Messaggi e commenti per Lilli Gruber - pagina 3

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Biografieonline non ha contatti diretti con Lilli Gruber. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Lilli Gruber.

Lunedì 25 marzo 2024 16:23:17

Per bulimia di potere e per invidia


Parlamentari pugliesi, forse delle normative democratiche ignari,
vigliaccamente hanno pensato di agire contro il Sindaco di Bari.
Coscienti della probabile vittoria della Sinistra alle “comunali”,
han chiesto aiuto al Governo per i loro interessi spesso illegali.
Hanno indotto Piantedosi, a destra sempre servizievole e compiacente,
ad indagare su presunte infiltrazioni mafiose nel Comune, di recente.
Quelli si sono mossi con insolita fretta non solo per bulimia di potere,
ma forse per altre motivazioni che non sono chiare, ma del tutto vere.
Nei confronti di Decaro loro sono accecati da invidia smisurata,
che accende odio e cattiveria nei loro animi e non è controllata.
La stessa invidia (perdonabile) provano gli alunni valutati con insufficienza
nei riguardi dei loro compagni che hanno successo per la loro intelligenza.
La stessa invidia che provano tutti coloro che falliscono per incapacità,
e con forte disappunto sono compatiti ed emarginati nella propria città.
Quei parlamentari sono invidiosi perché Decaro è riuscito a vincere la partita
contro le mafie baresi col suo impegno, mettendo ben a rischio la propria vita.
Sono invidiosi, perché Decaro per i suoi meriti e per tutto ciò che ha realizzato
è stato eletto Presidente dell’ANCI e nella sua città è molto stimato e amato.
Decaro è stato un Sindaco che nel suo ufficio non si è mai impoltronato,
ma, quotidianamente, o salendo su un tram o per strada ha “ascoltato. ”
I cittadini hanno espresso i loro bisogni e le loro richieste tranquillamente
e lui si è prodigato con piglio e generosità per dare soccorso prontamente.
Antonio Decaro – è disonesto negarlo – è stato un amministratore esemplare
che tutti i Sindaci d’Italia (moltissimi già lo fanno) dovrebbero davvero imitare.
Quei parlamentari, ai quali solo “a parole” premono la Patria e la Nazione,
invece di combatterlo, avrebbero dovuto collaborare con questo “Campione”.
Pasquino per suo costume evita di esporre chi sbaglia alla gogna,
ma, su questo caso, si deve pronunciare la parola “VERGOGNA”!

Pasquino, marzo 2024

Martedì 5 marzo 2024 16:13:10

Un parlamentare robot


Mi ha sempre incuriosito un noto parlamentare,
che in tutte le TV quasi tutti i giorni appare.
E’ di statura alta e di massiccia corporatura,
non gesticola, lo sguardo fisso, cosa sicura;
parla solenne come un provato vaticinatore
per glorificare la premier teatrante in tutte le ore.
Vuole apparire come il depositario della verità
e sparge contro la Sinistra tante assurde falsità.
Ma a dire il vero è solo un incallito mentitore;
le spara grosse senza alcun ritegno o pudore.
Non sto scrivendo di un parlamentare a caso,
ma dell’accanito imbonitore FOTI Tommaso.
Ad accreditare ciò che testé ho affermato,
qui di seguito un vasto florilegio ho elencato.
“I migranti sono miracolosamente in calo”.
Ogni giorno centinaia di loro nei porti fanno scalo.
“Gli obiettivi del PNRR sono stati realizzati”
Appena il 15 per cento paiano concretizzati..
“Le famiglie sono più ricche: si riduce l’evasione”.
Non si riferisce di certo all’Italia, ma ad altra Nazione.
“Nel nostro Paese finalmente c’è tanta sicurezza”. i
I femminicidi e i morti sul lavoro sono una certezza.
“Abbiamo respinto con forza il disegno della carne coltivata”
Legge che in Europa non è stata né proposta né approvata.
“I consumi crescono nel Paese con sbalzi ieri mai visti”.
5 milioni sono i poveri e 14 milioni di altri poveri previsti.
“La fiducia sul Governo aumenta, realizzati tutti i piani”.
Meloni non risolve i problemi è l’opinione degli Italiani,
PIL in calo; in aumento di 100 miliardi il debito nazionale;
la corruzione tra i primi posti del conteggio internazionale.
“La Sinistra vuole la patrimoniale e aumenta le tasse”
Tutti i condoni approvati riducono del Tesoro le casse.
“La premier Meloni gode di un prestigio accertato”.
In Europa al Paese nessun nuovo incarico affidato.
Le presidenze Antiriciclaggio e Investimenti per citarne alcuni
a Spagna e Francia, Stati ritenuti affidabili e opportuni.
Ma il robot parlamentare alle accuse gracida con dischi rotti:
“L’opposizione non si rassegna e ordisce complotti su complotti”.

