Ultimi commenti alle biografie - pagina 1186

Domenica 11 aprile 2021 10:37:52 Per: Corrado Augias

Egr. Dott. Augias,

qualche giorno fa ho visto la puntata di "Città segrete" dedicata

a Palermo.

Francamente, ne sono rimasto alquanto deluso.

A cominciare dalla scelta da Lei operata di alcuni dei fatti e dei luoghi

attraverso i quali ha raccontato la storia della città.

Mi ha destato più di una perplessità anche il modo con cui è stato dipanato il
fil rouge che ha collegato le varie parti della narrazione, nonchè lo spazio

riservato loro nelle circa due ore di trasmissione.

Non ho capito, ad esempio, che bisogno c'era, per parlare di Palazzo dei

Normanni, di far partire il racconto di una storia che comincia con i Fenici, dai

bombardamenti della II Guerra Mondiale. L'impressione, a dire il vero assai

sgradevole, è stata che si volesse accreditare una figura come quella del

Generale Patton, peraltro assolutamente non rappresentativa della storia

della città, e messo temporaneamente a riposo per essersi reso protagonista di

un fatto estremamente grave come quello dello schiaffeggiamento di due

soldati americani ricoverati in ospedale, come quella dell'ennesimo

conquistatore che contempla Palermo dall'alto del Palazzo Reale, mentre i

palermitani, come Lei dichiara testualmente, "accolgono come liberatori coloro

che fino a poco prima li avevano bombardati".

Sarebbe stato molto meglio dedicare tutto questo tempo ad un altro

straniero, molto più illustre ed appassionato: mi riferisco

a Goethe, che definì Villa Giulia (le cui immagini tra l'altro Lei ha mostrato) "Il

più meraviglioso angolo della Terra"e all'interno della quale cercava la

"Urplant", la pianta originaria. Sempre per restare in tema di "misteri", Villa

Giulia è ricca di simboli massonici, in quanto il progetto fu voluto dai vertici della

massoneria siciliana e pertanto la sua pianta riproduce un percorso iniziatico.

Per inciso, sicuramente Lei saprà meglio di me che nel XVIII sec. la massoneria

era qualcosa di molto diverso da quella attuale, in quanto ispirata ai valori

dell'Illuminismo. Villa Giulia è il primo parco pubblico aperto in Italia il terzo in

Europa. Proprio accanto alla Villa Giulia, inoltre, si estendono i dieci ettari

dell'Orto Botanico, la cui fondazione risale al 1779. Si tratta del più importante

Orto Botanico d'Europa per la flora tropicale en plein air.

Al suo interno vi si possono ammirare esemplari monumentali di alberi tropicali

e di specie di fiori e frutti esotici provenienti da tutto il

mondo, molte delle quali introdotte in Europa per la prima volta proprio quì.

Quanto al tema delle "città sotterranee", che Lei in altre puntate dedicate ad

altre città ha così ben illustrato, non capisco come mai Lei abbia completamente

omesso il fatto che Palermo poggia su un intricato ed esteso sistema di

caverne e gallerie sotterranee, alcune delle quali opera dell'uomo. Il sottosuolo di

Palermo è attraversato da una fitta rete di canali, i qanat, che furono scavati

dagli Arabi per portare l'acqua dalle falde dei monti che fanno da corona alla

città fino ai giardini della Conca d'Oro. Alcuni qanat, come quello della

"Vignicella", sono visitabili con la guida di speleologi esperti.

Avrebbe potuto recarsi anche li, oltre che alle catacombe dei Cappuccini, e

trasmettere ai telespettatori il messaggio che la storia della Sicilia non è

indissolubilmente legata alla morte e alla mafia, secondo un vieto stereotipo che

Lei purtroppo ha banalmente reiterato.

La "Palermo sotterranea" avrebbe potuto offrirLe lo spunto per parlare anche di

un altro scrittore scrittore palermitano, oltre che del grandissimo Tomasi di

Lampedusa. Mi riferisco a Luigi Natoli e al suo celebre "I Beati Paoli", la cui

leggenda affonda le radici proprio nella Palermo sotterranea di cui sopra.

Sarebbe stata anche l'occasione per sottolineare, a proposito di quei Siciliani

che non corrono sotto le bandiere del vincitore di turno, che Luigi Natoli fu tra

quei -pochissimi- intellettuali di questo Paese a dire no al fascismo e che

pagò il suo rifiuto con l'estromissione dall'insegnamento.

