Ultimi commenti alle biografie - pagina 2703

Martedì 19 maggio 2020 17:24:38 Per: Lorena Bianchetti

Cara Lorena, in questo periodo definito da Don Luigi Verdi "tempore famis", siamo stati in tua compagnia la domenica mattina quando, invece di uscire per andare alla Santa Messa la nostra famiglia si è ritrovata sul divano davanti alla TV ad ascoltare testimonianze di fede bellissime e racconti di persone "illuminate" (penso a Don Marco Pozza, a Don Ciotti, a Don Maurizio Patriciello o Chiara Amirante). Abbiamo assistito alla tua grande emozione quando il Santo Papa Francesco ti ha chiamato in diretta e ci siamo emozionati con te, perché Lui ha avuto un pensiero per tutti noi che eravamo lì con te. Tutto questo ci ha scaldato il cuore e per questo ti ringraziamo. Per mio marito Marco, che lavora in una RSA e quindi è sempre uscito di casa ogni giorno alle 7. 30, è stato di grande conforto poter seguire in TV la Santa Messa presieduta da Papa Francesco alle ore 7:00 in Santa Marta. Purtroppo questa mattina abbiamo avuto una brutta sorpresa perché non è stata trasmessa la Santa Messa del Papa. Ci siamo chiesti il motivo di ciò e non vogliamo credere che la soppressione della trasmissione della Santa Messa del Papa dipenda dal fatto che sono riprese le celebrazioni con il popolo a seguito dell'ultimo DPCM. Se così fosse sarebbe una decisione assurda e incomprensibile soprattutto perché proveniente dalla RAI che svolge un servizio pubblico. Le limitazioni, giustamente, imposte dal Governo sono ancora molte come si evince dalla lettura del Protocollo con la Conferenza Episcopale Italiana circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo. Pertanto sopprimere la trasmissione sulla RAI della Santa Messa in Santa Marta e privare "il popolo" delle parole di Papa Francesco non appare né giusto né corretto, soprattutto adesso che, passata la fase più violenta della pandemia, c'è la necessità di tenere vive le coscienze e trovare il coraggio di andare avanti anche su strade diverse da quelle praticate fino ad ora.
Scusa per lo sfogo, ma pensiamo che forse potresti essere la portavoce in RAI della nostra delusione per la soppressione della trasmissione.
Ti facciamo i nostri più sinceri complimenti e ti auguriamo ogni bene
Un caro saluto da Marco e Silvia

Da: Silvia Batacchi

Martedì 19 maggio 2020 17:06:55 Per: Giovanni Floris

Gent. mo,
mi piacerebbe porre alla vostra attenzione queste tematiche che trovo siano poco considerate nel dibattito del come sarà la fase 2.
In questi giorni ci si appresta all'apertura di tantissime attività, comprese quelle in cui è scontato il contatto fisico ravvicinato, come parrucchieri ed estetisti, per fine mese è probabile la riapertura di centri sportivi, scuole di danza e palestre.
Riprenderanno a celebrarsi le Messe, luoghi di assembramento per definizione... Le attività produttive premono per ripartire.
Insomma tutti scaldano i motori, desiderosi di rimettersi in gioco, con nuove regole, modalità differenti da cui eravamo abituati prima, ma comunque con l'obiettivo di ricominciare.
Tutti tranne il comparto scuola. Tutto rimandato a settembre, forse, chissà come... Perché qui manca completamente l'entusiasmo che invece contraddistingue gli altri ambiti? manca soprattutto da parte degli "operatori", che in media sembra non vedano l'ora che arrivi il fatidico 8 giugno.
Lungi da me fare sconti alla prudenza per ipotizzare fughe in avanti che potrebbero essere pericolose, ma quello che stona rispetto al resto dei comparti è proprio questo silenzio e questa rassegnazione ad una situazione che sembra essere diventata una confort zone che ci accompagnerà per i prossimi mesi: la scuola a distanza adesso, l'assenza di scuola per la stagione estiva, visto che tra giugno e settembre pare che tutto si possa fare fuorché il recupero di quanto perso in questi mesi.
Nonostante gli sforzi fatti in questo periodo da parte dei docenti (non tutti a onor del vero), studenti e genitori (!) è evidente che anche la più avanzata ed efficace didattica a distanza non potrà sostituire quanto fatto in presenza, soprattutto per i piccoli, perché, anche banalmente confrontando l'orario delle lezioni pre e post emergenza, è evidente che alcune lacune ci sono state e ci saranno, al di là della formale conclusione dei programmi previsti.
Insomma lo smart working (tema di un bell'articolo odierno di Patrizia De Rubertis) non vale per tutto e se funziona, anche bene, per le attività amministrative in generale poco o niente si adatta per quelle ove il rapporto e l'assistenza alla persona, in questo caso agli allievi, sono tratti costanti e distintivi della prestazione (ve la vedete la maestra della materna, pur dotata di buona volontà, che assegna, lavoretti manuali da eseguire a casa sotto la guida esperta dei genitori?

