Messaggi e commenti per Mario Giordano - pagina 194
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Frasi di Mario Giordano
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Biografieonline non ha contatti diretti con Mario Giordano. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Mario Giordano.
Mercoledì 18 marzo 2020 17:42:27
Mercoledì 18 marzo 2020 16:36:35
In questo momento delicato molte regioni si stanno attivando per potenziare gli ospedali e attivarne di nuovi. Da noi accade che in questa situazione emergenziale avvenga il contrario. Ovvero si depotenzionano i piccoli ospedali già in difficoltà alla stregua di ambulatori. A maggior ragione noi che viviamo a La Maddalena ci sentiamo ancor più isolati. Oltretutto il servizio di elisoccorso di Olbia è stato chiuso e quello più vicino si trova ad Alghero. Ne consegue che in caso di urgenza la vita di un paziente è legata a un filo. Mi rivolgo a voi affinché possiate rendere di dominio pubblico la nostra situazione e magari trovare qualcuno che ci aiuti. qui sotto l'articolo. Cordialmente vi Ringrazio Elio Intanto da parte dei cittadini è partita una raccolta fondi per l'acquisto di un respiratore. Ma qui manca tutto medici infermieri attrezzature e denaro. Dobbiamo solo sperare di stare bene.
La Maddalena, 17 marzo 2020 – L’emergenza Covid-19 ha i suoi effetti anche sul complesso del sistema sanitario sardo: tutte le forze sono concentrate per contrastare l’epidemia, ma questo significa prendere decisioni forti e impopolari.
In base a una circolare dell’Ats, diversi ospedali “minori” vengono – per così dire – “depotenziati” per concentrare le forze sul Covid-19: lo stesso avviene al Paolo Merlo di La Maddalena che da Pronto Soccorso e Presidio di Emergenza-Urgenza diventa Punto di primo intervento.
A lanciare l’allarme è la Cgil Funzione pubblica con la segretaria generale Luisella Maccioni e la responsabile sanità Jessica Cardia.
“Significa che non solo si abbassano le protezioni e le sicurezze di quei territori, ma quel territorio non potrà garantire nessuna urgenza e nessuna emergenza, ma solo i codici bianchi perché tutto l’altro verrà dirottato In altri presidi. Oseremo dire che si mettono su le bassi per la cancellazione dei piccoli ospedali”, attaccano le due sindacaliste.
“Inoltre sempre nella stessa nota leggiamo che con effetto immediato saranno sospese le turnazioni degli anestesisti e rianimatori – continuano Maccioni e Cardia -: alla Maddalena avevamo due anestesisti quindi verranno trasferiti in altri presidi pertanto depotenziando ulteriormente quel presidio”.
E ancora: “Nella nota inoltre si legge che quelle risorse verranno impiegate in altri presidi per il Covid-19. Quindi nel peggior momento dove si dovrebbe potenziare gli ospedali si sfornisce un presidio ospedaliero si lasciano da soli li operatori ma ancora di più si abbandona un territorio, un isola”.
Come specifica la Cgil, a La Maddalena oggi sono presenti due medici di Medicina, 5 medici di Pronto soccorso (tra cui 2 anestesisti), 5 Oss e 30 infermieri.
“Ci preme evidenziare che la Maddalena, in quanto isola, è un’area disagiata dove, al momento il servizio 118 viene espletato dai volontari della Croce Verde non esistendo attualmente un organizzazione che preveda un’ambulanza medicalizzata – spiega la Cgil Funzione Pubblica -, pertanto i pazienti in codice giallo o rosso con patologie tempo-dipendenti (ad esempio Infarto miocardico acuto, ictus cerebri, politeami, gravi insufficienze respiratorie ecc) per poter ricevere al più breve tempo possibile un’assistenza sanitaria non possono che essere condotti al Presidio Ospedaliero Paolo Merlo”.
Secondo la Cgil “un servizio come quello dell’emergenza urgenza non possa essere soppresso come non si possa pensare che dei volontari possano trasferire da la Maddalena ad Olbia senza assistenza sanitaria pazienti con patologie gravi”.
La Cgil sottolinea che gli altri presidi di Primo intervento sono sulla terra ferma, mentre La Maddalena è un’isola e dunque dipende molto dalle condizioni meteo.
“Questa è una misura iniqua – conclude la Cgil -. La sanità è universale e deve essere garantisca a tutta La Gallura, Maddalena compresa, non esistono territori di serie A o poi serie B. Esiste solo sul diritto costituzionale alla salute per tutti”.
