Ultimi commenti alle biografie - pagina 1823

Venerdì 11 dicembre 2020 15:27:32 Per: Corrado Augias

Sig. Augias buongiorno, mi sono permesso di inviarLe una mail, sperando potesse riceverla, a questo indirizzo; -------, in data 01/12/2020. Di seguito trova il contenuto, mi piacerebbe sentire il suo parere in merito. "Sig. Corrado Augias buongiorno, sono un italiano che segue con molto piacere i suoi interventi alla televisione. Le chiedo; non sarebbe interessante, possibile, che Lei parlasse dell’argomento; “agnotologia”? Quanti italiani conoscono tale argomento? A chi serve diffondere tale scienza? Sono convinto nel valore dell’istruzione, ma altrettanto nel ragionare, pensare, analizzare quello che ci viene detto, quello che vediamo, per potere dare una valutazione che sia anche determinata dalla elaborazione del nostro cervello.

Forse sbaglio, ma non ho trovato una scuola o altro che sia antagonista all’agnotologia, questa scienza, mimetizzata, ha ormai prodotto una popolazione che non analizza e verifica minimamente le informazioni che riceve e di conseguenza si comporta “prevalentemente” come un branco di pecore. (senza volere denigrare le persone o le pecore).

Da tanti pulpiti si dice; bisogna creare, inventare, poiché sono qualità indispensabili per migliorare la vita degli uomini, qual è l’attività che sollecita al massimo tali qualità? Attività, che andrebbe rivolta principalmente ai più giovani, giacché saranno gli adulti di domani, che gli spinga a usare in modo prioritario e continuo il proprio cervello.

Faccio un esempio, che numerosi, scacchisti incalliti non condividono la variante proposta nel gioco degli scacchi; si elogia il gioco degli scacchi tradizionali, è vero che gli scacchi hanno alcuni pregi, l’autocontrollo, la memoria viene sollecitata, il rispetto dell’”avversario”, ma diversi studi scientifici dimostrano che i giocatori esperti utilizzano primariamente la parte mnemonica del cervello, mentre i neo giocatori la parte creativa, però continuando a giocare tutti i giocatori, in seguito, scivolano nell’utilizzare la parte mnemonica, con l’esito della perdita della creatività. Dico ciò perché sono un ex istruttore, volontario, di scacchi che da anni sta cercando di diffondere un nuovo modo di giocare a scacchi, rendendo tale gioco un fantastico produttore delle qualità tanto osannate. Basterebbe, rispettando i movimenti dei pezzi degli scacchi, modificarne la posizione iniziale a ogni partita, sorteggiando chi fa la prima mossa; bisogna andare oltre la proposta del campione Fischer. Purtroppo ho riscontrato la totale opposizione di tale mia proposta a livello di federazione, forse perché in questo modo la quasi totalità della voluminosa documentazione, libri e altro, che tratta le varie mosse da eseguire dopo ogni mossa dell’avversario, diventerebbe praticamente inutile. Perché viene ostacolata tale possibile attività che incentiverebbe l’utilizza del proprio cervello, abituando i giovani a analizzare, ipotizzare, inventare, eseguire delle mosse da loro decise e di assumersene le conseguenze sia positive sia negative?

Non so se Lei è pratico degli scacchi ma, quello che ho scritto, è scientificamente provato con numerosi studi sull’attività del cervello durante una partita a scacchi. Un’ulteriore prova di ciò è che i tornei di scacchi tra l’uomo e il computer sono stati abbandonati perché il pc esegue tutte le migliori mosse inserite nella sua RAM, mentre l’uomo, arrivato a un certo punto della partita, può non ricordare quale è la mossa migliore riportata nei libri e perde la partita!

Sig. Augias, come vede, dalla mia lettera, non sono un laureato, ma un italiano che vorrebbe tanto che gli italiani utilizzassero prevalentemente il proprio cervello.

Mi scuso per il tempo che forse Le ho fatto perdere, a disposizione per un eventuale approfondimento di tale argomento, Le invio i miei cordiali saluti.

Colle Brianza lì 01/12/2020

Da: Emilio Luigi Dal Lago

Venerdì 11 dicembre 2020 15:17:13 Per: Alberto Angela

Carissimo dottor Angela,
Ho appena ultimato la stesura della mia tesi magistrale che discuterò a febbraio.
La materia è storia romana e l'argomento, a me molto caro, è la rappresentazione dello spazio pubblico e privato a Pompei.
Ovviamente la scelta di compiere una ricerca su questo tema è stata largamente influenzata dalle sue opere e dalle trasmissioni televisive che seguo con grande interesse e piacere.
Sarebbe per me un vero piacere inviarle il mio lavoro.
Con affetto e rinnovata stima,
Vincenza.

