Messaggi e commenti per Maurizio Landini - pagina 3

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Biografieonline non ha contatti diretti con Maurizio Landini. Tuttavia pubblicando il messaggio come commento al testo biografico, c'è la possibilità che giunga a destinazione, magari riportato da qualche persona dello staff di Maurizio Landini.

Giovedì 29 dicembre 2022 09:55:43

Momento di concertazione tra sindacato e Inps


Chiediamo un momento di concertazione tra sindacato e inps... per salvaguardare i diritti dei lavoratori precoci costretti ad assurde ricerche di timbrature per dimostrare (ma poi perché?) di abbinare uno storico di lavoro usurante o gravoso (ma non insieme???) al riconoscimento del precoce... chiediamo intervento sindacale subito.. non c'è logica in tutto questo! Grazie

Martedì 20 dicembre 2022 17:51:12

Le chiedo di dedicarmi 3 minuti


Buongiorno Segretario Sig. Landini,
mi scuso in anticipo e Le chiedo di dedicarmi 3 minuti per leggere questa mail.
Sono un papà di 74 anni di un “non più giovane” figlio di 50 anni. La mia preoccupazione –per non dire disperazione- nasce dal problema poco reclamizzato di tutte quelle persone che hanno perso il lavoro ad una certa età e che penso interessi parecchi italiani.
Mio figlio Fabrizio -con diploma di geometra- ha lavorato come manovale, anni 80, presso alcune imprese di Savona e Genova. Dal 1999 al 2016 ha lavorato (socio) presso la Coopsette di Castelnovo di sotto (RE) come assistente capo cantiere con compiti di organizzazione lavorazioni e gestione ditte in sub-appalto. Pianificazione delle tempistiche e delle priorità di cantiere. Soggetto di collegamento tra ufficio e cantiere. Preposto per la sicurezza nelle attività di cantiere. Purtroppo la Coopsette è fallita nel 2016 e da questa data ha trovato solo lavori saltuari –massino 3/4 mesi- come manovale, anche fuori Regione (ma questo non è certo il suo problema).
E’ disponibile per qualsiasi lavoro purchè stabile, senza problemi di orario, in qualsiasi località. Ha buona volontà ed ha bisogno di lavorare. E’ residente a Savona e qui, come in tutta la Liguria, non c'è molto su cui sperare ed inoltre la sua età non depone certo a suo favore.
So che a Genova e Savona dovrebbero iniziare lavori di una certa importanza (Gronda di Genova, diga di Genova, Aurelia bis fra Albisola e Savona, terzo valico) che almeno per qualche anno darebbero un po' di ossigeno alle maestranze locali.
Adesso lui vive con me, con la mia pensione di ferroviere, anche perché la casa che aveva è stata pignorata e messa all’asta poichè non ha potuto più pagare le rate del mutuo. Di conseguenza non ha alcun diritto di assistenza superando –la mia pensione- l’importo Isee e comunque chiede solo di lavorare.
Mi piacerebbe capire se con la nuova riforma del reddito di cittadinanza anche per quelli che non lo percepiscono potranno fare dei corsi di riqualificazione.
La mia preoccupazione è per quando non ci sarò più, cosa farà? Finchè c’è vita c’è speranza, ma quando non c’è più speranza quale vita l’ho aspetta?
Grazie e cordiali saluti.

BELLO Marcello
Via -------, 22
17100 Savona
Cell. 338. -------

Giovedì 1 dicembre 2022 13:22:26

Concordo con il sig Oliva e aggiungo che è impensabile allungare ancora l’età pensionabile. 41/42 max e per chi ha cominciato a lavorare a 17/18/19 anni che resti immutata la Fornero anticipata ordinaria. E non fare cassa sempre sulle pensioni.

Giovedì 1 dicembre 2022 10:18:40

Nuovi sostentamenti per l'inps


Buongiorno Maurizio
Il mio breve intervento è per chiedere di iniziare a pensare a nuovi sostentamenti per l'inps; se in quarant'anni ancora l'assistenza è quasi per la totalità a carico della contribuzione previdenziale anziché della collettività è normale che ci si trovi sempre vicini al collasso, quindi nuove entrate per le casse inps anziché rendere sempre più difficile persino le uscite per usurante gravoso e precoce,.. le chiedo di rendere conto al presidente INPS che è grave non fidarsi più delle certificazioni dei datori di lavoro e costringere ricerche in "soffitta per raccattare ad esempio le timbrature di quarant'anni fà. Grazie

Sabato 19 novembre 2022 10:26:18

Quota 103: 41 contributi e 62 anni di età ma con cumulo o flessibilità


Ci si incorre ancora ad errori madornali. Si attendeva la quota 41 senza limiti di età, ma è stato inserito un limite minimo di 62 anni, e va bene.
Ma ai 41 anni di contributi aggiungete il cumulo con altre gestioni di lavoro o la flessibilità.

