Giorgio Parisi
Biografia
Giorgio Parisi nasce a Roma il 4 agosto del 1948. È una personalità di spicco del mondo della ricerca accademica italiana e internazionale, affermatosi da giovane come esperto di fisica teorica e appassionato di teorie quantistiche. Il suo talento e la sua dedizione al progresso scientifico vengono riconosciuti con la consegna dell'ambito Premio Nobel per la Fisica nel 2021, grazie a un importante lavoro di ricerca sui sistemi complessi. Scopriamo di più sul percorso di eccellenza professionale e sulla vita privata del fisico Giorgio Parisi.
Giovinezza e percorso accademico
La famiglia di Giorgio Parisi affonda le proprie radici in diverse zone d'Italia, dato che vanta origini in numerose regioni, che spaziano da nord a sud, compresa anche la Sicilia. Sin da piccolo mostra una notevole dedizione per lo studio, appassionandosi in particolare all'approfondimento delle materie scientifiche anche nel percorso scolastico. Consegue con successo proprio la maturità scientifica al Liceo San Gabriele di Roma.
Giorgio si iscrive poi l'Università La Sapienza, dove si laurea solo quattro anni più tardi, nel 1970. Il relatore è Nicola Cabibbo, fisico stimato e autore di moltissime scoperte; la tesi di laurea che presenta Parisi esplora il bosone di Higgs.
Una carriera votata alla ricerca
Il suo talento viene ben presto riconosciuto anche in campo lavorativo. Tra i primi ruoli professionali che Giorgio Parisi è chiamato a ricoprire vi è quello di ricercatore del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Passa poi all'Istituto Nazionale di fisica nucleare.
Per un decennio Parisi lavora in modo attivo ai Laboratori Nazionali di Frascati, vicino alla sua città natale. In questo periodo arriva a conseguire il titolo di professore ordinario in Fisica teorica. Oltre a brillare dal punto di vista intellettivo, Giorgio Parisi comprende l'importanza di fare rete tra diversi studiosi; si dimostra particolarmente abile nelle relazioni interpersonali. Questa qualità si rivela fondamentale nel momento in cui viene presentato dal fisico statunitense Sidney David Drell a Tsung-Dao Lee, altro importante collega (cinese naturalizzato statunitense) e pioniere nel campo della fisica.
I legami internazionali si solidificano durante i primi anni della carriera lavorativa, in particolar modo alla Columbia University di New York; qui il professor Parisi lavora nell'anno accademico 1973/1974. Un paio di anni dopo si trasferisce invece a Parigi. Nella capitale francese viene ospitato presso l'École Normale Supérieure, un'esperienza che si rivela fondamentale nel suo percorso di formazione continua.
Giorgio Parisi: dall'insegnamento al Premio Nobel
Una volta fatto ritorno in Italia inizia ad insegnare presso l'Università di Tor Vergata; qui rimane per nove anni. Nel 1992 ottiene la stessa cattedra in Fisica Teorica presso la sua vecchia università, La Sapienza. In questo ateneo Giorgio Parisi si distingue nell'insegnamento di svariate discipline nel corso degli anni di collaborazione; tra queste spiccano oltre alla fisica teorica anche le teorie quantistiche e la probabilità.
Parallelamente all'attività come docente Parisi si mantiene estremamente attivo come ricercatore, collaborando con molti altri luminari. Ecco dunque che prende parte al progetto Ape100, che tra il 1989 e il 1994 si propone di studiare le varie Teorie di gauge su reticolo.
Nel 2008 il suo nome appare per la prima volta non solo sulle riviste scientifiche, ma anche nazionali, poiché diventa pubblica la sua opposizione aperta alla scelta del Rettore di far intervenire Papa Benedetto XVI al discorso inaugurale dell'anno accademico dell'ateneo. Per Giorgio Parisi la laicità delle istituzioni pubbliche, in particolare della scuola e dell'università, è un concetto fondamentale.
Nel 2018 gli viene affidata la carica di presidente dell'Accademia nazionale dei Lincei, di cui figurava già come socio da ben trent'anni. Mantiene il titolo fino al luglio del 2021, pochi mesi prima di vincere il prestigioso Premio Nobel per la Fisica; riceve il premio grazie ai suoi studi sui sistemi complessi, per i quali si era già aggiudicato nel febbraio dello stesso anno un altro riconoscimento, il Premio Wolf.
Spiegando al pubblico cosa sono i sistemi complessi, ha detto:
Tutto ciò che vediamo intorno a noi è un sistema complesso, compresi noi stessi. Nel cervello o nell'organismo i neuroni o gli organi si scambiano di continuo messaggi che influenzano il loro funzionamento. Sistemi complessi sono anche le interazioni tra le persone protagoniste dell'economia e altrettanto un ecosistema con i vari organismi in azione o l'intero insieme della vita sulla Terra.
Vita privata e curiosità
Giorgio Parisi è sposato ed è padre di due figli. Si dichiara molto legato alla famiglia ed è sensibile a cause di varia natura, ma in particolar modo a quelle che si occupano di sostenere la ricerca in Italia; Parisi sottolinea spesso il ruolo marginale assegnato alla ricerca dalla politica e invece preponderante per il benessere della nostra società. Per questo motivo rientra tra i promotori più in vista della campagna Salviamo la ricerca italiana.
Assieme a Carlo Rubbia e Michele Parrinello, Parisi è uno dei tre fisici italiani membri della National Academy of Sciences degli USA.
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Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Giorgio Parisi. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Giorgio Parisi.
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