Messaggi e commenti per Mario Draghi - pagina 76

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Mercoledì 10 febbraio 2021 11:55:40

Non è ancora stato menzionato l'Imu


Egr. Professor Draghi,
nel darLe il benvenuto assieme a molti italiani, vorrei per favore portare la Sua attenzione su questo: si parla di tassazione progressiva, lotta all'evasione fiscale, riduzione, obbligatoria ritengo, del carico fiscale, ma per quanto riguarda me e tqntissimi italiani, ne sono certa, noto che non è ancora stato menzionato l'Imu. Come Lei sa meglio di me, che sono laureata in mediazione linguistica e di anni ne ho 47, il ricalcolo delle rendite immobiliari da cui scaturisce l'Imu è dipeso da esigenze europee, in quanto, la nostra Costituzione non ammetterebbe una imposta che colpisce il patrimonio indipendentemente dal reddito. cosi' come la Germania, riguardo ad alcune scelte e richieste definite dall Sig. ra merkel, anticostituzionali, in base al loro ordinamento, non vedo perché l'Italia invece prosegue a imporre una imposta cosi' iniqua ai suoi cittadini come "sacrificio europeista", ben sapendo che in ogni caso esso ha portato al blocco del mercato immobiliare e tanto altro, oltre ada un povertà sempre piu' diffusa. Non è detto che il patrimonio voglia dire ricchezza. VA mantenuto, e con le attuali tasse e leggi sugli affitti, a volte costa piu' affittare gli immobili costa piu' che tnerlil sfitti, il che ne rende comunque impossibile il loro mantenimento. Pensaimo al taglio della spesa pubblica, e ad altre soluzioni. Stampare danaro si puo', e Lei lo sa.
Confido nell'autorità che Lei ha in Europa
Chiedo pertanto che venga affrontanto esplicitamente e con urgenza questo argomento sinora sottaciuto da tutte le forze politiche.
Distinti saluti
Ilaria Scappatura

Mercoledì 10 febbraio 2021 11:43:41

Contributo del Partito Libertario alle consultazioni per la formazione del nuovo Governo


