Messaggi e commenti per Lilli Gruber - pagina 51
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Frasi di Lilli Gruber
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Biografieonline non ha contatti diretti con Lilli Gruber. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Lilli Gruber.
Martedì 2 marzo 2021 11:56:14
*Il Foglio*
Serracchiani: "Zingaretti non rinunci alla collegialità. Renzi ha fatto cose buone"
Il congresso, il ruolo delle donne, il bivio del segretario
CARMELO CARUSO
02 MAR 2021
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Ma quante sono le quinte colonne renziane nel PD ? Che si trasferiscano direttamente armi e bagagli nelle file di Italia Viva così come i partigiani pentastellati facciano altrettanto verso il M5S ! Così il disegno del “Ras” di Figline Valdarno si compirà e Lui potrà festeggiare dall’Arabia Saudita il compimento del Suo disegno: la distruzione di ciò che rimaneva del PD !
Vittorio
Martedì 2 marzo 2021 09:06:56
Tante professioni sono missioni, giornalismo compreso. Adoro il giornalismo anglosassone, molto meno quello italiano, quello tedesco si sta avvicinando all'inglese. Molti giornalisti italiani esistono per scelte di campo (politica), pochissimi sono gli equidistanti, sobri, eleganti nelle espressioni visive e degli occhi: NON SAI CHI SONO IO, sembrano dire gli occhi. Non ho letto nessun articolo da parte degli italiani in merito alla sentenza dell'alta Corte tedesca circa il conferimento da parte della bundesbank di danaro alla BCE per l'acquisto dei titoli non esaltanti da parte della banca centrale europea.. Non ho mai letto qualcosa di veramente interessante circa lo scandalo WIRECARD in Germania. Scandalo che ha dimostrato il fallimento totale della CONSOB tedesca. Scandalo che ha interessato (presumibilmente) i piu importanti politici europei (non i nostri naturalmente perché poco solerti). Scandalo che ha interessato tanti servizi segreti internazionali (non i nostri, per Fortuna, perché molto bravi davvero). Dunque un provincialismo assoluto da parte dei nostri scienziati! giornalisti. Eppure la stampa tedesca, giustamente, quando deve farlo, ci dà in testa in ogni modo. Pur amando ed invidiando l'Italia e gli italiani ci dà sempre di mafiosi. Il BILD, generosamente, in occasione della prima ondata di coronavirus uscì con delle pagine in italiano, con enorme commozione da parte mia, quante lacrime, ero in Germania. Subito dopo il Welt disse che tutti gli aiuti dati all'Italia sarebbero finiti per ingrassare le mafie. Per quel che conta, scrissi al BILD per ringraziare e al Welt per controbattere. Ma in occasione di questi enormi scandali tedeschi, forse anche un altro enorme, circa un gasdotto tra Russia e Germania, rimane misteriosamente non interessato ai ns. giornalisti, paura forse di zio Vladimir? Domanda: Perché?
Sabato 27 febbraio 2021 20:09:37
Persone fragili e vaccinazione
Gentile Sig. ra Gruber,
Si parla di tutti, o quasi, per le vaccinazioni ma chi vi scrive quasi settantacinquenne con BPCO, bypass coronarico, iperteso che nel 2017 ha subito un’emorragia cerebrale fortunatamente non devastante e che ad agosto del 2020 ha subito una cistectomia radicale per un tumore alla vescica, ritenendomi - forse - nella categoria delle persone fragili e considerando che l’ineffabile Bertolaso ora vuole vaccinare - indipendentemente dalle fasce d’età e dalla fragilità - gli addetti alla produzione privilegiando il denaro alla vita, tutto ciò premesso quando si riterrà che lo scrivente debba e possa essere vaccinato ?
