Messaggi e commenti per Maurizio Landini - pagina 12

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Frasi di Maurizio Landini

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Biografieonline non ha contatti diretti con Maurizio Landini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Maurizio Landini.

Giovedì 11 novembre 2021 12:53:40

Di cosa vi lamentate


Mi riferisco al messaggio del Sig. Luca che si lamenta di essere nato nel 1960: Sig. Luca si ritenga fortunato se almeno li ha i contributi, il sottoscritto è entrato nel mondo del lavoro a 40 anni, aspettando i comodi dello stato o chi per esso e pur avendo qualche anno più di lei non ho i contributi sufficienti, speriamo che ce la faccio ad andare in pensione a 70 anni e con la pensione minima al di sotto di un reddito di cittadinanza.
Ho visto numerosi messaggi di gente che si lamenta di avere 40 anni di contributi, pensate a chi si ritrova a 50 anni disoccupato con zero contributi: meditate gente, meditate

Giovedì 11 novembre 2021 08:56:40

1960 brutto anno in cui nascere, pur avendo quota 100 ma non 62 anni d'età non si può andare in pensione, adesso bisogna aspettare altri 3 anni per i 64, ma nel 2022 finisce che sarà nel 2023? Certo il requisito anagrafico non scenderà e quindi? FORNEROOO!!!
Perchè si mente non c'è alcuna progressione per evitare scaloni, dispiace ma a 61 anni ho preso la decisione di rinunciare al mio diritto di voto in quanto da anni da DX a SX poco hanno fatto per i lavoratori.

ps. pensiamo ai giovani e' l'ultima menzogna, quando li ritroveremo vecchi come me saranno nella stessa condizione di oggi.

Grazie, saluti
Luca GHENO

Mercoledì 10 novembre 2021 17:13:06

Lavoratori nati nel 1960


Spett. le Maurizio Landini

vorrei sottoporre alla Vostra attenzione la sfortuna di essere nati nel 1960 ai fini pensionistici, in due parole coloro che sono nati nel 1960 (come me) pur avendo già maturato nel 2021, ai fini dei contributi versati il diritto alla pensione non lo hanno ai fini dell'età anagrafica ma la cosa diabolica è che questo varrà anche l'anno prossimo (2022) e anche quello successivo ancora (2024) ! E chissà dopo cosa avverrà visto che al momento non è definito nulla.

Trovo quanto sopra particolarmente ingiusto e credo che tenerne conto sarebbe cosa gradita a tutta la classe 1960 almeno per non vedersi allungata l'attesa per la pensione di anno in anno.

Distinti saluti.
Guido La Sorda

Mercoledì 10 novembre 2021 09:57:26

Richiesta urgente proroga termini nona salvaguardia


Caro Maurizio ti scrivo per evidenziare una situazione della quale non sento più parlare in questi ultimi tempi in cui si parla solo di quote, scaloni, ecc... Io vorrei parlarti invece di uno scalino (anche facilmente eliminabile se ci fosse solo la volontà), le cui vittime sono quei pochi esodati che non saranno salvaguardati (se non vi si pone rimedio) dalla nona salvaguardia magari perché per un solo giorno o qualche settimana non vi rientrano a causa di quel paletto fissato al 6/1/2022 dalla precedente legge di bilancio.
Vorrei far notare che le risorse per coprire un eventuale spostamento di termine sono già state stanziate nel 2021, in quanto dei 2400 salvaguardati previsti ne sono stati approvati solo poco più di mille. Quindi avanzano risorse per salvaguardare quei pochi ultimi che, pur avendo tutti i restanti requisiti come le centinaia di migliaia dì salvaguardati precedenti, non possono essere tutelati solo per essere nati un po’ in ritardo, magari solo uno o due giorni dopo e non riescono a compiere i fatidici 66 anni richiesti per così poco. È uno scalino anche questo, che crea disparità tra esodati di serie A e esodati di serie B.
In conclusione faccio appello al tuo amore per la giustizia sociale che ho sempre ammirato, perché tu possa essere portavoce, se ritieni giusta la mia richiesta, di questa mia istanza in occasione delle trattative sul sistema previdenziale o sulla prossima legge di bilancio.
Con profonda ammirazione e rispetto ti auguro buon lavoro
Sergio

