Messaggi e commenti per Lilli Gruber - pagina 4

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Biografieonline non ha contatti diretti con Lilli Gruber. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Lilli Gruber.

Martedì 9 gennaio 2024 12:07:06

Facciamo chiarezza
Se si scandaglia con attenzione la nostra Costituzione,
si evince il tipo di cittadino fedele alla sua realizzazione.
E’ il cittadino che ha valori emersi man mano dalla Storia,
ben scolpiti nella sua mente e nella sua memoria.
Il cittadino che apprezza la ricerca della verità,
soprattutto quella scientifica e tutte le sue varietà,
verità basate sull’evidenza e sull’attenta osservazione
e non quelle strumentali della destrorsa narrazione.
Il cittadino che sente per il prossimo tanta compassione
e si impegna per la solidarietà e uguaglianza senza esitazione.
Un cittadino che apprezza il grande valore della libertà,
senza la quale non vi è né rispetto della dignità né umanità;
il cittadino che contrasta pregiudizi e regimi autoritari
e che ammette la sua ignoranza su alcuni temi ed errori vari.
Il cittadino che da responsabile difende sempre la democrazia,
per la garanzia dei diritti fondamentali unica e valida via.
Il cittadino che si impegna cotidie a difesa di madre natura
per la sua integrità a vantaggio di ogni generazione futura.
Il cittadino a difesa dell’autonomia dei tre poteri,
fertile terreno della salvaguardia dei diritti oggi come ieri.
La Destra intende la politica come estrema polarizzazione
tra amico-nemico e inventa un nuovo nemico nella sua narrazione.
E’ chiaramente antiliberale; l’unica famiglia è quella tradizionale,
è contraria all’egualitarismo e all’emancipazione sociale,
nemica dell’immigrazione; fa uso politico dei valori cristiani;
costruisce aberranti narrazioni per carpire il voto degli Italiani;
mette il bavaglio alla stampa; vanta un sua presunta cultura;
predilige un premier accentratore e inventa ogni giorno una paura;
non contrasta la corruzione e invece favorisce l’evasione fiscale;
favorisce i profitti dei potenti e le rendite in modo plateale;
è nostalgica della passata dittatura; stravolge la Storia,
infatti per le lotte di liberazione non ha rispettosa memoria.
non ha alcuna solidarietà pr i poveri; nemica del potere giudiziario;
per una presunta etnia italica ha interesse primario;
occupa la RAI, le partecipazioni statali e posti di comando,
che, diretti da persone non adeguate li mandano allo sbando;
non salvaguardia la natura e l’incremento della pubblica sanità;
per gli investimenti per la scuola non si registrano novità,
mortifica l’attività parlamentare e sua proposta di legge nessuna,
istituzione zittita e che non fa altro che abbaiare alla luna.
Post scriptum

Chi vota la destra, come dice Fromm, è per la fuga dalla libertà;
preferisce protezione padronale, perché non ha responsabilità-
Pasquino, gennaio 2024

