John Milton

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Biografia Religioni e paradisi

Scrittore e poeta, John Milton nasce a Londra il giorno 9 dicembre dell'anno 1608. Educato e cresciuto in ambienti puritani, colti e umanisti, compie i suoi studi conseguendo la laurea al Christ's College di Cambridge. Il giovane Milton avverte però insoddisfazione verso il clero anglicano; mentre parallelamente il suo interesse per la poesia cresce, rinuncia a prendere gli ordini sacri.

John Milton

John Milton

Vive con il padre, notaio e compositore di musica, dal 1632 al 1638 nel Buckinghamshir. Libero da ogni preoccupazione, ha modo di concentrarsi nello studio dei classici oltre che della storia ecclesiastica e politica.

Formazione e studi

Approfondisce in particolar modo i testi di Bembo, Dante, Francesco Petrarca e Torquato Tasso.

Negli anni successivi viaggia molto tra Svizzera, Francia e Italia; John Milton incontra anche Galileo Galilei. Non riesce ad arrivare in Sicilia e in Grecia, a causa della minaccia della guerra civile che sta per scoppiare in Inghilterra.

Torna quindi in patria stabilendosi a Londra; qui si dedica all'insegnamento e alla scrittura di trattati religiosi e politici.

John Milton

La vita a Londra

Nel 1642 sposa la diciassettenne Mary Powell, figlia di un monarchico, la quale abbandona Milton dopo un solo mese. Dopo aver scritto e pubblicato un'apologia sul divorzio ("Dottrina e disciplina del divorzio", The Doctrine and Discipline of Divorce, 1643) si riconcilia con la moglie nel 1645.

La morte del padre, avvenuta nel 1646, porta un miglioramento delle sue condizioni finanziarie.

John Milton abbandona l'insegnamento, ma è solo a partire dal 1658 che si dedica in modo completo all'attività di letterato.

L'impegno politico di John Milton

La carriera di Milton lo porta a ricoprire anche cariche di Stato. Quando l'Inghilterra viene attraversata dalla guerra civile, Milton con i suoi scritti appoggia la causa parlamentare e le posizioni di Oliver Cromwell.

Grazie alla vittoria di quest'ultimo nella guerra civile, John Milton trova successivamente appoggi alle sue convinzioni e alle sue idee.

Nel 1649 viene nominato segretario degli Affari esteri.

Pochi anni dopo, nel 1652, è vittima di una malattia che lo porta alla cecità: per proseguire la sua attività di scrittore deve ricorrere all'aiuto di un segretario a cui dettare i propri pensieri.

Nel 1652 muore la moglie. Si risposerà altre due volte; dalle varie unioni nasceranno sette figli.

Dopo la restaurazione di Carlo II, Milton viene incarcerato perché simpatizzante di Cromwell.

Con l'influenza dell'amico e studente Andrew Marvell (che successivamente diverrà anch'egli poeta) riesce a ritrovare la libertà.

John Milton

Le opere

Il capolavoro letterario di John Milton è il poema epico (un'epopea di impianto omerico) "Paradiso perduto" (Paradise Lost), pubblicato in una prima edizione di 10 volumi nel 1667 quando - ormai cieco e senza soldi - ne vendette i diritti per 10 sterline.

La seconda edizione del 1674, conta 12 volumi.

Milton aveva iniziato l'opera già negli anni della prima produzione saggistica.

Con la sua pubblicazione "Paradise Lost" dà vita a quello che viene considerato un vero e proprio dramma cosmico.

Assieme a quest'opera pubblica anche "Sansone Agonista", una tragedia in cinque atti ispirata alle vicende bibliche di Sansone e Dalila.

Nel 1671 pubblica "Paradiso riconquistato".

Non solo per il suo lavoro più noto, bensì per tutta la sua produzione saggistica e letteraria, John Milton viene considerato uno dei letterati britannici più importanti, apprezzati ed influenti dell'epoca successiva a quella di Shakespeare.

