Messaggi e commenti per Maurizio Landini - pagina 24

Messaggi presenti: 725

Lascia un messaggio, un suggerimento o un commento per Maurizio Landini.
Utilizza il pulsante, oppure i commenti di Facebook, più in basso.

Scrivi un messaggio

Leggi anche:
Frasi di Maurizio Landini

Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Maurizio Landini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Maurizio Landini.

Martedì 28 settembre 2021 10:10:21

Sicurezza e diritto


Da operaio e tesserato sono deluso dell’operato del sindacato, se il problema è la sicurezza sul lavoro perché i vaccinati sono esentati dal tampone ? Io non sono vaccinato e dopo 10 mesi possiedo ancora gli anticorpi da malattia e sarò costretto per lavorare a spendere 150-180€ mensili per lavorare? Da gennaio 2022 sarò costretto a limitare le mie spese e togliere il contributo sindacale!!!

Martedì 28 settembre 2021 08:40:22

Quello che avrebbe dovuto fare lei


Un diritto non è una gentile concessione revocabile a comando, ma una conquista che nessuno può toglierci e che all’occorrenza deve essere difesa in ogni modo.
Non ci dimentichiamo che se i nostri nonni avessero rinunciato alla libertà per non compromettere la propria salute (soprattutto la vita cui milioni di persone hanno perso),
oggi staremmo tutti qui a parlare tedesco con una svastica cucita sulla giacca.

h ttps: //-------. be/73NRAkj8tw4

Lunedì 27 settembre 2021 21:54:29

Tamponi Gratis


Gentile Landini avete avuto l"incontro con Draghi e nell"Agenda non avete forzato la mano per i Tamponi Calmierati di cosa stiamo Parlando Landini Sveglia...

Lunedì 27 settembre 2021 20:27:55

Siamo noi a decidere quando andare in pensione


Gent. mo Segretario. Le pensioni vengono pagate con nostro denaro inviato in tanti anni all'Inps.
Ebbene, siamo noi a decidere quando andare in pensione, se stanchi, se annoiati, se ammalati se demotivati, non è il Governo a decidere dei nostri soldi.
Dopo 40/41 anni di contributi il lavoratore potrà chiedere tranquillamente la pensione. E' la stessa cosa che un individuo dopo aver versato in banca per anni denaro con sacrifici e sudore e stanco dopo 40-41 anni di versamenti gli viene detto: "Occorrono ancora altri anni per poter avere i SUOI soldi ovvero potrà averne solo una PICCOLA quantità mensile dai 63 anni dai 64 dai 65 dai 66 dai 67. Ma il Governo è impazzito. Ed il Sindacato che tutela i lavoratori deve battere un colpo sul tavolo del Governo si faccia rispettare e faccia rispettare i nostri diritti o meglio non sono dei diritti ma soldi che l'Inps si è impossessato e non ci vuole restituire. Le pensioni. non sono altro che nostri soldi. DECIDIAMO NOI QUANDO ANDARE IN PENSIONE certamente a 62 anni e 40/41 anni di contributi e basta.

Lunedì 27 settembre 2021 10:38:49

Riforma aliquote irpef


Buongiorno. vorrei focalizzare la sua attenzione sulle proposte di riforma a irpef. che mi pare per nulla conveniente per i pensionsti che percepiscono entrate tra i 15000 euro e i 22000/24000. non sarebbe il caso di proppre una franchigia fino ahli 8500 euro?
Provste a fare un calcolo. grazie. credo che noi pensionati dibsacrifici ne anniamo hia' fatti!!!

Lunedì 27 settembre 2021 10:13:16

Sono una donna stanca ho 58anni e 28 di lavoro... direi 41di lavoro ma purtroppo quando si era giovani non mi hanno versato contributi... dovrei rientrare nei lavori usuranti faccio la bidella da33anni... sempre lavorato con scopa mocio e strofinaccio.. sono tutta rotta dai dolori... le scrivo perché ci aiuti noi donne perché opzione donna rimanga... che dia la possibilità di uscire dal mondo del lavoro... la ringrazio ho fiducia in lei... sono iscritta da anni alla CGIL... perché ci credo ancora grazie buon lavoro

Domenica 26 settembre 2021 23:03:38

Le pensioni possono aspettare, caro Landini, adesso bisogna aiutare gli operai che, giustamente, non si vogliono vaccinare. Ma come fa a difendere il green pass? Le sembra possibile che una persona deve vaccinarsi per poter lavorare? E poi i vaccini sono sperimentali e gli effetti collaterali importanti. Voi sindacati siete responsabili della dittatura che si è instaurata in Italia, ma lotteremo anche senza il vostro aiuto per la libertà