Venerdì 29 dicembre 2023 20:57:22

Giulia


Giulia.
Calato il sipario sulla triste vicenda di Giulia Cecchettin, la giovane trucidata barbaramente da chi diceva di amarla, ci pensano i femminicidi pressoché quotidiani a tener viva l’attenzione su un fenomeno che sta diventando endemico nel nostro paese. Come accade sempre, anche sul caso di Giulia non sono mancate le polemiche, le speculazioni degli opportunisti e gli sproloqui degli avvoltoi della politica capaci di volare basso perfino sul cadavere di una innocente, vittima della sua bontà. Abbiamo visto di tutto. Si è portata in TV gente che non sapeva cosa dire, ma che ha colto volentieri l’occasione per “apparire”. Se cani e gatti parlassero, zelanti giornalisti avrebbero intervistato anche loro. Un quadro desolante che è stato completato dal comportamento egoistico di chi ha approfittato dell’occasione per reclamare finanziamenti statali o per denigrare una volta di piu’ l’operato del governo. Non è andata meglio con certi talk shows televisivi che hanno visto qualche politicante di bassa statura e alcuni dei salottieri di professione osare manipolare i fatti a loro tornaconto politico riuscendo solo a mostrare un’indubbia capacità da contorsionisti del pensiero e della parola. Qualcuno di loro ha addirittura avuto l’irriverenza di farlo mentre fingeva di stigmatizzare l’odio e l’inganno subdolo di un assassino che, mascherato da “bravo ragazzo”, ha macellato senza pietà una giovane che si apprestava a spiccare il volo nella vita. Per qualche giorno, l’interesse generale si è spostato anche su di lui, un reo confesso, complessato e senza carattere che, per quello che ha fatto, non avrebbe meritato l’attenzione che ha avuto. Stampa e TV non ci hanno fatto mancare neppure i soliti cervelloni che si sono prodigati per ore a pontificare su questa vicenda straziante. Ci hanno subissato di chiacchiere mentre evitavano accuratamente di toccare argomenti scomodi come il dissesto della famiglia e della società italiane che, piaccia o no, vanno a briglia sciolta con le conseguenze che abbiamo tutti sotto gli occhi. Si è volutamente scansato il pericolo di parlarne per non suggerire soluzioni sgradite ai piu’ che, per forza di cose, sarebbero apparse come autocritica. Un minimo di onestà avrebbe richiesto che si riconoscesse che per troppo tempo la politica italiana ha lavorato alacremente alla demolizione di tutti quei valori etici e sociali che, avendo un carattere universale, di regola fungono da guida e fondamento di ogni organizzazione umana degna di questo nome. In fondo, lo spettacolo cui abbiamo assistito è stato, e continua ad essere, quello di una società che, pur ribollendo di sincera indignazione, sta semplicemente tentando di difendere se stessa nascondendo sotto la sabbia i suoi errori. Da piu’ di un decennio, si parla solo di diritti, mai di doveri, trasmettendo cosi’ un’idea distorta della libertà che una politica indolente e permissiva ha contribuito a far degenerare in anarchia totale. Privati della guida amorevole ma ferma della famiglia e di un sano insegnamento civico della scuola, due istituzioni che dovrebbero inculcare nei giovanissimi il rispetto di sé, degli altri, della cosa pubblica e delle leggi, i nostri giovani crescono convinti di avere soltanto diritti senza limiti. La “famiglia”, come stiamo imparando a conoscerla oggi, si è trasformata in qualcosa di indefinibile tanto se ne sono intricati i legami con due padri, 2 o perfino 3 madri, fratellastri veri o imprecisabili perché figli della madre e del nonno del fratellino. Spesso questa folla di nuovi “genitori”, è assente per svariati motivi piu’ o meno giustificabili. Non si ha tempo per occuparsi dei figli. Ne consegue una moderna forma di abbandono irreprensibile dal punto di vista aridamente legale che fa comodo per tutti. Si mettono al mondo figli e, esauriti i brevi congedi maternità e paternità, si lasciano alle cure dei nonni nel migliore dei casi o di badanti remunerate che prosciugano interamente uno degli stipendi dei genitori. Questo comportamento irrazionale, giustificato solo da un egoismo dominante, genera rimorso e spinge i “colpevoli” a compensare con un’accondiscendenza eccessiva. Le nuove generazioni piu’ agiate vengono cresciute nell’ovatta mentre le meno fortunate, per pareggiare, si arrogano il diritto di delinquere pur di tenere il passo della scarpa o della maglietta firmata. Queste consuetudini si stanno radicando nel nostro paese e provocano la reazione rabbiosa e inconsapevole soprattutto degli adolescenti che si affacciano alla vita impreparati alle difficoltà e con sotto gli occhi modelli di sola apparenza fasulla da raggiungere ad ogni costo e di