Vittorio
Sabato 27 febbraio 2021 08:16:13
Privilegio di essere liberi
Gentile sig. Peretto
Come la comprendo ma vede i giornalisti che blaterano, i, per compassione, politici che non sanno più cosa dire e tutto quanto lei ha indicato di non accettabile, non dipende da loro non è “colpa” loro se esprimono sempre le stesse blateralità ormai insopportabili. E’ la società civile, siamo noi gli imputati loro sono solo l’esatta “espressione” di quanto la nostra società è in grado di offrire per mancanza totale di termini di confronto dovuti a sessanta anni di SOLO “lavorare, produrre, scambiare, consumare“ecc ecc (ormai è la centesima volta che lo ripeto e non vorrei fare la fine loro…).
Mi si può dire: ma lei blatera bletera ma non fa alcuna proposta cosa propone? Giusto corretto io non faccio alcuna proposta ma non le faccio, le proposte e vi assicuro non è una scusa, per il semplice motivo che non sarebbero comprese oppure inserite all’intero del solito: allora sei un “becero democristiano” “becero comunista” ecc. (che idea agghiacciante, triviale essere portati a un dialogo basato su comunista, democristiano, leghista, 5 stelle, sardine, forconi ecc.) e tutto questo perché solo la forma di cultura civica che prevede” l’ideologia” è stata inculcata in ogni momento del loro tempo senza minimamente concepire che ideologia significa perdere la liberta intellettuale, senza saperlo, per il motivo che ci si preclude il vedere altre forme di organizzazione e cioè quelle che la “mia” ideologia non prevede. Non sono “culturalmente LIBERI” e, peggio, non sanno di non esserlo pur essendo intelligenti, preparati ecc. Ma non solo liberi non perché non vogliono esserlo… semplicemente non vedono, senza saperlo, altra loro collocazione intellettuale che quella “unica” conosciuta. La LIBERTA’ intellettuale è un privilegio che solo chi detiene DIFFERENTI termini di confronto e forte volontà di analisi deduttiva/induttiva (causa/effetto) può fregiarsi di possedere. Anche esprimere “noi siamo al di fuori delle ideologie” E’ ideologia perché siamo sempre nello stesso ambito (medaglia e rovescio ecc,). Qualcuno di loro può dire: guardi che si sbaglia io sono LIBERO intellettualmente. Allora supponiamo che io dica: oggi che la società liberista ha raggiunto il suo limite, vedi iper saturazione del mercato per quanto riguarda i beni durevoli, vedi iper automatismi dei processi produttivi ecc…, visto tutto questo è necessario un periodo di Solidarietà, Baratto, Collettivismo, Distribuzione delle enormi Ricchezze accumulate, Tassare e far pagare i contributi previdenziali ai robot ecc. SICURAMENTE prendo minimo da “ma lei è un comunista non ha visto che fine ha fatto il collettivismo vuole che tutti siano uguali” ed altre estrosate del genere. Non ditemi che non va a finire così. Ma perché va a finire così? Va a finire così perché chi giudica NON è libero, abbina in automatico dei TERMINI innocui ad una IDEOLOGIA non riesce ad apprezzare i termini per quello che vogliono dire e basta! Ed è chiaro che quando saranno prodotti VERI NUOVI beni durevoli, i soli “portanti” dell’economia liberista reale poiché ovunque vanno portano con se il loro valore al contrario dei servizi, si potrà tranquillamente ritornare ad una società liberista. Il pensiero non deve avere alcuna preclusione di sorta! Direte ma è impossibile ottenere quanto lei auspica, l’uomo è fatto così, il mondo va colà ecc. Per forza è impossibile realizzare il NUOVO finché ci troviamo con la società priva di libertà intellettuale … Un esempio:.
