Messaggi e commenti per Lilli Gruber - pagina 9
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Frasi di Lilli Gruber
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Lunedì 17 ottobre 2022 07:47:26
Risposta
Pasquino si dispiace che abbia suscitato la sua rabbia. Pasquino non è mai rabbioso, ma indignato.
Venerdì 14 ottobre 2022 11:19:18
Bella ciao e Pasquino
"Bella ciao" è una cosa, chi non vuole cantarla è un'altra, La Russa ne é ancora un'altra. Hai fatto un'ammucchiata di banalità dalle quali risalta solo che per te, chi non è di sinistra è da buttare semplicemente nel cesso perché è un pericoloso fascista, dittatore sanguinario e liberticida. Apri gli occhi, Pasquino, e renditi conto delle condizioni miserevoli alle quali il nostro Paese è stato portato in16 anni di "governi" fatti di nepotismo, di voti di scambio, di clientelismo, di degrado e di indifferenza totale alla sofferenza degli Italiani, tutti pilotati dai tuoi amati sinistroidi che di sinistra sono solo a parole. I "diritti" acchiappa-voti che difendono, lo ius schole, la cannabis, l'aborto, la famiglia arcobaleno non comportano nessuno sforzo impegnativo per loro, fanno la leggina ad hoc e il gioco è fatto. La vera sinistra deve lottare per assicurare il benessere dei cittadini che governa, un benessere fatto di lavoro ben retribuito, di riduzione delle imposte, di sicurezza e di immigrazione controllata, assistita e preparata a lavorare non lasciata libera di delinquere, spacciare e dormire miseramente sotto i ponti. Non ultimo, di rispetto per il nome dell'Italia che non va sminuita e criticata con gli stranieri con i quali invece dovrebbero sottolineare la storia, l'arte, le capacità tecniche e scientifiche di cui dispone e che gli altri apprezzano e i tuoi amici ignorano.
Giovedì 13 ottobre 2022 17:37:53
Stamattina mi sono alzato e ho trovato l’invasor
“Stamattina mi sono alzato
e ho trovato l’invasor”
“Bella ciao”. l’orgoglio dell’Italia
“Bella ciao”, la canzone della Resistenza, dei partigiani,
che rappresenta i valori fondanti della Carta degli Italiani,
oggi è cantata in tanti Paesi, in tante civiltà,
dove c’è rivolta, lotta partigiana, sete di libertà.
E’ l’occasione del riscatto dalla vergogna del fascismo,
che distrusse il nostro Paese e introdusse il razzismo.
Cantata nella la primavera araba e contro le globalizzazioni,
contro i disastri climatici, in tante manifestazioni,
a Kobane, a Raqqua, dai Curdi decisi e coraggiosi,
in Sudan, in Libano, in Cile, dai tanti rivoltosi.
A Smirne, in Turchia, le note della canzone
risonarono nelle moschee contro l’oppressione.
Oggi le donne iraniane si ribellano alla teocrazia
e insieme agli studenti lottano per la democrazia
e cantano “Bella ciao”, con grido liberatorio e forte,
sfidando l’oppressione a costo della loro morte.
Con spocchia una cantante non l’ha voluta cantare,
è un’ignorante, dovrebbe la storia italiana studiare.
Purtroppo, ci dovremmo ancor amaramente vergognare
se si è permesso al destrorso La Russa essere parlamentare,
che ha contrastato con la sua velenosa bile
di scegliere la canzone per festeggiare il 25 aprile.
Dobbiamo essere, comunque, orgogliosi se una nostra canzone
viene cantata nei Paesi in cui c’è dittatura e oppressione.
Pasquino, ottobre 2022
Martedì 5 luglio 2022 10:03:52
Tragedia della Marmolada
Cara Lilli,
peccato che il tuo 8 e mezzo sia per un pò in vacanza ma se quando tornerai in TV e parlassi della tragedia della Marmolada con distacco del seracco alle 13. 43 di una calda se non caldissima domenica di Luglio dovresti far porre l'attenzione che la buona regola degli alpinisti dice che a quella ora non si sta sul ghiacciaio e tantomeno di uno a 3000mt nè in salita nè in discesa
Non sono un alpinista come tanti che vanno in TV ma qualche ghiacciaio ho salito come Gran Paradiso, Monte Rosa oppure il Dome de Neiges in Francia sempre partiti alle non oltre le 3. 30 e rientrati non oltre le 12. 30 e forse prima
Questa è la minima regola sui ghiacciai ma già da oltre 50 anni ! perché non viene detto in TV si ha paura e di che invece si farebbe del bene e della formazione basica per chi va sui ghiacciai d'estate
cordiali saluti
giuseppe cortesi - genova
Lunedì 4 luglio 2022 08:47:33
Riflessioni sulla guerra in Ucraina
Buongiorno, qualche giorno fa avevo inviato qualche riflessione sulla guerra in Ucraina e sulle decisioni dei 7 del G7 e dei vertici della UE ma non l'ho visto pubblicato
mi piacerebbe sapere perché forse per avere definito la Von der Leyen e Charles Michel dei guerrafondai ?
