Ultimi commenti alle biografie - pagina 3630

Mercoledì 11 marzo 2020 11:17:09 Per: Giuseppe Conte

Caro Presidente
la preghiamo di adottare le stesse misure eccezionali restrittive di chiusura come è stato fatto a Codogno dove l'epidemia sembra essersi fermata,
La preghiamo di pensare a tutto il paese ai cittadini chiudendo tutte le attività ad eccezione di farmacie e generi alimentari.
Caro Presidente è tutta l'Italia che glielo chiede.
Fiduciosa porgo cordiali saluti
neri claudia

Da: Claudia Neri

Mercoledì 11 marzo 2020 10:58:35 Per: Lilli Gruber

Sei bravissima. Meno male che ci sei con la tua informazione seria e puntuale.
Mi piacerebbe che approfondiste il triste aspetto di chi è scappato, stupidamente, da Milano (molti giovani tra l'altro). Dove stanno? In quarantena a casa loro ben vicini ai loro amati parenti? In giro per i paesi? Chi li controlla? Un abbraccio virtuale. Mi sembra quasi di conoscerti. Grazie a tutti i tuoi collaboratori

Da: Alba Laura Sgarzi

Mercoledì 11 marzo 2020 10:50:52 Per: Luca Zaia

Gentile Presidente, la prego... chiuda tutto e ci fornisca di mascherine. Abbia il coraggio delle grandi, anche se difficili, decisioni. Non è tempo di indugiare. Dopo ce la faremo a ricominciare. Che Dio la benedica.

