Messaggi e commenti per Gianrico Carofiglio - pagina 12

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Frasi di Gianrico Carofiglio

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Biografieonline non ha contatti diretti con Gianrico Carofiglio. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Gianrico Carofiglio.

Mercoledì 9 dicembre 2020 14:36:02

Buongiorno,
Vorrei sapere le modalità per contattare Gianrico Carofiglio al fine di chiedere disponibilità per la presentazione del suo libro durante una videoconferenza sulla piattaforma Zoom.
Grazie

Mercoledì 9 dicembre 2020 09:19:57

Buon giorno " fratelli tedeschi". Mi chiamo Saverio Riviello e vivo in
Germania. Vorrei di cuore ringraziare per l' articolo che la vostra
testata giornalistica ha dedicato alla mia amata patria. Andando in giro

con Amazon, consegno pacchi, ho la possibilità di scambiare umori,
simpatie, divertimenti ed anche lacrime con tantissime persone tedesche.

Le vostre donne sono più colte, più umane, e più forti dei vostri
uomini ; i quali sembrano duri ma hanno solo la maschera. Il grande
Luigi Pirandello, italiano anche lui e premio Nobel. Siamo popoli
completamente diversi, noi anteponiamo a tutto: LA SALUTE E l'AMORE
UNIVERSALE, voi il business. Non so cosa se ne faranno dei soldi i
vostri imprenditori e politici quando -per fortuna- moriranno anche
loro. Il mio papà è stato prigioniere in Germania durante la seconda
guerra mondiale, mi ha sempre detto: LA GUERRA È GUERRA MA I TEDESCHI
SONO BRAVI. PURTROPPO NON PARLO TEDESCO, cerco di impararlo ogni
giorno, se rimarrò qui, spero ancora in vita, ci riusciro'. Vi invito a

mettervi davanti allo specchio e a pronunciare: guten morgen e
successivamente: buon giorno. Il vostro volto sarà serioso parlando in
tedesco ed allegro parlando in italiano. Ecco perché nessun altro
popolo
saprà mai divertirsi come il popolo italiano. Sappiamo giocare su tutto

perché: ITALIANI SI NASCE. Grazie per la gentilezza dell' articolo,
davvero ho pianto tantissimo"fratelli teutonici"
Questo è il messaggio che un italiano che ama il mondo tutto ha inviato
al Bild per
ringraziare per l' articolo di solidarietà espressa all' Italia ed agli

italiani. Relativamente invece alla vostra testata vi è da dire che chi

ha scritto contro la solidarietà Europea all' Italia è solo un
monotono.
NON HA FANTASIA, del resto è tedesco. Chi ruba in Europa sono le case
automobilistiche tedesche, fornendo solo dati falsi; chi ha rubato ad un

italiano la paternità di E= MC2 è la Germania. Il meraviglioso
Einstein
che è un ENORME, l' ha copiata da un italiano. Ci date sempre di
mafiosi, forse nemmeno l'1% lo è, in Germania invece durante la vostra
"GUIDA " solo l' 1 % non lo era. Forse la speranza di chi ha scritto l'
articolo -augurandomi non sia donna-è che un virus da laboratorio possa

distruggere la meravigliosa Italia. Gli italiani sopravviveranno e
diventeranno più forti di prima. Noi siamo meravigliosi perché: SIAMO

SEMPLICEMENTE ITALIANI. Prima di parlare dovreste pagare i debiti
economici ed umani, guardi il film: the woman in gold.
Credo non vi piaccia più il parmigiano: vi siete convertiti al gouda (
avrò scritto male, il formaggio olandese) che ultimamente parla la
vostra stessa lingua; evidentemente l' Olanda è divenuto il vostro
paradiso fiscale. Pur essendo d'accordo tecnicamente sul differenziale
dei tassi da pagare per l' emissione degli Eurobond-credo vi
infastidisca di più il fatto che il primo a parlarne sia stato il
magnifico Giulio Tremonti. Dicevo dunque che è questo un momento
particolare
per il mondo intero. Così come ha magistralmente detto il vostro
presidente, non la signora Merkel che forse ha pensieri personali, è
questo un momento in cui si DEVE
ESSERE SOLIDALI CON TUTTI, dopo, se mai ci sarà un dopo per la razza
umana (come diceva il grande Albert Einstein) le cose si risolveranno
diversamente, ma dopo. Dimenticavo: com'è che volevate vendere quella
spazzatura di Deutch Bank ad Unicredit? Il popolo tedesco- che
sicuramente non è rappresentato dal cafone che ha scritto l' articolo-
è
un popolo meraviglioso. Lei che ha scritto l' articolo non appartiene
ne' al popolo dei fratelli tedeschi né tantomeno al popolo italiano.
Einen schönen Tag noch.

