Messaggi e commenti per Marco Travaglio - pagina 19

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Biografieonline non ha contatti diretti con Marco Travaglio. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Marco Travaglio.

Martedì 30 giugno 2020 11:53:07

Egr. Direttore, per prima cosa complimenti sempre per il Suo lavoro. La seguo da sempre. La trovo una persona obiettiva (merce rara nel ns paese) ed è proprio per questo che mi rivolgo a Lei. Mi farebbe piacere se potesse rispondermi.
Il problema:art. 117 comma 4 del cd decreto Rilancio Italia; tale art., come sicuramente saprà, impedisce di intraprendere e/o proseguire azioni esecutive contro le Asl sino al 31. 12. 2020. L'impignorabilità sancita, dovrebbe riguardare solo le somme stanziate per l'emergenza covid-19 ma, purtroppo, viene applicata in modo indiscriminato a tutti i pignoramenti, anche a quelli risalenti a tempi molto antecedenti l'emergenza (ed aggiungo ottenuti con anni di lavoro e sacrifici considerando i tempi tecnici dei ns Tribunali). A tale provvedimento non ha fatto seguito (come sarebbe invece stato necessario) alcuno strumento volto a realizzare i diritti oggetto delle procedure esecutive bloccate, parliamo di provvedimenti esecutivi emessi dall'Autorità Giudiziaria, di creditori che aspettano da anni. Non si è previsto alcun intervento presso le ASL per il pagamento dei debiti nei confronti dei terzi (fornitori, cliniche, centri accreditati etc). Aggiungo che tali crediti, definiti dall'Autorità Giudiziaria, sono gravati da interessi moratori ((8-9% annuo) con notevoli ulteriori danni per le finanze pubbliche. Le conseguenze sul sistema economico sono evidenti.
Tutti gli imprenditori, cliniche convenzionate, laboratori che in virtù di tale normativa non potranno recuperare i loro crediti nei confronti degli enti del servizio sanitario (si ripete, crediti portati da titoli esecutivi delle Autorità Giudiziaria dopo anni di lavoro e spese) potranno essere essere dichiarati falliti (con conseguenze devastanti in termini di perdite di posti di lavoro, avviamento e beni). se non riusciranno a far fronte ai loro debiti verso fornitori, dipendenti etc; come possano fare a pagare i loro debiti se non soddisfatti dei loro crediti è un mistero che la norma non svela, un rompicapo senza soluzione.
Direttore, il "nuovo" Governo giallorosso ha rispolverato una vecchia legge del Governo Berlusconi (già solo questo fatto dovrebbe far riflettere!) ma, in più, ha ripristinato una normativa già dichiarata INCOSTITUZIONALE. Una vera assurdità, una cosa senza senso, soprattutto dal momento in cui il decreto che l'ha sancita prende il nome di "rilancio Italia". Ma quale rilancio??? Credo, ma posso sbagliarmi, che per prima cosa per rilanciare il Paese, occorra pagare i debiti che lo Stato ha con tutti i suoi creditori. Credo lo abbia detto qualcuno più importante di me. Come avrà capito, faccio l'Avv. (La prego di non generalizzare... non siamo tutti ladri, bugiardi, imbroglioni, evasori), qualche persona onesta c'è ancora ed al Sud dove vivo, lottiamo per la sopravvivenza non esercitiamo la professione a Milano o Torino (purtroppo).
Essendo specializzato nel settore del recupero dei crediti della sanità, il decreto ha fulminato completamente il mio lavoro. Come se il decreto Le impedisse di fare il giornalista.
Alla luce di quanto premesso, mi sembrano senza senso le polemiche di questi giorni sull'accettazione o meno del MES; a quanto pare soldi che sarebbero destinati proprio al settore sanitario; Il Paese i soldi non li ha, lo sappiamo, la normativa di cui Le sto parlando, lo dimostra in modo palese.
Come si può coordinare questo con tutta la filosofia di cui sento tutti i giorni sui media? MES si Mes no, ma stiamo scherzando?
Non voglio poi parlare del fatto che poi con la Sanità impignorabile, lavoreranno solo gli "amici degli amici", grossi fornitori, multinazionali, senza problemi economici che possono permettersi di aspettare (lucrando gli interessi moratori) i tempi biblici di pagamento. Tutto ciò in un settore in cui ogni anno vengono arrestati o indagati molti amministratori pubblici per corruzione o concussione.
Insomma Direttore, ho bisogno di una Sua parola. Abbiamo scritto a tutti, ma Lei sa bene, i Politici...
La ringrazio anticipatamente del tempo che magari mi dedicherà.
Con stima
Francesco Chiummariello