trasgressioni blandamente punite o ampiamente tollerate. Una vera diseducazione che produce comportamenti asociali e irrispettosi di tutto e di tutti che, giorno dopo giorno, si caricano di sempre maggiore violenza. La “protesta” é raramente individuale, quasi sempre si ha bisogno del gruppo perché il singolo, da solo, non ha la tempra necessaria all’azione. Il governo sta tentando di mettere riparo a questa situazione ma, per restaurare valori che implicano riforme radicali ci vogliono anni ed è indispensabile la collaborazione di tutti proprio perché non sono né di destra, né di sinistra. Sono valori di civiltà per i quali non è ammesso l’ostruzionismo politico a priori. Imporre l’osservanza delle leggi, il rispetto e la disciplina non è sinonimo di fascismo, ma di comunità socialmente e concordemente organizzata. Sull’argomento non è stata detta una sola parola, né suggerita la benché minima idea che potesse aiutare a trovare una soluzione. Al contrario, con grande sussiego sono state profferite unicamente opinioni personali scontate. Nessuno ha focalizzato l’attenzione sulla necessità impellente di ricostruire da zero la nostra convivenza civile. Le condizioni attuali stravolgono chi ha un carattere debole ed è come una piantina rampicante che per crescere bene ha il bisogno assoluto di un tutore che la sorregga e la indirizzi. Non si vuole ammettere che stiamo defraudando i nostri figli dei supporti indispensabili allo sviluppo corretto della loro personalità in formazione. Li defraudiamo quando li priviamo della costante, attenta, amorevole e severa attenzione dei genitori. Non li aiutiamo lasciandoli senza una sana educazione civica scolastica a cominciare dal piccolo dettaglio non trascurabile dell’abbigliamento. Sminuiamo ai loro occhi l’autorevolezza delle istituzioni quando permettiamo che imbrattino i muri della scuola senza imporre che li ripuliscano. Latitante è anche il buon esempio che dovrebbe facilitare la trasmissione alle nuove generazioni di valori basilari come il senso del rispetto. Con aria confusa, intellettuali, pedagoghi, giornalisti e politici sottolineano timidamente l’impellente bisogno di intervenire. Qualcuno ha avuto la brillante, ridicola e quanto mai balzana idea di creare corsi di “educazione sentimentale” nelle scuole. E’ un comodo ripiego che non merita commenti. Nessuno osa minare alla base il disordine stabilito che, folli a parte, porta molti dei deboli e degli incapaci, che noi stessi creiamo, al femminicidio. Le libertà e la grande emancipazione che le nostre donne sono riuscite coraggiosamente a conquistare frustrano l’uomo che non riesce a tenere il passo. Sentendosi umiliato dalla forza di volontà, dall’ intraprendenza e dalla riuscita della sua compagna di vita, rifiuta di riconoscere in lei qualità che lui non possiede. Dapprima inconsciamente reagisce cercando di imporre divieti in nome di un amore che amore non è. Iniziano le litigate, i toni si fanno sempre piu’ accesi tanto da spingere la donna a minacciare l’abbandono. In certi casi, il complessato arriva ad usare l’unico vantaggio di cui dispone: la forza fisica che usa alternandola alle profferte d’amore, alle richieste di perdono e alle promesse di “non rifarlo mai piu” che non sarà in grado di mantenere. Il complesso di inferiorità nei confronti di una compagna che lo surclassa diventa un tarlo continuo che lo porterà, in casi estremi, alla decisione assurda e inconsulta di volersi liberare per sempre della causa quotidiana del suo malessere. Questo tipo di uomo nasce da un carattere debole e poco reattivo, ma anche da una crescita sbagliata. Sembrava che, al di là della pietà e dell’indignazione per il caso di Giulia, ci fosse un reale risveglio delle coscienze che avrebbe potuto generare una forte volontà di un cambiamento reale ed efficace. Pare che non sia cosi’. L’educazione alla pazienza, alla volontà, alla costanza, al rispetto e al sacrificio, componenti essenziali della riuscita, costerebbe rinunce e sacrifici per troppi. Riportare in auge il dimenticato senso delle responsabilità sarebbe la chiave di volta capace di fornire all’individuo di qualsiasi nazionalità o colore una inconsapevole ma validissima direttiva di vita. E’ vero che in altri paesi non va meglio, purtroppo è vero anche che l’Italia si distingue per il continuo e rumorosamente festoso banchetto al quale partecipano come invitati d’onore la maleducazione, la strafottenza, l’individualismo sfrenato, la gazzarra politica e l’anarchia totale e al quale i posti d’onore sono riservati alla violenza che ha come dirimpettaio la truffa. Ridimensioniamo tutto questo e ridurremo drasticamente il numero dei femminicidi… e non solo.

