Alvar Aalto
Biografia
Alvar Aalto, all'anagrafe Hugo Alvar Henrik Aalto, nato a Kuortane (Finlandia) il 3 febbraio 1898 e morto a Helsinki l'11 maggio 1976, è un architetto, designer e accademico finlandese, conosciuto come una delle figure più importanti nell'Architettura del XX secolo e ricordato, insieme ad altri importantissimi personaggi come Ludwig Mies van der Rohe, Walter Gropius, Frank Lloyd Wright e Le Corbusier, come uno dei più grandi maestri del Movimento Moderno.
Vita di Alvar Aalto
Nato dall'unione di un ingegnere finlandese, Henrik Aalto, specializzato in geodesia e cartografia, e di una postina svedese, Selly (Selma) Matilda Aalto, il giovane Alvar inizia la sua attività nello studio del padre.
Trascorre la sua infanzia quasi interamente tra Alajarvi e Jyvaskyla, dove frequenta il liceo. Nel 1916 si trasferisce ad Helsinki dove frequenta il Politecnico (Teknillinen Korkeakoulu), dove trova come insegnante l'architetto Armas Lindgren, che esercita su di lui una fortissima influenza.
La carriera da architetto
Terminati gli studi, nel 1921, si iscrive all'ordine degli architetti, e nel 1922 scrive il suo primo saggio sulla rivista "Arkkitehti". Nel 1923 torna a Jyvaskyla e apre il suo studio. Nel 1924 fa il suo primo viaggio in Italia e appena un anno dopo sposa Aino Marsio, sua ex compagna del politecnico, diplomatasi un anno prima di lui, con la quale comincia una collaborazione anche a livello lavorativo (infatti per i successivi 25 anni, ovvero fino alla morte di Aino, tutti i progetti di Alvaro Aalto porteranno le firme congiunte di entrambi).
Nel 1927 trasferisce la sua attività a Turku e nel 1929 partecipa al secondo CIAM (Congresso Internazionale di Architettura Moderna) di Francoforte, dove conosce Sigfried Giedion ed entra in contatto con diversi artisti europei.
Le collaborazioni più importanti
A questi anni risalgono le collaborazioni più importanti per la formazione del futuro genio di Alvar Aalto, tra le quali spicca quella con Erik Bryggman con il quale organizza l'Esposizione del settecentenario della città di Turku.
Il trasferimento ad Helsinki
Nel 1931 si trasferisce ad Helsinki e nel 1933 partecipa al quarto CIAM ed all'elaborazione della Carta di Atene. Nel 1932 crea una serie di bicchieri con bande circolari sovrapposte, disegnando un chiaroscuro decorativo che aiuta nella presa.
Nel 1933 i suoi mobili vengono esposti a Zurigo e a Londra e l'anno successivo crea la ditta "Artek" per la produzione in serie dei suoi mobili.
Le esposizioni di successo
A partire da questo momento comincia ad esporre in diversi paesi le sue opere più prestigiose: in Italia (V Triennale di Milano del 1933), in Svizzera (Zurigo), Danimarca (Copenaghen) e Stati Uniti (MoMA), e nel 1936 crea il suo famoso vaso Savoy.
Nel 1938 il MoMA (Musum of Modern Art) di New York organizza una mostra delle sue opere, circolata subito dopo in diverse città di tutto il mondo.
L'Esposizione universale di New York
Nel 1939 Alvar Aalto si reca per la prima volta negli Stati Uniti, in occasione dell'Esposizione universale di New York, dove mette in mostra le sue opere all'interno del Padiglione finlandese. Durante questa manifestazione tiene anche una conferenza all'Università di Yale.
Il lavoro negli USA
Nel 1940 inventa la famosa gamba ad "Y" che verrà poi ridisegnata, quattordici anni più tardi (nel 1954) come gamba a ventaglio, formata da una serie di fogli di compensato fine.
Dal 1945 in poi comincia a lavorare contemporaneamente in America e in Finlandia, e nel 1947 riceve l'incarico di costruire i dormitori della casa dello studente del Massachussets Institute of Technology, a Cambridge. Nel corso dello stesso anno gli viene conferita la laurea honoris causa dall'Università di Princeton.
Nel 1948 vince il concorso per la realizzazione dell'Istituto finlandese per le pensioni popolari di Helsinki, costruito tra il 1952 e il 1956, per la realizzazione del quale Aalto sperimenta l'utilizzo di materiali fonoassorbenti ed un sistema di riscaldamento per irraggiamento.
La morte di Aino
Nel 1949 muore la moglie Aino con la quale, fino ad allora, aveva realizzato e firmato tutti i suoi progetti. Tra il 1949 e il 1951 realizza il municipio di Saynatsalo, e si risposa con Elissa Makiniemi.
Le opere consacranti e i riconoscimenti
Tra il 1958 e il 1963, in Germania, realizza il Centro culturale di Wolfsburg e tra il 1961 e il 1964 l'Opera di Essen. In Italia progetta invece il centro culturale di Siena (1966) e la chiesa di Riola, vicino a Bologna.
A partire dagli anni cinquanta comincia ad ottenere alcuni tra i più prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra i quali spiccano la medaglia d'oro del Royal Institute of British Architect nel 1957 e la laurea ad honorem dal Politecnico di Milano. Nel 1965 invece, dopo aver tenuto una grande esposizione nel palazzo Strozzi di Firenze, viene definitivamente riconosciuto come uno tra i migliori artisti europei del secolo.
Tra gli oggetti di design celeberrimi si ricorda la sua Poltrona 41 (o Poltrona Paimio), realizzata nel 1931.
Gli ultimi anni
Nel 1967 viene inaugurato il Museo Alvar Aalto a Jyvaskyla, da lui stesso progettato, che si occupa della catalogazione, conservazioni ed esposizione delle opera dell'architetto finlandese. Il suo ultimo progetto, risalente al 1975, è quello per l'area universitaria di Reykjavik, in Islanda. Muore ad Helsinki l'11 maggio del 1976 all'età di 78 anni.
Frasi di Alvar Aalto
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