Da: Stefania Graizzaro

Mercoledì 11 marzo 2020 10:48:21 Per: Mario Giordano

Chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati

Buongiorno Dr. Giordano.
Non so se lei mi legga oppure no, ma dal momento che questo blog esiste per colloquiare - visto che non possiamo più farlo di persona - ne approfitto per esprimere come tante altre volte la mia opinione sul tema caldo del momento. la diffusione del coronavirus almeno qui in Italia, date le cifre quotidianamente allarmanti che ci vengono propinate ogni giorno dai media. Mi sembra di vivere nello scenario raccapricciante di un racconto di Isaac Asimov: un virus dagli effetti sconosciuti sfugge ad un laboratorio in Cina, devastando l'umanità... E' proprio così che ci sentiamo, impauriti ed impotenti, perché quanto si sta verificando almeno in Italia, sfugge ai nostri ricordi più remoti, sfugge persino alle casistiche verificatesi all'indomani dei primi casi di AIDS che pure dilagarono a macchia d'olio, ma che non provocarono una sensazione di panico come quella che stiamo vivendo attualmente. Anche dell'AIDS non si sapeva nulla, neppure il veicolo di trasmissione, eppure io non ho memoria di questo terrore generalizzato. Ho seguito attentamente tutta la sua trasmissione ieri sera, e ritengo che più di quanto stanno facendo, i nostri medici francamente non possano fare. Sono d'accordo con le osservazioni di un altro frequentatore di questo blog: la chiusura incosciente di tanti ospedali ha portato la sanità alla rovina, perlomeno qui a Roma. E sempre per motivi di lucro. Ho ascoltato attentamente anche i consigli diffusi da medici e virologi di chiara fama. Tuttavia dentro di me permane il seme del dubbio, della mancanza di chiarezza, dell'inesistenza di norme e regole CERTE.. Proverò a fare degli esempi: qui a Roma, ieri sera intorno alle 18, c'era la serrata generale della vita di noi tutti, del genere ciò che si verifica alla vigilia di Natale oppure di Capodanno, quando tutti si rinchiudono in casa per cucinare. Mai vista una città così deserta, neppure a Ferragosto. Eppure, le norme emanate in proposito continuano ad essere labili. Perché i ristoranti (anche se non ci vado, non me lo posso permettere) devono chiudere a cena e rimanere aperti a pranzo? Forse il virus dalle 8 alle 14 non circola e dopo le 18 sì? Nessuno ci risponde. Perché i farmacisti continuano a scuotere la testa quando chiediamo le mascherine? in giro vedo un'infinità di persone che non la portano con grave rischio, a mio avviso, di contagiare gli altri (basterebbe pure uno starnuto involontario e dunque non controllabile da braccio o fazzoletto), mentre pochi altri la indossano e non si sa dove l'abbiano pescata. Perché si sono chiusi ad esempio i centri di fisioterapia che non sono palestre, ma luoghi in cui la gente si reca ad ORARIO PRESTABILITO, in genere di ora in ora, per effettuare terapie fisiche per la propria salute, mentre altri esercizi restano aperti pur facendo entrare la gente ad orari, appunto, prestabiliti? Perché incontro persone che continuano a parlare a mezzo metro di distanza e coppie allacciate come se nulla fosse? Proverò a spiegarlo io, il perché: perché E' MATEMATICAMENTE IMPOSSIBILE CONTROLLARE UN PAESE DI 6 MILIONI DI PERSONE, basandosi sull'enunciazione di poche, elementari regole che tuttavia, come vediamo, non bastano ad abbassare la soglia dei contagi, ed appellandosi al senno dei cittadini. Sappiamo tutti che la madre dei cretini è sempre incinta. Personalmente, da settimane invocavo la chiusura delle frontiere e la circoscrizione delle aree infette, al fine di evitare la diffusione di un virus così contagioso, ma tutti ci hanno dormito sopra. Salvo poi ripensamenti e passi indietro che attualmente equivalgono a chiudere il recinto dei buoi dopo che gli stessi sono scappati. Sono veramente toccanti, le parole dei medici che lodevolmente sono in trincea: mancanza di posti letto, di mascherine, di attrezzature per respirare. Ma... Dr. Giordano, mi chiedo: COME MAI NESSUNO HA PROVVEDUTO, anziché sguinzagliare vigilantes per i negozi con le norme restrittive per la popolazione alla mano, A REQUISIRE, DATO LO STATO DI GRAVISSIMA EMERGENZA; ANCHE LE CLINICHE PRIVATE AL FINE DI ASSICURARE IL MAGGIOR NUMERO DI POSTI LETTO a quei poveracci, che (veramente aberrante) potrebbero essere sacrificati dal omento che sono con un piede più in là che più in qua? ? Sì, parlo proprio delle clinicone romane dove vanno ad operarsi i vip ed i calciatori, dove la gente comune non può mettere piede neppure per una visita a meno di non pagarla 500 euro allo stimato professore. Insomma, lo stato di guerra deve essere rispettato da tutti, i cittadini non possono essere i fanti in trincea che vengono mandati avanti a morire, mentre i generali permangono nelle tende da campo a sorseggiare vero caffè. E infine quattro parole sull'informazione: ma per piacere, non veniteci a raccontare favole come quella che gli altri Paesi dell'UE attualmente hanno meno casi perché ADDAVENI' il giorno che ne conteranno migliaia anche loro mentre noi italiani ne saremo fuori a testa alta! ! Intanto, questa è una fesseria: se il contagio dilagasse altrove tra qualche mese e da noi diminuissero morti e casi sospetti, ci sarebbe ugualmente da temere, perchè io non ce la vedo, l'Italia, a respingere, come dovrebbe, ulteriori visitator stranieri onde salvaguardare la nostra incolumità in favore di questa schifosa globalizzazione, alla base, ne sono convinta, di tutti i nostri guai e rinunciando al guadagno! ! E tra qualche mese sarà estate: la stagione PEGGIORE per gli anziani, data la facilità con cui gli stessi contraggono, pur facendo vita da reclusi, BRONCHITI E POLMONIT! Li facciamo morire tutti perché ormai alla società non servono più? ? Io sono certa che altrove si registrino meno casi perché... perché..., ecco, qualcuno dovrebbe PROPRIO SPEGARCELO, IL PERCHE'. Grazie a tutti