Molte grazie e cordiali saluti
giuseppe cortesi
Sabato 2 luglio 2022 19:04:54
Una specialità politica tutta italiana: chiacchiere al polverone
Una specialità tutta italiana: chiacchiere al polverone
Sperimentati ed esauriti tutti i trucchi possibili per convincere gli elettori della validità delle loro fatue promesse e ottenere le agognate preferenze elettorali, gran parte dei nostri fantasiosi politici, visto il successo degli Chefs, hanno deciso di indossare la loro magica casacca immacolata per servirci manicaretti gratuiti fatti di polveroni di chiacchiere a gogo’. Ce li presentano in tutte le salse e a ritmo continuo. L’operazione è meritevole perché testimonia la cura che hanno della nostra salute: la polvere non ingrassa e non provoca picchi di colesterolo, le chiacchiere uccidono solo i fatti. La volatilità dei nostri tribuni ci ha ridotto al lumicino, tra non molto saremo costretti a razzolare nei campi come galline per nutrirci. E tuttavia, questo non accadrà perché a saziarci ci pensano loro somministrandoci ogni giorno “chiacchiere al cartoccio di polverone” fresche di giornata, una specialità che creano al momento per offuscarci la vista e la mente e rendere difficile discernere il vero dal falso. I menu che ci propongono sono ricchi, innovativi, addirittura fantasiosi. Mancando degli ingredienti essenziali come l’intelligenza, la solerzia e la capacità di guidare un paese, questi Chefs improvvisati usano sostanziose dosi di astuzia per fare assumere di volta in volta all’unico piatto che sanno proporre, il polverone di chiacchiere, forme, colori e apparenze diversi. A volte lo servono fumé accompagnato da sottintesi e sfumature devianti, altre lo trasformano in carta moschicida, chiamandolo “ius scholae” o “liberalizzazione della cannabis”, per attirare gli elettori piu’ creduloni e distrarci dai problemi piu’ assillanti dei quali comunque parlano, ma che sul piatto hanno sempre e soltanto la funzione di contorno. Se il bisogno di evitare argomenti spinosi si fa impellente, il piatto deve stupire dunque, lo stesso polverone ci viene servito sotto forma di annunzio-bomba, come scissioni, inaspettati atteggiamenti ostruzionistici o scandaletti vari, complice la grancassa TV-giornali di parte. E’ un modo, come un altro, per fare protagonismo spicciolo e permettere alla confusione, humus naturale della nostra politica, di continuare a regnare indisturbata. lI metodo è scontato: tutti criticano tutti, tutti vogliono rappresentare la “novità”, tutti pretendono di aver ragione, ciascuno vuole farsi credere migliore dell’altro. Molti fondano un bruscolino che chiamano “partito” o “movimento” che pero’, anche se inconsistente, consente loro di emergere dal gregge, interpretare un ruolo da “leader”, fregiarsi di un titolo, essere inseguiti da giornalisti a caccia di un “pezzo” che riempia in qualche modo una pagina da troppo tempo rimasta bianca, ma soprattutto di disporre e maneggiare a piacimento i finanziamenti, dal mezzo milione di Euro in su che, solo con un partito proprio, riescono ad arraffare grazie al due per mille. L’interesse sta nel fatto che partiti e movimenti politici sono “associazioni” e quindi, “ai sensi dell’art. 73, 1° comma, lettera c) del TUIR, enti non commerciali dal punto di vista fiscale”. (Cfr. Agevolazioni fiscali per erogazioni liberali ai partiti, G. Visconti) ergo, chi elargisce e chi riceve fondi è esentasse. Da sola, la formuletta del 2/1000, inventata per compensare la soppressione del finanziamento pubblico dei partiti, ogni anno porta nelle casse delle formazioni piu’ importanti fondi che oscillano tra i dieci e i 17.000.000 di Euro ai quali si aggiungono i fondi provenienti dal bilancio della Camera e del senato. Inoltre, tutti i partiti, grandi, medi, piccoli e piccolissimi, ricevono elargizioni di scopo da privati e imprese. Il costo della politica per i cittadini puo’ raggiungere somme da capogiro. Per queste ragioni i micro-partitini si riproducono all’infinito come un virus infestante nelle cellule vitali della politica e la ammalano. I “capetti” del quasi-nulla valgono poco o niente, ma eccellono nell’arte di cucinare gli elettori negli appositi locali dei palazzi, e altrove, con metodi da grandi Chefs tanto da riuscire a trasformare le celebri, dolcissime chiacchiere in un amaro piatto nazionale da fare inghiottire comunque ai cittadini. Tra una scorpacciata e l’altra, gli italiani vedono le rare buone idee, potenzialmente utili al paese, finire sistematicamente nel cimitero dell’oblio semplicemente perché vengono «dall’altro», il “nemico”, il temibile singolo che emerge dal coro mostrando di voler rimettere ogni cosa al suo posto. In effetti, quando un politico-mosca bianca si staglia all’orizzonte per competenza, efficacia e intelligenza, che