Mercoledì 18 marzo 2020 16:10:06
Carissimo Signor Giordano, mi rivolgo a Lei affinché chieda ai nostri governanti, o ai Sindaci o a chicchessia di fare un ordinanza seria e concreta. La gente continua a passeggiare, senza mascherina naturalmente, ma è pur vero che le mascherine nel nostro Paese sono introvabili, fanno assembramenti, fanno gruppo, se ne fregano totalmente di questa orribile cosa è molti ci ridono sopra anche. Se lei lo chiede magari, in televisione, per l ennesima volta, può essere che qualche decreto serio venga fatto. Avevo lasciato un msg prima di questo dove lanciavo l idea di trasmettere quel famoso film {io non l ho visto ma me ne hanno parlato) Contagio credo sia il titolo, così qualcuno magari si spaventa un po' e non esce di casa. E perché, non andare a rileggersi i Promessi Sposi e soffermarsi sul capitolo che parla della madre di Cecilia. ?
Mercoledì 18 marzo 2020 15:51:48
Quanto trasmesso ieri sera non corrisponde alla realta; sono un medico di medicina generale e leggo tutto quanto di scientifico appare in questi gg.: questo quanto la società per l'ipertensione afferma:
Società Italiana dell’Ipertensione ArteriosaLega Italiana contro l’Ipertensione ArteriosaConsiglio Direttivo GUIDO GRASSI, Presidente CLAUDIO FERRI, Già Presidente MARIA LORENZA MUIESAN, Vicepresidente MASSIMO SALVETTI, Segretario LEONARDO SECHI, Tesoriere ARRIGO F. G. CICERO GUIDO IACCARINO PIETRO MINUZ PAOLO MULATERO GIUSEPPE MULE’GIACOMO PUCCI CARMINE SAVOIA Membri del Comitato Scientifico CLAUDIO BORGHIMASSIMO VOLPE Terapia farmacologica Antipertensiva e COVID-19: la posizione della SIIA ribadita da Società Scientifiche Europee ed Internazionali Recenti notizie apparse sulla stampa laica e relative ad una presunta relazione tra ipertensione e COVID-19, nonché tra l’assunzione di terapia antiipertensiva a base di tali inibitori [ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II (ARB) ]e rischio di infezione da coronavirus, stanno contribuendo a destabilizzare le certezze acquisite da anni di studi ed evidenze sperimentali. Il ruolo delle Società Scientifiche in questi frangenti è quello di garantire punti di riferimento basati su evidenze solide e provate per la pratica quotidiana. La Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa/Lega Italiana contro L’Ipertensione Arteriosa non si sottrae a questo ruolo, e nell’assumere una posizione chiara e ferma, riprende e ulteriormente elabora quanto già precedentemente esposto da altre Società Internazionali (International Society of Hypertension, European Society of Hypertension, Council of Hypertension of the European Society of Cardiology, Canadian Cardiovascular Society and the Canadian Heart Failure Society). In modo simile alla SIIA, queste Società affermano quanto segue:1) Non esistono evidenze che associano l’ipertensione alla malattia COVID-19: sel’ipertensionefosse un fattore predisponente all’infezione da coronavirus, dovrebberoesserci più pazientiipertesi tra i malati COVID-19 rispetto a quanto osservato nellapopolazione generale; ad ogginon ci sono prove che le persone con ipertensione sianosovrarappresentate tra quellegravemente infette da COVID-19. 2) Non esistono evidenze cliniche nell'uomo che associno l’assunzione di ACE-Inibitori o ARBalla malattia COVID-19. Allo stato attuale non possiamo né dire che migliorino né dire chepeggiorino la suscettibilità all'infezione da coronarovirus3) Non esistono dati clinici in pazienti che possano confermare l'effetto dannoso (neanchequello protettivo) di ACE-Inibitori e ARB nel contesto dell'epidemia di pandemia COVID-19.