Lunedì 27 novembre 2023 20:08:59

Fratelli favoriti di Fratelli d’Italia


Lo avevo sospettato, ma ora non può essere più ignorato:
“ fratelli” non sono gli Italiani ma quelli dell’ apparato..
Infatti si privilegiano come fratelli alla Meloni tanto cari:
associazioni agricole, sindacati di polizia, balneari,
tassisti, ambulanti, associazioni private della sanità,
tutti pronti a dare al Governo consenso all’unanimità
Alla Coldiretti, ormai sostenitrice del Governo Meloni,
è stato accordato un contributo di 700 milioni.
Ma non è finita; altri contributi da erogare più tardi,
ne saranno certamente stanziati all’incirca 2 miliardi.
Inoltre il presidente, consigliere del cognato-Meloni,
vuole che l’agricoltura passi allo Stato dalle Regioni.
Alla polizia- no all’organico allargato per la sicurezza della gente-
si concede invece aumento di stipendio e uso di armi permanente.
Cospicui contributi previsti per le aziende sanitarie private,
mentre le spese per il Sistema Nazionale vengono limitate.
Ai tassisti, sempre della Destra altri fratelli privilegiati,
nuove concessioni e tanti di loro alle elezioni candidati.
Nonostante le leggi europee, si rinviano le gare per i balneari,
perché da sempre sostenuti e alla Destra particolarmente cari.
Ora la Santanché, dimentica di chi ai lidi attrezzati non può andare,
arrogante, perfino le residue spiagge libere vuole privatizzare.
Io chiedo. “ La povera gente dove prenderà d’estate il sole? ”
Sul balcone, alla finestra, per strada, insomma come Dio vuole.
Categorie di ambulanti hanno ottenuto con insistenza
di fare facili profitti, sottraendosi così alla concorrenza.
Sono certo che via via ci saranno altri fratelli privilegiati
i quali si aggiungono alla lista di parenti, sorelle e cognati.

“Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato,
prima i fratelli favoriti e ognuno sia rassegnato”

Pasquino, novembre 2023

Venerdì 24 novembre 2023 11:21:27

CNV Comunicazione non violenta


Buongiorno.
Tre anni fa ho scoperto la comunicazione non violenta che mi ha aiutato molto. Ideata da Marscal Rosemberg. In Italia c'è un centro Cnv in Emilia Romagna... All'interno di questa cnv si affrontano argomenti di sentimenti e bisogni aiuta molto a dare un nome a quello che si sente (dare un nome ai sentimenti con liste di sentimenti...) e a quello di cui si ha bisogno (bisogni soddisfatti e non soddisfatti danno luogo a sentimenti diversi). .. Secondo me è uno strumento molto valido.
Ho scritto anche al presidente del consiglio dei ministri... e a Bianca Berlinguer...
Vorrei contribuire al bene e le tento tutte...
Potrebbe essere un aiuto nelle scuole fare delle ore di cnv a tutte le età. O anche solo far leggere libri di cnv...
Forse anche parlare di questa cnv... magari anche in TV si parlasse di e soprattutto in cnv... che alla fine è empatia verso se stessi e gli altri sempre... dare rispetto e spazio e ricevere rispetto e spazio... non so come dire...
Il libro "le parole possono essere finestre oppure muri" spiega bene di cosa parlo.
Grazie. Spero diate spazio alla divulgazione della cnv, oggi più di sempre ne abbiamo tutti bisogno. Grazie. La stimo molto.

Mercoledì 22 novembre 2023 12:19:49

Cara destra italiana non sei credibile


Grazie di esistere. Esprimo profondo rammarico per l' ignobile attacco della Meloni alla sua persona. Vorrei trasmetterle una mia riflessione ed eventualmente avere un suo parere. Grazie.
Cara destra italiana non sei credibile. Si perché se la Germania ha fatto i conti con la sua storia vergognandosi di Hitler e del nazismo, definendoli senza mezzi termini dei criminali. Voi non solo non vi vergognate e non rinnegate quei criminali che sono stati Mussolini e i suoi accoliti in primis il maresciallo Graziani, si’, perché ammazzare migliaia di Etiopi coi gas e’ un crimine contro l’umanita’, ma vorreste anche dedicare a costoro vie, piazze e monumenti. Fino a che sarete rappresentati da uomini che affermano, come fece Berlusconi, che Mussolini e’ stato il piu’ grande statista italiano del ventesimo secolo – ha fatto anche cose buone, i treni arrivavano in orario – e scemenze del genere, non considerandone i crimini commessi a partire dall’omicidio Matteotti, la vostra credibilita’ sara’ pari allo zero. Ora con Giorgia state pateticamente cercando di affermare, proponendo Tolkien, una cultura di destra. Ma prima di tutto Tolkien con la destra non c’entra nulla, poi la cultura non nasce da un sentimento di rivalsa verso la sinistra, ma dall’amore. Il vostro cammino dovrebbe essere quello di tendere verso una destra liberale all’anglosassone, come fu Churchill, per intenderci. Ma finché non avrete il coraggio di vergognarvi, come ha fatto la Germania, della vostra storia passata e come aveva tentato di fare Fini, che avete ripudiato, il vostro cammino sara’ alquanto impervio e i termini destra italiana e cultura saranno solo un ossimoro.