se non ho mai visto uno zoppo e nessuno mai mi ha parlato che esistono i zoppi, io non so che cammino in modo eretto perché, per me, situazione unica priva, quindi, di necessità di un nome. La società è in decadenza e non lo sa, oppure se ne parla tanto perché la storia ha comunicato che esiste questo termine e loro, giornalisti politici e compagnia …, non possono che esserne l’espressione. Diamoci, noi come società, una mossa i più preparati e liberi non possono sempre e solo essere i “funzionari” del sistema, mi riferisco, ad esempio, al prof Draghi, e altri ecc, dovrebbero essere i lumi … Grato WA
Sabato 27 febbraio 2021 07:48:15
Noi siamo la gente... Fino a quando? Dice bene mister Peretto. Vi è una sorta di consapevolezza da parte di molti giornalisti:
noi siamo il pensiero, il resto è parco buoi. Una sorta di alleanza da parte dei giornalisti di tutte le tendenze politiche. In apparenza si dividono su ciò che dovrebbe essere il modo diverso di intendere il proprio credo politico, in realtà tutto poi si concretizza nei festeggiamenti nei camerini dopo la trasmissione - anche questa volta abbiamo fregato tutti-
Ho letto 89, Herr Peretto, quindi 68/69 nascita. Sono scoppiato in una triste risata. Io sono del 58, nel 68 la televisione trasmetteva solo gli scioperi mondiali dei giovani. Io ero in V elementare. Ebbene amici/e, se posso dire così, ho organizzato uno sciopero. Molti compagni di classe finirono per entrare, in pochi rimanemmo fuori. Il giorno dopo: ACCOMPAGNATI DAI GENITORI E 10 BACCHETTATE A TESTA. È capitato ancora di aver organizzato un altro sciopero, era l' ultimo anno ed era una bella giornata. La primavera fece sì che allo sciopero - per nessuna ragione- vi fosse una partecipazione di quasi tutto L'Istituto. Avevo rimosso tali ricordi mister Peretto. Grazie. Io vorrei evidenziare una ulteriore sfumatura, ovvero: non appena finita una trasmissione condotta da X con ospiti A, b, C, ecc., successivamente quasi tutti gli stessi ospiti sono presenti in altra trasmissione con conduttore diverso ma che comunque aveva partecipato alla precedente trasmissione. Non so se sono stato chiaro. Per intanto qui, in bassa Terronia, il tempo è bello (Potenza è la città più fredda d'Italia. Vedo se posso organizzare uno sciopero. Buona scioperata anche a voi tutti. Ps, il potere contrattuale di un imbecille come me che appartiene al parco buoi: continuo a ripetere, numeri alla mano, non chiacchiere al vento, che la repubblica Ceca presenta 80. 000 casi e 900, 1. 000 morti al giorno, in proporzione, e nessuno se ne frega, se a dirlo fosse un giornalista, che non ha tanta dimestichezza con i numeri (generosità), la notizia scatenerebbe il pandemonio. Per via della scienza presente in queste affermazioni perché giornalista. Bravo Herr. Peretto.
Sabato 27 febbraio 2021 02:36:46
Giornalismo italiano
Salve,
da molto tempo seguo con crescente fastidio la sua conduzione della trasmissione Otto e mezzo. Lei non si distingue nello sconfortante panorama del giornalismo italiano affollatissimo di giornalisti parziali ed incapaci di proporre un vero giornalismo di inchiesta come quello anglosassone.
Non capisco se lei sia costretta a subire le ingerenze del suo editore oppure, più semplicemente, se lei aderisca spontaneamente e con entusiasmo ad una linea editoriale improntata ad una servile finalità.
Trovo imbarazzante la costante e prevalente presenza dei giornalisti del Fatto Quotidiano. Ritengo insopportabile lo spazio, enorme, immancabilmente offerto a Travaglio. In molte occasioni le sue domande hanno lo spudorato obiettivo di scatenare le invettive comiziali di questo suo gradito ospite. Non di rado ho trovato vergogna io per lei!
Meriterebbe le fosse rivolta questa antica dichiarazione: "posso perdonare quello che fa a me (spettatore) ma non quello che fa a se stessa".
Giudico molto improbabile che queste mie dichiarazioni possano sortire una seria riflessione e meno che mai possano generare delle deviazioni di rotta, ma se fossero in grado di far scaturire almeno un dubbio sarebbe già un grande risultato.