Pertanto la SIIA Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa -Lega Italiana contro l’Ipertensione arteriosa ribadisce che: A) In pazienti ipertesi stabili con infezioni COVID-19 o a rischio di infezioni COVID-19, iltrattamento con ACEI e ARB deve essere eseguito secondo le raccomandazioni contenutenelle linee guida ESC / ESH del 2018. B) Analogamente, in tutti i pazienti attualmente in terapia con ACE inibitori, ARB e nel caso deipazienti con scompenso cardiaco, anche gli ARNI, tali farmaci non devono essere sospesi. C) Nei pazienti con COVID-19 con sintomi gravi o sepsi, ACE Inibitori e ARB, alla stregua di tuttigli altri farmaci antipertensivi, devono essere usati o sospesi caso per caso, tenendo contodelle linee guida attuali. La Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa- Lega Italiana contro l’Ipertensione Arteriosa, auspica e promuove ulteriori ricerche che analizzino i dati in costante aumento sull'impatto dell'ipertensione e dei farmaci antipertensivi, in particolare ACE inibitori e ARB, sul decorso clinico delle infezioni da COVID-19, in modo da potere aggiornare le proprie posizioni man mano che nuove evidenze si rendano disponibili. Per la Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa Lega Italiana contro l’Ipertensione Arteriosa Il Presidente Prof. Guido Grassi
Mercoledì 18 marzo 2020 15:41:47
Caro mario giordano
sono un ex segretario nazionale della ugl scuola-universita
ti scrivo per denunciare quello che ho scoperto guardando i vari dpcm del consiglio dei ministri e in particolare.: bisogna denunciare conte, o la fa lei o lo faccia fare a salvini. nel consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020 conte ha deliberato nel 1 comma:"in considerazione
di quanto esposto... e per gli effettidel d. leg. vo n. 1 del 2018, e' dichiarato per 6 mesi dalla data del presento provvedimento, lo stato di emergenza in conseguenza del riscio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali tyrasmissibili ". sapeva gia' della pandemia (che è stata dichiarata dopo) era a conoscenza cazzo. tanto e' vero che tale delibera del consiglio dei ministri viene richiamata nell'art. 16 del d. l. 17 marzo 2020 n. 18 in cui dichiara:"per contenere il diffondersi del virus covi-19 fino al termine di emergenza di cui alla delibera del 31 gennaio, /(che e' di 6 mesi). .. sull'intero territorio nazionale, per i lavoratori che nello svolgimento della loro attivita'... sono impossibilitati a mantenere la distanza interp... di un metro, sono considerati dispositivi individuali (dpi). .. le mascherine chirurgiche reperibili in commercio. comma 2: ai fini del comma 1 e fino al termine dello stato di emergenza di cui alla delibera... gli individui presenti sull' intero territorio nazionale sono autorizzati all'utilizzo di mascherine filtranti prive di marchio ce...
ma ci avevano detto e continuano a dire che le mascherine si devono usare solo quando ci sono i sintomi allora dicono falsita', si devono usare sempreee cazzo.
in sostanza avendo emanato il decr. il 31/01/2020 il nostro bugiardo conte avrebbe dovuto prendere i provvedimenti che poi ha preso, non ha creduto alla gravita' da lui stesso dichiarata ed ha pensato ""niente allarmismi "" incompetente e' falso, habbiamo perso 20 giorni dal 31 gennaio al 20 febbraio primo caso accertato a codogno.
bisogna denunciarlo per ritardo e mancanza del diritto alla salute. denunciamolo forte con stima luigi ianne tel. 329/-------
Mercoledì 18 marzo 2020 15:12:22
Gentilissimo Direttore la seguo sempre con piacere e attenzione, ma aldilà' dei complimenti vorrei esporle il problema dei supermercati, in quanto cassiera nella grande distribuzione. Evito per ovvi motivi di farne il nome. Il problema si presenta nelle persone, che oltre a evitare la distanza di sicurezza ne affollano le corsie le casse e in più' arriva tutta la bella famigliola a fare la spesa. Inoltre più' persone vengono nel supermercato dalle 4 alle 5 se non 6 volte la giorno. AIUTO NON MI VOGLIO AMMALARE essendo “costretta a lavorare“. Come possiamo evitare tutto ciò'. La ringrazio per l'attenzione che vorrà' dedicarmi. Cordiali saluti
Mercoledì 18 marzo 2020 14:51:45
Salve, mi chiamo Angela e scrivo dalla provincia di Grosseto, ho due domande, la prima mi piacerebbe sapere quante persone vengono ricoverate con altre patologie e muoiono di Coronavirus, la seconda domanda è: ma gli Extracomunitari che fine hanno fatto? perché ho letto che in Lombardia stanno ammassati in questi centri di accoglienza, e poi secondo me arrivano ancora nei porti, dove vanno a finire? un governo che non sa che fare deve andare a casa, Di Maio ecc. grazie mille Le faccio i miei complimenti Lei la verità la dice.
Mercoledì 18 marzo 2020 13:10:54
Desidero far notare che in Italia esiste almeno un ditta che fabbrica anche mascherine oltre a molti altri dispsitivi per la protezione individuale in aree di kavoro. é la ditta Spasciani di Origgio (varese). Non solo il governo non le ha ordinato le mascherine ma le ha proibito la vendita all'estero di tutte le altre apparecchiature prodotte dalla stesa ditta, apparecchiature che non hanno alcuna attinenza con la protezione da virus.. Questo per far fallire la ditta in modo da essere certi che le mascherine non possano essere prodotte in Lombardia (Italia? ?)