Se lei se l'è cavata con un video tutorial inviato via whatsup alla chat di classe il resto del lavoro pratico se l'è gestito la mamma, tra il suo di lavoro e le altre incombenze domestiche...

Inoltre, se le ore fatte prima in classe, in presenza, avevano un valore e non erano sovradimensionate rispetto alla reale necessità di apprendimento, dobbiamo prendere atto che il risultato non potrà mai essere lo stesso. Aggiungo che l'applicazione della didattica sul territorio è molto eterogenea, cambia da scuola a scuola e spesso da classe a classe. Io ho due figlie, la prima ha iniziato la seconda settimana di marzo dopo "solo" 3 settimane di chiusura, la seconda, alla primaria ha iniziato i collegamenti la settimana scorsa, dopo quasi 3 mesi, prima facevamo solo compiti...

E' anche evidente che la capacità di seguire la didattica è disomogenea e cambia a seconda del supporto pratico che può garantire la famiglia.

In questo contesto mi sembrava scontato ipotizzare uno slittamento del calendario scolastico nazionale fino almeno a metà luglio che consentisse, quanto meno nelle regioni ove le condizioni sanitarie fossero compatibili una parziale riapertura della scuola dell'obbligo, anche se con modalità adatte alla nuove esigenze (gruppi ridotti, turnazioni, attività all'aperto magari reperendo altri spazi).

Questa ipotesi, tuttavia, non sembra essere stata contemplata dalla Ministra, che ha rimandato tutto al prossimo autunno, chiudendo così un anno scolastico interrotto a metà.

Si affaccia in questi giorni, tuttavia, a seguito delle legittime pressioni dei genitori, la possibilità di far partire i centri estivi.

La prima domanda è banale: perché i centri estivi, che peraltro comporterebbero oneri per le famiglie, oltre che per le casse dello stato e gli enti locali (visto che sarebbero previsti contributi e detrazioni), potrebbero partire ed invece la scuola no? Quali sarebbero i presupposti sanitari che differenzierebbero questi centri dalla scuola estiva?

Da cittadina mi sembra un'incongruenza inaccettabile: se ci sono degli impedimenti sanitari questi valgono per tutti i settori affini. Perché non applicare il protocollo sanitario previsto per i centri estivi alle scuole? D'altronde mi sembra più semplice mantenere la distanza svolgendo attività didattiche, seduti al banco, piuttosto che con attività ricreative e sportive in movimento. Potrebbe essere un modo, in una stagione più semplice, rispetto all'autunno, visto che ora potremmo contare anche sfruttare spazi all'aperto, per sperimentare come ripartire per il prossimo anno scolastico. Si tratterebbe di un esperimento monitorato con ingressi scaglionati, e solo per la scuola dell'obbligo, partendo da chi ha i genitori che lavorano.

Sembra che la scuola abbia abdicato al suo ruolo, ci dicono che la scuola non può partire per i prossimi 4 mesi, però potremo mandare tranquillamente ai corsi di tennis e di danza i nostri figli... la stessa Prof. ssa Chiara Saraceno, in un articolo pubblicato sabato su "La stampa" ha denunciato la criticità della situazione.

