Messaggi e commenti per Lilli Gruber - pagina 53

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Biografieonline non ha contatti diretti con Lilli Gruber. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Lilli Gruber.

Mercoledì 24 febbraio 2021 14:28:16

Sempre su Gruber


Non vorrei essere equivocata: la mia segnalazione sulla trasmissione Otto e mezzo e la conduzione della giornalista Gruber non riguarda affatto Salvini le cui evoluzioni si commentano da sole!
Piuttosto registro la degradazione del modo di fare giornalismo: poca “informazione” molta “opinione” unidirezionale: troppo palese è stucchevole, ogni sera la trasmissione è prevedibile solo all’annuncio degli “ospiti” i cui interventi sono manovrati artatamente. Una noia indescrivibile!!! Andreina

Mercoledì 24 febbraio 2021 12:07:30

Ciao, TELESPETTATORE,
Dici che il PD "scricchiola". Lo fa da 20 anni: si disfa e si rifà come la tela di Penelope ma, non farti illusioni, non crollerà MAI. Da bravo ragnetto laborioso e nascosco, ha tessuto la sua ragnatela sotterranea per tanto tempo e con tanta cura minuziosa che è piu' protetto di un baco da seta. Quanto alle sue "stampelle" ne ha piantate dappertutto ma, non sono stampelle, sono solidi tronchi che hanno messo radici tentacolari e hanno invaso ogni possibile campo di azione rendendolo impraticabile per gli "altri",
Ergo... rassegnati, non ce ne libereremo MAI, non solo, ma ce lo ritroveremo DI NUOVO al governo anche se alle prossime politiche vincerà il centro-destra. Lo spartito è già scritto.

Mercoledì 24 febbraio 2021 12:03:38

Gentile signora Gruber e/o suoi collaboratori
qualche giorno fa ho inoltrato un commento, anzi due molto brevi, dove facevo una domanda alla signora Gruber e mi sarei aspettato una risposta. Non solo non ho visto risposta ma neanche i due messaggi io ho visto pubblicati (se invece sono stati pubblcati e io non me ne sono accorto chiedo scusa e non considerate questo commento). Non è carino invitare a scrivere un commento e poi questo deve passare per una censura che decide o no di pubblicare. Non possiamo denunciare le altrui censure se anche noi ne siamo soggetti. Se il commento contiene offese o altre becere cose è giusto e doveroso non pubblicare ma non è certo il caso mio. Grato un saluto Walter

Martedì 23 febbraio 2021 23:07:11

Meglio tardi che mai


Gentili signore Andreina e Rosaria, leggendo i vostri e altri simili commenti mi verrebbe da dire “meglio tardi che mai”. Da quando Salvini era arrivato al 33% di gradimento, a 8emezzo, ma spesso su La7, se si esclude Giletti, è partita una feroce campagna propagandistica contro il leader della Lega, con l’aiuto di commentatori allo scopo invitati (quasi sempre quelli, appunto, che spesso hanno usato anche toni carichi di odio) per poi accusare, con sfacciata presunzione, chi non fosse di sinistra, di essere questi gli odiatori, i razzisti, i sovranisti, i populisti e altre stupidaggini del genere. Adesso, Salvini ha perso un 10 % di consensi ma è sempre il primo nel gradimento della gente, il governo tanto caro alla rete TV in questione, perché sostenuto dal PD che si teneva i 5S come doppia stampella, finalmente è caduto. Le stampelle si stanno sbriciolando e il PD barcolla. Intanto la nostra conduttrice ha sempre come ossessione il parlar (o far parlar) male di Salvini, ma ultimamente ha sempre più problemi nel farlo. Grazie Renzi e benvenuto Draghi, ne soffrirà solo la bile di suddetta conduttrice.

Martedì 23 febbraio 2021 20:55:56

Sinceramente devo dire che la conduzione della trasmissione nelle ultime settimane è piuttosto reticente e la conduzione visibilmente tendenziosa ! Peccato perché era una degli intermezzi interessanti anche se scontata negli interventi di Sallusti e Padellaro per non parlare di Travaglio.

Suggerisco una revisione per conservare l’interesse.

Prof. Andreina Zitelli Venezia

Martedì 23 febbraio 2021 20:51:37

La tua trasmissione non mi piace più'!