Martedì 9 novembre 2021 20:55:56

Contratto di espansione


Carissimo compagno, mi scuso se la disturbo ancora per la questione pensioni. Stamane leggo del potenziamento del contratto di espansione. Con un minimo contributivo di 20 anni e 62 anni di età. I contributi saranno pagati dalle aziende che aderiscono al suddetto contratto fino al compimento dei 67 anni.
Le chiedo: chi è fuori dal lavoro perché non assunto per l’età anagrafica ed invalido potrebbe usufruire della norma pagando di tasca propria i contributi fino ai 67 anni. Questo per avere un barlume di diritto di cittadinanza e un minimo di considerazione, se lo Stato non è in condizione economiche, tali da umiliare questi lavoratori. Mi rendo conto che per risolvere i problemi di bilancio si incide sulla vita delle persone senza tenere conto dello stato delle sue condizioni. Questi cittadini sono gli esodati dimenticati da tutti.
Fraterni Saluti.
È gradita una risposta.

Giovedì 4 novembre 2021 21:31:43

La proroga di opzione donna pare solo una fregatura perché chi, come me, ha raggiunto i requisiti nel 2021, con l'attuale finanziaria non li ha più in quanto l'età anagrafica è ora aumentata di due anni e quando la raggiungerò tra due anni non ci sarà più opzione donna. Come si può parlare di proroga? È assurdo che una tipologia di pensione come opzione donna, che giova alle casse dello Stato in quanto interamente contributiva, venga di fatto abolita. Nel disinteresse generale verso le donne.

Giovedì 4 novembre 2021 15:04:48

Pensioni: Landini solo contro tutti


Gent. mo Segretario,
è l'unico che sta combattendo per la riforma pensioni.
Ai Parlamentari non interessa nulla delle nostre pensioni pensano solo a non votare entro settembre 2022 per poter usufruire delle
loro future pensioni da deputati saranno di numero circa 700.
Il Ministro del Lavoro lo vediamo molto strano in tanti mesi non ha mai voluto incontrare le parti sociali ed alla fine ha colpito anche lui con forza i futuri pensionati.
La CE non fa altro che guardare le pensioni Italiane senza pensare ai Francesi che sono andati in pensione a 62 anni con il 30% di aumento pensionistico..
Draghi ha riproposto, insieme alla sua tanto amata Fornero, le stesse ingiustizie del 2011 sulle pensioni. Se prima sono state lacrime e sangue compreso quelle di Elsa Fornero adesso Draghi non ci ha dato nemmeno il tempo di piangere. In pochi giorni ha pianifico tutto come una guerra impari a discapito dei futuri pensionati e non si è ancora fermato: vorrebbe mandare in pensione (dopo il 2022) con il solo calcolo contributivo, detraendo circa il 30% della pensione. Assurdo!!! Nessuno che reagisce. Sarà bravo di economia bancaria ma non è esperto di previdenza.
Segretario siamo pronti a scioperare ad oltranza.. Chi ha superato i 62 anni ed ha 41 anni di contributi ed è disoccupato secondo lei potrebbe andare in pensione?
Si potrebbero unire gli anni di disoccupazione con gli anni di età e gli anni di contributi versati per una quota 102 ovvero 103.. Nessuno ci ha pensato. E lo scalone.
Ma Draghi è italiano che difende gli italiani ovvero è italiano che difende solo il resto d'Europa? Segretario, Lei è rimasto come Tex Willer, solo, solo contro tutti, ma non esitate poiche insieme a Lei ci saremo tutti noi. Dalle pensioni dipende il futuro della Cgil, pensateci o sarà la fine..

