Ultimi commenti alle biografie - pagina 1822

Venerdì 11 dicembre 2020 17:47:24 Per: Matteo Renzi

Perché bebbo ancora mantenere personaggi come lei?
Mio padre era un partigiano, catturato e pestato a sangue dai fascisti nella caserma mascheroni a Milano.
Ha combattuto e rischiato in nome della libertà che la sinistra ha sempre rappresentato.
Non sto bestemmiando, ma sono felice che l'infarto se lo sia portato via prima di vedere lei e la sua coorte di opportunisti distruggere la sinistra, vi quello che ne restava.
Si vergogni, base ne è capace, si vergogni.

Da: Klaudio

Venerdì 11 dicembre 2020 17:41:55 Per: Bruno Vespa

Oggi mi sono recata c/o libreria Feltrinelli di C. so Buenos Aires a Milano per acquistare il Suo ultimo libro da regalare a mio marito, che aveva molto apprezzato quello precedente. Al banco informazioni chiedo dove trovarlo. Il commesso del Banco Informazioni, un signore alto e magro, capelli bianchi e occhi azzurri, mi chiede "è per Lei? " Rispondo: è un regalo. Riporto qui di seguito fedelmente la risposta "No, perchè, glielo dico, sta venendo fuori un casino perchè Vespa qui scrive un sacco di cose false" Chiedo "Quali? " "Cose false, per esempio dice che Mussolini ha inventato l'INPS, ma non è vero!. " Dico "beh, ci sono sempre i detrattori" Il commesso incalza, alzando anche un po' la voce "No, è che non è proprio vero! E questa è solo una". Concludo "Va bene, Lei si prenderà senz'altro la responsabilità per quello che sta dicendo". Basita, mi dirigo comunque in cassa e acquisto.. Mi chiedo: è normale che in libreria i commessi facciano "moral suasion" per dissuadere i clienti dall'acquisto di libri che a loro non piacciono? A che punto siamo arrivati? Facciamo finta di niente? Lasciamo che in libreria ci "sconsiglino" i libri se non conformi alle idee politiche dei commessi? Scusi lo sfogo, ma mai mi era capitata una cosa del genere. E mai più metterò piede in una libreria Feltrinelli.

Da: Daniela

Venerdì 11 dicembre 2020 17:25:31 Per: Massimo Gramellini

Caro Massimo,
lei entra spesso in casa mia con l'intelligente e non urlato programma televisivo del sabato sera.. Lo apprezzo molto e proprio per questo mi sono decisa a scriverle per raccontarle questa storia.
Silvia è una ragazza di 26 anni che ha cessato di vivere il 4 maggio 2020 a causa di un tumore raro. In 7 anni ha subito 8 interventi chirurgici, cicli di chemio e radio ripetuti, immunoterapia, ormonoterapia. Nessuna di queste cure ha arginato il proliferare del male. Nonostante ciò Silvia in questi anni, ha imparato perfettamente la lingua inglese, ha preso il brevetto di sub, sapeva suonare il piano, dopo la maturità scientifica si è iscritta alla facoltà di ingegneria, ed ha conseguito la laurea triennale in ingegneria informatica, ma non le bastava voleva specializzarsi in automazione e robotica. Se il male non l'avesse fermata a breve avrebbe potuto realizzare il suo sogno. Aveva molti amici ed un fidanzato. All'università era amata dagli amici ed apprezzata dai professori. Non ha mai chiesto "sconti nè evidenziato il suo stato e si è presentata agli esami in piena terapia chemioterapica o subito dopo un intervento chirurgico, come una indomita guerriera. Non si è mai autocommiserata, ha affrontato tutto il suo calvario con un coraggio ed una energia non comuni. Silvia puntava a ciò che è essenziale, non temeva di mostrarsi con gli evidenti segni della malattia. Lascia un vuoto immenso ed incolmabile. Ieri, 10 dicembre, l'Università di Tor Vergata, con una cerimonia solenne, con tutte le restrizioni dovute al Covid 19 e alla presenza del rettore in collegamento da remoto, l 'ha insignita della laurea specialistica Honoris causa, in robotica ed automazione. Anche questo un evento non comune. Credo che questa storia meriti di essere conosciuta e divulgata poichè il suo esempio nell'affrontare le difficoltà della vita, e la sua abnegazione per lo studio possano essere di aiuto a molti giovani a non perdersi in pensieri ed azioni poco utili ma a concentrarsi su ciò che è veramente importante. Ho scritto un ringraziamento che ho letto nel corso della cerimonia ed un breve articolo dal titolo "dedicato a Silvia" che è stato pubblicato sul Caffè in maggio. La saluto e ringrazio per l'attenzione, Rita