La seconda domanda è semplice quanto pragmatica: perché non si è pensato di modificare il calendario scolastico, dando la possibilità alle scuole di organizzare delle classi a numero ridotto per infanzia/primaria/medie per chi ha i genitori che lavorano fuori casa e magari prevedere delle sessioni di recupero per tutti, anche solo a turno... ?

Io temo che la ragione della mancata ripartenza di questo settore non stia solo nella problematica sanitaria ma nella difficoltà, incapacità o scarsa volontà di smuovere consuetudini calcificate nel sistema scolastico: a metà giugno fine delle lezioni e liberi tutti, a prescindere da tutto il resto, anche se in realtà sappiamo che, alla faccia dello "slogan" proclamato come un mantra "la scuola non si ferma", la scuola si è fermata eccome e sono rari i casi in cui l'offerta didattica a distanza è stata realmente compensativa di quella in presenza.

I ragazzini che non si vedranno a scuola staranno comunque assieme nei parchi "allo stato brado" (consentite l'esagerazione, ma basta fare una passeggiata nel parco per rendersi conto che tutto non è controllabile), concentrati nelle case di chi, non lavorando, potrà accudirli: dai nonni, ai vicini di casa, agli amici, o altre mamme. E' una grande ipocrisia credere che in questi mesi non ci saranno contatti fra questi bambini. Più sicuro, a questo punto, che stiano in maniera ordinata e regolamentata in classi/gruppi ove si inizi a far rispettare quelle regole indispensabili come il distanziamento, l'igiene delle mani, l'utilizzo dei dispositivi.

Ecco a me piacerebbe che, in mezzo ai tanti dibattiti, se ne facesse uno schietto senza ipocrisia, anche su questo tema.
Grazie dell'attenzione.

Donatella Giacoppo

Da: Donatella

Martedì 19 maggio 2020 17:03:19 Per: Gianluigi Paragone

Buonasera Le scrivo a nome e conto di molte strutture educative dell'Infanzia private che ad oggi non abbiamo ricevuto alcuno aiuto, i bambini li hanno dimenticati e i genitori sono nello sconforto assoluto non potendo più contare sui nostri servizi educativi essenziali. Molti di noi non riaprirà più in quanto non riusciamo a sostenere più le spese fisse di gestione e senza alcuno aiuto è impensabile riuscire a sopravvivere. Il nostro settore copre il 50%dei posti totali e chiudere vorrebbe dire lasciare molte famiglie senza scuola, i dipendenti senza un lavoro. Abbiamo organizzato una manifestazione in tutta Italia e noi saremo il 21 maggio dalle 15 alle 17 a Montecitorio. Vorremmo averla al nostro fianco se non fisicamente anche attraverso una sua voce che possa farci sentire "più ascoltati". Confidando in un suo aiuto la saluto cordialmente. Roberta referente del Comitato Educhiamo del Lazio

Da: Roberta Postiglione

Martedì 19 maggio 2020 16:00:28 Per: Matteo Renzi

Caro Matteo, prima di questo ti ho inviato altri due messaggi spiegandoti la mia. delusione per il tuo comportamento verso il governo (stai assomigliando sempre di piu a Salvini e questo credimi è' una vergogna non un merito) Ti voglio comunque parlare del bonus di 500 euro erogato per aiutare le partite iva piu in difficoltà, sono venuto a sapere che è' stato dato anche ai contadini che oltre a non pagare le tasse (solo il reddito domenicale che è' irrisorio rispetto al patrimonio del valore dei terreni detenuti e nessuna tassa sul prodotto conferito 50/60 mila euro ogni anno non per tutti ma per molti) credo che sia giunta l'ora DI FAR PAGARE LE TASSE anche a questa categoria che non le a mai pagate. Se non ci credi fatti un giro in Trentino Altoadige a controllare. Saluti Bruno.

