Maurizio Nichetti
Biografia • Poliedriche dimensioni artistiche
Autore, sceneggiatore, attore di lungometraggi a disegni animati (con Bruno Bozzetto) e regista pubblicitario, il poliedrico artista nasce il giorno 8 maggio 1948 a Milano. Dopo aver frequentato il liceo scientifico, si laurea in architettura nel 1975 presso il Politecnico ma, già nel corso degli anni universitari, attirato da ambiti più "artistici" di espressione, frequenta il corso di mimo di Marise Flach, al Piccolo Teatro di Milano, dove lavorerà per alcuni anni.
Nel 1971 Maurizio Nichetti inizia a lavorare come sceneggiatore di cartoni animati alla "Bruno Bozzetto Film". Dal 1971 al 1978, sempre per la "Bozzetto Film", scrive tre lungometraggi a disegni animati con il personaggio del signor Rossi e il film a tecnica mista "Allegro non troppo", in cui appare anche come attore.
Nel frattempo scrive e interpreta due cortometraggi comici, "Oppio per oppio" e "La cabina". Nel 1975 fonda a Milano la scuola di mimo Quelli di Grock (tra i fondatori anche l'attrice Angela Finocchiaro), diventata poi una celebre compagnia teatrale che ha proseguito la sua ricerca artistica ed espressiva anche senza il suo fondatore. Sempre legato alla forma del cortometraggio, un mezzo ideale per esprimere la sua creatività, fatta di intuizioni folgoranti e di delicate quanto surreali gag, nel 1978 realizza "Magic Show", ottimamente accolto dalla critica. Lo stesso anno interpreta "S.O.S.", un cortometraggio comico a tecnica mista di Guido Manuli, con il quale realizza delle interruzioni comiche per la trasmissione Rai "L'altra Domenica" di Renzo Arbore.
Ad ogni buon conto, la sua precedente fatica, così apprezzata anche dagli spettatori, ossia "Magic Show", ha rappresentato di fatto il suo biglietto da visita per approdare a qualcosa di più impegnativo, ossia un vero e proprio film della durata normale.
Il 1979 è dunque il momento del debutto, e del definitivo successo, grazie al lungometraggio "Ratataplan": un esempio su come si possa far cinema con pochi soldi e tante idee.
Girato in assoluta economia di mezzi, viene presentato alla Mostra del Cinema di Venezia dove, questo "straordinario slapstick muto ambientato in mondi emarginati milanesi", com'è stato definito, riscuote un grande successo non solo fra gli addetti ai lavori ma anche al più difficile botteghino (con un incasso record per l'epoca).
Dopo questo straordinario ed inaspettato successo, il talento di Nichetti viene sfruttato a più livelli da numerosi artisti, dai registi Giacomo Battiato (che lo vuole nel ruolo del mago Atlante nel film "I paladini"), e Mario Monicelli (il mostro sacro della commedia italiano lo chiama per "Bertoldo, Bertoldino E Cacasenno"), alla televisione, un luogo in cui Nichetti frequenta spesso malvolentieri, in cui nell'84 scrive, dirige e conduce tredici puntate dello show televisivo "Quo Vadiz". In quegli stessi anni dirige il lungometraggio "Il Bi e il Ba" e interpreta "Sogni e bisogni" di Sergio Citti. Dal 1986 all'87 conduce per la Rai 54 puntate del programma in diretta "PISTA!" e dirige un cortometraggio sperimentale in alta definizione, "Gag Jazz". L'anno seguente realizza per la Fininvest un cortometraggio in elettronica in omaggio a Georges Melies, "Le cauchemar d'un inventeur".
Il 1989 vede il ritorno di Nichetti al lungometraggio in veste di autore con "Ladri di saponette", un film in bianco e nero interrotto da pubblicità a colori. Il film vince il Gran Premio al Festival di Mosca, mentre nel 1990 presenta per la RAI 36 puntate di "Fantasy Party", programma sui migliori cortometraggi di animazione del mondo.
Il 1991 è l'anno di "Volere volare", storia di un uomo che diventa cartone animato per amore, quinto lungometraggio di Nichetti come autore. Il film vince il premio per la Miglior Regia al Film Festival di Montreal, è "Canne d'Or" al Festival della Commedia di Vevey, Migliore Commedia Italiana dell'Anno per il "Premio Sergio Corbucci" e "David di Donatello" per la Miglior Sceneggiatura. Due anni dopo Maurizio Nichetti realizza "Stefano Quantestorie". Nel 1994 interpreta il personaggio di Jesus nel film di Jean Charles Tacchella, "Tous les jours dimanche". L'anno seguente dirige "Palla di neve", un film con Paolo Villaggio, Anna Falchi, Monica Bellucci, Alessandro Haber e Leo Gullotta e nel 1996 dirige e interpreta "Luna e l'altra".
Nel 1998 Nichetti è giurato al Festival di Berlino, mentre nel 1999 è nella giuria di Cannes. Dal 1997 al 1999 è stato consigliere di amministrazione di Cinecittà Holding, dove si è occupato, tra l'altro, di nuove tecnologie e promozione del cinema italiano all'estero, restauro e cinema per i giovani.
Con "Honolulu Baby", realizzato nel 2000, Maurizio Nichetti firma il suo ottavo film come autore e riprende il personaggio dell'ingegner Colombo, già protagonista di "Ratataplan".
L'ineguagliabile e unica dimensione artistica di Nichetti è stata così sintetizzata: "la sua maschera abbraccia l'imperturbabilità di Buster Keaton e la repentina mobilità di un cartoon".
Foto e immagini di Maurizio Nichetti
Commenti
Nota bene
Biografieonline non ha contatti diretti con Maurizio Nichetti. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Maurizio Nichetti.
Commenti Facebook
Argomenti e biografie correlate
Bruno Bozzetto Angela Finocchiaro Renzo Arbore Mario Monicelli Georges Melies Donatello Paolo Villaggio Anna Falchi Monica Bellucci Alessandro Haber Leo Gullotta Cannes Buster Keaton Cinema TV