Martedì 23 giugno 2020 21:29:23

Buonasera Travaglio, la seguo da anni a otto e mezzo e leggo i suoi editoriali che trovo quasi sempre condivisibili, ma... quando lei chiama Renzi l’innominabile io che non sono renziana mi dispiaccio per questo più che sgradevole anzi orribilmente arrogante epiteto che non fa onore a un giornalista democratico come lei. Mi creda non sono la sola a provare fastidio e sconforto per il livello bassissimo che dobbiamo subire. Le chiedo di riflettere sulla necessità o meno di insistere su questo punto. Buonasera e perdoni la mia sincera ingerenza. Adriana Monti

Giovedì 18 giugno 2020 11:36:52

Da un po' di tempo credo di riuscire ad apprezzare il direttore del Fatto che è sempre assai documentato e puntuale. Diventa totalmente inattendibile e spudoratamente fazioso quando tenta di difendere l'indifendibile dei cinque stelle. (cfr. da ultimo il caso Di Battista)

Martedì 16 giugno 2020 08:13:55

Buongiorno! Seguo da molto tempo il suo lavoro di giornalista e mi trovo spesso allineato alle sue analisi socio-economiche. In questi giorni sono veramente basito. Il Prode Anselmo è sceso in campo (Di Battista) e lancia in resta combatte i mulini a vento. Poteva scegliere momento migliore per ingaggiare battaglia? Renzi se la gode come un matto. Quod non fecerunt destre fecet Battiste. Che genio politico! Dove l'hanno pescato? dentro il fustino del Dixan? Ci mancava qualcuno che rimestasse la merda. Spero che il movimento segue Grillo e non questo Ciceruacchio da strapazzo.
Mi scuso per lo sfogo e grazie

Giovedì 11 giugno 2020 02:05:57

Egr. direttore tutta la mia ammirazione per la pazienza che riesci a trovare quando ti capita di dover contestare le affermazioni dei cortigiani come Capezzone ecc.. La loro fortuna è che le persone bisognose non si chiedono quali sono le cause delle loro privazioni e sofferenze. Credo che gli intellettuali amanti della libertà devono impegnarsi a far conoscere la verità ai cittadini che sono stati condizionati e fagocitati dal sistema ingiusto dominante.

Lunedì 8 giugno 2020 22:56:27

La prego dott. Travaglio di leggere questo scritto, sperando di un suo aiuto.

L’attività del gestore carburante è fra i lavori meno pagati in Italia.

Nessuno sa quello che accade realmente nel mondo delle petrolifere o retisti (i retisti sono dei privati che hanno di proprietà 10/50/100 impianti).

È dal 2008 che i gestori carburante gridano allo scandalo di sottomissione e capolarato del lavoro.

I retisti e le compagnie si sono aggregati alla politica, cambiando le regole con la complicità dei sindacati.
Con l’alibi del “libero mercato” si è attuato un piano che attraverso il totale controllo della differenza dei prezzi tra un impianto ed un altro ha portato al fallimento di tante gestioni (ancora piangiamo nostri colleghi che si sono tolti la vita dopo essersi sentiti frustrati e vulnerabili, perché soli!).

Le compagnie agiscono attraverso persone senza scrupoli che utilizzano un linguaggio intimidatorio nei confronti dei gestori, spingendoli alla disperazione, addossandogli colpe di cattiva gestione, mentre di fatto sono stati proprio loro a pianificarne il fallimento!

Come funziona?
Tutti quei gestori che lamentano un incongruità nelle politiche delle petrolifere e non mantengono la testa bassa, vengono sottomessi!

Al gestore preso di mira viene assegnato un listino prezzi fuori mercato, il che significa: ridurre drasticamente il suo fatturato e rendere insostenibile la copertura dei soli costi di gestione.

I clienti immaginano che i prezzi esposti nei vari impianti dipendano dall’iniziativa del singolo gestore e automaticamente, vedendo un prezzo troppo alto vanno a rifornirsi presso altri impianti più convenienti.
Le gestioni “sottomesse” vedono precipitare il proprio volume di vendita iniziano ad indebitarsi credendo che la sofferenza sia momentanea ed accidentale.

Altra arma che le petrolifere usano sul gestore e quella dell’incentivo di fine anno, strumento totalmente discrezionale, concesso ai gestori che, nonostante gli stenti, continua a lavorare duramente senza dare fastidio al management di bandiera (se sei bravo a prendere le bastonate ti danno una carota!). Questo “incentivo alla sopravvivenza”, indispensabile per il gestore già in crisi, genera una speranza economica sotto il totale controllo della compagnia divenendo il “colpo sempre in canna” per annientare la gestione.