Da: Vincenza Petito

Venerdì 11 dicembre 2020 15:16:14 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno Sig Presidente, la disturbo riguardo al cashback. trovo non corretto che per iscriversi si debba ricorrere alla procedura io, allo spid e a comunicare il proprio iban. a parte il fatto che chi usa sia la carta di credito che di debito è persona che ha sicuramente una buona disponibilità finanziaria non trovo giusto che persone, come me, che non hanno un cellulare con internet, costa, non possa iscriversi per poter usufruire di questo privilegio. come detto pocanzi, le carte, che hanno un costo, sono a disposizione di persone con disponibilità per cui non trovo giusto che si rimborsino soldi a chi ne ha, se lo si vuole fare, che lo si faccia con una procedura che sia alla portata di tutti e non solo di coloro che hanno ipod/ipad e l'accredito può essere fatto sulla carta. Distinti saluti

Da: Mario Campana

Venerdì 11 dicembre 2020 14:55:03 Per: Corrado Formigli

Beh, cari amici dipendenti pubblici e non. Finalmente, pare, abbiamo scoperto, come dicono ad Agnese. il motivo per il quale questo nostro Paese è tale, ovvero cialtrone, nullafacente, egoista, superficiale e corrotto. La causa, dunque, sono i dipendenti pubblici. Ma va!!!
Io entrai in un ministero con un concorso, lo vinsi, ma guarda un po', con le mie sole capacità, da non credere!!!.
Avevo, però, dapprima, lavorato in una grande società americana, guarda caso "raccomandato" da un mio amico che già vi lavorava.
Così come un mio medico è stato raccomandato dal padre medico, un mio amico architetto è raccomandato dallo zio architetto, Un commerciante spesso eredita dal padre il bar, il ristorante.
Lo "statale", allora, cos'è? Non altro che la rappresentazione plastica della diffusa corruzione che soffoca la bell'Italia. Ma allora, che si fa?. Cos'è che non funziona in questo Paese? I dipendenti pubblici forse? Ma certo che si, lo pensa almeno il novanta per cento dei dipendenti privati, come convincerli del contrario!!! Nemmeno ci provo. Provo solo a raccontare un aneddoto di tanti anni fa: Mi disse, il mio amico, ristrutturatore di appartamenti: "bella la vita da statale ehhh! !. "Si, gli risposi, bella vita. " Come potevo dirgli diversamente e spiegare qualcosa che nemmeno lontanamente conosceva nè tantomeno avrebbe capito. Ma dimmi, Franco, tu, le tasse, le hai mai pagate?
No, mi rispose, mica so scemo. " Ecco la vera ricostruzione, ecco cosa dovrebbero avere in mente tutti coloro che hanno sempre trovato nel dipendente pubblico il capro espiatorio per le disgrazie del nostro Paese. Dunque, tu, amico, che ritieni che gli statali siano tutti fannulloni, perchè ti indigni solo con lui. ! ! Ma diavolo, hai un amico, un fratello, un genitore industriale o commerciante o semplicemente autonomo? Se si, gli hai mai chiesto se paga regolarmente le tasse? Se non le paga, e tu lo sai, ti sei mai inca... to con lui come fai con i dipendenti pubblici? L'evasione supera i cento miliardi l'anno, accidenti!!! Lo sai?
Queste, purtroppo, sono parole buttate al vento, me ne rendo conto. Ma ci ho provato, non si sa mai che qualcuno che legge un giorno, riflettendoci su, potrà rivedere e riconsiderare quale sia il vero problema del Bel Paese. Dunque, offendetevi e inalberatevi contro i "grandi" colpevoli. E chiedete la fattura al vostro dentista, anche se è un amico. Lui crea più danni dell'imbecille con il cartellino del suo collega.
Coraggio Agnese! !
raffaele cotugno

Da: Raffaele Cotugno

Venerdì 11 dicembre 2020 14:54:07 Per: Paolo Del Debbio

Buongiorno Del Debbio
trovo interessante la sua trasmissione ed è un peccato che la svilisca con alcuni invitati che non è il caso di mettere in luce. Se vuole che ci siano più opinioni ci sono interlocutori a sufficienza da ospitare.
Persone come Pedullà, Liprandi e soprattutto Karima sono molto spiacevoli.
Con Karima poi non è neanche più il caso di seguire il programma, sa solo urlare a squarciagola per non fare parlare gli altri, benché giornalista (?) sfodera i soliti 4argomenti ottusi e non ha educazione, né rispetto per gli italiani che hanno impiegato centinaia di anni per avere la libertà e il welfare che tanti stranieri come lei ci stanno mangiando.
Grazie

