caro Giordano,
la sinistra utilizza sempre, devo riconoscere con un certo successo, le tecniche di comunicazione
praticate dalla propaganda comunista (e nazista): fare affermazioni false e continuare a ripeterle
fino a renderle così scontate e automatiche che chi ascolta senza aver approfondito l'argomento
comincia a credere siano vere.
Prendiamo per esempio le affermazioni sull'immigrazione ripetute da diversi esponenti della sinistra:
"Le migrazioni sono un fenomeno storico inarrestabile e i migranti vanno tutti salvati e accolti
senza limitazioni". Questa solidarietà, questo buonismo, sono ipocrisia assoluta in quanto nasconde il vero obiettivo della sinistra che, con l'attuale crisi delle nascite, la ribellione delle periferie e ora il calo dei consensi, palesemente cerca di ricostruire con pazienza una nuova base di elettori poveri, sfruttati e ignoranti.
Oppure, a Salvini che si è attivato ber bloccare questo flusso "inarrestabile" vengono continuamente elargiti attributi del tipo "razzista", "xenofobo" e "fascista", mentre io non ho mai sentito da lui alcuna affermazione che possa connotarsi con tale aggettivo.
Oppure, ancora, per rendere ii migranti più accettabili ci ricordano che gli italiani sono stati
e sono emigranti, omettendo accuratamente di ricordare le differenze fondamentali che caratterizzano i due fenomeni.
Per concludere, mi spiegate infine perché la sinistra si autodefinisce "progressista" e tale attributo
viene loro riconosciuto e utilizzato da tutti gli organi di informazione ?
Sulla Treccani è riportata questa definizione:
"progressista: agg. s. m. e f. der. di progresso (pl. m. -i). - Che sostiene la necessità di accelerare il progresso, cioè l'evoluzione della società, nell'ambito politico, sociale ed economico, e si comporta e agisce di conseguenza (spec. in contrapp. a conservatore, reazionario)".
In cosa differisce questa definizione dagli ideali di qualunque altra forza politica ?
Chi mi può sa spiegare quale progresso la sinistra abbia mai accelerato nei tre campi citati, dal momento che a me sembra tenda continuamente a devastarli ?
Con questa definizione vorrei essere considerato un "progressista" di destra.
P. Rapex

Lunedì 6 maggio 2019 21:06:28

Buonasera Mario,
Come ogni sera sono rimasto "incollato" al video per seguire il suo bellissimo programma tramite il quale apprendiamo, grazie ai suoi servizi, i tragici fatti e le assurde situazioni che si verificano nel nostro sventurato Paese.
Desidererei tuttavia poterle trasmettere una breve e personale riflessione in merito all'evento accaduto in quella scuola dove una madre ha aggredito fisicamente la dirigente scolastica.
Non sono certo d'accordo con tali manifestazioni estreme ma devo però doverosamente evidenziare un aspetto in merito alla difficoltà che talvolta le famiglie incontrano nel relazionarsi con la "casta" degli operatori scolastici e ciò, ovviamente, filtrando tale percezione anche attraverso la personale esperienza, senza però entrare nel merito particolare.
Come Lei ha correttamente "invocato", il ripristino della DISCIPLINA sarebbe quanto di più auspicabile ma tale rieducazione dovrebbe coinvolgere anche molto personale scolastico pur non iniziando certo da quei professori "bullizzati" dagli studenti. Le posso assicurare che, nella personale esperienza di genitore di "lungo corso, sia io ma soprattutto mia moglie, abbiamo dovuto subire, a fronte di piccoli episodi riguardanti i nostri figli, atteggiamenti arroganti, spocchiose manifestazioni di superiorità, prese di posizione ed espressione di giudizio nei nostri confronti quasi avessimo noi istruito i figli verso comportamenti scorretti.
Noi siamo sempre stata una famiglia dedicata all'onestà ed all'educazione, dedita al mantenere sempre alti i cosiddetti "valori" soprattutto nei confronti del rispetto verso il prossimo. Malgrado ciò abbiamo dovuto subire e chinare la testa di fronte al "signor professore" o al "signor preside" del momento non potendo replicare, come sarebbe stato corretto fare per evitare le ovvie ritorsioni a carico dei ragazzi. Le assicuro che non era accaduto nulla di devastante per cui posso presumibilmente dedurre che tali operatori scolastici non possedessero nemmeno la capacità di comunicare correttamente fra adulti.
Aggiungo che, al tempo, avevo avuta notizia di altre famiglie incappare in simili spiacevoli situazioni.
Tali sgradevoli abitudini non sono cessate concluso il percorso scolastico dei figli perché, qualche anno fa, anche mio nipote, alle elementari, ha dovuto subire una pesante ingiustizia, avendogli attribuita, l'insegnante, la colpa di "aver trattato male un alunno extracomunitario" per il semplice fatto di essersi difeso dall'ennesima aggressione, da parte del ragazzino, alle quali i vari insegnanti non avevano mai posto rimedio. Ho scritto qualcosa come 4o5 mail garbate e circostanziate anche al Provveditore il quale nemmeno si è degnato di una risposta... E pensare che anche il suo stipendio è pagato con le nostre tasse... In pratica non è stato fatto nulla né da parte della direttrice (che, al di là dell'arroganza mi è parsa un assoluta minorata mentale!)
ne dagli insegnanti e così è toccato alle famiglie spiegare a mio nipote che non si era trattato di un episodio di intolleranza razzista come velatamente cercavano, i vari "attori"scolastici di far apparire!. Una vera vergogna!.
Concludo ringraziandola dell'attenzione ed esortandola, se lo ritenesse interessante, a porre in evidenza anche quale sia "the dark side" del mondo docente perché, veramente, in certe situazioni credo che, specie di fronte a persone con pesanti realtà famigliari, certe reazioni a tali spocchiosi atteggiamenti da parte di chi invece dovrebbe fornire aiuto, possono certo non essere accettabili e condannate ma non per questo anche comprese.
Con i più cordiali saluti
Rota Pierangelo
(Nel caso ritenesse opportuno citare in trasmissione tale mia mail la pregherei di non citare le mie generalità. Grazie)