Tra le altre opere di Milton, nel suo primo periodo letterario ricordiamo il "Lycidas", un'elegia pastorale in 193 versi, scritta nel 1637 in memoria di uno studente di Cambridge, in cui John Milton affronta il tema della morte prematura; vi sono poi "L'allegro" e "Il pensieroso", due poemetti terminati di scrivere nel 1631 ma pubblicati solo una quindicina di anni dopo.

Al secondo periodo letterario - che va dal 1640 al 1660 - risalgono i pamphlet che sin dalla loro prima pubblicazione rendono famoso il suo autore, che attacca l'istituzione episcopale e si pronuncia in maniera favorevole per un ritorno dello spirito della Riforma ("Of Reformation Touching Church Discipline in England", 1641).

"The Reason of Church Government Urged Against Prelaty" è un altro di questi libelli - scritto e pubblicato fra il 1641 ed il 1642 - contiene accenni autobiografici di rilievo storico.

"L'Areopagitica" (1644), è un appello carico di fervore con cui sostiene la libertà di stampa: questa costituisce la sua opera in prosa più conosciuta.

Milton scrive anche ventiquattro sonetti (in parte saranno pubblicati postumi) ed un breve testo didattico dal titolo "Trattato dell'educazione" (Tractate of Education).

Gli ultimi anni

In vecchiaia, negli ultimi trattati - prodotti intorno al 1660 - "Difesa del popolo anglicano" (Pro populo anglicano defensio) e "Trattato del potere civile nelle cause ecclesiastiche" (Treatise of Civil Power in Ecclesiastical Causes), Milton affronta temi più strettamente teologici, pronunciandosi a favore di un'interpretazione assolutamente soggettiva delle Sacre Scritture, suggerendo nel contempo una concreta riforma di governo.

Per anni coltiva il desiderio di redigere uno studio completo sulla vita e la dottrina cristiana. Ormai completamente cieco sin dal 1652 si dedica a questo progetto con l'aiuto di diversi segretari, fino al giorno della sua morte, che avviene a Londra il giorno 8 novembre 1674, all'età di 65 anni.

Con la sua opera conclusiva, "De doctrina christiana", sostiene che insegnamenti e usanze della Chiesa Cattolica Romana e delle Chiese Protestanti non sono in armonia con le Sacre Scritture.

In quest'opera fa riferimento alle Scritture riportando più di novemila citazioni, mantenendo un rispettoso utilizzo del nome di Dio, Geova, ed utilizzandolo liberamente nei suoi scritti.

Basandosi sulla Bibbia, Milton rigetta la dottrina calvinistica della predestinazione in favore del libero arbitrio; usa le Scritture per sostenere che l'anima umana è soggetta alla morte e che non è duplice o scindibile dal corpo, come comunemente si crede; l'unica speranza per i morti è pertanto quella di una futura risurrezione dal sonno della morte. Inoltre dimostra biblicamente che Cristo, figlio di Dio, è subordinato a Dio, Padre.

Poiché le sue spiegazioni scritturali sono in completo disaccordo con l'insegnamento ufficiale della Chiesa, il manoscritto rimane sepolto in archivio per 150 anni prima di tornare alla luce.

Solo nel 1823 il monarca reggente Giorgio IV ordina che l'opera sia tradotta dal latino e resa pubblica: due anni dopo viene pubblicato in lingua inglese, suscitando subito aspre polemiche negli ambienti teologici e letterari.

La traduzione viene tacciata di essere un falso; il traduttore tuttavia, prevedendo queste reazioni, per confermare l'attribuzione della paternità dell'opera a Milton, aveva corredato l'edizione di note in calce che evidenziavano 500 analogie parallele tra il "De doctrina christiana" e il "Paradiso perduto".

Curiosità

Il personaggio interpretato da Al Pacino nel film "L'avvocato del diavolo" (1997) si chiama John Milton e in alcuni dialoghi si rifà proprio a citazioni del poeta.

Aforismi di John Milton

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