Chiarissimo Professore
Mario Draghi
Presidente del Consiglio Incaricato
ROMA
Gentile Professore,
anche noi del Partito Libertario intendiamo prendere parte, con questa forma, alle consultazioni per la formazione del nuovo governo, offrendo il presente contributo.
Anzitutto auspichiamo che si ritorni alla normalità costituzionale, con integrale ripristino dell’esercizio pratico dei diritti fondamentali: come ha affermato da Presidente della Corte Costituzionale la Prof. Marta Cartabia, infatti, la nostra Costituzione non conosce stati di eccezione di sorta con riferimento a quei principi; e non per caso, ma per scelta deliberata dei Padri Costituenti, tanto più alla luce delle esperienze passate, e in particolare di quella della Costituzione di Weimar.
Per quanto riguarda invece le questioni di carattere economico-finanziario, riteniamo di concentrarci su di un unico punto, peraltro sufficientemente comprensivo: la necessità di rispettare la legge, contabilizzando correttamente il demanio, ossia i beni di cui all’art. 822 c. c., oltre all’etere, in quanto dichiarato demanio dalla Corte Costituzionale con più sentenze.
Dispone infatti l’art. 14 (Conto generale del patrimonio), c. 2, del Decreto Legislativo 7 agosto 1997, n. 2799 (Legge finanziaria Ciampi): “Ai fini della loro gestione economica i beni di cui all’art. 822 del Codice civile, fermi restando la natura giuridica e i vincoli cui sono sottoposti dalle vigenti legge, sono valutati in base a criteri economici ed inseriti nel Conto generale del patrimonio dello Stato”.
Ora, ciò avviene attualmente in modo solo simbolico e forfettario, senza alcuna accuratezza analitica, sicché i valori indicati nel conto del patrimonio sono, ci sia consentito dirlo, ridicoli, rispetto al carattere poderoso dei beni di cui all’art. 822 c. c. ; oltre all’etere, del quale usufruiscono emittenti radiotelevisive e colossi del web, autentici free rider del demanio, il che contribuisce a spiegare i loro utili iperbolici.
In base all’art. 822 c. c., infatti, “Appartengono allo Stato e fanno parte del demanio pubblico il lido del mare, la spiaggia, le rade e i porti; i fiumi, i torrenti, i laghi e le altre acque definite pubbliche dalle leggi in materia; le opere destinate alla difesa nazionale.
Fanno parimenti parte del demanio pubblico, se appartengono allo Stato, le strade, le autostrade e le strade ferrate; gli aerodromi; gli acquedotti; gli immobili riconosciuti di interesse storico, archeologico e artistico a norma delle leggi in materia; le raccolte dei musei, delle pinacoteche, degli archivi, delle biblioteche; e infine gli altri beni che sono dalla legge assoggettati al regime proprio del demanio pubblico”
A tutto ciò, oltre a dovere aggiungere l’etere, va assommato anche il valore dei grandiosi know how, di cui lo Stato dispone in tutti i settori in cui esprime capacità e potenza in termini di beni immateriali.
Si tratta, quindi, di un poderoso capitale naturale e artificiale, fisso e circolante, materiale e immateriale, di valore inestimabile (al quale aggiungere quelle del patrimonio in senso più lato, ad esempio tutte le infrastrutture, opere pubbliche e simili), che appartiene direttamente ai cittadini.
Già i grandi giuristi bolognesi del medioevo, infatti, ritenevano che questi “beni della corona”, inalienabili da parte del sovrano, pena la violazione del giuramento di incoronazione, fossero in ultima analisi riconducibili al “popolo”, anche perché, in base alle Sacre Scritture, “Dio ha donato la Terra in comune agli uomini”.
Venendo a tempi più vicini a noi, è almeno dal XIX secolo che la dottrina costituzionalistica è unanime nel ritenere il demanio, in quanto afferente alla sovranità, di diretta e immediata proprietà del popolo sovrano.
Siffatta contabilizzazione non avrebbe certo un valore solo formale.
Intanto si tratterebbe di una grande operazione di trasparenza, dato che i cittadini conoscerebbero finalmente il valore delle ricchezze di cui dispongono, laddove evidentemente esistono interessi che premono, come avrebbe detto Amilcare Puviani, per l’occultamento di tali valori economico-finanziari.
Inoltre, sarebbe garanzia che eventuali dismissioni avvengano a valore di mercato e non si riducano a svendite, come inevitabilmente avviene quando si cede un bene di cui non si conosce il valore.
La contabilizzazione in base a criteri economici, così come previsto dalla legge, consente poi di considerare tali beni come produttivi: di utili, di rendite, di royalties (si pensi agli innumerevoli marchi di cui dispone lo Stato, non riconosciuti come tali), e così via, i quali, a nostro avviso, non devono andare a cadere nel “calderone” statale, ma, sulla base del principio costituzionale che il demanio è dei cittadini, devono andare direttamente ai cittadini, il che consente anche di trovare una copertura finanziaria alle prospettate ipotesi di reddito universale.
In definitiva, si tratta di prendere esempio dal modello Alaska, ove un fondo raccoglie gli introiti derivanti dal petrolio, per distribuirli direttamente ai cittadini e non alla burocrazia.
Ora, tutto ciò assume in prospettiva particolare rilevanza, dato che si parla di realizzazione, a carico della spesa pubblica e del debito pubblico, quindi di denaro dei cittadini, di grandi realizzazioni infrastrutturali, materiali e digitali, e allora sarebbe ottima cosa che anche di tali prospettati interventi vi fosse adeguata indicazione nel Conto generale del patrimonio, di tal che per i cittadini non si tratti solo di una spesa, ma di investimenti in conto capitali, i cui esisti risultino chiaramente dalle scritture contabili.
Augurando successo alla Sua iniziativa, Le porgo i saluti più cordiali.
Avv. Fabio Massimo Nicosia
Presidente del Partito Libertario

Mercoledì 10 febbraio 2021 10:31:01

Per le mie alunne


Gentile Sig. Draghi,
sono un'insegnante di scuola superiore. E adoro il mio mestiere.
Non le chiederò niente per la mia categoria, che considero già privilegiata per molti versi.
Le chiederei, invece, di pensare, insieme ai suoi collaboratori, alle donne, in particolare modo alle ragazze giovani. Penso alle mie studentesse, quale ruolo possono pensare di avere in questo paese, come possono pensare di avere un ruolo nella costruzione di un futuro migliore alla collettività. Sono spesso le migliori, ma già sanno che per essere riconosciute in quanto tali, dovranno andar via. Ho due figli e una è femmina. Quando ha letto che lei avrebbe preso la situazione in mano, mi ha detto: finalmente qualcuno che penserà a noi giovani. E io aggiungo: a voi giovani donne.
La ringrazio e la saluto cordialmente
Isabella fazio

Mercoledì 10 febbraio 2021 08:11:06

Allungare il calendario scolastico? Perché?