Domenica 26 settembre 2021 21:10:50

Tassazione secondo pilastro Svizzero


Le invio un allegato per sapere la soluzione finale della tassazione, perché è stata elevata 20 % questo mi colpisce.
OCST
La tassazione in Italia del secondo pilastro svizzero e dei prepensionamenti di categoria
27 Maggio 2021​ Visite: 6163
Alcune recenti decisioni dell’Agenzia delle Entrate italiana hanno generato sconforto e confusione tra i frontalieri pensionati che percepiscono le prestazioni del secondo pilastro svizzero o una rendita di prepensionamento di categoria (es. FAR, RESOR, ecc).
Ricordiamo che nel 2017 il sindacato OCST e le altre parti sociali riuscirono a far approvare in Italia all’interno della «manovrina finanziaria» (D. L. 50/2017) un emendamento grazie al quale venne sancito che il secondo pilastro svizzero (in qualsiasi forma erogato) e i prepensionamenti sarebbero stati tassati con aliquota fissa al 5%, ovvero la stessa percentuale già riservata per le rendite AVS. Di fatto si creò in questo modo un’unica legge che diede semplicità e coerenza a tutto il sistema di tassazione della previdenza svizzera.
Sembrava proprio che si fosse messa la parola fine ad un problema che durava da anni. Il sogno invece è durato poco e a spezzarlo è intervenuta come detto l’Agenzia delle Entrate che, tramite la Risoluzione n. 3/E del 27 gennaio 2020, ha di nuovo complicato lo scenario imponendo alcune precise condizioni per poter continuare a beneficiare della tassazione al 5%.
In particolare, i prepensionamenti e il secondo pilastro, potranno continuare ad essere tassati al 5% solo a due condizioni:
- le prestazioni pensionistiche dovranno essere versate dagli Istituti di previdenza svizzeri direttamente sul conto corrente italiano del beneficiario.
- Inoltre dovrà essere la banca italiana ad effettuare la ritenuta automatica alla fonte del 5%.
In caso contrario, la tassazione per le rendite di prepensionamento e di secondo pilastro avverrà secondo le normali aliquote IRPEF italiane (assai più severe), mentre il capitale del secondo pilastro verrà tassato secondo «tassazione separata», un sistema che prevede un’aliquota di circa il 20%!
È quindi molto importante che i beneficiari di queste prestazioni avvisino i propri Istituti di previdenza di effettuare il bonifico sul conto italiano e al tempo stesso avvisino la propria banca di effettuare la ritenuta alla fonte (le istruzioni per le banche stesse sono riportate nella Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 9/E dell’8 febbraio 2019).

Dure critiche da parte di OCST: quali azioni in programma
L’interpretazione fornita dall’Agenzia delle Entrate è ritenuta discriminatoria e persino anticostituzionale dalle parti sociali. La tassazione di una prestazione pensionistica non può infatti dipendere dal luogo di accredito della medesima, bensì unicamente dalla sua sostanza!
Un principio peraltro ribadito in passato più volte dalla stessa Agenzia delle Entrate! Basti pensare che l’Agenzia nel 2015 fece una Circolare (n. 30/E) sostenendo che le rendite AVS sono tassabili al 5% anche se vengono versate su di un conto svizzero!
La tassazione del secondo pilastro e dei prepensionamenti al 5% - lo ripetiamo - è garantita da un comma inserito nella stessa legge che regola l’AVS! In pratica due comma identici della stessa legge vengono interpretati in modo opposto dalla stessa Agenzia delle Entrate. Per la serie «la mano destra non sa quello che fa la sinistra».
Siamo insomma all’assurdo. Tenteremo ogni azione possibile per far sì che in futuro la tassazione al 5% torni ad essere concessa indipendentemente dal luogo di accredito della prestazione pensionistica. A tal proposito l’OCST ha già inviato al Governo italiano un dossier di analisi del problema, chiedendo un incontro specifico con il Ministero Economia e Finanze. Purtroppo il Covid-19 ha di fatto sospeso tutti i temi che non sono considerati di priorità nazionale, tuttavia non è nostra intenzione lasciar cadere nel vuoto questa ingiustizia

Domenica 26 settembre 2021 20:52:58

Vergogna, vergogna, vergogna.
Questa è la fine!
Ma ti sei dimenticato da dove vieni, tu sei Reggiano come me, uno dei popoli più liberi, combattivi e orgogliosi d'Italia, come puoi esserti venduto, ascoltandoti a più comizi dicevo con i miei colleghi, questo qua è l'ultima speranza del sindacato e quello che ci farà riconquistare i diritti persi conquistati dai nostri nonni durante la guerra e i nostri padri nel 68.
Ti sei accordato per l'obbligo del green pass !!!
Ma sei andato fuori di testa?
La libertà di scelta! la libertà di vivere come si vuole!
Ti sei venduto alle lobbi, che schifo!

Domenica 26 settembre 2021 20:48:49

Sos, Sos, Sos, Sos, Sos. Scuola

Gentilissimo Segr. Landini, lavoro in una scuola situata in piena terra dei fuochi nel Casertano..
Ebbene, siamo in piena dittatura con dirigenti dittatori che fanno il bello e il cattivo tempo che disattendono le leggi vigenti, comportandosi come se la scuola fosse di loro proprietà, costringono i dipendenti a doppi turni, anche a causa dei forti selvaggi tagli e pensionamenti che in tutti questi anni abbiamo subito, tutto questo a fronte di pretese di ulteriore servizio anche non inerente il proprio profilo professionale e minacce di licenziamento.
Per esempio ci sono ore di insegnamento e interi reparti scoperti e coinvolgono i collaboratori scolastici a fare i maestri, per non parlare quando si ammala qualcuno del personale anche insegnante, non nominano supplenti neanche su settimane di assenza.
Insomma tira un aria di malcontento e rabbia e tutti hanno paura di denunciare tutto questo subiscono e cercano di scaricare le loro responsablità su altri.
Insomma qui si deve fare solo molto più del proprio dovere a fronte dei diritti che ci hanno scippato, inutile dire che le R. S. U. e le segreterie provinciali di tutte le sigle sindacali se ne infischiano letteralmente chiudendosi nel loro immobilismo.
Si potrebbero prendere ad esempio quelli che percepiscono il reddito di cittadinanza e metterli nelle scuole anche part-time per dare una mano al già esiguo personale che non ne può più.
Quindi mi rivolgo a lei in modo che venga inviata una vostra commissione di ispezione o chi di dovere nell'istituto comprensivo di Santa Maria a vico in provincia di Caserta, dimostrate così di essere veri sindacati che difendono i diritti dei lavoratori..
Confidando in una pronta risposta e quanto meno di un azione sindacale per ripristinare i diritti dei lavoratori che causa autonomia scolastica sono andati perduti.
Cordiali saluti
Antonio

Commenti Facebook