Messaggi e commenti per Lilli Gruber - pagina 50

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Biografieonline non ha contatti diretti con Lilli Gruber. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Lilli Gruber.

Mercoledì 17 marzo 2021 21:15:31

Non pagare le tasse, mossa della scimmia.
Egr. Gruber invece di portare avanti sempre le politiche delle sanatorie e condoni per coloro che non pagano le. tasse e che comunque usufruiscono di tutti i servizi finanziati da coloro che. pagano le tasse, perché non fa una o più trasmissioni su coloro che pagano sempre le tasse come le 293 imprese italiane che nei primi mesi dell'anno hanno pagato le tasse?
la sua informazione è equa?
ora et labora

Lunedì 15 marzo 2021 16:46:05

Dimostriamo all’Europa che non siamo come ci descrivono i nostri media


Dimostriamo all’Europa che non siamo come ci descrivono i nostri media. Assuefacendoci ai bla, bla, bla imbrattafogli e riempi spazi, una buona parte dell’informazione italiana dimostra di non avere argomenti. Giornali, radio e TV si scopiazzano mentre si moltiplicano le piccole testate, proprio come i partiti. Le chiacchiere a vuoto imperversano in sedicenti dibattiti privi di interesse. Questa “ricca” informazione ci delizia con temi sempre nuovi come Conte, Zingaretti, le felpe o le “mutazioni” di Salvini, il PD, i 5 Stelle, le varianti Covid, i vaccini, le chiusure e le aperture, le zone rosse, gialle, arancio chiaro o arancio scuro e, sempre in primo piano, crisi, crisi, crisi… pandemia, sfacelo economico, corruzione… La grancassa viene battuta in simultanea anche sui grandi truffatori che saltano fuori a tutti i livelli. Si dà eco ad inchieste bolle di sapone. Si indaga su tutto e su tutti e si fanno titoloni o titoletti a secondo della convenienza. Si fa a gara nel continuare a sottolineare il peggio del peggio del nostro paese. Si mostrano degrado, sporcizia, discariche abusive, campi rom, immigrati che fuggono, spacciano o dormono sotto i ponti. Si terrorizzano gli italiani con bollettini ossessivi sui morti per Covid, mentre della vecchia influenza, che pure uccideva, non si ha piu’ notizia. Si portano in TV proprietari che hanno perso le loro case occupate da bellimbusti approfittatori e si dimostra che le leggi italiane permettono agli scrocconi di godere indisturbati per decenni di beni che non sono loro mentre chi li possiede ha l’obbligo di pagare tasse e bollette. Si dimentica che tutto questo bailamme di notizie e denunce, seppure a volte sacrosante, dà agli osservatori stranieri un’impressione negativa dell’organizzazione dello Stato, della giustizia e dell’onestà italiane e certamente non funge da incentivo per gli stranieri perché si precipitino a venire in vacanza o a investire da noi. Un’Italia dissestata e priva di regole è quella che viene sbandierata ai quattro venti in maniera a dir poco maniacale, mentre si ignora quasi totalmente l’”altra” Italia, quella intelligente, creativa, coraggiosa, produttiva, pulita, funzionante, geniale e malamente imitata che riesce malgrado tutto a tenere alto il suo nome. Non ci si preoccupa minimamente delle conseguenze della pessima pubblicità che ci facciamo - che non è neppure autocritica - su quelli di noi che lavorando con l’estero si presentano con un simile biglietto da visita. Mentre noi sciorinano al sole i nostri panni sporchi, gli altri li lavano accuratamente in famiglia. Un esempio recente ci viene dalla Francia: quando Sarkozy, ma anche Chirac, erano Presidenti della Repubblica in carica, erano indagati ma, lo sapevano SOLO gli inquirenti. Una volta terminato il mandato sono stati processati e condannati pubblicamente entrambi, il primo per impieghi fittizi quando era sindaco di Parigi e il secondo per corruzione e traffico di influenze. Il comportamento serio della magistratura e dei media francesi dovrebbe essere preso da giornalisti e magistrati italiani come esempio di rispetto delle istituzioni e di SALVAGUARDIA DELL’INTERESSE NAZIONALE a tutela sempre e comunque del BUON NOME DEL PAESE e del PRESTIGIO DI CHI LO RAPPRESENTA NEI CONSESSI INTERNAZIONALI. Non è quello che è successo a Berlusconi quando era Presidente del Consiglio.
Agli occhi di chi segue i nostri media, problemi e malfunzionamento appaiono come UNICO aspetto caratterizzante il nostro paese. Nella difficile congiuntura che stiamo vivendo, sarebbe opportuno, incoraggiante, ma soprattutto indispensabile, porre l’accento ANCHE su cio’ che resta di positivo, che non è poco. Lo hanno fatto con intelligenza e amor patrio due giornalisti del Sole 24 Ore, Carlo Andrea Finotto e Domenico Palmiotti. Il loro articolo “ Ceci spaziali, filati d’acciaio e plastica riciclata: il made in Italy resiste al Covid”, leva finalmente una voce diversa. Ci racconta di un’Italia intraprendente, onesta, lavoratrice e rispettata. Ci dice di imprese come la Sirmax che impiega 700 persone, la Top Engineering, la Covid, la Terre di Altamura e tante altre perfettamente sconosciute alla maggior parte degli italiani che, non facendo scandalo, non fanno notizia. Sono semplicemente imprese serie, organizzate e guidate con intelligenza e competenza che “piu’ che resistere, non si sono mai arrese” (Cfr. articolo) anzi, sono riuscite perfino a ingrandirsi con manufatti di alta tecnologia, ottima qualità e decisamente avanguardistici su brevetti e savoir faire “nostrani”.