Venerdì 17 novembre 2023 10:58:52

Dio, Patria e Famiglia - Pasquino, novembre 2023


Strombazzato è oggi il motto di Fratelli d’Italia
che purtroppo la sprovveduta gente ammalia
“Dio, Patria e Famiglia”, verbo davvero populista
della Destra italiana postfascista e sovranista.
Nella campagna elettorale si nomina Dio strumentalmente
per colpire il cuore e carpire il consenso di tanta gente.
Oggi dovremo scuotere la nostra corta memoria
per ricordare tutte le volte in cui nella Storia
è stato fatto furbesco uso politico della Divinità,
di certo non per esortare all’altruismo e alla carità.
Quale Patria? Quella dei tanti giovani partigiani
che lottarono contro nazifascisti, razzisti e disumani?
O forse quella predicata dal dittatore Mussolini
che fu causa della morte di tante migliaia di cittadini
e della totale distruzione di un intero Paese,
che, dopo, per l’impegno degli antifascisti si riprese?
Famiglia? Ci si riferisce a quella tradizionale, “normale”
o -non sia mai-a quella arcobaleno o a quella patriarcale?
No! No! Non sbaglio e so che non solo a me soltanto pare
che Lei parli della PROPRIA o di qualche compare.
Nel cerchio del potere ha inserito sorella e cognato,
i suoi fedelissimi servitori e tutto il suo apparato.
Di più: sta avocando a sé il potere di tanti organismi
per compensare tutta la parentela e i postfascisti.
.
Pasquino, novembre 2023

Mercoledì 1 novembre 2023 11:54:16

Desiderio


Gent. ma Dott. ssa Gruber, avrei avuto un piacere profondo averla come compagna di vita, tenerla come una icona, una bellezza senza tempo per amarla e rispettarla con un amore platonico, solo il tempo e la profonda conoscenza mi avrebbe dato la possibilità dell'amore vero che unisce un uomo ed una donna, avere la necessità reciproca l'uno dell'altro. Distinti Ossequi Giuseppe Muzj

Lunedì 16 ottobre 2023 21:37:30

Palestina


Buonasera dr. ssa Gruber,
Seguo spesso la sua trasmissione e mi permetto di chiederle di invitare Liisa Morgantini, fondatrice di Assopace Palestina. Ho conosciuto questa donna eccezionale durante un viaggio in Palestina e ritengo che potrebbe dare un valido contributo alla comprensione della tragica questione palestinese. Grazie per l’attenzione
Lorella Gallo

Mercoledì 11 ottobre 2023 17:13:23

Gent
D. ssa Gruber,
desidero solo ricordare che il ministro
Salvini non puo prendersela con i
magistrati visto che proprio essi
non hanno fatto chiudere la sede di
via Bellerio per il furto dei 49 milioni.
Con stima... Distinti saluti.
Attilio

Sabato 7 ottobre 2023 06:53:24

Vigliacchi


Dio ha dotato i maschi di una forte muscolatura
a difesa delle proprie donne per la loro vita sicura.
Perciò nel Medioevo i Cavalieri onoravano un giuramento:
difendere i deboli e soprattutto le donne in ogni momento.
In tutti i secoli questi compiti venivano rispettati
e coloro che li tradivano aspramente vituperati.
Oggi, haimè, c’è un susseguirci di femminicidi
e nelle menti di tanti maschi introna la parola “uccidi”.
Chi fa questo, è palese, è solo un vigliacco,
meritevole di improperi da riempirne un sacco,
oppure nella sua testa il cervello non funziona,
occorre portarlo in manicomio, perché non è persona.
Per alcuni di loro mi chiedo: ” Perché non tentano di provare
con loro pari la loro bestiale voglia di ammazzare”
“Non uccidere” recita un noto comandamento divino,
ma soprattutto la moglie, la madre e perfino il suo bambino.
Frattanto di scarpette rosse si riempiono le piazze
e spesso indifferenti assistiamo all’eccidio di donne e ragazze.
Centinaia di proteste e di cortei da donne organizzati,
ma le uccisioni di giorno in girono si sono moltiplicati.
Uomini. grida Pasquino, del presente, “civilizzati”,
vi ricordate che le donne erano difese dagli antenati
e voi, invece, a così tanto martirio sembrate indifferenti,
mentre bestie feroci uccidono tanti poveri innocenti?
Marciate anche voi in cortei per tutte le vie di ogni città
e minacciate con forza i carnefici di tanta disumanità
e trascinateli nei posti di polizia, se individuati,
per essere allontanati dal Paese e subito carcerati”.

Pasquino, ottobre 2023

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