Buongiorno Prof. Draghi, le scrivo per cercare di capire il motivo per cui state pensando di allungare il calendario scolastico. E' stato un anno duro, anzi, scolasticamente parlando, due anni. Nella mia scuola però, un liceo di Livorno, con fatica, siamo riusciti, grazie al lavoro dei professori e della dirigente scolastica, a portare avanti bene i programmi, le interrogazioni e le verifiche. Siamo passati dalla " presenza", alla Dad, alla modalità mista, ma l'impegno, la volontà e le ore di studio non sono cambiate. Ho quindici anni, ho passato tutti questi mesi impegnandomi molto nello studio, passando ore e ore da sola nella mia camerina e sperando di arrivare ai primi di Giugno per potermi finalmente rilassare. Ora, al TG, sento dire che si vuole prolungare il calendario scolastico e qui, per la prima volta, mi sento impreparata. Mi sento come se quello che ho fatto fino ad ora, il mio impegno, i miei sacrifici, la mia solitudine, non avessero abbastanza importanza. Io avrei bisogno anche di altro, il mio corpo avrebbe bisogno di altro.. e a Giugno si sta bene anche all'aria aperta! Non penso che un mese in più cambi la "preparazione" degli studenti; penso però che la cambi a livello di credenze, valori, fiducia, aspettative.. libertà! Grazie, Francesca

Mercoledì 10 febbraio 2021 07:31:14

Prof. Draghi, mi piacerebbe che mettesse come ministri persone competenti e perbene, quest' ultimo aggettivo essenziale.
Le chiedo di ripescare Conte che insieme a Lei l'Europa accetterebbe volentieri, Gualtieri x la sua competenza.
Lasci perdere qualche poco di buono che la circonda, buona fortuna.

Mercoledì 10 febbraio 2021 07:17:45

Candidatura


Il. mo presidente con lei ho capito che la meritocrazia non e’ morta. Sono un medico legale libero professionista di Catania. Lavoro con i tribunali e le procure di tutta la Sicilia. Sono madre di tre figli che cresco con amore, sacrificio e responsabilità. Con la presente mi candido per far parte della sua legislatura. Per ridare aria nuova aprendo la finestra, senza rispolverare vecchi Politici di cui siamo stanchi. Qualora volesse prendere in considerazione la mi richiesta potrà farmi
Contattare e le invio cv e tutto ciò che le
Occorre per capire che non sono una quaquaraqua e che tengo al
Mio paese. Pago le tasse e sinceramente sono stanca di una politica corrotta ed impreparata che pensa solo a riempirsi la
Bocca e le tasche. Cordialità

Mercoledì 10 febbraio 2021 07:03:05

Richiesta mail diretta


Buongiorno.
Potrei avere una mai diretta del Presidente?
Avrei urgentemente bisogno di un contatto per questioni relative alla situazione scolastica campana.

Martedì 9 febbraio 2021 23:49:51

Scuole dove possa crescere il futuro


Gentile Presidente,
la aspetta una sfida imponente e variegata, ma apprezzo il modo pensoso in cui sta accogliendo le molteplici componenti di una compagine che di politico ha ben poco, a mio avviso.

Polis è la città; l interesse pubblico è stato considerato marginale rispetto all'occupazione di poltrone e alla fruizione di privilegi. Non so chi possa - onestamente - sentirsi rappresentato da costoro.

Vorrei tagliare le pensioni d'oro di chi non ricorda cosa sia il Parlamento o le difficoltá di migliaia di italiani.
Vorrei fossero verificati presunti invalidi e percettori di reddito di cittadinanza. Il lavoro in nero e le coop che non contribuiscono al regime fiscale come le imprese sono piaghe, non risorse.
Lo stesso per la triste "merce" umana traghettata più per denaro che per carità cristiana, infetta e non, nelle acque territoriali e nelle città italiane. Senza controllo e a scapito nostro. William Wilberforce si rivolterebbe nella tomba.

Le scrivo soprattutto per i 3 temi che più mi stanno a cuore: sicurezza (innanzitutto intesa come salute), qualità dell'istruzione e giustizia.
L'economia è lo strumento per restituire serenità e fiducia a noi italiani, l'istruzione per ritrovare orgogliosamente le radici del nostro splendore culturale e di un confronto alla pari con le altre nazioni.
No classi pollaio da cui possono uscire solo polli, non cittadini, no al becchime della cultura in pillole, no a docenti di sostegno che cercano il punteggio per fare altro e non seguono i loro ragazzi, sì alla scoperta dell'amore per lo studio, alla stima per una educazione ed una gestione della scuola a 360° che anteponga il rispetto ed la responsabilità alla caccia alla cattedra o del prestigio degli incentivi sui voti delle promozioni.