Mercoledì 9 dicembre 2020 09:16:56

Buon giorno. Tutto deve essere contestualizzato, altrimenti il sapore è diverso. È come mangiare un frutto fuori stagione, non ha lo stesso sapore di quando si mangia nel suo "momento", perché ha dentro di sé la completezza. Scrivo ciò perché vorrei successivamente inoltrare ciò che ho scritto a due tabloid tedeschi nella fase cruenta, iniziale, del coronavirus. Ero prigioniero in Germania, colpa del virus, nel frattempo in Italia - sfilavano- i camion dell' esercito con tante bare. Io ero solo e mio figlio piangeva al telefono: TEMEVA CHE MAI PIÙ CI SAREMMO VISTI E BACIATI. Che sofferenza. Uscì prima un articolo del Bild di affetto, quante lacrime, ripeto, si comprendono certe cose solo con la contestualizzazione, poi, successivamente un altro articolo del Welt, che parlava solo dell' eventualità che molti aiuti sarebbero andati alle mafie italiane. Vi chiedo scusa per il disturbo ma ho scritto al Welt. Successivamente invio ciò che ho scritto. Perdonatemi e, se potete, comprendetemi, è solo sofferenza e pianti per chi non poteva scendere dai suoi cari.

Martedì 8 dicembre 2020 13:27:56

Buon giorno. Ho scritto più volte, tante altre mi sono trattenuto dal farlo, perché non ho mai ricevuto nessuna risposta. Mi domando, e, lo domando a chi si occupa di una eventuale possibilità di ricevere una risposta: a cosa è finalizzata questa piattaforma? Forse alla "creazione" di un contenitore al quale attingere, da parte del "principale" Carofiglio, qualora trovasse qualcosa di interessante per SE? Avevo chiesto che si potesse procedere ad un interessamento da parte del dottor Carofiglio (ha potere contrattuale) per " combattere" a livello internazionale - più facile- circa il riconoscimento della paternità della Formula E=MC2 a favore di chi per primo l'ha messa su, un italiano nel 1903. Il magnifico Einstein l' ha pubblicata nel 1905, quando tra l'altro era impegnatissimo all' ufficio brevetti in Svizzera. Dicevo più facile a livello internazionale perché, sebbene ultimamente un tabloid inglese sia tornato sui suoi passi, andando addirittura contro l' appoggio che l' inghilterra aveva dato, tanto tempo addietro, al riconoscimento a favore dell'immenso Einstein. Chi si è opposto ultimamente è stato uno o più matematici italiani contrari. Forse perché chi ha per primo pubblicato la formula, ripeto 2 anni prima di Einstein, E=MV2, non era laureato in matematica ma in altro. Io ho letto tale rigetto come gelosia. I giornalisti anglosassoni sono bravissimi, i nostri sono molto attaccati al potere politico momentaneo, pertanto non capiscono volutamente, o non hanno il coraggio, forse scarseggiano di attributi, di mostrare professionalità equamente distante da chi ci governa. Ho letto una vecchia affermazione del new York times: IL MONDO È DIVISO IN DUE PARTE. IN UNA VI SONO GLI ITALIANI, NELL' ALTRA TUTTI QUELLI CHE VORREBBERO ESSERLO. HO PIANTO DI GIOIA. Armiamoci Carofiglio, lei può scendere in campo ed aiutare l' italianità a riprendersi ciò che le appartiene. Non cada nelle stupidaggini di rispondere a Salvini, farà solo il suo gioco. Non ti curare (scusi il tu) di chi non ha competenza e conoscenza. Il mondo, la vita, l' AMORE UNIVERSALE, sono un' altra cosa. CORAGGIO, non abbiamo niente da perdere ma potremmo...
Grazie