Lunedì 6 maggio 2019 20:03:19

Questa sera (come tutte le sere un grande motivo per essere fuori dal coro) lei ci ha fatto giustamente sapere che in Italia ci sono 49000 case occupate abusivamente... una vergogna inammissibile ! mi chiedo pero', visto che da un anno circa abbiamo un nuovo governo, come mai lei non se la prende... qualche volta... in questo caso o in altri decine di casi in cui denuncia giustamente che bisogna stare dalla parte del cittadino... vedi legittima difesa... perche'non se la prende finalmente con questo governo di m... un po' di coraggio non le manca e neppure la coerenza... grazie dott. Giordano...

Lunedì 6 maggio 2019 17:22:28

Carissimo Direttore,
ho letto più volte i suoi libri e la seguo in tv.
La presente per comunicarLe una vicenda personale riguardante la mia attività lavorativa.
I miei diritti sono stati negati sia come uomo e come lavoratore non riconoscendomi la malattia professionale. Questo ha comportato tanta rabbia e delusione che hanno influito sulla mio stato di salute.
Se Lei volesse prendere a cuore la mia situazione potrei inviarLe tutta la documentazione relativa alla problematica suddetta. Augusto Ferrari

Lunedì 6 maggio 2019 14:07:23

Buon giorno ho bisogno di voi stamattina sono andato dai sindacati x fare il cud e mi anno detto visto che hai cambiato due posti di lavoro devi pagare le tasse mancanti fino a dicembre al prezzo di 1145€ e io come faccio a vivere? Ho anche il mutuo da pagare spero in una vostra risposta grazie mille

Lunedì 6 maggio 2019 09:27:33

Buongiorno Mario, SEI UN GRANDE !!1
Vorrei toccare con te qualche problemino che proprio non riesco a digerire.
1) quando è partito nuovo governo, ed il ministro (per modo di dire) francese, si è permesso di insultare i nuovi Ministri, ed indirettamente TUTTI gli italiani che li hanno votati, il ns. capo dello stato non sarebbe dovuto doverosamente intervenire precisando quanto sopra?
2) io nella giustizia italiana, sono anni che NON CREDO PIU, è sotto gli occhi di tutti, che in TUTTI i settori non esiste. Fuori dai Tribunali, la scritta RIDICOLA "LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI", ma DOVE? se anche esiste la legge, questa nelle sentenze NON VIENE MAI APPLICATA, ma si applica il PENSIERO (che non mi risulta essere "legge") dei giudici;forse e' ora di cambiare la scritta o qualcuno deve intervenire c/o i sigg. giudici affinchè venga utilizzata la legge e non il pensiero.
del giudice ?? che si è permesso, di non condannare lo stupratore, in quanto NON BELLA la ragazza, a mio avviso, con tutto quello che sta succedendo nei giovani, andava LICENZIATO SUBITO, ed il capo del CSM, intervenire, MA SIAMO IN ITALIA, dove il morto, (capo dello stato non parla, non respira)MAI INTERVIENE SU COSE IMPORTANTI. MA DOPBBIAMO CONTINUARE PAGARE GLI STIPENDI a questi sigg. SCHIFOSI??
Non meravigliamoci se poi avviene come già successo che la giustizia si farà sa sè(1 già avvenuto)
come verremo chiamati dopo'
TU NON DEMORDERE, CONTINUA A DENUNCIARE LE PORCATE CHE AVVENGONO.