Pasquino, marzo 2024

Martedì 27 febbraio 2024 18:24:43

Debito pubblico


Gent. D. ssa Gruber,
ho letto sul web dell'aumento
del debito pubblico di 105, 3 miliardi. Mi domando perché nessuno ne
parla, soprattutto Shlein e Conte? vE' una notizia falsa?
Parliamo di una cifra di debito
del 2023! quindi imputabile esclusivamente ai membri di questo governo, che non perdono occasione di dirci quanto sono bravi.
Per l'opposizione, parallelamenete al salario minimo,
sarebbe un ottimo tema su cui "combattere".
Grazie. Un cordiale saluto.
Attilio

Sabato 24 febbraio 2024 12:33:16

Secessione mascherata da autonomia


Ieri notte Garibaldi in sogno mi è venuto;
era sdegnato, irato, ma non restava muto:
“Svegliati, dormiglione, e prendi iniziativa,
se non vuoi che il Paese vada alla deriva.
Da secoli gli Italiani auspicavano Italia unita
e tanti giovani son morti per darle vita.
Le guerre d’Indipendenza per il Risorgimento,
i Mille, i Partigiani antifascisti ti rammento.
Oggi balordi calderoli mascherano la secessione,
preparando la divisione del Paese contro l’unione
e sedicenti e falsi patrioti danno loro una mano
a creare tanti staterelli come nel passato lontano.
La secolare questione meridionale sarà affossata;
la realtà tra cittadini di serie A e quelli di serie B accertata.
Si avranno 20 servizi sanitari sempre più diversificati:
cittadini del Nord tutelati, cittadini del Sud malcurati;
insegnanti del Sud meno pagati di quelli settentrionali,
diversificati i programmi, il ritorno delle gabbie salariali;
i trasporti pubblici e i pubblici concorsi differenziati:
Perciò i Meridionali a causa dell’autonomia svantaggiati.
Uguaglianza e solidarietà, pilastri della Costituzione
non avranno più corso per la distruzione dell’unione.
Ahimè! Avessi saputo che all’Unità subentrerà la secessione,
non avrei organizzato i Mille per conquistare il Meridione,
che responsabilmente consegnai alla Monarchia piemontese
e io mi ritirai a vita privata senza compensi né pretese”

Pasquino, febbraio 2024.

Martedì 20 febbraio 2024 18:57:08

Guardo la sua trasmissione di 8 1/2,
e quando sento i commenti inneggianti dei vari Bocchino e company, la voglia di spegnere il televisore é immensa.
Sembra che vivano in un mondo diverso.
Mi ricordo i politici della 1 repubblica, ma erano dei mostri rispetto a questa classe politica, sapevano coinvolgere la gente investendola nei problemi reali del paese, poi con quale metodo ottenevano i consensi altro discorso, ma questi sanno solo abbaiare.
Complimenti per Barisoni, lo inviti più spesso.
Grazie e saluti.

