Ultimi commenti alle biografie - pagina 5495
Lunedì 9 maggio 2011 15:43:40
Per: Papa Giovanni Paolo II
PAPA WOJTYLA E “ LE SUE SENTINELLE DEL MATTINO”
Giuseppe Luca
"Spalancate le porte a Cristo" era l'invito di Papa Wojtyla, scritto in lettere cubitali sul colonnato del Bernini e, sotto questo colonnato, il primo maggio, erano in migliaia i giovani che osannavano il “loro” Papa che, dal balcone, alcuni giorni prima di morire, con grande fatica, si era così rivolto loro: “Vi ho cercato, adesso voi siete venuti da me e per questo vi ringrazio”.
Un aspetto che ha fortemente caratterizzato il pontificato di Papa Giovanni Paolo II è, senza dubbio, il rapporto di simpatia, di fiducia, si direbbe quasi di «alleanza» con i giovani.
''Ma quanto chiasso! Mi date la parola?'' rimbrottò scherzosamente i giovani in una delle sue prime udienze nella Basilica vaticana. “Quando sento questo chiasso - proseguì - penso sempre a San Pietro che sta qui sotto. Mi chiedo se sarà contento, ma penso proprio di sì... »
Fu così che cominciò un lungo e bellissimo rapporto tra Papa Wojtyla e i giovani nel novembre 1978, circa un mese dopo essere stato eletto Pontefice.
''Porterà i giovani dove Lei vorrà''', gli aveva detto lo scrittore e giornalista francese Andrè Frossard nel 1980. ''Credo piuttosto che saranno loro a guidarmi'', gli aveva risposto Giovanni Paolo II.
Un colloquio che si è rivelato come una profezia, perché tra Papa Wojtyla e i giovani si é creato un legame così stretto e straordinario, che ciascuna parte ha ricevuto e donato all'altra coraggio, forza ed entusiasmo.
Non c'è stato, infatti, viaggio apostolico, visita pastorale o udienza settimanale in cui Egli non si sia incontrato con loro, non abbia rivolto loro la parola o non li abbia esortati a impegnarsi in qualcosa.
Durante il suo primo Angelus, dalla finestra che si affaccia sulla piazza del colonnato della Basilica Vaticana, di fronte a milioni di fedeli, il Papa rivolgendosi ai giovani ha detto: “Voi siete l'avvenire del mondo, voi siete la speranza della Chiesa, voi siete la mia speranza”. Era il 22 ottobre 1978.
Nella sua visita a Catania nel 1994 aveva confessato con palese sincerità: “'A me piace sempre incontrare i giovani; non so perché ma mi piace; i giovani mi ringiovaniscono”.
E nel suo libro ''Varcare la soglia della speranza'' aveva scritto: “Abbiamo bisogno della gioia di vivere che hanno i giovani: in essa si riflette qualcosa della gioia originaria che Dio ebbe creando l'uomo”.
A Cracovia, da parroco, aveva inventato ''l'apostolato dell'escursione'', portandosi ragazzi e ragazze in montagna, o nei campeggi o sui laghi. E per non dare nell'occhio, si vestiva con abiti civili e gli studenti lo chiamavano ''Wujek'', zio.
Da Papa, il 31 marzo 1985, quando decine di migliaia di ragazzi e ragazze, provenienti da tutto il mondo, si incontrarono a Roma per celebrare l'Anno Internazionale della Gioventù, indetta dall'Onu, proclamava la prima Giornata Mondiale della Gioventù, la cui celebrazione si svolse a Roma il 23 marzo 1986. Fu il primo di una lunga serie di appuntamenti tra i ragazzi e il “Papa dei giovani”.
In quell'occasione,si rivolse ai giovani di tutto il mondo con la lettera intitolata "Sempre pronti a testimoniare la speranza che è in Voi".
Durante quelle Giornate mondiali, ai toni ufficiali, Giovanni Paolo II, parlando ai giovani, ha sempre preferito usare parole semplici e amichevoli: “Vi parla un Papa che conta ormai ottant'anni, ma conserva un cuore giovane perché ha sempre voluto e intende continuare a camminare con voi che siete la speranza della Chiesa e della società”.
Con i ragazzi, è vero, ha sempre scherzato, parlato a braccio, costruendo una nuova immagine di Pontefice romano, lontana da quella ieratica di molti dei suoi predecessori. Lui stesso ne era cosciente. «Non chiamatemi Giovanni Paolo II, è un nome da vecchio, chiamatemi Karol» aveva detto ai giovani riuniti a Manila.
Ma è ancor più vero che durante quegli incontri Giovanni Paolo II non ha mai blandito i giovani, non ha pronunciato discorsi facili e immediatamente accattivanti. Di fronte ad un’immensa platea a Tor Vergata, ad esempio, ha spronato i suoi giovani interlocutori a un impegno coraggioso e militante dicendo: “Voi difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario. Voi non vi rassegnerete a un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno,vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti”.
