Ultimi commenti alle biografie - pagina 2486

Domenica 28 giugno 2020 18:43:57 Per: Romano Prodi

Illustre Presidente, ci siamo conosciuti anni fa, quando mi fece l‘onore d’intervenire a un convegno della Fondazione di Noopolis, che si occupa dell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Le scrivo in merito al suo odierno editoriale sul Messaggero, che non menziona tra le cause della crisi una segregazione superata: colpisce non i propagatori del COVID-19, che sono i malati, ma i portatori sani, che sono milioni, sostanzialmente inoffensivi. Ho trasmesso questo rilievo alla Presidenza del Consiglio, ma dubito che trovi ascolto. L’ho argomentato con “Aggressività e contenimento del Coronavirus COVID-19”, che trova su internet. L’ho infine esposto in alcune interviste, come quella che allego. Anzi, allegherei se ci fosse un link.
Grazie per l’attenzione.
Prof. Bruno Silvestrini

Da: Bruno Silvestrini

Domenica 28 giugno 2020 17:49:37 Per: Roberto Giacobbo

Preg. mo Roberto Giacobbo, seguo con piacere i suoi eccezionali servizi. Mi farebbe piacere se con la sua bravura facesse qualche tour servizio nel paradiso Calabria. Le ricordo che è una regione con 800 km di coste con spiagge e mare meravigliosi, 3 parchi montani quale quello dell'Aspromonte del Pollino e della Sila laddove si respira l'aria più pura d'europa (Unesco) e c'è il parco eco-esperenziale "Orme ne parco" e i villaggi turistici Palumbo Racisi ciricilla camigliatello. Ci sojo poi i parchi naturali quale quello della biodiversità a catanzaro dove oltre un'immenso spazio x attività agonistiche e ricreative c'è il museo all'aperto più grande d'Italia con centinaia di opere di artisti internazionali, il museo delle armi il Musmi e spazi di divertimento x i piccoli. A Catanzaro capoluogo della regione Calabria ci sono decine di musei un'intensa attività culturale con tantissimi teatri e il Parco archeologico scolacium della Roccelletta con testimonianze della magna grecia e romane conservate nel museo laddove una imponente basilica e anfiteatri sono testimoni delle civiltà greco, romane. ma oarchi archeologici ci sono a crotone, sibari, locri, roccella ionica laddove c'e un porto turistico importante così come lo sono i porti di vibo, pizzo, Catanzaro lido, corigliano. Poi ci sono le tante località turistiche come Tropea, Soverato, Copanello, Caminia, Montauro, Simeri, Sellia, Capo vaticano, Palmi, Amantea, Le Castella e isola caporizzuto. Inoltre un'infinità di villaggo turistici e camping costellano le coste calabresi che hanno parallelamente una serie di pinete che rendono le vacanze oltremodo piacevoli. Per jon dimenticare il clima mediterraneo che permette una temperatura mite tutto l'anno. Ma c'è tanto altro da scoprire come le città sotterranee e i castelli in ogni angolo della Calabria. Cordiali saluti Dr. Giuseppe Stirparo cz tel 330 -------

Da: Giuseppe Stirparo

Domenica 28 giugno 2020 17:41:11 Per: Alex Zanardi

Ciao Alex! Mi chiamo Silvana e abito nei pressi di Leuca, un paesino di 300 abitanti: Giuliano. Cinque anni fui colpita da una maculopatia degenerativa che mi ha fatto diventare monocula. Non davo peso alla perdita e dicevo: Tanto ho ancora un occhio. Il giorno del tuo incidente ho scoperto che la maculopatia aveva colpito anche l'altro occhio. Sono stata presa dalla disperazione,. Ho fatto tanti pensieri e tra questo il pensiero del suicidio, poi ho letto un tuo pensiero circa il tuo primo incidente:"Pensavo a quello che mi era rimasto e non a quello che avevo perso"... Ecco io sono ripartita da quella tua frase. Devo lottare per tenere della vista quello che mi è rimasto e non quello che ho già perso. Spero che tu legga questo mio messaggio. Io prego per te, però anche tu prega per me. Con affetto Silvana❤

Da: Silvana Toscano

Domenica 28 giugno 2020 16:09:34 Per: Mario Giordano

Dott. Mario Giordano, seguo da sempre le Sue trasmissioni e Le faccio i migliori complimenti. Vorrei chiederLe perchè una volta non parla anche delle "infami" voci che mettono sulle bollette del gas., della luce, dell'acqua? ? e cioè trasporto contatore, altri amenincoli che da un consumo di energia di 40, 00 euro circa la fatturazione finale supera i 100 euro. In bocca al lupo e spero continui con le Sue interessantissime trasmissioni negli anni a venire. Salutoni 8 da Udine
Ottavio Bearzi
vicolo ------- 14
33100 udine ud cell. 335 -------