Lunedì 5 febbraio 2024 18:19:27

La politica e il libero arbitrio


La teologia cristiana sostiene che Dio libero l’uomo ha creato
e l’uomo con il libero arbitrio la Storia ha realizzato.
Ne consegue che Dio non è l’autore di politici devastanti,
di orribili campì di detenzione, di guerre, di despoti governanti.
E’ così! Ma per un momento una falsità vorrei immaginare:
Dio ci punisce e dolorosi eventi storici si mette a creare,
“Allora, Signore, -chiedo- perché gli Italiani hai voluto punire?
Perché governanti inconcludenti, dannosi hanno dovuto subire? ”
Fra questi cito Berlusca: tante promesse, nessuna realizzata,
nessuna riforma, pericolo di bancarotta, politica non ponderata.
Un suo pensiero fisso: ridimensionare il ruolo della Magistratura,
della quale per i suoi affari poco chiari aveva tanta paura.
Il Paese con tanti problemi irrisolti e sempre più impoverito;
al contrario lui che di giorno in giorno tanto si è arricchito.
Dopo sulla scena con il suo “vaffa” seguì un comico nazionale,
che promise stravolgimenti rivoluzionari e nuovo assetto sociale.
Ma i suoi giovani politicanti erano digiuni di politica e incompetenti
e perciò non riuscirono a realizzare i suoi mirabolanti intenti.
In questi ultimi tempi si è verificata al Governo una grande novità:
una donna, Meloni, ha assunto il ruolo della massima autorità.
Vuole essere denominata il Presidente al genere maschile,
perché da vera recitante vuole apparire forte, decisa e virile.
In Parlamento schiamazza, si infuria, strilla come una “critazzara”;
nervosamente agita le mani e le braccia, non è mai dolce e cara.
Fa la vittima, si crede ostacolata da presunti poteri forti.
Allergica all’immigrazione, ma tanti sono i migranti e i loro morti.
Alla stampa vuole mettere bavaglio; si sottrae ad ogni intervista;
fa l’occhiolino all’estrema destra, non si dichiara antifascista.
Ingaggia con piglio e costanza lotte alla Magistratura,
il cui ruolo vuol ridurre nella odierna realtà e in quella futura.
Affida ai suoi familiari e a tanti fedelissime persone
teatri, pubbliche partecipate, e tutte le pubbliche poltrone.
Tante promesse quando faceva rabbiose opposizioni,
ma nulla di fatto; però ai suoi sostenitori utili condoni.
Aveva tuonato forte contro le dismissioni dei beni italiani,
ma da premier, per fare cassa, lo sta facendo a piene mani.
Inventarsi nemici è sua costante strategia messa in pista,
che ricorda quelle della nefasta e persecutoria dittatura fascista.
Parla di Patria, di Nazione unita ma l’autonomia differenziata
causerà disunità e diseguaglianza tra Nord è Sud assicurata,
Per un suo sgangherato disegno autoritario promuove il premierato,
che sconvolgerà la Costituzione e forse ritorno al drammatico passato,
IN VERITA’
NON E’ DIO CHE PER PUNIRCI CI HA MANDATO TALI RABBIOSI O FURBI ATTORI,
MA SONO STATI RESPONSABILI PER DIFESA DEL LORO ORTICELLO TANTI ELETTORI

Pasquino, gennaio 2024

Giovedì 25 gennaio 2024 18:06:38

Cutro


Gent. D. ssa Gruber,
Solo per ricordarLe,: La premier ha detto
Che la giornata più faticosa e penosa é
Stata quella di Cutro. Dopo la pagliacciata
Del consiglio dei ministri tenutosi la e dopo
Le tante promesse ha tagliato i risarcimenti
Alle famiglie colpite dalla tragedia. Sono stati beffato.
Saluti distinti
A. Ghilardi

Domenica 21 gennaio 2024 10:10:28

Stragi nazifasciste


Dal 1943 al 1945 nel Paese furono perpetrate
46 stragi: tanti innocenti uccisi a fucilate
senza alcuna pietà da barbari nazifascisti;
3837 furono le vittime di quei giorni tristi.
Ne cito solo alcune: Marzabotto, Fosse Ardeatine,
scolpite nel cuore di democratici cittadini e cittadine.
Le vittime non hanno pace, sono più che amareggiate,
per la presenza oggi di squadre fasciste smemorate.
L’insegnamento di Gesù è più che secolare:
“Amare il prossimo e perfino i nemici perdonare”.
Ma gli stragisti non sono persone da considerare;
non sono stati “prossimi” da amare e da perdonare.
Per la loro bestialità, per la cinica disumanità
dovrebbero essere condannati da ogni comunità
e così anche il loro colpevole mandante: Mussolini,
che non arretrò neanche davanti ai bambini.
Va ricordato inoltre che 312.000 furono i morti militari
nella guerra fascista e 250.000 vittime civili pari pari.