producono consenso immediato, i suoi colleghi borsa-d’acqua-calda-scalda-poltrone, levano immediatamente gli scudi. Messa da parte la litigiosità di comodo, si compattano in formazione da coorte romana e, lance in resta, attaccano il pericoloso intruso che potrebbe alterare ii comodo status quo. I manipoli degli inetti si agitano e lo incalzano da tutti i lati per discreditarlo o addirittura farlo sparire il piu’ presto possibile. Una vota neutralizzato il pericolo, si riprende la consueta recitazione politica che incanta il suo disco sul propagandare la ferrea volontà di ciascuno di loro di “difendere gli interessi degli italiani” che in realtà si scoprono regolarmente turlupinati su tutta la linea. Non si pensi che il conseguente disinteresse dei cittadini per le urne preoccupi minimamente i nostri eroi delle maratone chiacchierecce. Ciascuno di loro, grazie a favori e favoretti generosamente elargiti a spese degli involontari, ottimi pagatori, gli italiani, ha la sua piccola cricca su cui contare per mantenere il suo misero 0. 01, l’uno, due o il “fantastico” tre per cento che gli fa godere la comoda poltrona della visibilità e gli consente di profittare dei sempre lauti proventi esenti da tasse che piovono nelle casse del suo pseudo partito. Quello della nostra politica è un caos organizzato con cura minuziosa, una sceneggiata permanente che, insieme, permettono a tutti di conservare inalterato lo status quo delle alleanze falsamente litigiose, forzate da una legge elettorale iniqua che li consentono e che chi dovrebbe e potrebbe si guarda bene dal modificare. Coerentemente, i nostri cuochi, specialisti del fumo, ma non dell’arrosto, anche se privi di stelle continueranno comunque a brillare felici delle indigestioni di chiacchiere che riescono a farci fare. Purtroppo, grazie a questa architettura di cartapesta, con i pochi politici capaci, gli incapaci mandano in malora anche il paese.
Per nostra fortuna, ogni regola ha la sua eccezione. Mai nessuno è riuscito a reggere con tanta fermezza imperturbabile lo scontro con le mezze calzette che pretendono di rappresentarci come il Presidente Draghi. Appoggiato dal previdente Presidente Mattarella, malgrado gli sgambetti e i bastoni tra le ruote, riesce a fare assumere al nostro squinternato paese un ruolo di tutto rispetto sulla scena mondiale. Una domanda nasce spontanea: e se i mediocri la smettessero di fare solo ostruzionismo e collaborassero? Forse, per una volta, le loro capacità limitate verrebbero premiate e otterrebbero inaspettati consensi perfino senza capriole da saltimbanchi o fantasiosi inganni ai danni degli elettori. “Idiota” non è mai stato e non è sinonimo di "elettore".
Martedì 28 giugno 2022 21:31:19
Bonus 110%
Seguo con interesse il suo programma e spesso si parla del bonus come di una iniziativa positiva dei 5 stelle. Nessuno dice che ha creato una speculazione mostruosa nel settore edile ed è stato applicato senza un minimo di criterio legato alla situazione economica del richiedente. Sono state pagate ristrutturazioni milionarie a possessori di ville e seconde case. Adesso il risultato sono miliardi passati nelle mani di imprese edili e impossibilità per le persone normali di accedere a ristrutturazioni che oggi possono costare 5 volte il prezzo reale. Spero che se ne possa parlare. Grazie
Lunedì 27 giugno 2022 11:20:13
Forse sempre più un immaturo e infantile pollaio
Gent. e cara Sig. ra Gruber e c. aatt. ne Redazione 8 e 1/2
Parecchio tempo che non Le scrivo, ma mi rendo conto sempre più - anche se non sono nesssuno e ormai vecchio (68) che il ns. Paese, se si può realmente chiamare Nazione, ha semplicemente... da essere rifondato dalle basi ! E non c'è tempo per una gigantesca simile opera. Disgraziate quelle persone che oggi hanno ad es. 6 anni
Cordiali saluti
Roberto Linari - Trieste
Domenica 26 giugno 2022 09:04:04
La cuccagna
La cuccagna
In alcune città e regioni come bengodi nessuno si lagna,
perché si gode per la pubblica e generosa cuccagna.
Sindaci e Presidenti per assicurasi l’elettorale sostegno
sperperano il denaro pubblico con tanto impegno,
elargendo a persone fidate e servili e ad associazioni,
organizzate da abili mistificatori e da imbroglioni.
Qualche novella Cleopatra con futili proposte di cultura
lauti proventi di denaro pubblico si assicura.
Denari pubblici dallo Stato per emergenze destinati,
quali la sanità, altrove vengono sperperati.
Questa amministrazione non certamente oculata
non viene a volte dall’opposizione controllata.
Il denaro proviene dalla pubblica tassazione
di imprese e di chi vive di lavoro o di pensione.
Perciò sarebbe giusto che tali Sindaci e Presidenti
siano sottoposti subito a giudiziari provvedimenti.
Pasquino, giugno 2022
La Nazione: realtà storica in estinzione