Da: Rita

Venerdì 11 dicembre 2020 17:16:51 Per: Vittorio Feltri

Un ministro si contagia. Tutti gli altri dovrebbero restare a casa. E invece no: per 60 milioni di persone e' cosi', per alcuni altri no. Ma e' chiaro la sproporzione in questo caso fra provvedimento adottato e danno causato, e' evidente: non si tratta di peste nera, ebola, colera, vaiolo ecc. ecc. Si tratta di alcuni altri che, semplicemente, non percepiscono la realta' e quindi aggravano il danno al Paese intero e che dovrebbero essere allontanati in tempo dal decidere come governo. Grazie.

Da: Pier

Venerdì 11 dicembre 2020 17:07:10 Per: Corrado Formigli

Sig Formigli,
Il dibattito sul pubblico impiego non è altro che il dibattito su l'intero Paese. L'Italia ormai è in pieno declino sociale, economico e culturale, aggravato dal Covid-19 che ha accentuato le differenze sociali in modo drammatico. La struttura sociale che risale almeno a trent' anni fa, è stata letteralmente distrutta dal pensiero unico, dall'introduzione nel mondo della scuola della teoria di genere, dalle leggi sull'omofobia e dal concetto che la famiglia, come nucleo fondamentale di ogni società civile, non esista più. Tutto ciò è terribile, ma ancora più terribile è il fatto che in questi ultimi trent'anni 60 milioni di cittadini italiani abbiamo portato il proprio cervello al macero consentendo a una classe politica, di scarsissima qualità e preparazione, di spersonalizzare un intero Popolo riducendolo in schiavitù e gettandolo nelle fauci delle grandi società finanziare il cui unico scopo, unitamente a quello dell'Unione Europea, è quello di soggiogarlo, renderlo succube e di spolparlo. E ci stanno riuscendo molto bene con il MES e il Recovery Fund che sono gli strumenti perfetti attraverso i quali le finanziare e l'Unione Europea possono controllare e gestire le nostre vite. E tutto ciò accade perché noi italiani della cosa pubblica non ce ne siamo mai interessati. Lo dimostra il fatto che dal 2008 non siamo governati da governi eletti, ma governi posticci messi su dal Presidente della Repubblica con logiche a noi del tutto sconosciute. Abbiamo sempre preferito delegare ad altri ciò che invece avremmo dovuto fare noi personalmente. Abbiamo rinunciato ormai da lungo tempo a essere cittadini attivi e consapevoli. Abbiamo da tempi immemori dimenticato ciò che un buon cittadino deve fare: votare intelligentemente, tenersi ben informato, partecipare alla formazione dell'opinione pubblica, pagare le tasse ed esercitare nei confronti dei nostri parlamentari eletti, il diritto di controllo. Niente di tutto questo accade nel nostro Paese e il risultato è evidente: abbiamo un analfabetismo funzionale di oltre il 50% della popolazione italiana, la scuola, pilastro di ogni società civile, luogo dove si diventa cittadini a pieno titolo e dove si forgia il destino degli uomini e delle nazioni è in completo abbandono, la sanità che ha il compito di salvaguardare la nostra salute non può farlo per scarsità di fondi, di strutture e di personale, il Parlamento italiano che ci rappresenta è popolato di individui scarsamente istruiti, capaci e responsabili i quali, anziché legiferare scaldano la poltrona sui cui siedono saldamente, il settore giustizia è come se non esistesse perché i magistrati sono più intenti a spartirsi le varie cariche istituzionali piuttosto che portare avanti le varie cause penali e civili che giacciono nei numerosi tribunali italiani da almeno vent'anni, il Quirinale non vede, non sente e non parla, l'economia italiana è stata completamente distrutta e non c'è speranza che si riprenda.
Nonostante ciò che ho raccontato in narrativa, uno degli argomenti prediletti trattati nelle varie trasmissioni televisive italiane è il pubblico impiego dove ci sono molte mele marce da buttare, ma il vero problema di questo Paese è il cittadino: non esiste più. Al suo posto è subentrato il nulla!