Pasquino, gennaio 2024

Elenco delle stragi
Accanto alla località i numero delle vittime
Marzabotto 775
Stazzema 560
Ardeatine 335
Lippa 269
Fucecchio 174
Cavriglia 173
Vinca 162
San Torenzo 159
Pisino 157
Fosse del Frigido 149
Civitella 135
Castello di Godego 135
Costrignano 130
Pietranseri 125
Monte di Nese 118
Vallucciole 10
Benedica 97
Giornate di Napoli 93
Acerra 84
Tissano 84
Nicciolleta 77
Monte di Nese 73
Birchinia 70
Collegno 67
Cibeno 67
Fosse di Natisone 66
Ronchidoso 66
Yavolicci 64
San Polo 63
Pesescala 63
Foscalina 61
Forno 50
Turchino 59
Capolapiaggia 59
Civitella 59
Cresini 58
Madonna dell’Albero 56
Guardistallo 54
Bellona 54
Ruffillo 53
Giaveno 52
Cumiana 51
Massarosa 51
Avasinis 51
Ghega 51

Martedì 9 gennaio 2024 12:07:06

Facciamo chiarezza
Se si scandaglia con attenzione la nostra Costituzione,
si evince il tipo di cittadino fedele alla sua realizzazione.
E’ il cittadino che ha valori emersi man mano dalla Storia,
ben scolpiti nella sua mente e nella sua memoria.
Il cittadino che apprezza la ricerca della verità,
soprattutto quella scientifica e tutte le sue varietà,
verità basate sull’evidenza e sull’attenta osservazione
e non quelle strumentali della destrorsa narrazione.
Il cittadino che sente per il prossimo tanta compassione
e si impegna per la solidarietà e uguaglianza senza esitazione.
Un cittadino che apprezza il grande valore della libertà,
senza la quale non vi è né rispetto della dignità né umanità;
il cittadino che contrasta pregiudizi e regimi autoritari
e che ammette la sua ignoranza su alcuni temi ed errori vari.
Il cittadino che da responsabile difende sempre la democrazia,
per la garanzia dei diritti fondamentali unica e valida via.
Il cittadino che si impegna cotidie a difesa di madre natura
per la sua integrità a vantaggio di ogni generazione futura.
Il cittadino a difesa dell’autonomia dei tre poteri,
fertile terreno della salvaguardia dei diritti oggi come ieri.
La Destra intende la politica come estrema polarizzazione
tra amico-nemico e inventa un nuovo nemico nella sua narrazione.
E’ chiaramente antiliberale; l’unica famiglia è quella tradizionale,
è contraria all’egualitarismo e all’emancipazione sociale,
nemica dell’immigrazione; fa uso politico dei valori cristiani;
costruisce aberranti narrazioni per carpire il voto degli Italiani;
mette il bavaglio alla stampa; vanta un sua presunta cultura;
predilige un premier accentratore e inventa ogni giorno una paura;
non contrasta la corruzione e invece favorisce l’evasione fiscale;
favorisce i profitti dei potenti e le rendite in modo plateale;
è nostalgica della passata dittatura; stravolge la Storia,
infatti per le lotte di liberazione non ha rispettosa memoria.
non ha alcuna solidarietà pr i poveri; nemica del potere giudiziario;
per una presunta etnia italica ha interesse primario;
occupa la RAI, le partecipazioni statali e posti di comando,
che, diretti da persone non adeguate li mandano allo sbando;
non salvaguardia la natura e l’incremento della pubblica sanità;
per gli investimenti per la scuola non si registrano novità,
mortifica l’attività parlamentare e sua proposta di legge nessuna,
istituzione zittita e che non fa altro che abbaiare alla luna.
Post scriptum

Chi vota la destra, come dice Fromm, è per la fuga dalla libertà;
preferisce protezione padronale, perché non ha responsabilità-
Pasquino, gennaio 2024