P. s. Come mai in una sua trasmissione non viene mai invitato il prof. Ricolfi che con il suo ultimo libro denuncia gli effetti criminosi (migliaia di morti) del governo del suo amatissimo Conte? La ragione risiede nel terrore che la logica dei numeri smascheri la catastrofica gestione della pandemia da parte di uno dei peggiori governi della storia della Repubblica? Perché non proporre un serio confronto tra Travaglio e Ricolfi? Il giornalismo italiota non prevede inchieste preconfezionate?
R. R.
Venerdì 26 febbraio 2021 19:01:31
Il Professore Conte
Oggi ho seguito la lectio magistralis del Prof CONTE. Dopo l' introduzione ha continuato col dire testualmente:
"... ogni decisione assunta dai governi, hanno avuto... ". -Capisco che andare con gli zoppi, vedi strafalcioni di tanti Onorevoli dei 5 Stelle, si impara a zoppicare, ma un errore da Terza Elementare, cosi' clamoroso, non me lo aspettavo. Mi ritorna in mente quanto da piu' parti all'inizio si sussurro'. Dissero che Conte aveva vinto il concorso di Docente, e che nella Commissione c'era il suo Socio di Studio, Prog Guido Alpa. Ci fu anche una interpellanza dei PD, ma tutto fini' senza risposte. A pensar male...
Giovedì 25 febbraio 2021 21:18:24
Wir sind das Volk e l'insegnamento che Mattarella e Draghi tentano di dare alla politica italiana
Stimata Lilli,
sono un tuo conterraneo di mezza età Südtirol ist mein Zuhause l'Italia la mia patria.
Ero un giovane ventenne quando nell'estate 1989 sono nati i primi movimenti che hanno portato alla più grande rivoluzione pacifica del XX secolo.
Quel movimento di grande voglia di libertà mi ricorda i tempi attuali, il popolo reclamava libertà la classe politica oligarchica trincerato dietro la sua cecità perdeva credibilità.
Ho purtroppo raggiunto un eta nella quale mi ricordo almeno 2 fasi in cui si è parlato nel nostro paese del punto più basso della nostra politica e di responsabili: tangentopoli e la rielezione di Napolitano a Presidente.
Oggi in questo momento cosi critico non solo per il nostro paese ma per il mondo ci ricadono pensando che noi stupidi cittadini vi siamo dimenticati.
Il messaggio di Matterella è di Draghi è forte e chiaro: È IL MOMENTO DI PENSARE AL BENE DEI CITTADINI E NON AGLI INTERESSI DEI PARTITI.
Purtroppo solo i politici e ahimé voi giornalisti non lo avete capito o non lo volete capire, loro perché hanno dimenticato cosa voglia dire democrazia cioè rappresentanza del popolo voi per interessi di audience.
Tutto questo dibattito politico televisivo condotto e interpretato sempre dai soliti noti fa male malissimo al paese, io seguo tutti i giorni il suo programma perché ho immensa stima di lei ma devo dire che purtroppo anche lei è complice di questo vortice mediatico malato che non ci porterà lontano.
E per questo concluso riallacciandomi al mio titolo: Wir sind das Volk faccia lei il primo passo e difenda gli interessi dei cittadini tutti indipendentemente dalle credenze e dal colore politico. Un idea sarebbe quella di far partecipare alle sue trasmissioni oltre ai soliti saccenti maestri di politica anche cittadini normali che vivono la vita reale e non quella virtuale a cui ormai vi siete conformati.
Con immensa stima
Alessandro Peretto
Giovedì 25 febbraio 2021 21:05:23
Signora Gruber perché nessuno attacco alla grande Europa (ed io sono un credente europeista) della non esistenza di una grande casa farmaceutica... nemmeno una... e oltre al fiscale danese esiste anche una pensione danese, stipendi danesi e servizi efficienti. GRAZIE LUIGI
Ho cominciato a fare zapping durante Otto e mezzo