Da: Roberta

Mercoledì 11 marzo 2020 10:40:23 Per: Federica Panicucci

Io vorrei con tutte le forze che mio marito restasse a casa ma deve andare a lavorare, si e' parlato di partita iva ma quelli che, per avere lo stipendio devono timbrare il cartellino? mio marito lavora all' aeroporto e quindi sto in ansia tutto il giorno, ha solo i guanti di stoffa come adozione da parte dell' aeroporto, nessun guanto usa e getta nessuna mascherina nessun occhiale in adozione e non riusciamo neanche a trovarne personalmente. se loro garantissero uno stipendio base o er tutti anche chi timbra il cartellino non dover pagare luce gas e prestiti o l per lo meno dilazionarli tra 6/8 mesi, e ilo farebbero stare a casa senza licenziarlo io lo farei stare sicuramente con noi. grazie per l' apprensione a queste mie righe. isabella

Da: Isabella Di Aci Catena

Mercoledì 11 marzo 2020 10:29:37 Per: Mario Giordano

Mi permetto commentare alcuni passaggi della sua tramissione FUORI DAL CORO del 10. 03. 2020...

1: la domanda che Lei ha detto che le è stata posta da chissachi... " Se dimentico di comprare la carta igienica e il dentifricio, posso ritornare al supermercato? " la mia opinione in proposito...
Certe domande idiote non bignorebbe neppure portarle in trasmissione perchè offendono l'intelligenza degli italiani... comunque rispondo a quell'idiota che ha fatto questa domanda: La signora può andare al supermercato anche 10 volte al giorno... se dimentica di comprare qualcosa! Non credo che al supermercato le facciano questioni se è la 4°, la 5° o la 10° volta che ci entra! magari se cerca di fare una lista della spesa evita di uscire di casa in continuazione... visto che ci è stato suggerito di stare in casa o perlomeno uscire di casa lo stretto necessario... si può andare al supermercato anche 100 volte al giorno... a proprio rischio e pericolo, visto che ogni volta che si esce si è in qualche modo "esposti al rischio"...
Alla stessa stregua, nessuno ci potrà fare osservazione se andiamo a comprare un libro o una nuovo televisore... Evitiamo di fare una lista su cosa è permesso o cosa NON è permesso...
Stare a disquisire se il dentifricio... il libro o il televisore sono considerati motivo valido per uscire di casa mi sembra davvero mooolto poco intelligente!
Forse la maggior parte degli italiani sono più intelligenti di ciò che si pensa e sono in grado di capire l'emergenza sanitaria di questo momento e comportarsi di conseguenza, senza fare una lista inutile di ciò che si può fare e ciò che non è consigliabile fare... o una lista degli oggetti/beni indispensabili o superflui.

2: A proposito del servizio inerente la persona che entra ed esce dai caselli autostradali senza alcuna difficoltà e senza incontrare alcun controllo...
Personalmente credo che una trasmissione debba dare informazione e NON FARE POLEMICHE STERILI!
Neppure spiegando l'esercito italiano e tutte le forze dell'ordine è possibile "blindare" l'Italia e presidiare tutti i caselli autostradali nè tutte le stazioni ferroviarie italiane H24! Sicuramente verranno fatti dei controlli a campione... ma sicuramente non 24 ore al giorno!

3: questione mascherine... Ho sentito pareri discordanti: c'è chi dice che sono utili per preservare e chi dice che NON servono... o meglio servono solo al personale medico per proteggersi dagli infettati...
e allora chiedo: Se tutte le persone contagiate avessero indossato in quel momento la mascherina, avrebbero evitato il contagio? La domanda che peraltro è già stata posta in trasmissione dal il Sig Sallusti a proposito del contagio di Nicola Porro, non ha avuto una risposta esauriente e chiara in quanto il professore che ha risposto, a mio avviso NON ha risposto in modo chiaro ed esaustivo: ha "girato e rigirato" senza peraltro risponder in modo chiaro e netto alla domanda...