Sabato 5 dicembre 2020 18:38:47

Gentilissimo, sono una docente del Liceo "Giacomo Leopardi" di Recanati e sono la referente di progetto di formazione docenti di una rete di sedici scuole. Quest'anno stiamo lavorando alla tematica "Il diritto di esprimersi" ed abbiamo organizzato una serie di incontri. I primi due sono stati con il prof. Patota dell'Università di Siena. Siamo molto interessanti al suo libro "Dalla gentilezza al coraggio" e vorremmo averla come nostro relatore per una conferenza che sarà online. Come possiamo contattarla? Ulteriori informazioni sul nostro lavoro sono reperibili sul sito della nostra scuola https: //sites. google. com/liceor ecanati. org/docenti-f ormazione/lettere/forma zione-2020-2021? authuser=1
In attesa di un gradito riscontro, le porgo cordiali saluti Giuseppina Montironi

Martedì 24 novembre 2020 18:33:57

Le scrivo come ad un autore di romanzi intelligenti e contemporanei


Gentilissimo Dottor Carofiglio, Le scrivo come ad un autore di romanzi intelligenti e contemporanei ma anche come ad un uomo di legge e interessato alla storia della legge. Ho recentemente ripubblicato con la casa editrice Florence UniversitY Press di Firenze il resoconto di un processo di mafia che si svolse in Assise a Firenze nel 1902.
Si tratta del famoso processo Palizzolo che vide coinvolto nell'uccisione dell'ex sindaco di Palermo, Emanuele Notarbartolo, proprio un deputato, Raffaele Palizzolo. Il resoconto di questa ultima fase del processo che vide tutti assolti, mandante e sicari, fu scritta da una coraggiosissima giornalista, Anna Franchi, minacciata più volte di morte. Il suo testo ha come titolo " Mafia e Giustizia, a proposito del processo Palizzolo ". Io ho ritrovato all'Archivio di Stato di Firenze tutto il faldone relativo al processo ed ho allargato il resoconto della Franchi attraverso una documentazione molto più estesa. Il mio Testo si intitola: " L' Ultimo canto del cigno. A proposito del delitto Palizzolo ". Credo che questo episodio della nostra storia giudiziaria debba avere il suo giusto riconoscimento Domani è una giornata particolare per le donne. Non solo per quelle che sono morte ma anche per quelle che, a rischio della vita, non hanno avuto paura della verità. Se pensa che questa vicenda le possa interessare, mi dica dove posso spedire il libro. con tutta la mia stima e grazie per l'attenzione Elisabetta De Troja

Martedì 24 novembre 2020 15:44:14

Ho appena terminato la lettura dell'ennesimo suo libro, Della gentilezza e del coraggio. Mi è piaciuto per la solita straordinaria proprietà del linguaggio e per la saggezza dei contenuti. Tuttavia mi permetto di evidenziare che a mio sommesso parere nel capitolo Coraggio e paure quando si parla della frequente incongruenza tra paura e pericolo si fa l'esempio delle migrazioni ma si omette di dare importanza all'individuazione del soggetto percettore della paura e del pericolo. Un povero diavolo che fatica a sbarcare il lunario e sopravvive con lavoretti precari e poco retribuiti ha paura dei migranti che per lui rappresentano un reale pericolo di perdita del lavoro perché accetteranno condizioni ancora peggiori, e forse gli sottrarranno la posizione nella graduatoria per l'assegnazione delle case popolari perché hanno dieci figli e così via. Per lui i migranti sono un reale pericolo mentre per i benestanti sono un semplice fastidio come una mosca intorno al tavolino dell'aperitivo a bordo piscina ma daranno loro la giustificazione per abboccare ai messaggi politici in malafede delle destre. Questo esempio evidenzia un madornale errore della sinistra che si rifiuta di capire che i migranti sono un pericolo per la povera gente e questo fatto rende non inverosimile la battuta della Meloni con maglietta rossa, Rolex e attico a New York.

Martedì 24 novembre 2020 14:46:27

Caro Gianrico,
gli organi di informazione hanno del tutto trascurato l’entrata in campo dell’Accademia dei Lincei nell’analisi statistica della pandemia. Secondo Giorgio Parisi (si veda il suo curriculum) le stime del cosiddetto Rt sono poco trasparenti, poco attendibili, e vengono comunicate “in un linguaggio incomprensibile […] Non viene nemmeno la curiosità di sapere di cosa stiamo parlando”
La continua esposizione a bollettini quotidiani e statistiche comunicate istericamente e superficialmente avrà probabilmente l’effetto di allontanare i giovani dallo studio della statistica. Al momento ci sono certamente cose più gravi da considerare (come la distruzione del tessuto economico), ma non dobbiamo dimenticare che nel lungo periodo la consapevolezza dell’opinione pubblica sulla qualità delle statistiche ufficiali rileva sia per la “igiene intellettuale” dei singoli cittadini che per la qualità della democrazia nel suo complesso.
Una riflessione si propone. Sembra naturale aspettarsi che in una orchestra sinfonica trovino posto solo musicisti di alto livello, in grado di esprimere al meglio le potenzialità del proprio strumento. D’altra parte, in Italia, sembra naturale aspettarsi che gli organi di informazione diffondano statistiche in maniera dilettantistica, perché tanto, si dice, la gente non ci capisce niente. L’immediata deduzione è che in Italia la musica classica è considerata una cosa seria, le statistiche no. Le implicazioni per la qualità della democrazia sono gravissime.
Nils

