Tony Iommi
Biografia • Il peso storico del rock duro
Frank Anthony Iommi, noto semplicemente come Tony Iommi, nasce a Birmingham, Inghilterra, il 19 febbraio del 1948. Chitarrista di grande talento e popolarità, polistrumentista, in grado di farsi apprezzare anche al flauto traverso e al pianoforte, compositore di buonissima qualità, ha legato il suo nome a quello della band heavy metal dei Black Sabbath, di cui è stato l'unico componente fisso nell'arco della loro lunghissima storia.
Figura di spicco dell'heavy metal, punto di riferimento per molti chitarristi e musicisti che, dopo gli anni '70 hanno deciso di abbracciare lo stile heavy, l'artista britannico deve la sua ottima tecnica e fluidità di tocco al fatto di aver ascoltato, in gioventù, soprattutto il blues e il jazz. Secondo molti critici, Iommi avrebbe letteralmente creato, con il proprio sound, più che il genere heavy metal, quello dell'heavy rock, soprattutto grazie alla parentesi legata ai primi dieci anni con i Black Sabbath.
È italiana, l'origine di uno dei migliori chitarristi della storia del rock. Il giovane Anthony però, si forgia musicalmente soprattutto nel periodo adolescenziale, quando ascolta la musica degli Shadows e il loro chitarrista, Hank Marvin, da sempre nume ispiratore per il futuro chitarrista dei Black Sabbath.
È durante la scuola che Iommi conosce e stringe una forte amicizia con i suoi futuri colleghi. Conosce il bassista Geezer Butler, il batterista Bill Ward e, soprattutto, il futuro front-man dei Black, Ozzy Osbourne. Non sono i ragazzi più popolari dell'istituto e a conferma di ciò, c'è proprio il soprannome di Ozzy, così chiamato perché preso di mira dagli altri allievi, in quanto sofferente a causa di una grave balbuzie. È il 1968 quando i quattro si mettono insieme per dare vita ad una formazione musicale rock, i "Polka Tulk", i quali entro il 1969 sarebbero diventati gli "Earth". In questo periodo Tony Iommi si convince di avere un ottimo talento chitarristico e non è un caso che una band già lanciata, come i mitici Jethro Tull, lo chiami per sostituire, seppure temporaneamente, il loro chitarrista ufficiale.
Ad ogni modo, terminata la parentesi scolastica, il giovane musicista si dà da fare in un'officina, riparando macchine da scrivere. Durante un turno di lavoro però, una pressa gli amputa le falangi superiori del medio e dell'anulare della mano destra, compromettendo la sua carriera di chitarrista. Iommi è infatti mancino, e la mano destra è quella di riferimento per premere le corde sulla tastiera della chitarra.
I medici non riescono a riattaccare la parti amputate e dopo alcuni mesi trascorsi in ospedale, il giovane Anthony viene dimesso, piombando in un periodo di grande depressione. A scuoterlo, mesi dopo, è la musica del leggendario chitarrista Django Reinhardt, il quale come lui ha perso l'uso di alcune parti delle proprie dita a causa di un incendio, cosa che gli ha permesso di dare vita ad uno stile tutto suo, diventando uno dei più grandi chitarristi della storia.
È quanto accade allo stesso giovane musicista di Birmingham. Iommi ritrova coraggio e speranza e, grazie all'uso di alcune protesi da lui stesso realizzate (una sorta di tappi per le dita realizzate in plastica), ritorna a suonare ai suoi livelli. Inoltre, a personalizzare il suo sound, è un'altra trovata, della quale il chitarrista ha fatto tesoro, facendo di necessità virtù la propria menomazione. Per avere le corde più morbide, Iommi accorda lo strumento sempre un semitono più basso rispetto alle chitarre normali, cosa che finisce per caratterizzare per sempre il suo sound e, ovviamente, quello dei nascenti Black Sabbath, largamente amati e apprezzati proprio grazie al suono cupo e "basso" della chitarra. Le protesi, infine, danno la possibilità al chitarrista, amante del blues, di effettuare sulle corde degli slide molto più rapidi e precisi, quasi un'evoluzione della tecnica usata dai suoi modelli afroamericani.
Negli ultimi mesi del 1969 Iommi ritrova i suoi compagni di viaggio ma, nel corso di alcune esibizioni, allora ancora sotto il nome di "Earth", tutti si rendono conto di dover ricorrere ad un nuovo tipo di sound, abbandonando definitivamente le influenze jazz e blues, considerate superate. Con Osbourne, Ward e Butler, il giovane chitarrista inizia a comporre e a sperimentare, fino a trovare il giusto stile che, di lì a poco, avrebbe caratterizzato la nuova band dei Black Sabbath. Il nome, ad ogni modo, si deve ad un film dell'orrore di Boris Karloff, mentre i testi, in perfetta antitesi rispetto al clima pacifista del tempo, indagano temi quali la morte, la droga, la malattia mentale, la guerra e la religione.