No a chi distribuisce biglietti da visita con il simbolo del Pd ai neodiciottenni in scuola quando arrivano le elezioni, no a chi distribuisce risorse ed incarichi ad personam, sì a chi vuole offrire opportunità di scoperta e crescita personale e professionale.

Un know how intelligente, anche in lingue straniere (inglese dove sei?), per rispondere ai bisogni della società senza limitarne la libertà e le prospettive. Sì a chi crede nelle maniche rimboccate, nel lavoro di squadra e in un lifelong learning che sia più di una definizione o una moda.

Si a chi i fondi Pon li usa non per sedie a rotelle, ma potenziare ed includere le qualità in fieri dei nostri figli. Contano più la testa ed il cuore, meno il fondoschiena o i leccapiedi.

Diamo spazio ai precari, ma solo se siamo certi che conoscano i loro doveri e non solo i diritti.
Infine, elezioni presto per scegliere chi potrá davvero rappresentarci, mettendoci la faccia, la competenza e il decoro, non le croci o quella farsa che si chiama Rousseau. Ognuno faccia la sua parte: non è più tempo di comici o mattatori con il decreto facile.

Non avrò mai certezza che queste parole arrivino ai suoi occhi o a quelli del suo staff davvero, ma tentar non nuoce. Buon lavoro. Di cuore.

Martedì 9 febbraio 2021 23:17:11

Per premiare la coerenza di Fratelli d’Italia offrirei a Guido Crosetto un posto da ministro. Tra i politici mi sembra una persona ragionevole, capace ed affidabile.
Paolo Spinoglio
cell. 348-------
e-mail: -------

Martedì 9 febbraio 2021 23:10:56

Riflessione che auspico sia letta dal dott. Draghi


Esimio dottore, era auspicabile affidare il governo italiano finalmente a una persona colta, dopo aver avuto politici che tuttalpiù si erano formati al "pranzo è servito "
Speriamo che il suo governo non sia una accozzaglia di personaggi pur di dar forma ad una maggioranza parlamentare.
Ha affermato che una sua priorità è la scuola, ma non comprendo la sua proposta di prolungamento dell'anno scolastico.
Ho un figlio in III media e le assicuro che con la dad nulla ha perso nella sua affermazione.
La sua idea mi sembra piuttosto un'offesa a docenti e discenti che hanno profuso tutto il loro impegno responsabilmente.
Piuttosto, parta dalla verifica degli istituti scolastici e vedrà che 99 su 100 non hanno impianti di areazione e il distanziamento è un miraggio. Comprenderà bene che il cd metro boccale in aule con 20 alunni è una presa in giro e presuppone alunni manichini.
Le chiedo ancora cosa potrà dare in più in. questo momento storico la didattica in presenza. La socializzazione che è il valore aggiunto certamente no. Essa ora determina solo ansia e discontinuità, viste le cicliche chiusure per contagi. Conoscerà bene poi le motivazioni del legislatore alla base dell'obbligo vaccinale per la frequenza scolastica E allora le chiedo come si concilia la tanto voluta frequenza in presenza dove vi è circolazione di un virus subdolo e potenzialmente letale e non vi è vaccino per gli under 16? Esimio dottore, temo i politici che propinano soluzioni facili a problemi difficili, mi ricordano l'ascesa dei regimi totalitari. Il problema scuola non è di facile soluzione: non dia anche lei ricette populiste. In un mondo dove si va verso la scomparsa degli uffici fisici, consideri la dad come una opportunità per i nostri giovani, finalmente preparati ad un mondo digitale. E nel mentre loro si formano, peraltro bene, a distanza, ponga le basi per una vera riforma scolastica che parta dall'edilizia fino ad una organizzazione per obiettivi e crescita dei docenti. E mi consenta, pensi che è diritto dovere primario di noi genitori tutelare la salute dei nostri figli e lo Stato non può calpestare tale diritto obbligandoci a mandare al massacro i nostri figli sol perché ragioni economiche politiche prediligono la didattica in presenza. Pensi che dietro ogni percentuale c'è un nostro figlio. I cd gap non si risolvono con la presenza o col reddito di cittadinanza o, come dico, secondo reddito per lavoratori a nero, ma con riforme strutturali e controlli. Confido nella sua intelligenza e auspico in. un cambiamento che rafforzi la nostra democrazia e la nostra Costituzione. Grazie per l'attenzione

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