Da: Luigi Francesco Tiberio

Venerdì 11 dicembre 2020 16:21:37 Per: Barbara Palombelli

Gentile Sig. ra Barbara,
Mi chiedo come fa una donna come Lei, presumo colta e intelligente, a condurre un programma imbarazzante e offensivo dell'inteligenza degli utenti, come Forum e non solo??? Non voglio pensare che sia solo per soldi, sarebbe veramente molto triste.

Da: Ugo

Venerdì 11 dicembre 2020 16:12:16 Per: Barbara Palombelli

Buonasera Barbara,
e complimenti per la professionalità e per la trasmissione.
Le scrivo dalla provincia di Bologna riguardo del vaccino antinfluenzale.: da anni mi vaccino e ho sempre seguito chi invitava a farlo. Ho due genitori di 80 anni e più e da mesi, tramite il medico di base, vengono continuamente rimandati perché lo stesso medico non ha alcun vaccino. L'ultima informazione di ieri è che probabilmente non solo non ci sono vaccini, ma che il vaccino influenzale non verrà prodotto e quindi per questo inverno non arriverà più (fonte ricevuta da alcune farmacie).
Abbiamo avuto e continuiamo ad avere centinaia di decessi al giorno causati a Covid e oggi si parla di gestire campagne vaccinali imponenti e soprattutto imminenti.
Ma come pensiamo di farlo se non riusciamo a fornire neppure una vaccinazione antinfluenzale ?

Non è mia abitudine lamentarmi e ho sempre cercato di vedere il lato positivo in ogni cosa, ma rimango sempre più perplesso di quello che vediamo, anche in considerazione del fatto che dovremo gestire un fondo europeo molto importante, anche per la salute.

Il diritto di curarsi è deve essere di tutti, ma speculazioni e gestioni assurde non devono fare parte di questo meccanismo.

Una persona di 80 anni deve potersi vaccinare per l'influenza perché è la sola protezione che può avere e lo dico da emiliano, dove grazie a Dio la Sanità ha sempre dato delle buone risposte.

Assurdo che nel 2020 non ci si possa vaccinare perché mancano i vaccini !!!

Mi scuso per lo sfogo e La ringrazio per la voce che vorrà portare insieme a tutti noi.

Buona serata
Giovanni Fusi

Da: Giovanni Fusi

Venerdì 11 dicembre 2020 15:57:14 Per: Maria De Filippi

Salve Maria, premesso che non nutro dubbi sulla sua intelligenza e professionalita', le confesso che non riesco a farmi capace di come Lei posss continuare a produrre programmi squallidi, imbarazzanti e di cattivo gusto come uomini e donne e non solo. Non voglio pensare che lo faccia per soldi, presumo ne abbia abbastanza per potersi permettere di impegnare il Suo talento per fare di meglio.
U. U.

Da: Ugo

Venerdì 11 dicembre 2020 15:35:55 Per: Massimo Gramellini

Buongiorno, vorrei segnalarle l'articolo della Stampa di oggi, 11 dicembre, sezione liguria Riviera di Ponente, pagina 45, in cui il giornalista Graziano Consiglieri racconta la drammatica vicenda delle persone migranti costrette a dormire all'adiaccio sotto i ponti della nostra città, Ventimiglia.
Grazie di cuore per l'attenzione che vorrà dare a questo drammatico problema.
Carmela Rita Antelmi

Da: Carmela Rita Antelmi

Venerdì 11 dicembre 2020 15:33:29 Per: Lilli Gruber

Gentile Lilli Gruber,

seguo da tempo con attenzione il suo programma.
Le scrivere per chiedere con urgenza di fare una puntata sulla sentenza scioccante della Corte d’assise di Brescia che assolve l’omicida perché colto da delirio di gelosia.

Sono vittima io stessa di aggressione verbale e fisica da parte di un ex e ho dovuto sporgere denuncia due giorni fa.
La coincidenza con questa sentenza mi angoscia e per la prima volta nella mia vita ho paura di vivere in un paese che non mi protegge.

Sono una cantante e docente di Conservatorio di origine svizzera e vivo in Italia da 30 anni. Sono riuscita a resistere per tutti questi anni facendo fronte alle infinite difficolta della vita lavorativa e professionale italiana ed è per la prima volta che penso che devo tornare a vivere nel Nord Europa per sentirmi più al sicuro.
Sarebbe un grande fallimento culturale e di civiltà.

Invio cordiali saluti e confido nella sua sensibilità ed empatia.

Sabina Meyer

Da: Sabina