Questo gli italiani non lo sanno perché nessuno ne parla. Lo sanno bene gli stranieri che faticano a farci concorrenza senza ricorrere a mezzi sleali come i bollini arancio che additano il prosciutto di Parma e molti altri nostri prodotti come nocivi per la salute mentre un sacchetto di chips francese riceve il bollino verde. Per non parlare del piu’ vasto attacco ai nostri prodotti che la UE ha in programma. I provvedimenti UE, killer per l’economia italiana, vengono riportati come informazione generica e quasi mai commentati. Si dovrebbe invece contestarli coralmente con immediatezza confutando con veemenza affermazioni senza fondamento scientifico e producendo esempi concreti dei punti forti dell’Italia. Sarebbe intelligente e anche efficace rispondere agli attacchi facendo uso di una forma sottilmente ironica intesa a colpire gli imitatori pedissequi e incapaci che, anche se lo nascondono, mostrano di temerci proprio quando ci imitano. Gettando velatamente il ridicolo sui goffi tentativi di chi cerca di sminuire i marchi italiani con il fine disonesto di assicurarsi una possibile riuscita nella scalata al ricercatissimo made in Italy, si colpirebbe la prosopopea di taluni e si dimostrerebbe che le nostre specialità sono apprezzate al punto da essere imitate per incapacità competitiva. Lo provano gli innumerevoli “manufatti italiani” farlocchi che appaiono di continuo sul mercato a prezzi fortemente concorrenziali e… restano sul banco. Non si reagisce, si preferisce tacere, subire e, quel che è peggio, fare apparire l’Italia letta o ascoltata da altri come un paese senza futuro. Non si ricordano mai, neanche sotto forma di citazioni, cervelli come Meucci o Marconi che hanno regalato al mondo l’uno il telefono e l’altro il telegrafo e la radio o come Guido D’Arezzo che ha permesso a tutti di superare le difficoltà della tradizione orale della musica inventando note e pentagramma. Proprio come non si accenna mai al fatto che il conosciutissimo polipropilene isotattico, piu’ noto come PLASTICA, una rivoluzione nel campo industriale, è frutto dell’intelligenza di un italiano, GIULIO NATTA o che il MICROCHIP di FEDERICO FAGGIN, un vicentino emigrato negli U. S. A., ha posto le fondamenta per l’elettronica moderna permettendo la nascita dei MICROPROCESSORI INTEL che tutti conosciamo, ma non come derivato da un’invenzione italiana. Senza il genio di questi e di molti altri nostri compatrioti, il mondo non sarebbe lo stesso. Malgrado cio’, non solo assumiamo atteggiamenti sottomessi che ci dimostrano poco consapevoli delle lezioni di civiltà che il nostro paese ha sempre saputo dare, ma dimentichiamo perfino di ricordare le personalità contemporanee eccezionali che conferiscono prestigio all’Italia. Si fa un gran parlare di vaccini, ma sono rare le voci che si levano per rendere omaggio a un microbiologo della statura di RINO RAPPUOLI, insignito di numerosi e prestigiosissimi premi tra i quali figura anche la Medaglia d’oro per la Sanità. Rappuoli è uno degli ingegni italiani che si sono distinti all’estero (Washington University, Saint Louis, Harvard Medical School, Rockfeller University, New York, Novartis). Conosciuto da pochi nel nostro paese, Rappuoli è il cofondatore della microbiologia cellulare nonché un “pioniere nell’approccio genomico nello sviluppo dei vaccini. ” (Wikipedia). Fra le sue scoperte piu’ rilevanti basti ricordare “il vaccino antinfluenzale, il vaccino acellulare contro la pertosse, il primo vaccino covalente contro il meningococco e il vaccino contro la meningite B derivato dalla mappatura genomica del batterio responsabile” (Cfr. Wikipedia). Gratificare con un minimo di attenzione personalità insigni come Rappuoli sarebbe stato quasi un obbligo dopo che lo scienziato, che collabora come ricercatore presso l’istituto Toscana Life Sciences, ospite di Agora su Rai 3 ha annunziato che prima dell’estate il suo gruppo ci darà gli anticorpi mononucleari di seconda generazione che permetteranno di combattere efficacemente le tre varianti del Covid. La notizia non ha provocato lo stesso scalpore delle dimissioni di Zingaretti.
Questa è l’”altra” Italia, questa è l’Italia ignota a molti e dimenticata da un giornalismo colpevole. Se ne parlasse, si infonderebbe speranza, si darebbe forza a chi è scoraggiato e si ridesterebbe la fiducia assopita. Le parole buttate al vento irresponsabilmente pesano come macigni e possono generare quella disperazione che troppo spesso ultimamente ha raggiunto limiti talmente insostenibili da spingere qualcuno a togliersi la vita.
E… lasciamo lavorare serenamente il Presidente Draghi, un’altra eccellenza tutta italiana che non va sminuita con la consueta e scadente ironia di cattivo gusto ma, va esaltata e soprattutto rispettata.