Cordialità
Prof. R. Giovanelli
Mercoledì 18 marzo 2020 13:10:01
Ciao grande mario ti vorrei chiedere il perché non inaspriscono le pene per chi va in giro senza giustificato motivo. se ti prendo in macchina con dichiarazione non vera, sequestro del mezzo denuncia sanzione pecuniaria e torni a casa a piedi o taxi. finirebbero i furbi. ti ringrazio dell'attenzione
Mercoledì 18 marzo 2020 13:00:20
Dott. Giordano buongiorno ieri sera ho guardato la sua trasmissione sempre molto interessante e puntale, ho colto al volo l’invito di Matteo Salvini di segnalare ile carenze nel decreto Cura Italia che provvedo ad inviare pure a Lei nella speranza, che come nel suo stile, pubblicizzi questa omissione, sempre a tutela dei più deboli.
A parte le invio un altro messaggio che ho inviato a Salvini e che mi farebbe piacere leggesse pure lei, in quanto segnalo un altro grande problema sociale.
Con rispettosa stima la saluto cordialmente.
Paola Filippelli
Da:-------
Inviato: mercoledì 18 marzo 2020 06:55
A: '-------
Oggetto: I DISABILI E ANZIANI, CHE NECESSITANO DI BADANTI DIMENTICATI DAL CURA ITALIA
Priorità: Alta
Buongiorno,
mi chiamo Paola Filippelli nata 4/11/55 a Sassuolo Mo risiedo a Formigine Mo via Frosinone 77/H cell. 338 / 25 96 087.
Sono la signora che a Castelfranco Emilia ha donato a maggio 2019 la rosa benedetta di Santa Rita a Matteo Salvini.
Io devo ringraziare i ragazzi della Lega per avere aiutato tantissimo l’approvazione della salvaguardia esodati LEGGE 104 a novembre 2015, e precisamente: Matteo Salvini, Massimiliano Fedriga, Enrico Simonetti e Donatella Cerminara.
Quanto sopra per dire che io sono una caregivers familiare e noi abbiamo 2 disabili anziani in casa e nel CURAITALIA, come al solito si pensa a tutti fuorchè ai disabili e a chi li deve assistere, quali:
1) BADANTI occorre assicurare ai badanti la cassa integrazione in deroga per il periodo dell'emergenza da coronavirus. Se si vuole tutelare tutto il lavoro questo passo va compiuto. Altrimenti si scarica sulle famiglie il costo di un lavoro che non può essere svolto, se non a rischio.
Esempio: noi dal 06/03/20 abbiamo dovuto far sospendere il lavoro alla nostra badante Indiana. Lei vive in casa con una nipote e il relativo marito, i quali sono ritornati dall’India. Noi non ci siamo sentite tranquille, in quanto ha raccontato che il 6/03 al ritorno all’aeroporto di Bologna, dalla 2° fila vicino a loro, la polizia ha portato via 3 persone, per cui noi l’abbiamo fatta stare a casa, per proteggere la mamma che è una cardiopatica gravissima: lei non potrebbe sopravvivere, in caso di contagio. Questa assenza dal lavoro dobbiamo retribuirlo noi di tasca nostra, quale permesso retribuito da datore di lavoro privato, a cui non è stata estesa la cassa integrazione in deroga.
2) PERMESSI LEGGE 104 MENSILI
In questo momento di emergenza per pericolo da contagio, per proteggere i nostri 2 disabili, mia sorella di 52 anni usufruisce di L. 104
per la mamma, ossia gode dei 3 gg. retribuiti mensili, NON E’ POSSIBILE SOLO PER QUESTO PERIODO DI EMERGENZA, AUMENTARE DA 3 GG. RETRIBUITI MAGARI A 30 GG di L. 104 ?
Esempio: Per proteggere i ns. 2 disabili, mia sorella a parte i soli 3 gg al mese di L. 104 ha chiesto ferie e sta sempre in casa con loro senza uscire, io invece, che sono già in pensione e vivo in casa mia, faccio tutte le commissioni esterne, medici, ricette, farmacie, spesa e altre commissioni, porto tutto il necessario, spesa e farmaci sulla porta di casa dei 2 disabili e poi ritorno a casa mia, mentre mia sorella ritira il tutto onde evitare il contagio.
Vi saremmo grati per una modifica al CuraItalia in tal senso. E’ una vergogna che non si proteggano mai i cittadini più deboli.
Cordiali saluti.
Paola Filippelli