Cordiali saluti

Domenica 5 maggio 2019 14:17:54

Caro Direttore,
sono un pensionato di 69 anni. Vorrei toccare un paio di argomenti. Emigrazione e lessico dei media.
Emigrazione. -
Ho viaggiato, per lavoro, tutta la vita, in ottantacinque Paesi. Ho anche vissuto all'estero: Sudafrica, cinque anni (1981 - 1986), Tailandia, quattro anni (2008 - 2011), Cina, tre anni (2012 - 2014).
Ovviamente i miei anni all'estero si svolgevano con il completo adempimento dei doveri e delle regole imposte dai Paesi. Perfino nel Sudafrica del 1981, immigrare (per un bianco) prevedeva regole molto precise.
Per emigrare in Cina, pur avendo già un lavoro "fisso" presso un'azienda di importazione distribuzione cinese, ho dovuto produrre una caterva di documenti, inclusi titoli di studio, certificati medici e certificato penale.
Ottenuto il visto d'immigrazione temporanea e sbarcato a Shanghai, bisogna passare un secondo esame fisico (sangue, urina, raggi x eccetera) molto accurato. Se non si è sani si è rimandati indietro. Anche se si hanno tutte le assicurazioni mediche. Bisogna avere un lavoro e un indirizzo di residenza. Le autorità viene a controllare.
Se tutto è OK si ottiene un documento, con foto, indirizzo di lavoro e di casa, mansioni eccetera. Quindi si è, a questo punto, residenti in Cina. Ma la residenza ha validità annuale e deve essere, ogni dodici mesi, rinnovata.
L'Ufficio Immigrazione decide se rinnovare o meno questo permesso. A loro insindacabile giudizio. Possono semplicemente negare il rinnovo e non sono tenuti a dare alcuna giustificazione. Ovviamente non ci sono facilitatori culturali, come da noi. I cinesi parlano solo cinese (nella migliore delle ipotesi parlano mandarino e cantonese e un po' d'inglese), anche negli uffici che gestiscono l'immigrazione. Alla "Immigrazione" andavo con un'impiegata dell'ufficio, faceva da interpete.
Sono disposto a scannerizzare questo documento d'identità e a mandarglielo per mail, se Lei ritiene possa esserLe utile in una Sua trasmissione, magari cancellando dati e parte della foto.
Lessico (politicamente e ridicolmente corretto) dei media.
Quando giornali o Tv riportano azioni, in genere criminose, di stranieri in Italia, li definiscono, per esempio, così: "Un individuo di origini rumene", oppure nello sciagurato caso che questi abbia ottenuto la cittadinanza italiana: "Un cittadino italiano di origine marocchina".
Un vezzo non circoscritto alla sola stampa di sinistra.
Io sono nato a Napoli (Napoli - Napoli? Sì). A sedici anni mi trasferii a Milano, seguendo mio padre. Avevo un nonno napoletano, una nonna francese, una nonna friulana e un nonno toscano, come si evince dal mio cognome. Antenati in ordine sparso. Da quattro anni vivo in provincia di Bergamo.
Caro Giordano, ma se un suo praticante o redattore mi definisse un bergamasco di origine napoletana, non lo licenzierebbe in tronco? Io sono un napoletano residente nella bergamasca.
Se marocchini, rumeni, albanesi, nigeriani, senegalesi non amano che vengano rimarcate le loro etnie mi dispiace, ma loro non hanno "Origini" magrebine, rumene, albanesi, loro sono magrebini, rumeni, albanesi eccetera. Si vergognano d'esserlo? Pazienza, si rassegnino.
Se io - spinto da un maligno demone - mi trasferissi in Nigeria cosa diventerei? Un negro di origine italiana?
Per aver espresso idee come quelle di cui sopra e per aver raccontato aneddoti dei miei viaggi (compresi luoghi suggestivi come Repubblica Popolare del Benin, Liberia, Sierra Leone, Pakistan, Iran e tutto il Medio Oriente) mi sono beccato l'ostracismo della mia tribù d'origine, partenopea e meneghina.
L'unica, amara, soddisfazione è che le persone (poche) che hanno avuto le mie esperienze con l'estero, condividano pienamente le mie opinioni su etnie, religioni e comportamenti. Per essere giudicato pazzo basta urlare la verità.
Quindi mi sono beccato del fascista, un regime che, al netto delle vergognose leggi razziali del '38 (sono filoisraeliano) e della guerra, ha fatto un sacco di cose buone che nessuno menziona (INPS, INAIL eccetera eccetera).
Sono un assiduo spettatore di Fuori dal Coro, praticamente un seguace.

Cordiali saluti a Lei e alla Redazione

Gianfranco Pacini

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