Lunedì 15 marzo 2021 16:09:02

*Corriere della Sera*
Pd, è il giorno di Letta segretario: «Io guarderò alla base». Le correnti già litigano
di Maria Teresa Meli
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Certo che se il _Corrierone_ affida il commento di quanto avviene oggi nel PD a Maria Teresa Meli, nota voce “super partes” nonché apologeta del renzismo e di Renzi (vedere Suo moderatissimo ed obbiettivo sito Twitter) siamo veramente a cavallo e certi di un sereno commento quasi quanto quelli del “prode” Travaglio !!!
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LA SENTENZA
Definì «sciacallo» Salvini, assolta Ilaria Cucchi: «È diritto di critica»
Diritto di critica ? ! ? ! ? ! ? Ma per favore non scherziamo ! Non voglio neanche sapere cosa la Lega & C. abbia potuto farsi uscire dalla bocca e scrivere sulle pagine dei propri giornali su Cucchi alla cui sorella e famiglia, tra gli altri, il Comandante dell’Arma dei Carabinieri ha giustamente chiesto pubblicamente scusa !
Io ritenevo che a processo fossero andati Salvini & C. altro che la Famiglia Cucchi !
Vittorio

Sabato 13 marzo 2021 08:59:17

Otto e mezzo


Buongiorno, seguo abitualmente Otto e mezzo, ma devo ammettere che l’assidua presenza di Travaglio con le sue provocazioni, soprattutto ultimamente, mi appare sempre più fuori luogo e quanto meno imbarazzante.
Grazie,
Laura Fragasso

Domenica 7 marzo 2021 12:43:46

U. S. A. e diritti


La Repubblica
Fermata la poetessa Amanda Gorman: “Questa è la vita di noi ragazze nere”
dalla nostra inviata Anna Lombardi
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E questa è la più grande democrazia del mondo e il Paese più liberal anche dopo il 6 gennaio 2021 ???
Sarà, contenti Voi e Federico Rampini !
Vittorio