4: Dovendo stare a casa e quindi stando a poltrire parecchie ore sul divano a guardare la TV dove peraltro giustamente si parla quasi esclusivamente di Corona virus su qualsiasi emittente, oramai sappiano tutti che il tasso di mortalità per corona virus è intorno all' 1- 2 % o poco più... e che tutti i decessi hanno colpito per lo più persone anziane e con altre patologie. quindi c'è da distinguere tra i decessi PER corona virus o CON corona virus...
E' evidente che la medesima patologia ha reazioni diverse secondo l'età|! A 30 anni si reagisce diversamente rispetto a chi ha 65 anni!
Considerando il basso tasso di mortalità del corona virus, (che è comunque una patologia molto seria e da non sottovalutare) credo che il corona virus... non sia la causa di decesso, ma una CON. -CAUSA; una patologia che è andata a colpire un fisico già provato da altre patologie.

Da: Adriana

Mercoledì 11 marzo 2020 10:21:51 Per: Mario Giordano

Ciao Mario, se hai bisogno di un'analisi giuridica sull'attività del governo dallo stato di emergenza in poi sono a disposizione.
Grazie
Avv. Oreste Agosto amministrativista

Da: Oreste Agosto

Mercoledì 11 marzo 2020 10:17:25 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno Signor Conte, abito in Lombardia e come tanti altri mi trovo in una situazione difficile. Ho a casa quella che si definisce paziente a rischio con gravi patologie pregresse ed una mina vagante che è mio marito che lavora in un negozio come dipendente. Le chiedo con il cuore in mano di chiudere tutto perché senza il suo là, i responsabili di mio marito non chiuderanno mai i negozi ed io mi trovo in uno stato d'ansia continuo. La prego Signor Conte... lo faccia per il bene di tutti coloro che si trovano nella mia situazione. Grazie

Da: Manola Gaffuri

Mercoledì 11 marzo 2020 09:57:32 Per: Mario Giordano

A cosa sto pensando??? Beh sto pensando che tutti i vip ci stanno chiedendo di stare a casa sul divano e di giocare a monopoli o di guardare dei film o di leggere libri o... ma lo fanno giustamente dalla loro casa magari di 10 vani con vasca idromassaggio e quant’altro. Sono comunque da ammirare e non da invidiare anzi.
Vorrei vedere su #iorestoacasa magari un cittadino normale, uno che deve uscire di casa per sopravvivere e che se chiude l’attività (che sia di ristorazione o di generi diversi) si ritroverà a breve senza mezzi economici (o magari vista la situazione nel nostro paese era già in crisi), uno che vive in un monolocale o in una casa normale, un appartamento, che si preoccupa di come pagherà l’affitto/mutuo, le bollette di luce e gas, le cartelle esattoriali, gli F24, se possibile il Wi-Fi per consentire ai figli di poter studiare da casa (sempre che abbiano un pc).

Per sconfiggere il nemico coronavirus è necessaria la tranquillità dei cittadini, che devono essere rassicurati che stando a casa, sia un castello o un monolocale, non dovranno preoccuparsi della sopravvivenza della propria famiglia e che passata la tempesta tornerà il sereno.
Premesso tutto ciò sono certo che resteremo a casa e che solo pochi ignoranti continueranno a fregarsene ma gli stessi saranno arginati e portati a miti consigli.
Ringrazio tutti i medici infermieri e oss le forze dell’ordine la protezione civile e quanti si adoperano per vincere questa guerra.
Ringrazio i mass media per darci informazione e per chiarire le stesse, vorrei solo intervistassero e chiedessero anche l’opinione di persone comuni.
Prego Dio che ci protegga e ci faccia vincere questa guerra al più presto.
Buona giornata!