Esempio Tizio che ha 63 anni di età ed ha lavorato per 42 anni: 40 anni di contributi versati all'Inps e 2 anni versati a casse professionali, si badi bene, nel 2023 non potrà andare in pensione. Nella nuova quota 103: 41 anni di contributi e con 62 anni di età che il Governo si accinge ad emanare, non vi è il cumulo di tutti gli anni di lavoro. Ma secondo voi è normale? Ma all fine l'Inps pagherebbe la sola quota di anni contributivi di sua competenza e la Cassa professionale quella sua.

In aggiunta si potrebbe emanare una legge con quota 103 flessibile: 40 di contributi e 63 anni di età:
Chi ha 40 anni di contributi Inps versati ed ha 63 anni= quota 103 non potrebbe andare in pensione se non con la quota flessibile.
Avvisate subito gli esperti di previdenza poichè non ci si rende conto della continuità dello scalone.

Martedì 15 novembre 2022 19:14:28

Figli e figliastri


Gradirei che questo messaggio raggiungesse il Seg Gen M. Landini

Ho appreso con piacere che dal Gennaio 2023 le pensioni (per coloro che sono in pensione) beneficeranno di un solido aumento/rivalutazione, 7. 3%, persino per le pensioni da € 4000.

Sono invece deluso e frustrato dal fatto che - ancora una volta- nessuna misura è stata pensata/implementata per la platea dei disoccupati, che, contrariamente ai pensionati, vedono il loro assegno NASPI decurtato del 3% ogni mese.

Poichè è sempre il sistema INPS ad erogare gli assegni (pensione/Naspi), tecnicamente non sarebbe stato complicato elaborare ed inserire una percentuale per consentire anche ai disoccupati di contrastare l'inflazione/caro vita.

Probabilmente c'è ancora spazio per intervenire, prima di chiudere la manovra di bilancio.

Buon lavoro!

Grazie per la sua attenzione
Distinti saluti

Mercoledì 9 novembre 2022 10:05:29

Buongiorno,
dalle proposte che si vedono si parla di quota 102 con 61 di età e poi dal prossimo anno riforma in Totò.
Ma che fine fanno le persone come me che hanno cominciato a lavorare a 19 e i 61 li fanno nel 2024? Devono lavorare 43 per arrivare a 62?
Ma vi sembra giusto?
Lasciate almeno la Fornero anticipata ordinaria non sconvolgete la vita alle persone…
Grazie
Daniela

Domenica 6 novembre 2022 10:46:01

Riforma pensioni


Buongiorno mi piacerebbe che fosse portata all’attenzione del sig. Landini la mia mail.
Sono una donna di 59 con 40 anni di contributi. A giugno 2024 dovrei andare in pensione con 42 di contributi e 61 di età con la legge Fornero, scardinando la riforma Fornero mi costringete a lavorare un anno in più, visto le proposte che vedo in internet di 62 anni minimi. Perché deve essere penalizzata una persona che ha cominciato a lavorare da giovane? Sinceramente sono stanca e ho cominciato a lavorare a 19 anni e i primi 16 li ho lavorato in un asilo nido che poi ho lasciato per problemi di dolori alla schiena.
Non si può fare una riforma che prenda in mezzo tutto senza fare i distinguo 41 anni e 60 di età sono più che sufficienti.
Per favore almeno non modificate la possibilità di andare in pensione con i 42 anni e 1 mese.
Grazie

Sabato 5 novembre 2022 14:19:55

Riforma pensioni


Spero che questo messaggio arrivi a Landini.
Visto le notizie che si rincorrono su internet circa le varie possibilità di riforma pensioni vorrei fare presente che, se non si riesce a fare 41 anni di contributi per tutti, almeno che si tenga una soglia massima di 60 o 61.
Inoltre spero che con l’abolizione della Fornero non venga tolta la possibilità di usufruire di 42 e 1 mese senza limiti di età altrimenti si andrebbe incontro solo ad alcuni lavoratori penalizzando chi ha cominciato a lavorare presto (19).
Grazie

Sabato 5 novembre 2022 11:36:44

Pensioni 2023: interventi per evitare lo scalone Fornero


Erg Segretario Generale Maurizio Landini,

Ho notato una grande frenesia nel riformare e/o abrogare la Legge Fornero.

Attenzione: mentre trovo più che ragionevole ricercare misure che permettano di uscire dal mondo del lavoro dopo 41 di contributi, è importante prendere atto che esiste una platea di lavoratori (oppure in NASPI) che matureranno i requisiti per l'anticipata Fornero nel corso del 2023.

Pertanto, se il governo decidesse di abrogare la Legge Fornero dal prossimo Gennaio si verificherebbe -per l'ennesima volta- il fenomeno ESODATI. La soluzione sta sempre nel mezzo, ovvero: SI alle misure per evitare lo scalone, NO all'abolizione della Legge Fornero.

Grazie per l'attenzione
distinti saluti

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