L’impianto solitamente è diviso in due diversi segmenti, SERVITO e FAI DA TE.

Sul segmento di vendita SERVITO, io gestore, metto il carburante nelle auto, mi occupo del servizio transazione carte (bancomat, credito ed aziendali), pulisco i vetri, carico punti della campagna promozionale, converto i punti in denaro (anticipando così il costo del carburante considerato che il rimborso si riceve con la comodità di “sua maestà petrolifera”), gonfio ruote, mantengo pulita colonnina.. tutto ciò, avendo presente che, durante l’erogazione ogni errore è a mio pieno carico, con tutte le conseguenze che comporta.

Negli ultimi anni i padroni degli impianti stradali si sono inventati il così detto “differenziale”.
Il “differenziale” è il sistema che obbliga il gestore, dopo aver acquistato con proprio capitale il carburante, ad aumentare in modo vergognoso il prezzo sul servito di 19 centesimi litro, facendogli così “perdere la faccia” con la clientela sebbene, in concreto, allo stesso gestore resteranno solo 5 centesimi lordi.

Ma siamo impazziti? !

Quale legge gli permette di vendere merce, essere pagato e successivamente, su quella merce già venduta, chiedere altro denaro???

Nel segmento FAI DA TE.
Il mio compito è di tenere pulita la colonnina, offro il servizio guanti, cambio il denaro, fornisco assistenza a chi non sa utilizzare l’accettatore, controllo chi è incapace a rifornirsi, il tutto anche rapidamente, altrimenti chi sta in coda inizia a spazientirsi e decide di andare via.

Poi esistono le responsabilità ed i compiti amministrativi: chiusure, compilare registri, contabilità di banca, contabilità aziendale, fatture elettroniche, andare in banca, effettuare pagamenti, ogni settimana calcolo dei cali di giacenza da comunicare, variare i prezzi sul listino piazzale e comunicare prezzi nel portale.
Inoltre, bisogna, pulire il piazzale, mantenere i bagni puliti, curare il verde,

Se hai un collaboratore e ti lamenti per il poco utile, ti dicono: “lascia l’impianto perché non sei capace”.

Se sei solo e non arrivi a fare tutto, ti dicono che le gestioni si curano con la famiglia. Se impieghi moglie e figlio gratis a fine mese perdi sempre qualcosa.

Il gestore garantisce il pagamento del prodotto, paga in anticipo accise per lo stato, anticipa cali di giacenza, paga tutte le spese per mantenimento dell’impianto, paga i costi bancari, piange le rapine che affronta in prima persona sul piazzale (ovviamente, non possiamo permetterci un’assicurazione perché ha dei costi troppo alti), paga luce, paga il telefono, paga per l’espurgo pozzi neri, paga per lo smaltimento e per l’analisi delle polveri sottili, paga la certificazione iso 9001, paga i corsi antincendio, corsi, corsi, e altri corsi ancora, insomma: un papello da 50 cm e tutte spese a carico del gestore.

Quando tutto questo ha avuto inizio, i sindacati, dove erano?
Erano a firmare contratti vergognosi contro la categoria gestori!
Hanno dimezzato gli utili per la gestione, quando il caro vita si è più che raddoppiato, in sostanza: hanno eliminato l’autonomia decisionale al gestore.

Petrolifere e retisti danno ordini da eseguire tassativamente altrimenti ci buttano fuori.

Ultima invenzione da una petroliera italiana, incrementare utile per gestore e per la propria azienda, svolgere il servizio di transazioni e pagamenti di bollettini luce, con un utile di 0, 50 cent. per il gestore e un utile di altri 0, 50 cent. per la petrolifera.
A distanza di circa 4 mesi dall’inizio di questa iniziativa, si costata una media utile per impianto, di circa 5, 00 euro mensili.
(Spudorati senza vergogna)
ultimi 20 anni Impegnano una azienda come una petrolifera a cercare lavoro alternativi da svolgere nei propri impianti, trovando sempre lavori inutili e anti economici, impegnando ulteriormente i gestori a costi zero.

Petrolifere e retisti, sapete:
Quale è il costo per gestire un impianto?
Quanto costa gestire un incasso accise?
Quale è il giusto utile, per adempiere a tutto questo?
Sapete cosa significa tenere impianto aperto per 12 ore, anche il sabato (sebbene il sabato dovremmo essere chiusi) cercando di racimolare la giornata, allungando le ore di lavoro e cercando di perdere il meno possibile.