Un'altra cosa che non ho condiviso, anche perché ho

ravvisato una disparità di trattamento rispetto alle città raccontate in

precedenza, è l'indugiare delle telecamere sul degrado delle

periferie. Non dico che non bisognasse parlare del "sacco di

Palermo" e che non fosse doveroso sottolineare le responsabilità

della classe dirigente siciliana, ma visto che era stato toccato il tema delle

responsabilità politiche, perché non sottolineare con

altrettanta evidenza il fatto che la rovina dei Florio e il conseguente

arresto dello sviluppo della Sicilia furono una scelta deliberata dei

governi Giolitti, a cominciare da quella di bloccare l'ascesa del porto

e dei cantieri navali di Palermo per favorire il porto ed i cantieri di

Genova?

Di queste cose e di molto altro avrebbe potuto parlare, egregio Dott. Augias,

invece di far scorrere minuti e minuti di trasmissione sulla terribile uccisione

della Baronessa di Carini e sui primi piani di Tommaso Buscetta e dei mafiosi

alla sbarra del maxi-processo.

Voglio essere chiaro: le stragi di Capaci e via d'Amelio, il martirio di

Don Puglisi e il maxi processo sono un passaggio obbligato per chiunque voglia

raccontare la storia recente di questa città. Ma Lei ha abbastanza esperienza del

medium televisivo per non sapere che una narrazione per immagini può essere

orientata non solo dalla loro scelta, ma anche dalla loro disposizione e sequenza

nell'arco della narrazione.

Peccato. Palermo avrebbe meritato e merita di essere raccontata meglio.

Alla fine, comunque, la città si riscatta da sola, grazie alla sua

folgorante bellezza, messa in risalto da splendidi scorci e

fantastiche riprese dall'alto.

In attesa di un Suo cortese riscontro, Le porgo i miei distinti saluti.

Pietro Muratore.

Da: Pietro Muratore

Domenica 11 aprile 2021 09:59:35 Per: Nicola Zingaretti

Gentile presidente le premetto che pur avendola votata alle primarie ora che si e’ dimesso non voterò alle prossime elezioni il p. d. Cosa che peraltro facevo da anni. Il suo arrivo mi aveva fatto sperare che qualcosa potesse cambiare. Le scrivo però soprattutto per lamentarmi per questa pessima campagna vaccinale. Io sono del 1959. Non sono riuscita a tutt’oggi a prenotarmi (in un ospedale dove non si somministrasse astrazeneca) perché nonostante la prenotazione fosse possibile mi compariva un messaggio di errore che non mi consentiva di confermare. Ho deciso a questo punto che non mi vaccinerò. Non mi e’ stato consentito di farlo

Da: Maria Morrone

Domenica 11 aprile 2021 08:33:10 Per: Nicola Zingaretti

Buongiorno, vorrei sottoporre alla sua attenzione la seguente domanda
Sono nata nel 1959, vivo a Roma e sto cercando di prenotare la vaccinazione anti covid. Sia sul sito della regione Lazio che telefonicamente, mi viene proposto solamente il vaccino astrazeneca che io non voglio fare. Scopro da conoscenti e amici che dopo ore e ore di tentativi, sul sito, se sei "fortunato ", si riesce a prenotare il pfizer perché qualche raro centro di vaccinazione "random" lo propone. La conclusione è che solo se sei fortunato a prendere l'attimo fuggente riesci a farti fare il vaccino che preferisci. È una vera ingiustizia!
Ringrazio per l'attenzione e continuerò a tentare la fortuna!
Cinzia Sperapani

Da: Cinzia

Domenica 11 aprile 2021 01:25:41 Per: Massimo Gramellini

All'attenzione della sensibilità del sig. Gramellini
Buonasera, sono un'insegnante e vorrei mettere in evidenza una bella lezione di solidarietà che la comunità kosovara, albanese e macedone ha dato a noi italiani. In pochi giorni sono riusciti a raccogliere quasi 11. 000 euro che purtroppo sono serviti a riportare nel suo paese di origine Bekim Kunushevci, morto in un incidente sul lavoro. Kosovaro, era arrivato da giovane in Italia, come profugo, circa venti anni fa e si era fermato ad Anghiari (Ar), dove ha lavorato tanto e ha formato la sua bella famiglia composta da sua moglie e due figli: una bambina e un bambino, "due perle", come le definisce sempre una mia collega. Due bambini educati, dalla mente brillante, sensibili, attenti in grado di cogliere le sfumature della lingua italiana, meglio degli autoctoni. Bambini per i quali la scuola ha ancora un valore, è il luogo dove si apprende, dove si ritrovano gli amici, ma anche dove si applica l'educazione imparata a casa. Bambini che hanno un ruolo fondamentale nella famiglia dove spesso fanno da mediatori linguistici. Noi insegnanti non facciamo altro che pensare a loro a quello che dovranno affrontare, ai cambiamenti che dovranno vivere, non sappiamo se continueranno a frequentare la nostra scuola, ma sappiamo che non saranno soli, avranno l'affetto della mamma, dello zio e di tutti i connazionali che hanno fatto rete intorno a loro e ci hanno dato una bella lezione di vita.