Cara Lilli Gruber,
ho sempre seguito con piacere e ammirazione la sua trasmissione da anni, ma adesso non mi piace più. La trovo troppo schierata sulle posizioni del Fatto Quotidiano. Ogni sera, ormai, sono sempre presenti il direttore o un giornalista del Fatto. Mi sembra una trasmissione ad una dimensione. Mi dispiace. Spero in un possibile cambiamento. Auguri
Rosaria

Martedì 23 febbraio 2021 18:58:39

Chiara Gribaudo On. le che canta fuori dal coro


Sul " Il fatto quotidiano" del 22. 02. 21 a pag. na 5 l'On. le in oggetto è intervistata da Antonello Caporale. A mio modesto avviso merita di partecipare ad un dibattito di "otto e mezzo" per questa affermazione rivoluzionaria: "sottosegretaria mai, deputata, ancella NO". Metà risorse del Recovery indirizzate a garantire la questione di genere.

Martedì 23 febbraio 2021 12:08:23

Riforme


Gentile signora Gruber e/o suoi collaboratori

Mi scuso se approfitto di questo luogo per esprimere un'altro mio pensiero. E' inutile che il prof Cacciari, il quale io stimo, ad ogni suo intervento dica e ridica: sono necessarie riforme riforme ecc ecc... Ma come può questa classe "dirigente" affrontare delle riforme, e lui lo sa bene perchè abbiamo avuto degli scambi a tal proposito, se è PRIVA di alcun termine di confronto con altre modalità di organizzazione sociale e che non siano ideologie? Loro sono vissuti, e vivono, in un contesto dove è valido l'unico paradigma "lavorare (così e così), produrre, scambiare, consumare" e per tale motivo è precluso tutto il resto. Più volte ho espresso, a lui che noi, conoscendo più cose se non altro perchè siamo più anziani, dobbiamo insegnare come PENSARE RAGIONARE in modo, tali modalità, divengano CAUSA di futuri progetti e non dire cosa devono fare perchè non lo faranno mai. Inoltre: le persone intelligenti non devono per forza essere sempre i "funzionari" del sistema devono essere consapevoli che il loro ruolo è "essere i LUMI" ed indicare, come fari e con le giuste modalità, il percorso futuro. Non possono che essere così le cose tutto il resto é... wa

Martedì 23 febbraio 2021 10:10:21

Lavoro sugli attacchi di panico


Cara Dott. ssa Gruber,
la presente per trasmetterle un lavoro che ho molto a cuore, portato a termine dopo 3 anni:
Pandemonio, progetto fotografico sugli attacchi di panico.
Ho sofferto di attacchi di panico per anni, un tempo che è stato interrotto dal bisogno di affrontare il "mostro" e aiutare persone che soffrono dello stesso disturbo attraverso lo strumento fotografico,
in un atto curativo verso me stessa e gli altri.
Di seguito invio il link dove può trovare il video trailer e la scheda tecnica del libro, prodotto del lavoro, che è un congiunto di racconti e immagini:
https: //crow dbooks. com/it/pa ndemonio/
Sarebbe per me un grande onore poter raccontare la mia storia, nel caso il contenuto fosse di suo interesse.

Ringraziandola per l'attenzione,
Cordiali saluti

Alessia Spina
+3928-------

Martedì 23 febbraio 2021 09:08:25

Giornalsti


Gentili signori
non è colpa dei giornalisti se parlano del "nulla", devono guadagnarsi da vivere. Il fatto è che vivono, e sono vissuti, in un periodo dove l'unica forma dell'esistere è dettata dal paradigma "lavorare, produrre, scambiare, consumare" ogni altro termine di confronto è stato precluso non solo a loro ma tutti i quarantenni, trentenni ecc. Solo chi ha una età più elevata detiene il "privilegio" di "confrontare" l'esistere con altre forme e quindi di "scegliere". Vivere in una "monocultura" è una brutta cosa perchè "NON" si sa di vivere in una unica dimensione di conseguenza ci si atteggia a "conoscenti" di questioni ma, in realta senza saperlo, girano rigirano la solita minestra parlando di soli "effetti" tralasciando le cause. Loro insegnano che per fermare il fruscio delle foglie occorre tenerle in mano una ad una e non, magari, studiare come si può fermare la brezza. Chiarificatore di tutto è la riflessione che segue:

"... tuttavia l'esistenza di quell'intero mondo dipende sempre da questo primo occhio che si è aperto -anche se esso sia appartenuto ad un insetto- come ciò che necessariamente media la conoscenza, per la quale e nella quale soltanto quello stesso mondo esiste e senza la quale esso non sarebbe neppure pensabile, non essendo esso nient'altro che rappresentazione, che richiede come tale il soggetto conoscente come supporto della sua esistenza. "
Schopenhauer, pag. 51 de il "Mondo come volontà e rappresentazione"

Purtroppo nessuno sa che le cose differenti esistono se sono viste... chi ha visto poco o nulla... nulla può sapere e, questo è il male peggiore, NON SA DI NON SAPERE. un saluto Walter Andreato

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