Petrolifere e retisti ci ridono sù, perché se noi gestori lavoriamo con orari disumani, il problema è il nostro, loro diranno di non aver obbligato nessuno a fare tutto questo, (ma di fatto, invece, siamo obbligati, perché siamo animali, animali che vogliono sopravvivere in questo sistema marcio). Però loro sono felici se il loro gestore vende di più, lasciando credere che questi sacrifici rientrano nella normalità del mestiere.

E intanto penseranno.. Non ti sta bene? Vai pure via che un altro schiavo lo troviamo e per altri 5/6 anni e sfrutteremo il suo tempo e denaro -

Perché non va via un gestore? Cosa lo porta ad insistere?

Il debito creato fino al midollo, per scarso utile. Utile deciso dalle petrolifere, dai sindacati nazionali e con la complicità di questo stato.
Quando il gestore inizia ad indebitarsi gli crolla il mondo! Perde il controllo della situazione e non ragiona più. Si perde il contatto con la realtà e si inizia a vivere nella fobia di perdere la casa data in garanzia alle banche e tutti i sacrifici di una vita di lavoro.

Il “libero mercato” delle petrolifere, ha tutta la filiera sotto controllo. Estraggono, raffinano e vendono imponendo i prezzi.

È esistito un periodo dal 2012 al 2015, con la più alta concentrazione di cambi gestione, in cui hanno distrutto tutti i loro punti vendita per farli diventare impianti gost o a gestione diretta (impianti gestiti da gruppi societari) con costi gestionali di poco più bassi, gestiti da remoto. Hanno ricevuto miriadi di denunce per mancate erogazioni, resti errati ed incidenti vari; i clienti non sapevano mai a chi rivolgersi.

Il lavoro negli impianti gost era limitato al controllo dello scarico, compilare registro. Tutto il resto era a carico della compagnia proprietaria.
Spesso gli impianti rimanevano bloccati, erano sporchi e pieni di spazzatura.
Erano impianti abbandonati a se stessi.
Per rimediare dal grave errore, dopo essersi resi conto dell’importanza della figura del gestore, stanno ritornando a concedere nuove gestioni, ma sempre, mantenendo quella ristrettezza economica, così da avere l’efficenza dell’impianto mantenendo sempre il controllo manipolatore sul gestore.

Le compagnie fanno promozioni che non servono a nulla, se non, a consentirgli di speculare sugli acquisti dei premi e ricavare una percentuale dai fornitori dei gli stessi.

A ciò si aggiunga, che tutti i gestori sono obbligati in certi periodi dell’anno ad acquistare dei pacchetti regalo. (Es. Pasqua e Natale) per ringraziare il cliente ma a spese proprie.
Ogni fine anno è obbligatorio acquistare tot litri d’olio a prezzi astronomici, per raggiungere un budget da loro stabilito (lo stesso prodotto nella grande distribuzione mediamente costa il 60/70 % in meno).

A chi assegnano nuove le nuove gestioni? A chi può interessare?

Le nuove gestioni sono assegnate a persone che sconoscono le problematiche del settore, che vedendosi assegnare un impianto di carburanti, credono di essere entrati in un mondo sano e onesto, mentre in realtà investono i loro risparmi per perderli su utili irrisori.

Invece, alcuni impianti, vengono assegnati ad autotrasportatori, che avendo tanti mezzi gestiscono “al meglio” l’attività a vantaggio di rimborsi e raggiri fiscali sul gasolio (fregandosene degli utili dell’impianto). Oppure, ancora, come si sente spesso, danno le nuove gestioni a persone che utilizzano l’attività per il riciclaggio del denaro.

Abbiamo ingoiato tanti rospi e umiliazioni, restando in silenzio.

Perché non abbiamo lasciato le gestioni?

Perché era impensabile che potesse accadere tutto quello che ci stava capitando ed aspettavamo un po’ di buon senso, speravamo che accadesse qualcosa affinché si ristabilisse l’ordine; che il governo si accorgesse dell’esistenza di questa categoria che porta nelle casse dello stato tanto denaro.
Abbiamo preso in prestito molto denaro dalle banche, ma purtroppo, esclusivamente per allungare la nostra agonia.
Si pensava, cosa facciamo dopo tanti anni?
Di fatto siamo ormai veramente pochi i “vecchi gestori”.

Vi prego di rompere questo sistema!

Bisogna cedere il decreto e le licenze alle persone fisiche e non alle società.
Le petrolifere facciano il loro lavoro, ricerca, estrazione e raffinazione.
Ai retisti che si sentono petrolieri, dico, andate a lavorare e non a speculare.
Allo stato chiedo di stabilire i prezzi di vendita.