Lunedì 25 ottobre 2021 22:17:02

Pensioni


Egregio segretario Landini,
mi chiedo cosa ha sbagliato la mia generazione.
Tra poco compio 60 anni e lavoro da 39 anni, ho iniziato il mio percorso con la condizione di dover lavorare 35 anni per avere diritto alla pensione.
Ho lavorato sempre con il massimo impegno mai un' assenza, spesso ho rinunciato alle ferie, anche stando male mi sono fatto forza e non sono mancato mai dal lavoro sperando di completare degnamente il mio percorso e dedicarmi ai mie hobby.
Nel mio percorso ho vissuto tutti le evoluzioni e le contraddizioni di questi 40 anni, devo purtroppo sottolineare, spesso guidate da sindacato, faccio alcuni esempi:
- passaggio dal sistema retributivo al contributivo, cito testuali parole del sindacato in assemblea di fabbrica "non fateci perdere tempo vi faccio i
conti, la differenza è di 20 mila lire, ma di che parliamo" non commento il risultato reale.
- colleghi mandati in quiescenza con 28 anni di contributi 7 di mobilità incentivata dalle aziende e 48 anni di età, a dire del sindacato i cinquantenni non erano più
appetibili per le aziende, adesso i sessantasettenni sono ancora giovani e il sindacato si batte per i mesi più o meno da trattare.
r-dopo 30 anni di lavoro arriva una signora mai vista e conosciuta prima che mi regala altri xx anni di lavoro uccidendo i miei sogni, dopo 30 anni di lavoro non h ho acquisito nessun diritto. Non voglio scendere a sterili confronti ma altre categorie li maturano molto prima.

Potrei continuare a raccontare molte altre contraddizioni, ma le ruberei del prezioso tempo.
Concludendo le sembra possibile che un lavoratore non debba avere certezze, non avere la possibilità di delineare il proprio futuro, lasciare al lavoratore la scelta di lasciare il lavoro con una flessibilità legata alla decisione individuale e gli anni in più lavorati servano a dare un maggior premio, forse si otterrebbe di più senza offendere la dignità dei lavoratori.
Sentire il presidente di turno dell' INPS esternare quanti sono i maggiori costi per questa o quella formula e non sentire una controparte che ribadisce quanti sono stati fino ad oggi i risparmi per gli anni di lavoro in più caricati sulle spalle dei sessantenni di oggi e delle future generazioni, trincerandosi egoisticamente sul fatto che la formula contributiva gli restituirà assegni di pensione indecenti, anche per la difficoltà di accumulare periodi contributivi completi per la quasi impossibilità di continuità lavorativa.
Non so se questo messaggio arriverà alla sua attenzione nel caso le arrivasse la ringrazio per l'attenzione e spero possa essere un piccolo contributo a spingerla a difendere chi ha lavorato sempre.

Lunedì 25 ottobre 2021 21:07:47

Comprendo le motivazioni delle quote 100, 102, 104, ma


Buongiorno Signor Maurizio e al suo staff, Comprendo tutte le richieste di quote per accedere alla pensione, ma possibile che tra la possibilità 41 di lavoro, a detta del Governo troppo onerosa e i 43 e 1 mese effettivi non si possa trovare una via di mezzo? Ragionare attorno a 42 non mi sembra scandaloso e sarebbe meno dispendiosa permettendo un notevole cambio generazionale, semplice matematica. Inoltre capisco poco anche aver legato assieme 1 anno di precoce a 1 anno di lavori gravosi e usuranti, che spesso sono stati comunque fatti finché il fisico lo ha reso possibile, ma poi si preferisce rinunciare a parte dello stipendio pur di resistere fino alla meritata pensione. Scusate "l'italiacano". Grazie

Sabato 23 ottobre 2021 11:09:33

Pensioni Quote 102-103-104. Casi per solo 24 ore scalone di 5 anni!!!


Egr. Segretario Landini, la proposta indecente del Governo sulla riforma pensioni (quota 102, eventuale 103 e quota 104) ha portato una grossa ingiustizia
sullo scalone.
Ci sono casi che per un solo giorno (24 ore) si vedranno posticipare la pensione di 5 anni!!! è assurdo.
Esempio: nato il 1 gennaio 1960 con 38 di contributi. Compirà 62 anni il 1 gennaio 2022 e quindi per un solo giorno (24 ore) non rientra nella quota 100. Tra l'altro quest'ultima è stata abolita..
Ma l'assurdità è che non rientrerà nemmeno nel 2022 con la quota 102 64 anni (poichè avrà 62 età e 38 di contributi), nemmeno nel 2023 (quota 103 65 anni (poichè avrà 63 anni) e nemmeno nel 2024 con la (quota 104 66 anni (poichè avrà 64 anni) gli rimarrà la pensione di vecchiaia a 67 anni per una differenza di 24 ore!!! pensateci prima di incontrarvi con i Ministri del Governo. Ma lo scalone dov'è.

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