Da: Bruno

Martedì 19 maggio 2020 15:56:54 Per: Maria De Filippi

Cara Maria
La trasmissione uomini e donne sta perdendo interesse, Gemma che accetta il corteggiamento di un poppante, la dame del parterre che parlano tutte assieme mi sembrano tante zoccole lavandaie, quando due non vanno d'accordo, dovrebbero finirla li e non farla durare tutta la puntata, anzi dovresti essere tu Maria a porre un termine a discussioni stupide... perchè ti ostini a mandare avanti una trasmissione che non suscita interesse? molto belle Amici, c'è posta per te ma questa ormai ha toccato il fondo... troppe zoccole in trasmissione... possibile che dopo anni e anni ci siano sempre le stesse? che interesse da alla Mediaset un programma spazzatura? un saluto Franco

Da: Franco Taggiasco

Martedì 19 maggio 2020 15:37:37 Per: Maria De Filippi

Ciao Maria, vorrei farti una richiesta e spero tu possa accontentarmi. Io sono sempre stato affascinato da Roberta, ma sono consapevole del fatto di non avere nessunissima possibilita' con lei, anche perche' non reggerei il confronto con tutti gli uomini affascinanti e eleganti che scendono per lei, ma vorrei che dicessi a Roberta che la ritengo una Donna fantastica, eccezionale, estremamente dolce e sensibile, una Donna che sa quando e' il caso ti tirare fuori le unghie. Mi ha colpito la sua sincerita', non ha mai paura di esprimere le sue opinioni e i suoi pensieri. Credo che sia la Donna che ogni uomo vorrebbe al suo fianco. Io, purtroppo, so' di non essere il suo stereotipo, ma questo non mi impedisce di AMARLA come Donna e come persona. Ti prego di farle avere questo messaggio. Certo, mi piacerebbe poter parlare con lei anche se ho una paura da matti, pero'... scriverle...

Da: Fabio

Martedì 19 maggio 2020 15:26:14 Per: Matteo Renzi

Sono un lavoratore stagionale del turismo
Con moglie e due figli minorenni a carico.
Lo sa' che grazie a lei ed il suo governo, dal 2015 mi toglie 3. 600€ all'anno di sussidio di disoccupazione?
Ti invito a casa mia nei 3 mesi che mi hai lasciato, a me, ed altre 300. 000 famiglie in tutta Italia, senza stipendio e senza sussidio, non trovandoci un'alternativa né di lavoro e neanche di sussidio.
Percepiamo di naspi la metà dei mesi lavorati, contattami se hai una coscienza.

Da: Salvatore Casciaro

Martedì 19 maggio 2020 15:18:16 Per: Maria De Filippi

Buongiorno Maria. Bella brava e unica. Vivo in Belgio e come tanti come me... Aspettiamo con ansia il pomeriggio. Vorrei dire che tra Valentina e Roberta... Siamo stanchi di fare le santereline e poi sbavare sempre dietro agli uomini ché vengano per altre donne ho stano intraprendendo una conoscenza. Basta. Veramente gatte morte. Prima dovranno aspettare e vedere come andranno le conoscenze... E dopo di ché proporersi... Ma non prima. Basta. Poi Gianni e Tina ci stano stancando... Questo non è più un comportamento di opinionista... Ma di sentenze vere e proprie...

Da: Zlatina Kyoseva

Martedì 19 maggio 2020 15:14:35 Per: Maria De Filippi

Cara Maria,
Veramente non riesco a capire come fai a giustificare sempre il comportamento della sig. ra Gemma Galgani quando trovo veramente che sia ingiustificabile soprattutto perché le sue reazioni non sono assolutamente rispondenti alla maturità che dovrebbe dimostrare una donna della sua età. La sua prosopopea è addirittura inaccettabile,
dovrebbe dimostrare un po' di umiltà che non guasterebbe se fosse conscia delle sue reali possibilità.
Ti saluto con affetto e tanta stima

Da: Anna Maria

Martedì 19 maggio 2020 14:23:49 Per: Mauro Corona

Buongiorno Mauro Coronna noi la pensiamo come lei loro parlano solo delle grandi citta abbiamo un agriturismo a Zeri alta Luligiana noi in tutti questi mesi non hanno parlato nessuno di agriturismi pero sono stati bravi per mandarci da pagare le tasse e nessuno non parla di entroterra di tutta italia dove gia si faceva fatica ad vivere ad oggi non sapiamo cosa ci potra' succedere
Cordiali saluti

Da: Davide Roffo