Da: Manuela Maurizi

Sabato 10 aprile 2021 23:31:00 Per: Roberto Speranza

Buonasera Dottore,
Sono diabetica insulino dipendente dall'età di 11 anni e ne ho 45. Mio fratello invalido al 100% obeso cardiopatico con problemi polmonari 51anni.
Per noi soggetti a rischio non è stato prevista una vaccinazione urgente come per gli ultraottantenni e se prendessimo il covid non sopravviveremo.
Potrebbe aiutarci a non morire La prego mi risponda e mi aiuti grazie
Elena Salvi Roma

Da: Elena Salvi

Sabato 10 aprile 2021 22:26:26 Per: Michela Murgia

[Androfobia]

Ma è vero che lei ha paura degli uomini perché sa di essere inferiore intellettualmente e fisicamente?

Da: Giovanni

Sabato 10 aprile 2021 22:03:23 Per: Rudy Zerbi

Perché perché è perché ricopre il ruolo di professore di canto??? Perché??? È un cantante??? È diplomato in canto? ?

Ma quanto sei coraggioso a ricoprire un ruolo che non ti compete

Da: Marinella

Sabato 10 aprile 2021 19:30:27 Per: Massimo Gramellini

[Dante per Dante]

Gentile Sig. Massimo Gramellini,

Oggi mi è spiaciuto leggere uno svarione ortografico in uno dei suoi bellissimi pezzi de "Il Caffè".
"Murale" (in spagnolo "mural") è un singolare, mentre "murales" è un plurale. Lo può verificare consultando la voce "murale" in Wikipedia o in un qualsiasi testo spagnolo.
Il fatto mi ricorda certe bancarelle all'estero che esibiscono il cartellone PANINIS (un plurale del plurale).
Suo estimatore,
Aldo Zullini

Da: Aldo Zullini

Sabato 10 aprile 2021 19:17:46 Per: Massimo Gramellini

Nel Caffe di oggi sabato 10 aprile ho ritrovato la solita intelligenza cultura e spirito. Però, a mio giudizio, il commento ai fatti attuali di Caprona sarebbe stato più comprensibile,. e quindi più incisivo, se non ci fosse stato il riferimento un po' banale all'ultrà di calcio quale ipotetico autore dello striscione contrapposto al murales.. Ad essere comprensivo potrei pensare che calci, zona, faziosità l'abbiano portato a ricondurre la vicenda allo scontro fra diverse tifoserie sportive; ad essere malizioso invece penso che le sia sfuggito che Calci è un comune pisano e che, in aggiunta a Caprona, non si sia sentito particolarmente rappresentato da Dante per le note vicende dell'altro giorno: ecco che in questo caso si apprezza invece la potenza del verso, o almeno del suo significato..
Dal momento che non è toscano, se in effetti fosse incappato nell'equivoco evidenziato, non meriterebbe di essere preso a Calci.
Con simpatia.

Da: Alberto

Sabato 10 aprile 2021 19:09:33 Per: Silvia Toffanin

Cara signora Toffanin, penso che lei sia davvero l'unica nel panorama della TV che sia davvero in grado di fare interviste vere, sincere, toccanti, sempre nel rispetto dei suoi ospiti. Lei è sempre delicata e sensibile. La sua commozione ci fa pensare alla veridicità dei suoi sentimenti. Io la proporrei per tante altre trasmissioni, ma ho capito che preferisce accudire la sua famiglia. Tanto di cappello. ., comunque... INFINITi complimenti per la sua professionalità. Io sono di Feltre e vado spesso a Bassano. Quando mi siedo in piazza mi chiedo... chissà se troverò mai Silvia??? Un abbraccio...

Da: Sandra