Venerdì 29 dicembre 2023 20:57:22

Giulia


Giulia.
Calato il sipario sulla triste vicenda di Giulia Cecchettin, la giovane trucidata barbaramente da chi diceva di amarla, ci pensano i femminicidi pressoché quotidiani a tener viva l’attenzione su un fenomeno che sta diventando endemico nel nostro paese. Come accade sempre, anche sul caso di Giulia non sono mancate le polemiche, le speculazioni degli opportunisti e gli sproloqui degli avvoltoi della politica capaci di volare basso perfino sul cadavere di una innocente, vittima della sua bontà. Abbiamo visto di tutto. Si è portata in TV gente che non sapeva cosa dire, ma che ha colto volentieri l’occasione per “apparire”. Se cani e gatti parlassero, zelanti giornalisti avrebbero intervistato anche loro. Un quadro desolante che è stato completato dal comportamento egoistico di chi ha approfittato dell’occasione per reclamare finanziamenti statali o per denigrare una volta di piu’ l’operato del governo. Non è andata meglio con certi talk shows televisivi che hanno visto qualche politicante di bassa statura e alcuni dei salottieri di professione osare manipolare i fatti a loro tornaconto politico riuscendo solo a mostrare un’indubbia capacità da contorsionisti del pensiero e della parola. Qualcuno di loro ha addirittura avuto l’irriverenza di farlo mentre fingeva di stigmatizzare l’odio e l’inganno subdolo di un assassino che, mascherato da “bravo ragazzo”, ha macellato senza pietà una giovane che si apprestava a spiccare il volo nella vita. Per qualche giorno, l’interesse generale si è spostato anche su di lui, un reo confesso, complessato e senza carattere che, per quello che ha fatto, non avrebbe meritato l’attenzione che ha avuto. Stampa e TV non ci hanno fatto mancare neppure i soliti cervelloni che si sono prodigati per ore a pontificare su questa vicenda straziante. Ci hanno subissato di chiacchiere mentre evitavano accuratamente di toccare argomenti scomodi come il dissesto della famiglia e della società italiane che, piaccia o no, vanno a briglia sciolta con le conseguenze che abbiamo tutti sotto gli occhi. Si è volutamente scansato il pericolo di parlarne per non suggerire soluzioni sgradite ai piu’ che, per forza di cose, sarebbero apparse come autocritica. Un minimo di onestà avrebbe richiesto che si riconoscesse che per troppo tempo la politica italiana ha lavorato alacremente alla demolizione di tutti quei valori etici e sociali che, avendo un carattere universale, di regola fungono da guida e fondamento di ogni organizzazione umana degna di questo nome. In fondo, lo spettacolo cui abbiamo assistito è stato, e continua ad essere, quello di una società che, pur ribollendo di sincera indignazione, sta semplicemente tentando di difendere se stessa nascondendo sotto la sabbia i suoi errori. Da piu’ di un decennio, si parla solo di diritti, mai di doveri, trasmettendo cosi’ un’idea distorta della libertà che una politica indolente e permissiva ha contribuito a far degenerare in anarchia totale. Privati della guida amorevole ma ferma della famiglia e di un sano insegnamento civico della scuola, due istituzioni che dovrebbero inculcare nei giovanissimi il rispetto di sé, degli altri, della cosa pubblica e delle leggi, i nostri giovani crescono convinti di avere soltanto diritti senza limiti. La “famiglia”, come stiamo imparando a conoscerla oggi, si è trasformata in qualcosa di indefinibile tanto se ne sono intricati i legami con due padri, 2 o perfino 3 madri, fratellastri veri o imprecisabili perché figli della madre e del nonno del fratellino. Spesso questa folla di nuovi “genitori”, è assente per svariati motivi piu’ o meno giustificabili. Non si ha tempo per occuparsi dei figli. Ne consegue una moderna forma di abbandono irreprensibile dal punto di vista aridamente legale che fa comodo per tutti. Si mettono al mondo figli e, esauriti i brevi congedi maternità e paternità, si lasciano alle cure dei nonni nel migliore dei casi o di badanti remunerate che prosciugano interamente uno degli stipendi dei genitori. Questo comportamento irrazionale, giustificato solo da un egoismo dominante, genera rimorso e spinge i “colpevoli” a compensare con un’accondiscendenza eccessiva. Le nuove generazioni piu’ agiate vengono cresciute nell’ovatta mentre le meno fortunate, per pareggiare, si arrogano il diritto di delinquere pur di tenere il passo della scarpa o della maglietta firmata. Queste consuetudini si stanno radicando nel nostro paese e provocano la reazione rabbiosa e inconsapevole soprattutto degli adolescenti che si affacciano alla vita impreparati alle difficoltà e con sotto gli occhi modelli di sola apparenza fasulla da raggiungere ad ogni costo e di trasgressioni blandamente