Madame de Pompadour
Biografia
Jeanne-Antoinette Poisson, marchesa di Pompadour, detta anche Reinette ("reginetta") è nota alla storia come Madame de Pompadour. Nobile francese, fu la più celebre favorita del re Luigi XV di Francia. Difese strenuamente i principi della monarchia assoluta ma fu anche simpatizzante dell'Illuminismo. Grazie alla sua influenza cercò di spingere la Francia verso il dispotismo illuminato. Ebbe notevole importanza a livello politico: a lei si deve la riuscita del rovesciamento delle alleanze, con il quale la Francia si unì al Sacro Romano Impero, unione che sarebbe stata suggellata nel 1770 dal matrimonio del Delfino Luigi Augusto con l'arciduchessa Maria Antonietta d'Austria. Madame de Pompadour ebbe notevole influenza sulle arti, la moda, il teatro e la musica. Dettò lo stile del suo tempo: di fatto fu la donna francese più potente del XVIII secolo.
Madame de Pompadour influente amante del re
Nasce a Parigi il 29 dicembre 1721 da Luise Madeleine de La Motte, una ricca ereditiera borghese, e da François Poisson (la paternità della bambina non gli viene però attribuita). La ragazza viene educata in convento. Frequenta poi i salotti parigini dove si confronta con artisti, letterati e filosofi.
A un ballo organizzato per festeggiare le nozze del Delfino (Luigi Ferdinando di Borbone con Maria Teresa Raffaella di Spagna), conosce Luigi XV: diventa così la sua amante. L'11 luglio 1745 Luigi le conferisce il titolo di Marchesa di Pompadour; viene riconosciuta come maîtresse-en-titre, cioè amante ufficiale.
La presentazione a Corte avviene il 14 settembre: la sua condizione di amante è nota a tutti, anche alla regina che non ha da tempo rapporti con il re.
L'influenza di Madame de Pompadour sul re si manifesta nelle elezioni a cariche politiche e militari di parenti, amici e conoscenti fidati.
Il potere di Madame de Pompadour diviene noto anche a livello internazionale.
A tentare di diminuire la sua figura nella famiglia reale ci sono la regina e i figli del re; cercano di emarginare la Pompadour non rivolgendole mai la parola, ma vengono severamente redarguiti dal re.
L'amore per le arti
E' una grande amante degli spettacoli teatrali così ottiene dal re il permesso di organizzare una compagnia teatrale della quale lei stessa fa parte. La marchesa nomina Direttore Generale della compagnia il duca de La Vallière, illuminista e protettore di Voltaire.
Il 30 dicembre 1747 va in scena L'enfant prodigue di Voltaire; l'autore, invitato alla rappresentazione, dedica ai due amanti alcuni versi (sgraditi alla famiglia reale):
«Che la pace ai nostri campi insieme a Luigi arrivi! Che siate entrambi di nemici privi E insieme le preziose conquiste manteniate!»
Madame de Pompadour non si preoccupa delle rivalità fra gli scrittori: accetta di buon grado Voltaire come i rivali Moncrif e Crébillon.
Oltre a un'inclinazione per teatro e pittura, Madame de Pompadour protegge (più o meno segretamente) la pubblicazione dell'Encyclopédie di Denis Diderot. Nel 1755 si fa ritrarre dal pittore di corte Maurice Quentin de La Tour, accanto al quarto tomo dell'opera.
Paradossalmente presta sostegno alle idee illuministiche che poi contribuiranno a scardinare la monarchia francese, pur nutrendo una sincera ansia di salvarla.
I detrattori
La guerra di successione austriaca si conclude nel 1748 con la pace di Aquisgrana. Dopo tanti sacrifici essa sancisce tuttavia il nulla di fatto.
Responsabile dell'esito deludente della guerra e del cattivo andamento degli affari interni, oltre al re di Francia, viene accusata la marchesa sua amante.
Alla fine del 1748 arriva a corte il duca di Richelieu, pronipote del famoso cardinale. I detrattori della marchesa nutrono in lui speranze, pensando che non tolleri il dominio di Madame de Pompadour sullo spirito del re. La solidità morale del duca però si dimostra lontana da quella del celebre parente. Viene scoperta una sua relazione con Madame de La Poplinière (andava a trovarla all'insaputa del marito infilandosi per il caminetto) che lo copre di ridicolo.