Da: Ottavio

Domenica 28 giugno 2020 16:02:12 Per: Lucia Annunziata

Carissima Lucia hai tutta la mia stima come giornalista e come donna ma mi chiedo come puoi invitare ancora un personaggio come salvini? Lue tue trasmissioni sono molto utili ms credimi quando c'è quell'individuo io e non solo cambiamo canale. Lasciamo blaterare da solo non dargli molta importanza. Scusa mas è in consiglio che mio sono permessa di darti buon lavoro

Da: Rita Sanginisi

Domenica 28 giugno 2020 15:54:56 Per: Kenneth Branagh

Buongiorno Kenneth Branagh, sono il proprietario e il gestore del sito archeologico Su Tempiesu, fonte sacra nuragica del XIII-IX sec A. C a Orune (Sardegna, Italia). Le coordinate geografiche di questo sito compaiono nel suo film, per la precisone in una pagina del diario segreto del padre di Artemis.
Vorrei sapere come mai avete scelto le coordinate del sito archelogico sardo e se questo diario esiste veramente e se appartiene a qualche suo collaboratore. É solo una suggestiva coincidenza?
O questa fonte sacra é stata scelta proprio apposta dai suoi sceneggiatori?
La storia della fonte sacra ha qualche legame con la trama del film? La ringrazio se mi da questi chiarimenti.
Se per caso dovesse venire in Sardegna vorremmo averlo come ospite nel nostro sito archeologico.
Grazie
Luciano Goddi.
Via ------- 20- 07100 Sassari

Cell. 339-------

Da: Luciano Goddi

Domenica 28 giugno 2020 15:48:49 Per: Lorella Cuccarini

Brava lorella. Tutta la nostra solidarietà. Francesco e Rosanna.

Da: Francesco

Domenica 28 giugno 2020 15:41:40 Per: Mara Venier

Oggi 28 giugno 2020 è stato toccato il fondo del ridicolo. Un salottino squallido e veramente poco edificante fra tre vecchie comari. Con poco rispetto verso chi purtroppo ci ha lasciato. Inguardabile il ptedone sul panchetto!!! La Venier non è un’eroina, è un’esibizionista di cattivo gusto e dalla lacrima a comando.

Da: Roberto Panconesi

Domenica 28 giugno 2020 15:36:41 Per: Vittorio Feltri

Oggetto: La tragedia in Valsassina (SO). La disperazione dei padri

Egregio e stimato Direttore,

Faccio riferimento alla tragica notizia, di cui in questi giorni hanno dato ampio risalto i media, del suicidio di quel papà che in Valsassina (SO) ha ucciso i suoi due figli e si è tolto la vita. Immediatamente sottoposto a un’autentica gogna mediatica trasversale. Ricordando altri casi, anche del recente passato, mi sembra che il tema sia meritevole di approfondimento.

Per quale motivo, peraltro, sarebbe dato chiedersi, quando analoghi gesti sono compiuti da donne, la notizia non suscita altrettanto clamore, risalto, eco e condanna pubblica senza appello, sia sui mass che sui social media… Come mai? Perché questa differenza di reazioni e trattamento?

Credo che sia giusto e opportuno che qualcuno solleciti le coscienze dell’opinione pubblica ad osservare-analizzare simili tragedie familiari con maggiore obiettività e anche da un diverso punto di vista.

Non conosco né è mio obiettivo soffermarmi sui dettagli della specifica situazione familiare e personale del padre dell’episodio in Valsassina. Né intendo giustificare il gesto, dal quale prendo chiaramente le distanze.

Più in generale, prendendo semplicemente spunto dalla notizia, mi propongo di stimolare un approfondimento di analisi e un ragionamento di carattere più ampio.

A mio parere, la domanda di base da porsi è: per quale motivo da una separazione coniugale possono discendere avvenimenti così drammatici?

Per quale motivo, in particolare, ci si dovrebbe anche domandare, un genitore che si separa potrebbe arrivare a compiere gesti disperati verso se stesso o verso i suoi stessi figli? Eppure, con riferimento al caso da cui si prende spunto, al momento non risulta che quell’uomo avesse fama di essere un folle, anzi. Era considerato un uomo normale, una persona per bene, e soprattutto molto affezionato ai suoi due figli maschi. Un uomo come tanti, quindi.

Forse perché, come tanti padri, in caso di separazione, ne avrebbe potuto avere la vita rovinata e non ha saputo reggere alla frustrazione e al dolore? E perché ciò avviene?

Chiunque conosca le vicende anche giudiziarie che seguono a una separazione conflittuale, può almeno intuire o comprendere, almeno in parte, i motivi di un gesto tanto estremo. Intuire o capire i motivi non significa giustificare giuridicamente o moralmente il gesto, sia chiaro, ma significa sforzarsi di comprenderne i risvolti emotivi ed umani. Ciò dovrebbe portare quantomeno a non infierire, come è avvenuto, sulla memoria di un morto, con insulti e improperi di ogni genere. “ Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato”. (Luca 6, 37). Ma, d’altra parte, chi conosce ormai più, nella nostra società atea e materialista, gli insegnamenti classici?