Domenica 7 marzo 2021 10:53:21

Feroci omicidi contro le donne


Abito in un paese non lontano da Faenza e sono rimasta molto turbata dal crudele omicidio di Ilenia Fabbri morta sgozzata. Feroce omicidio premeditato dal marito usando come esca la figlia e pagando un sicario pluripregiudicato. Per anni ho parlato delle donne, di noi, della nostra condizione, della subalternità della nostra vita nei confronti degli uomini, con persone che conosco... con le amiche, ma quasi tutti sembravano tediati dai miei discorsi come se a loro non importasse nulla... in questi lunghi anni tutto questo e rimasto nel cassetto..., la nostra forza rispetto alla fragilità maschile... le poesie che ho scritto leggendole ai miei familiari e alle amiche.. la solitudine e la certezza della loro fine cruenta.

NON SONO MAI STATA TROPPO FIDUCIOSA DEI MIEI TALENTI... MI SONO SEMPRE SENTITA UNA DI QUARTA FILA... UN PO COME IL GIOVANE HOLDEN. ORA A 69 ANNI CON GLI OCCHI ben aperti e la consapevolezza di ciò che sta succedendo sempre più spesso alle donne... violenze.. omicidi.. crudeltà.. senza che si facciano grandi campagne contro i tanti uomini feroci che mostrano con la loro violenza tutta la loro fragilità'.. abbiamo il dovere.. tutte.. di non dimenticare mai ogni loro terribile momento e di ribadirlo indefessamente. Non posso più stare al palo e voglio trovare il coraggio di espormi... e parto da tutte le mie poesie chiuse in un cassetto che raccontano di noi.. delle nostre molteplici sfaccettature e della nostra forza. Ti invio l ultima che ho scritto ! Un sonno profondo in una stanza sterile / E' brutale/tritare la carne e l'anima/con l'egoismo di chi/se la vuole mangiare tutta per sè/non costa niente un po' d'amore/ma non ne è rimasto nulla/solo lacrime/Il piatto è vuoto/ la forchetta e il coltello sporco da mesi/Senza fuoco/ non si porta nulla in tavola/E la risposta dove la trovo? /Incredibile/ Tutti questi anni senza trovare almeno una risposta/ E mi sembra di avere le mani vuote/ o almeno/come direbbe Frida Kahlo /Non era altro che qualche piccolo/ colpo di pugnale/

Da un quadro di Frida Kahlo

Sabato 6 marzo 2021 18:41:18

Renzi e sempre Renzi e non solo


Renzi: "Rifarei tutto, ora ogni cosa sta cambiando"

Ogni ora di più mi chiedo: ma ci si è resi conto in mano a quale grande rappresentante della “sinistra” e per nulla attratto dal $ (vedi U. A. E. e il Rinascimento Arabo) per anni era stato messo nella disponibilità il PD di cui ne ha personalmente disposto a piacimento e lasciando “quinte colonne” al suo interno e portandolo, anche con loro grandi colpe, al dissolvimento ???
Vittorio

Venerdì 5 marzo 2021 21:31:55

Donne - presidente e sindaca


La scarsa presenza di donne nel nuovo Governo, sebbene esse siano la maggioranza della popolazione, ci deve convincere che dobbiamo chiedere, dobbiamo pretendere, dobbiamo essere unite nel continuare la lunga e incompiuta Storia delle lotte femministe per la parità di diritti che, nel marzo 1946 (75 anni fa), portò il Governo Bonomi (MASCHI) a promulgare il Decreto che riconosceva alle donne il diritto elettorale attivo e passivo e, quindi parità di cittadinanza.
Non possiamo sperare che gli uomini, che sempre occupano posizioni apicali redditizie e mantengono la solidità dei loro ruoli, spesso indipendentemente dalle loro capacità, facendo il gioco delle poltrone, ci facciano spazio di loro iniziativa.
Draghi, il cui operato non possiamo obiettivamente conoscere e valutare, con quasi due anni di anticipo, quando quasi non ha assunto appieno la sua carica di Presidente del Consiglio (ruolo in cui avrà non pochi nodi da affrontare e sciogliere) è già, a gran voce, eletto Presidente della Repubblica e salvatore della Patria:

MA CHI L’HA DETTO? VI SEMBRA ACCETTABILE? NO, NON E’ACCETTABILE

Per il Comune di Roma, cominciano i giochi al massacro di Virginia RAGGI. Vi siete chieste il perché? Vi siete poste la famosa domanda: -”A CHI GIOVA? ”. Risposta: - A chi vuol rimettere le mani in una amministrazione resa più trasparente con la fatica, il coraggio e la puntigliosità di un certosino il cui lavoro di completamento necessita il tempo di un altro mandato. E’ la nostra Capitale e non possiamo lasciarla di nuovo agli appetiti dei partiti.