“Vi auguro di rimanere sempre giovani, aveva detto nel dicembre 1998 in visita a una parrocchia romana, se non con le forze fisiche, di rimanere giovani con lo spirito; questo si può ottenere e raggiungere e questo io sento anche nella mia esperienza. Vi auguro di non lasciarvi invecchiare; ve lo dico io, giovane vecchio e vecchio-giovane'' .
Il Papa non parlava solo di Chiesa, di religione, ma anche dei loro problemi esistenziali, dell'amore, del lavoro, del matrimonio. E forse tutto ciò spiega perché i giovani che Egli chiamava “ le sue sentinelle del mattino”, gli erano vicini e perché Egli traeva da loro una grande energia spirituale. Per noi uomini e donne di scuola, genitori, educatori quel“Vi auguro di non lasciarvi invecchiare” dovrebbe essere il leitmotiv della nostra azione educativa. I giovani hanno la possibilità di cambiare il mondo perché sono il futuro dell’umanità e la scuola ha anche il dovere di restituire loro la speranza svegliando il desiderio sopito della capacità d’impegno per non lasciarsi invecchiare. Giuseppe Luca, [email protected] , 3334358311-095313028
Da: Giuseppe Luca
Lunedì 9 maggio 2011 01:16:46
Per: Jack Kevorkian
Un interessante articolo su Jack Kevorkian:
"Ho assistito un suicidio", leggetelo qua:
http://buenobuonogood.wordpress.com/2011/05/08/ho-assistito-un-suicidio/
Da: Matteo Vitiello
Lunedì 9 maggio 2011 00:25:50
Per: Giuseppe Moscati
Che Dio accolga la tua anima nel suo Regno Celeste per il bene che hai fatto.Uomini come te non ne verranno piu'.Grazie Prof.MOSCATI per AVERCI INSEGNATO AD AMARE.
Da: mauro
Sabato 7 maggio 2011 07:06:04
Per: Leonardo da Vinci
Leonardo da Vinci, un vero vincitore!! Sempre avanti con il tempo, direi con i secoli. Uomo straordinariamente positivo, progettava quello che voleva diventare, FAMOSO, con le sue stesse parole. In questo 21esimo secolo sappiamo che confessando parole positive possiamo cambiare il corso della nostra vita, quanto possiamo fare della nostra vita un inferno usando parole negative. A type of self-fulfilling prophecy. Magnifico genio!!!
Da: Rita
Giovedì 5 maggio 2011 11:18:16
Per: Alberto Angela
vorrei scrivere ad A. Angela per inoltrargli dei miei brevi scritti
> sulle cause della sclerosi multipla,
Da: loredana greco
Mercoledì 4 maggio 2011 21:50:21
Per: Paolo Bonolis
Gentilissimo sig. Paolo Bonolis,
sono don Francesco Della Monica parroco di S. Maria del Rovo in Cava de’ Tirreni prov di Salerno. Le scrivo questa mail per proporLe una idea che, per quanto possa essere ”assurda”, oso comunque inviarla. Visto che la nostra Comunità deve, per ormai limiti di spazio della chiesa antica e della non più idoneità del prefabbricato messo in opera più di 15 anni fa, necessariamente costruire la nuova chiesa e per questo avrei pensato di chiederLe se fosse disponibile a realizzare presso la nostra parrocchia, nel periodo che più ritiene idoneo, uno spettacolo di beneficenza per raccogliere fondi a favore del progetto. Sarebbe una bellissima testimonianza di altruismo e una buona opera compiuta a favore di una intera comunità. Sono certo di osare tanto ma confido anche nel suo buon cuore e sono certo che se sarà possibile non lascerà passare in sordina questa mia proposta. Nella attesa di ricevere un cortese riscontro saluto cordialmente ringraziando per l’attenzione.
Don Francesco Della Monica
Da: don francesco Della Monica www.parrocchiadelrovo.it
Mercoledì 4 maggio 2011 18:48:22
Per: Patty Pravo
Obiettivamente il breve brano "Sogno", colonna sonora del film "Mine Vagante" mi sembra il vero capolavoro della carriera di Patty Pravo,quello che semplicemente commuove, col testo , con la musica, con la limpidezza del timbro vocale e l'interpretazione. Siete d'accordo?
Da: Antony
Mercoledì 4 maggio 2011 18:44:14
Per: Marilyn Manson
l'unica cosa che posso dire è che è un grande
Da: giorgia
Mercoledì 4 maggio 2011 16:16:08
Per: Nelson Mandela
Cara kikikiki,
non c'è scritto quando muore perché è ancora vivo! :-)
Ad ogni modo grazie per i complimenti.
Da: Stefano
Bono
Cantante irlandese, U2
Da: erika