Intanto gli attacchi contro il re e soprattutto contro la Pompadour, nella forma di libelli aumentano. Ecco come recitava uno di questi:
Questa prostituta subalterna senza vergogna lo governa davanti a lei si prosterna chi gli orrori chiede all'insolente. Tutto davanti all'idolo si piega il cortigian per lei s'impiega e servendo questa vera strega diviene sempre più indigente
In questo periodo, e a causa delle agitazioni sociali, la marchesa ha il terzo degli aborti spontanei.
Alla fine del 1749 Pompadour si trasferisce in un nuovo appartamento, al piano terra del Castello di Versailles, sotto quello reale; esso comunica con quello del re per mezzo di una scala a chiocciola.
L'influenza politica
La passione amorosa fra Luigi e la marchesa non dura nel tempo, ma rimangono intatte una solida amicizia e la complicità; così Madame de Pompadour mantiene inaltera la sua influenza sul re, divenendo di fatto il suo principale consigliere politico.
Dopo il 1750 ottiene dal re il titolo di duchessa.
Benché ormai non sia più amante reale, la duchessa Pompadour è per tutti regina di fatto.
Madame de Pompadour prende la sua prima iniziativa politica facendo nominare il conte de Choiseul-Stainville ambasciatore a Roma: il suo intento è quello di appianare la tensione esistente fra la Francia e lo Stato Pontificio dopo l'esilio, decretato da Luigi XV, dell'arcivescovo di Parigi, Christophe de Beaumont.
La Francia, la Prussia e Madame de Pompadour
Il conflitto con la Prussia di Federico II, che mira a spegnere l'influenza dell'impero asburgico sulla Germania, aveva messo in movimento la diplomazia austriaca. Maria Teresa d'Austria e il cancelliere Wenzel Anton von Kaunitz-Rietberg, già ambasciatore imperiale a Parigi e buon interlocutore di Pompadour, contattano la duchessa al fine di ottenere un avvicinamento dei due Paesi, divisi da secoli di rivalità, proprio in funzione anti-prussiana.
L'iniziativa diplomatica dell'Austria viene accolta con favore dalla Pompadour, e va a buon fine. Il 1º maggio 1756 viene così firmato il trattato di Versailles con il quale l'Austria vede garantiti dalla Francia i suoi possessi nei Paesi Bassi; in cambio conserva la propria neutralità nel prossimo conflitto anglo-francese, mentre si sarebbero portate aiuto nel caso di attacco di una terza potenza.
L'accordo è vantaggioso per l'Austria, il cui contributo nel conflitto anglo-francese sarebbe stato nullo, mentre oneroso per la Francia (così dimostrerà la guerra dei sette anni).
L'ambasciatore von Starhemberg scrive a Vienna che dalla Pompadour:
dobbiamo aspettarci tutto. Vuole essere stimata e in effetti lo merita. La vedrò più spesso e più confidenzialmente quando la nostra alleanza non sarà più un mistero. Per quell'epoca vorrei avere delle cose da dirle che la lusinghino personalmente.
La morte
Jeanne-Antoinette Poisson, Madame de Pompadour, muore il 15 aprile 1764 a Versailles a causa di un edema polmonare acuto. Aveva solo 42 anni. Muore prima di veder realizzati i frutti del suo operato.
L'ultimo privilegio che le viene accordato è quello di rimanere a Versailles: era severamente vietato ai cortigiani di morire nel luogo in cui risiedeva il re e la sua corte.
Si narra che, considerato il maltempo al momento della partenza della salma per Parigi, Luigi XV abbia commentato:
La marchesa non avrà bel tempo per il suo viaggio.
e vedendo il corteo allontanarsi senza aver potuto rendere ufficialmente omaggio a colei che così a lungo era stata la sua confidente, abbia mestamente dichiarato:
Ecco l'unico omaggio che ho potuto renderle.
La storica nobile di Francia viene infine sepolta a Parigi nella cappella del convento dei Cappuccini.
Madame de Pompadour nella cultura
Madame de Pompadour è oggetto di versetti satirici che Thomas Mann fa recitare al poeta di Lubecca, Jacques Hoffstede, uno dei personaggi del suo primo romanzo, "I Buddenbrook".
Nel campo della moda il nome Pompadour è associato a un tipo di acconciatura in voga negli anni '50. I tacchi Pompadour sono un tipo di tacco rialzato per scarpa.
Frasi di Madame de Pompadour
Foto e immagini di Madame de Pompadour
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