Propongo quindi un PASSA PAROLA a sostegno della candidatura di donne ben individuate che, per le loro storie, solide e profondamente diverse, possono portare fiducia e innovazione nella politica del nostro Paese: -

# LINDA LAURA SABBATINI PRESIDENTE #
# ROSY BINDI PRESIDENTE #
# ANNA FINOCCHIARO PRESIDENTE #
# VIRGINIA RAGGI SINDACA #

Mercoledì 3 marzo 2021 19:34:46

Ho cominciato a fare zapping durante Otto e mezzo


Dott. sa Gruber,
la seguo da anni e la stimavo per la sua sobrietà e per la pacatezza nei toni del suo programma serale otto e mezzo.
Qualcosa però é mutato da alcuni mesi. Inizialmente ho notato la sua insofferenza verso Salvini, più di recente la deligittimazione preconcetta e sistematica nei confronti di Renzi. Sommando il suo atteggiamento alla presenza sistematica di Travaglio, Scanzi, Padellaro e, particolarmente insopportabile, di Telese, le confesso che ho cominciato a fare zapping durante la sua trasmissione o a cercarmi alternative migliori dal punto di vista giornalistico.
Ammetto che dopo lustri di abbandono ho anche rivisitato e rivalutato l'informazione delle reti Mediaset.
Tengo a precisarle che non ho mai votato Lega e che Renzi ha avuto il mio voto solo per il referendum istituzionale perduto.
Capisco l'esigenza di rappresentare la linea dell'editore, ma lo spettacolo offerto durante la crisi di governo dove si amplificavano strumentalmente le veline di chi descriveva stuoli di responsabili pronti a correre da Conte o Italia Viva sull'orlo del disfacimento con tanto di perdita del simbolo sono state una delle pagine più tristi per i talck show che mi sia capitato di vedere.
Non mi permetto di giudicare le sue idee e quelle dei signori che ho prima citato. Ne ho grande rispetto, ma dal suo talck show mi aspettavo più analisi, più ricerca giornalistica di fonti diversificate, meno attivismo politico.
I proiettili ricevuti oggi da Renzi sono il frutto di una campagna di odio che sinceramente organi di informazione giornalistica qualificati non avrebbero dovuto alimentare sia pure involontariamente.
Salvini, come Renzi, non sono esenti da colpe ed anche gravi nell'uso dei Social, ma da personaggi con la sua autorevolezza e storia mi sarei aspettato che non si unissero al coro e mantenessero terzieta' parente stretta di obbiettività informativa.
La vicenda poi di Renzi d'Arabia sconfina nel ridicolo giornalistico. Si lascia pensare ad attività occulte e contrarie agli interessi del Paese senza alcun contraddittorio o approfondimento del fatto che, mi creda, meriterebbe di girare microfoni e telecamere verso personaggi istituzionali neppure sfiorati dal minimo di una domanda. Tutto questo lo chiamate "inopportunità politica" contro cui purtroppo nessuno saprebbe come reagire.
Non mi aspetto risposta e mi limito a dirle che continuerò ad osservare il suo programma ancora per un po' prima di staccare definitivamente la spina.
La saluto con cordialita.

Martedì 2 marzo 2021 11:56:14

*Il Foglio*
Serracchiani: "Zingaretti non rinunci alla collegialità. Renzi ha fatto cose buone"
Il congresso, il ruolo delle donne, il bivio del segretario
CARMELO CARUSO
02 MAR 2021
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Ma quante sono le quinte colonne renziane nel PD ? Che si trasferiscano direttamente armi e bagagli nelle file di Italia Viva così come i partigiani pentastellati facciano altrettanto verso il M5S ! Così il disegno del “Ras” di Figline Valdarno si compirà e Lui potrà festeggiare dall’Arabia Saudita il compimento del Suo disegno: la distruzione di ciò che rimaneva del PD !
Vittorio

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