punite o ampiamente tollerate. Una vera diseducazione che produce comportamenti asociali e irrispettosi di tutto e di tutti che, giorno dopo giorno, si caricano di sempre maggiore violenza. La “protesta” é raramente individuale, quasi sempre si ha bisogno del gruppo perché il singolo, da solo, non ha la tempra necessaria all’azione. Il governo sta tentando di mettere riparo a questa situazione ma, per restaurare valori che implicano riforme radicali ci vogliono anni ed è indispensabile la collaborazione di tutti proprio perché non sono né di destra, né di sinistra. Sono valori di civiltà per i quali non è ammesso l’ostruzionismo politico a priori. Imporre l’osservanza delle leggi, il rispetto e la disciplina non è sinonimo di fascismo, ma di comunità socialmente e concordemente organizzata. Sull’argomento non è stata detta una sola parola, né suggerita la benché minima idea che potesse aiutare a trovare una soluzione. Al contrario, con grande sussiego sono state profferite unicamente opinioni personali scontate. Nessuno ha focalizzato l’attenzione sulla necessità impellente di ricostruire da zero la nostra convivenza civile. Le condizioni attuali stravolgono chi ha un carattere debole ed è come una piantina rampicante che per crescere bene ha il bisogno assoluto di un tutore che la sorregga e la indirizzi. Non si vuole ammettere che stiamo defraudando i nostri figli dei supporti indispensabili allo sviluppo corretto della loro personalità in formazione. Li defraudiamo quando li priviamo della costante, attenta, amorevole e severa attenzione dei genitori. Non li aiutiamo lasciandoli senza una sana educazione civica scolastica a cominciare dal piccolo dettaglio non trascurabile dell’abbigliamento. Sminuiamo ai loro occhi l’autorevolezza delle istituzioni quando permettiamo che imbrattino i muri della scuola senza imporre che li ripuliscano. Latitante è anche il buon esempio che dovrebbe facilitare la trasmissione alle nuove generazioni di valori basilari come il senso del rispetto. Con aria confusa, intellettuali, pedagoghi, giornalisti e politici sottolineano timidamente l’impellente bisogno di intervenire. Qualcuno ha avuto la brillante, ridicola e quanto mai balzana idea di creare corsi di “educazione sentimentale” nelle scuole. E’ un comodo ripiego che non merita commenti. Nessuno osa minare alla base il disordine stabilito che, folli a parte, porta molti dei deboli e degli incapaci, che noi stessi creiamo, al femminicidio. Le libertà e la grande emancipazione che le nostre donne sono riuscite coraggiosamente a conquistare frustrano l’uomo che non riesce a tenere il passo. Sentendosi umiliato dalla forza di volontà, dall’ intraprendenza e dalla riuscita della sua compagna di vita, rifiuta di riconoscere in lei qualità che lui non possiede. Dapprima inconsciamente reagisce cercando di imporre divieti in nome di un amore che amore non è. Iniziano le litigate, i toni si fanno sempre piu’ accesi tanto da spingere la donna a minacciare l’abbandono. In certi casi, il complessato arriva ad usare l’unico vantaggio di cui dispone: la forza fisica che usa alternandola alle profferte d’amore, alle richieste di perdono e alle promesse di “non rifarlo mai piu” che non sarà in grado di mantenere. Il complesso di inferiorità nei confronti di una compagna che lo surclassa diventa un tarlo continuo che lo porterà, in casi estremi, alla decisione assurda e inconsulta di volersi liberare per sempre della causa quotidiana del suo malessere. Questo tipo di uomo nasce da un carattere debole e poco reattivo, ma anche da una crescita sbagliata. Sembrava che, al di là della pietà e dell’indignazione per il caso di Giulia, ci fosse un reale risveglio delle coscienze che avrebbe potuto generare una forte volontà di un cambiamento reale ed efficace. Pare che non sia cosi’. L’educazione alla pazienza, alla volontà, alla costanza, al rispetto e al sacrificio, componenti essenziali della riuscita, costerebbe rinunce e sacrifici per troppi. Riportare in auge il dimenticato senso delle responsabilità sarebbe la chiave di volta capace di fornire all’individuo di qualsiasi nazionalità o colore una inconsapevole ma validissima direttiva di vita. E’ vero che in altri paesi non va meglio, purtroppo è vero anche che l’Italia si distingue per il continuo e rumorosamente festoso banchetto al quale partecipano come invitati d’onore la maleducazione, la strafottenza, l’individualismo sfrenato, la gazzarra politica e l’anarchia totale e al quale i posti d’onore sono riservati alla violenza che ha come dirimpettaio la truffa. Ridimensioniamo tutto questo e ridurremo drasticamente il numero dei femminicidi… e non solo.

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