Da: Andrea Pier Paolo Calova

Mercoledì 11 marzo 2020 09:56:48 Per: Massimo Gramellini

Gent. mo
vorrei condividere con Lei una mia riflessione non mi interessa pubblicarla solo chiacchierare con una persona che stimo per la sua intellingenza emotiva e per la sensibilità verso le persone.
Cronaca di vita ai tempi del Coronavirus
Mercoledì, 11 Marzo
M sveglio alle 6. 30 come ogni mattina, per un attimo non ricordo nemmeno che giorno sia, da quando siamo in isolamento, a volte, faccio fatica, nei primi momenti del risveglio, a collocarmi nello spazio e nel tempo. E’ come se vivessimo in una bolla, dove tutto è sospeso, anche il respiro, pregando che la “spada di Damocle” che abbiamo, non cada sulla testa... nostra... e di chiunque altro... sì perchè questa che è capitata è una cosa che non si dovrebbe augurare nemmeno al peggiore dei nemici. Poi ricordo, è Mercoledì, è giorno di mercato nella città dove vivo, ricordo di aver finito la frutta, pensavo di prenderla giovedì al supermercato, giorno in cui di solito faccio la spesa settimanale. Però ricordo anche che dovremmo uscire solo per reali necessità, evitando comunque il luoghi affollati, e mi dico che posso aspettare domani a prendere la frutta. Ma di nuovo penso, la bancarella della frutta è proprio sotto casa, non devo fare molta strada e, se scendo subito, ci sarà ancora poca gente in giro. Allora mi preparo, guardo prima dalla finestra, per controllare che ci sia la solita bancarella, che l’ambulante abbia avuto la salute, per prima, ma anche il coraggio di esporsi, di portare avanti il suo lavoro, la sua vita, quella dei suoi famigliari, con dignità e responsabilità. Lo vedo, e vedo anche alle finestre, molti dei miei vicini, che hanno avuto il mio stesso pensiero. Mi decido, esco. Nella via le solite bancarelle. Di nuovo mi coglie un pensiero di solidarietà per queste persone, che non possono permettersi di ignorare il virus, ma nemmeno la responsabilità della propria vita e di quella delle persone a loro care. Distanziati tra loro (la distanza imposta dalle disposizioni governative), un gruppo di ambulanti che chiacchiera, cercando di confortarsi a vicenda, nella desolazione dell’uragano che ci ha colpiti. Li guardo e tacciono, guardandomi preoccupati. Non capiscono se sono un cliente, un ambulante o un esponente dell’Autorità che controlla l’applicazione della legge. Sorrido loro, sorrido con gli occhi e con il cuore, e loro immediatamente, ricambiano, nello stesso identico modo. Per un attimo siamo tutti uguali. Essere umani smarriti, cui basta uno sguardo, un sorriso, per sentirsi confortati, accolti, incoraggiati ad affrontare la giornata al meglio delle proprie forze e capacità. Saluto, mi scuso per averli interrotti, e chiedo di poter acquistare al banco frutta. Alle mie spalle, alcuni vicini, cominciano a fare capolino, aspettando pazientemente e diligentemente distanzati, dietro il cancello di ingresso del condominio dove abitiamo, il loro turno. Il fruttivendolo è estremamente cortese e premuroso, come sempre, ma questa volta, entrambi, sembriamo percepire qualcosa in più. La felicità di un ritrovato contatto umano, seppure breve e per motivi professionali. Il sollievo di poter condividere una preoccupazione, la consapevolezza di non essere soli in questa battaglia, la speranza/certezza di farcela insieme. Terminato l’acquisto, rientro, lasciando il passo, distanziata, alla prima vicina in fila dietro di me (una arzilla signora di più di 90 anni), che, ricambiando il mio saluto e sorriso, si avvia verso i suoi acquisti. Passando mi dice “t’è già fà? Brava tusa! Mi nanca la facia mi sun lavà! ” e ridiamo insieme a tutta la fila.
Ed ecco che, ancora una volta, un piccolo banale gesto/attività quotidiana ti riconcilia con la vita, per quanto complicata possa essere, e con il brutto periodo che stiamo attraversando. E ti fa pensare che, finchè manteniamo tutti la calma, la fiducia e la speranza, ce la possiamo fare... CE LA FAREMO! !
😊

Da: Paola Pezzani