Georges Bernanos
Biografia • Pentimenti nazionalisti
Georges Bernanos nasce a Parigi il 21 febbraio 1888; il padre è lorenese, di possibili origini spagnole. Georges Bernanos studia presso vari collegi e seminari, laureandosi alla Sorbona in lettere e diritto. Cattolico tradizionalista, in odio alla borghesia, a Parigi viene attratto dall'Action francaise, movimento nazionalista e antiparlamentare guidato da Charles Maurras; guida un gruppo di monarchici ("Hommes de guerre") e appoggia un tentativo di ristabilire la monarchia in Portogallo.
Alla fine del 1908 entra nei "Camelots du roi", braccio secolare dell'Action francaise; il giorno 8 dicembre viene arrestato in seguito a una manifestazione nel quartiere latino. A partire dal mese di ottobre 1913 e fino al 1 agosto 1914 dirige con successo il settimanale monarchico di Rouen "L'Avant Garde de Normandie", emancipandosi dalla famiglia.
Bernanos partecipa alla prima guerra mondiale come dragone: vive duri anni di trincea durante i quali rimane ferito. In questi anni sposa Jeanne Talbert d'Arc. Nell'aprile 1918 nasce la prima figlia, Chantal. Nell'estate 1919 viene finalmente congedato.
In questo si dedica alla lettura di Léon Bloy, la Bibbia, l'Imitazione di Cristo, Freud, Conrad, Pirandello. Prima a Parigi e poi a Bar-le-Duc, per mantenere la famiglia (nel corso di sedici anni diventerà sei volte papà), lavora per una società di assicurazioni, ma non può reprimere la vocazione alla scrittura. Bernanos scrive quando può, in treno come nei bar.
Quando il papa condanna l'Action francaise, riprende i rapporti con i vecchi amici monarchici. Conferma il suo carattere di bastian contrario rifiutando la Legione d'Onore che gli viene offerta, a distanza di anni, per ben tre volte. Lasciato il lavoro di assicuratore, si stabilisce in luoghi diversi, sempre alle prese con gravi problemi di salute e di soldi.
Nel 1934 è a Palma di Maiorca dove, sorpreso dalla guerra civile spagnola, finalmente capisce l'orrore dei movimenti nazionalisti che aveva appoggiato.
Rientra in Francia ma nel 1938 parte assieme a tutta la famiglia in volontario esilio per il Brasile; qui si arrabatta come agricoltore e collabora con articoli alla Resistenza.
Nei suoi romanzi rappresenta la tensione tra il bene e il male racchiusa nell'animo umano. Il suo profondo spirito cattolico e il suo afflato mistico sono espressi chiaramente nel romanzo "Diario di un curato di campagna" (1936), la storia della lotta di un giovane prete contro il peccato, alla quale si ispirerà il regista Robert Bresson per la trasposizione cinematografica del 1951.
Dalla sua unica pièce teatrale, "Dialoghi delle carmelitane" (1949), Francis Poulenc trarrà una fortunata opera nel 1957; del 1960 è la trasposizione cinematografica per la regia di Philippe Agostini. Nel 1938 Bernanos pubblica "I grandi cimiteri sotto la luna", violento attacco contro le repressioni franchiste durante la guerra civile spagnola. Altre opere degne di nota sono "Sotto il sole di Satana" (1926), "La gioia" (1929), "Mouchette" (1937) e "Il signor Ouine" (1943).
Dopo la liberazione rientra in Francia. Georges Bernanos muore il 5 luglio 1948 a Parigi.
In una lettera, vicino al disegno della sua tomba, aveva scritto l'epitaffio: "Si prega l'angelo trombettiere di suonare forte: il defunto è duro di orecchie".
Aforismi di Georges Bernanos
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