Dalle donne obiettività di giudizio su certe questioni sembra inutile attendersela, perché sono ben ferme nel difendere a denti stretti i privilegi che il sistema giudiziario attribuisce loro nelle separazioni, quasi come una sorta di compensazione per le violenze e le discriminazioni che le donne subiscono su altri fronti.

Però dovrebbero riflettere, soprattutto gli uomini, prima di “giudicare”, perché la vita è una ruota, e anche loro un giorno potrebbero dover affrontare la tragedia di quell’uomo che così velocemente hanno condannato senza esitazione a bruciare perennemente nell’inferno dei dannati.

Tengano perciò anche conto che le vicende giudiziarie, che quell’uomo potrebbe aver intuito, lo avrebbero potuto portare ad essere letteralmente cacciato dalla propria casa ed essere improvvisamente allontanato dai figli. Forse qualcuno, che ha vissuto tale calvario, ha riferito a quell’uomo che nessun giudice avrebbe valutato quale dei due genitori fosse più “idoneo” per il collocamento dei figli (perché i figli stanno con la madre “a meno che non si arrampichi sui muri in udienza” è il noto motto dei magistrati delle sezioni Famiglia dei Tribunali): nell’ipotesi più fortunata, le condizioni di “visita” stabilite dal Tribunale avrebbero consentito al padre di vedere i figli in media una volta alla settimana. Negli atti della separazione, la moglie e il relativo avvocato, per assicurare egoisticamente il collocamento dei figli presso la madre per il maggior tempo possibile, avrebbero potuto, come molto spesso avviene, offenderlo, diffamarlo, calunniarlo (secondo il clichè del padre disinteressato, assente, violento verso moglie e figli). E forse qualcuno ha riferito a quell’uomo che nessun giudice sarebbe mai entrato nel merito di quelle accuse (anche in ragione dell’abuso dell’ipotesi di non punibilità ex art. 598 c. p.), che però sarebbero rimaste lì, come un macigno, ad opprimere ulteriormente la sua mente e il suo cuore affranto. E poi magari i suoi figli, condizionati anche semplicemente dal detto “lontano dagli occhi lontano dal cuore”, per non parlare delle possibili manipolazioni da parte della madre, avrebbero potuto allontanarsi anche emotivamente da lui, magari rifiutando del tutto di incontrarlo (cfr. “Alienazione Genitoriale”), aggiungendo dolore al dolore.

Solo che non tutti gli uomini posseggono le enormi risorse di calma e razionalità necessarie a resistere a un dolore così immenso. Qualcuno potrebbe cedere alla disperazione, e preferire l’oblio. Per sé, normalmente, ma a quanto pare talvolta anche per i figli, forse anche solo per proteggere li stessi a loro volta dal dolore che deriverebbe dalla scomparsa dell’amato genitore.

Anche queste sono le conseguenze di quella subdola riforma sociale pseudo-progressista, iniziata ormai molti anni or sono, di lotta senza quartiere alla figura paterna (intesa prima di tutto, come Padre supremo, quindi negazione di esistenza di un Dio padre) associata – impropriamente – anche alla rivendicazione dei diritti delle donne.

Sarebbe forse il caso che politici e magistrati, ma anche avvocati, psicologi, sociologi e gli stessi giornalisti, si interrogassero, prima o poi, degli effetti anche tragici che possono seguire alle prassi di affidamento seguite nelle separazioni coniugali. Prassi che sono normalmente improntate a una forte discriminazione di genere (del tutto sfavorevole ai padri). Checchè ne possano dire femministe e femministi, che ovviamente con indignazione si ribelleranno ferocemente a queste mie considerazioni. A dimostrazione, però, che l’emotività può offuscare la ragione (cvd).

Lo so, la mia lettera attirerà biasimo anche su di me. Ma non importa, ho avuto la forza di sopportare ben altro e ho l’onestà morale per esprimere senza paura il mio punto di vista. Anche se potrebbe non essere politically correct.

Distinti saluti

Fabio Ledda

giornalista pubblicista, Ordine giornalisti Lombardia

Da: Fabio Ledda

Domenica 28 giugno 2020 15:18:44 Per: Mara Venier

Che bella questa intervista con Romina e Loretta, mi piace ascoltarvi. Voi mi ricordate me bambina ed io vi amavo tanto. Sono felice che posso ancora ascoltare i vostri racconti. Un programma condotto da voi sarebbe un ottima idea. Vi immagino madrine per le New entry. Avete tanta da offrire. Con affetto un bacione a tutte. Mara, sei davvero una bella persona.

Da: Vittoria Fucito