Il primo singolo dei Black Sabbath si intitola "Evil Woman", ed è datato 1970. Si tratta di una cover dei Crow, ma già si può rilevare il mutamento di stile della nuova band che compare sulla scena britannica. Immediatamente, viene pubblicato l'album "Black Sabbath", il quale come consuetudine tra le band rock degli anni '60 e '70 per quanto concerne ogni esordio discografico, si intitola come lo stesso gruppo che ne è autore.
È il 13 febbraio del 1970 quando il primo disco di Iommi e compagni vede la luce in Inghilterra: venderà oltre 2.300.000 copie in tutto il mondo. "The Wizard" e "NIB" sono brani che lasciano letteralmente il segno nell'immaginario del rock. L'anno dopo, arriva "Paranoid", il quale si rivela una vera e propria rivoluzione, forse il miglior lavoro della band. Iommi e Osbourne diventano delle star, grazie a brani come "Iron Man" e "War pigs", i quali portano in cima alle classifiche i Black Sabbath.
Fino al 1979 la band detta legge ponendosi come punto di riferimento nel campo del metal e dell'hard rock pesante. Escono gli album "Master of Reality", nel 1971, "Sabbath Bloody Sabbath", nel 1974, "Technical Ecstasy", nel 1976, e "Never Say Die", nel 1978.
L'idillio tra Iommi e Osbourne si rompe tra il 1979 e il 1980, quando il cantante lascia definitivamente la band. L'abuso di droghe da parte sua, sembra essere il motivo scatenante della definitiva rottura. Da questo momento Tony Iommi resta il vero e unico punto di riferimento della band, la quale nel corso degli anni cambierà più volte formazione, ruotando sempre attorno al grande chitarrista, unico componente storico a non aver mai mollato.
Ad Ozzy, subentra Ronnie James Dio, ex front-man dei Rainbow. ll primo album con il nuovo cantante arriva il 25 aprile del 1980 e si intitola "Heaven and Hell". È un grande successo, il migliore ottenuto dalla band a partire dal 1975. A questo disco prende parte anche il tastierista Geoff Nicholls.
Il tour seguente rivela al pubblico la bravura di Dio, carismatico e grande vocalist, il quale proprio in questo periodo rende celebre il gesto delle corna, in seguito adottato come una sorta di "riconoscimento" dagli appassionati del metal.
Verso il 1985, Iommi si mette al lavoro sul suo primo album da solista, il quale rappresenta una svolta per lui. Il disco si intitola "Seventh Star" e viene pubblicato nel 1986, insieme con il bassista Glenn Hughes. Per ragioni di marketing però, oltre al nome di Iommi, il prodotto discografico mantiene anche quello dei Black Sabbath. Si arriva allora al 1995, anno di "Forbidden", ultimo disco ufficiale della band, dopo una serie continua di cambiamenti di formazione, i quali vedono alternarsi musicisti come Ian Gillian (anche lui, come Hughes, un ex Deep Purple), Tony Martin, Cozy Powell, Neil Murray e molti altri. Questi cambi destabilizzano il gruppo e, anche dal punto di vista della qualità e delle vendite, si accusa un certo calo.
Cinque anni dopo però, Tony Iommi pubblica il suo vero disco ufficiale, il quale si intitola semplicemente "Iommi". È datato '2000 e vi sono molti ospiti in questo lavoro, come il vecchio compagno di avventure Ozzy Osbourne, oltre a Phil Anselmo, il chitarrista Brian May, Dave Grohl e Serj Tankian.
Quattro anni dopo arriva anche "The 1996 DEP Sessions", una riproposizione di un disco del 1996 mai pubblicato prima. L'anno dopo, è la volta di "Fused", scritto da Iommi e Bob Marlette, con testi di Glenn Hughes.
Nel 2006 inoltre, Iommi dà vita all'altalenante progetto "Heaven and Hell", che include vecchi e nuovi musicisti dei Black Sabbath.
Sposato con la cantante svedese Maria Sjölholm, la figlia di Iommi è Toni-Marie Iommi, anche lei musicista, cantante della band "LunarMile".
Il 9 gennaio del 2012, il chitarrista annuncia che gli è stato diagnosticato un linfoma in stadio iniziale.
Aforismi di Tony Iommi
Foto e immagini di Tony Iommi
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Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Tony Iommi. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Tony Iommi.
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