Da: Elisabetta Mazza

Venerdì 11 dicembre 2020 14:53:18 Per: Maria De Filippi

Ciao Maria... soltanto per condividere IN PIENO i commenti di Maria Teresa Capodicasa e Tommassa! !
Sarebbe ora che tu Maria ti dia da fare nel cacciare definitivamente dal programma certe persone come Armando e Gemma, ormai la loro presenza e' soltanto per avere visibilita', sono talmente pieni de se che quando arriva qualcuno che ha qualcosa da dire di loro cercano di farli la vita impossibile.
Inoltre, anche l'opinionista Sperti e' diventato un arrogante, prepotente e poco obiettivo, se non godi della sua simpatia ti fa la vita impossibile... poi quello di farli vedere i telefoni ma come possono prestarsi le persone a farsi controllare i propri cellulari... va behhh si sta toccando fondo veramente. Se necessario questo controllo, dovrebbe gestirlo la redazione del programma in privato... Saluti

Da: Paolina

Venerdì 11 dicembre 2020 14:53:00 Per: Giuseppe Conte

Io penso che (non sono Renziano) la politica imponga comunque è sempre delle regole da rispettare e che certe decisioni vengano discusse in Parlamento e non imposte via cavo. Nessuno deve avere Pieni Poteri e decidere da solo, altrimenti chi compone il Governo a cosa servono. Le imposizioni fanno solo salire la rabbia dei cittadini e smettiamola di dire che non siamo consapevoli della gravità sulla situazione Covid. Gli Italiani si stanno comportando bene e meglio dei cugini europei. Dando le regole e verificando se sono seguite è abbastanza, non isoliamo chi sta soffrendo e vive in piccoli paesi. Non tutti vivono a Roma o altre grandi città. Buon Natale a tutti

Da: Ezio Comai

Venerdì 11 dicembre 2020 14:46:16 Per: Lilli Gruber

Gentilissima Signora Gruber, per la stima con cui apprezzo la sua attività giornalistica ho da rivolgerle una semplice emblematica domanda.
Perché non ha mai chiesto al senatore Renzi, a cui ho dato purtroppo tempo fa il mio voto, il motivo per cui non ha mai giustificato il suo protrarsi nell’attività politica dopo le esplicite dichiarazioni, precedenti il referendum da egli stesso indetto, circa l’opportunità di abbandonare definitivamente il suo ruolo nella politica? Questa semplice domanda forse riscatterebbe quella consuetudine di limitare domande scomode ma necessarie che assai spesso il giornalismo italiano vuole pervicacemente evitare. Dando la sensazione che l’opinione pubblica in Italia sia indirizzata e gestita secondo interessi editoriali poco chiari. A lei non manca il coraggio e la chiarezza. La ringrazio per una sua cortese risposta.
Vincenzo Martines

Da: Martines Vincenzo

Venerdì 11 dicembre 2020 14:34:07 Per: Lilli Gruber

Sig. ra Gruber, buongiorno; sono una sua affezionata ascoltatrice, ilnprogramma mi piace molto. Volevo cmq fare un appunto (non a Lei ma in generale) sul cashback rimborso 10% (accennato in puntata del 10 dicembre) che, COME SEMPRE ci guadagnano i facoltosi,. .. "requisito minimo per accedervi: 50 transazioni in 6 mesi" faccio notare che un povero operaio non credo che arrivi a tanto.
Magari se lo facesse presente in trasmissione... visto che Lei e' molto brava a far notare le cose a chi di dovere!
Grazie mille e cari saluti.
Paola

Da: Paola Mengali

Venerdì 11 dicembre 2020 14:22:02 Per: Gianluca Vacchi

Hola, mi nombre es Melissa Nigri y soy una hermosa chica de Monopoli, en la provincia de Bari, que padece AME tipo 1, que es la forma más severa. Para poder aspirar a vivir una vida más que digna necesito ZOLGENSMA, un fármaco que el sistema sanitario italiano pasa de forma gratuita hasta el sexto mes de edad; pero a mí, que tuve la desgracia de conocer a médicos superficiales e incompetentes en los primeros meses de mi vida, la enfermedad solo fue diagnosticada en el séptimo mes. ZOLGENSMA cuesta $ 2, 100, 000: su ayuda, por pequeña que sea, es mi única esperanza. No hay tiempo que perder, porque el medicamento no se puede tomar después del segundo año de edad y es más efectivo cuando se inyecta inmediatamente. Puedes ayudarme por favor

https: //www. gofundme. com/f/aiutiam o-la-piccola-melissa

Da: Valentina