Serve qualcuno che abbia l’onestà intellettuale di capire quanto sia sporco e disumano tutto il sistema.

Vi lascio dei link di seguito:

Trasmissione completa report su Eni 13/12/2015
https://www. raiplay. it/video/2012/ 12/Ritardi-con-Eni-e169417d- 5f6c-4f5e-b876-ba3581abc805. html

In questo link vedi come Eni ha “fatto fuori” alcuni gestori:
https://www. raiplay. it/video/2017/04/Catania-gestori- Eni-sul-piede-di-guerra-f5df52fd-6e4a- 44db-a9e5-a74c87b6922c. html

Alcuni link di colleghi suicidi
Franco Nardi
http://corrieredelveneto. corriere. it/rovigo/notizie/cronaca/ 2012/11-gennaio-2012/si-impicca- distributore-benzina-1902817531020. shtml

Renato Zanotto
http://tribunatreviso. gelocal. it/treviso/cronaca/2015/07/ 08/news/suicida-nel-magazzino-del-distributore-1.

Gestore di due carrare
https://www. padovaoggi. it/cronaca/suicidio-crisi-ospedale-
padova-benzinaio-due-carrare-giovanni-zampieri-morto-oggi-5-febbraio-2014. html

Ed altri ancora che ricordiamo con tanto affetto 🙏

Un lavoro che toglie dignità
https://www. unionesarda. it/articolo/economia/2019/03/14/ fare-il-benzinaio-oggi-un-lavoro-che-toglie-la-dignita-2-849248. html

Schiavi delle compagnie
https://www. unionesarda. it/articolo/economia/2019/03/14/fare -il-benzinaio-oggi-un-lavoro-che-toglie-la-dignita-2-849248. html

Domenica 7 giugno 2020 19:13:04

Buonasera dottor Travaglio mi chiamo Bellini Romina volevo congratularmi con lei per il suo stupendo lavoro.
Continui così La prego lei rappresenta la voce onesta di questo paese. Spero di poterla sentire presto dal vivo, ancora infinitamente grazie di tutto.

Domenica 31 maggio 2020 09:56:59

Non c'è dubbio che il giornalista Marco Travaglio non sia bravo lo è. Si è capito molto bene lui e la Gruber vogliono fare fuori a Mentana. Travaglio vuole diventare lui direttore della sette. Il suo M. 5/S le avevono promesse che sarebbe diventato direttore della RAI solo promesse di DI MAIO. Mentana ha saputo gestire la sette molto bene una rete pura trasparente. Auguri Mentana rimanga li dovè.

Sabato 30 maggio 2020 20:41:34

Caro Marco, va bene non censurare nessuno. Ma trovo inaccettabile pubblicare il pezzo di Massimo Fini che ho voluto rileggere prima di scriverti. La critica alla Sardegna è condotta con linguaggio e toni astiosi e sprezzanti (chi se la caga?). Nell’isola è tutto negativo: il mare schifoso, le beghine, i nuraghi (visto uno visti tutti), Porto Cervo con spiaggia fatta con materiali di risulta, costruzioni tirate su in fretta e furia, eccetera. Dall’altra parte la meravigliosa Corsica: foreste quasi dolomitiche, vini della Legione Straniera (!) e paesaggi stupendi per chilometri di golfi e spiagge, basta inerpicarsi Solo un po’. Gli improbabili e faziosi confronti paesaggistici fra Sardegna e Corsica sono sorprendenti, soprattutto se fatti da una persona ipovedente da molti anni. Mi sarei aspettato da te una presa di posizione decisa e non un buffetto sulla guancia a un amico capriccioso, che ha una carriera costellata da infinite polemiche e provocazioni. Mi pare che in passato anche il Fatto ne abbia avuto esperienza. Con stima. Franco Santi

Sabato 30 maggio 2020 20:13:08

Salve sig. Travaglio sono un suo sostenitore e apprezzo i suoi punti di vista e approvo sempre in pieno ed e molto preparato, volevo dire questo, visto tutti i sacrifici da parte di tanti italiani per corona virus perche i nostri politici ministri on sen parl regioni prov sindaci ecc non lasciano parte dello stipendio ? a parte i 5 stelle che lo fanno da sempre in un momento cosi sarebbe utili. e poi perche i 5 s non lo dicono mai alle trasmissioni tele o radio ecc sempre dovrebbero dirlo sempre che loro si dimezzano lo stipendio e che sono gli unici a non rubare in politica perche non li dicono mai ? non leggera il mio umile mess lo so ma a qualcuno dovevo dire queste cose saluti da un italiano che dopo 45 anni di versamenti prende 850 di pensione saluti pizzagalli paolo

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