Domenica 22 novembre 2020 11:02:45

Gentile Dott. Carofiglio, ho appena terminato di leggere il suo ultimo libro sulla “gentilezza” e non le nascondo che mi sono commossa. Ho sempre creduto in quella forma di “relazione “ che lei ha descritto benissimo ma mi ci è voluto del tempo per affinarla in me e praticarla. Non ho Mai perso la fiducia nel credere in questo modo di rapportarmi con gli altri ma mi sono sentita tantissime volte inadeguata. In una società in cui chi alza più la voce sembra averla sugli altri e nella quale il “fragore “ dell’arroganza sembra non lasciare spazio ad un modo di vedere le cose più silenzioso, meno superficiale e meno assolutista. Mi fa tantissimo piacere aver triovato nel suo libro “ un aiuto” in più per continuare e rafforzare la mia strada di vita e per questo volevo ringraziarla... un caro saluto ! Daniela

Sabato 21 novembre 2020 16:24:52

La saluto anticipatamente e le sono grato per la facilità con cui rende possibile contattarla, anche solo attraverso il suo staff. Leggo da tempo i suoi scritti e ho sviluppato una certa empatia con i suoi due storici personaggi, che mi pare riflettano aspetti della sua personalità. Vengo al dunque. Come tanta parte delle persone sono pervaso dall'nquietudine dovuta alla necessaria modificazione delle abitudini di una vita. Ho settant'anni, ho lavorato sempre a contatto con i giovani, sia all'università che nel mondo del Rugby come allenatore. Mi sono passati sotto gli occhi generazioni di ragazzi, ai quali ho cercato di dare il meglio di me, sia in aula che in campo: tutti, nel tempo, mi hanno dato la possibilità di percepire sogni, angosce, limiti culturali, inventiva, voglia di vivere. Oggi sono fuori da tutto, confinato in famiglia e alla prese con il quotidiano stillicidio perpetrato dalla politica nazionale. Mi scusi, ma non se ne può più. Sono da sempre per il pensare e il fare, ed evito la narrazione delle esperienze politiche vissute dal '68 in poi. Vorrei conoscere la sua opinione su una questione di cui (penso io con tanta ipocrisia) il quadro politico sembra essersi dimenticato: il MES. Mi dica se pecco di superficialità, non essendo io un economista ma un semplice "specialista" di metodologia delle scienze sociali. Mi pare il paese sia di fronte ad alcuni fatti incontestabili: 1) il disastro del Sistema Sanitario (con le ovvie eccezioni localizzate in determinati territori) e il conseguente mancato adeguamento dello stesso nel corso di questi mesi; 2) un debito pubblico astronomico, gonfiato a dismisura dai "ristori" (termine che, non so a lei, fa rabbrividire) erogati a sostegno delle categorie economicamente più sofferenti.
Ora le chiedo: è così assurdo pensare di accedere in tempi brevissimi ai 37mld del MES per coprire tutte le spese sanitarie necessarie ? E' un prestito a interessi prossimi a zero, impossibile da ottenere con qualsiasi altro meccanismo finanziario. Così facendo, dalle casse dello Stato non sarebbe forse meno gravoso fare debito per aiutare chi è in difficoltà ? Al di là di argomentazioni pseudo ideologiche, dove stanno le ragioni concrete del mancato utilizzo ? Non oso pensare (ed evidentemente invece lo penso) che da parte di chi è al governo, ci sia il timore, una volta incassato il MES, di dimostrare la incapacità organizzativa di spenderli bene, secondo un progetto credibile. Mi fermo qui. Le ho espresso questo pensiero poiché lei è un soggetto in grado di farlo vivere là dove conta. La ringrazio per l'attenzione. Più avanti avrò il piacere di scriverle su altre cose. Alessandro Marino (Fagagna, Udine)

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