Ultimi commenti alle biografie - pagina 2864
Venerdì 24 aprile 2020 09:15:18
Per: Bianca Berlinguer
Cara Bianca,
In caso ti potrebbe interessare un articolo pubblicato dal Guardian su un bambino che e` stato abusato
in Australia perche` si chiama Corona, ti spedisco il link. Non so potresti ad esempio menzionare come la
gente diventi irrazionale in periodi di crisi e cose simili e chiedere (se lo ritieni opportuno) a Mauro
Corona se ha avuto situazioni piu` o meno simili`. Spero che non ti dispiaccia di questo messaggio.
Buona Giornata. Michele Bartuccelli
https://www. theguardian. com/film/2020/apr/24/ tom-hanks-pens-heartfelt- letter-to-bullied-australian-boy-named-corona
Da: Michele
Venerdì 24 aprile 2020 09:12:16
Per: Massimo Gramellini
Egregio Massimo Gramellini le inoltro una mia breve riflessione sul significato del 25 Aprile perché spero potrebbe trovarla interessante, vista la sua indubbia qualità come uno dei migliori giornalisti d'Italia.
Riflessione critica sul giorno della Liberazione: può il 25 Aprile consolidare il senso di unità nazionale?
La festa della Liberazione in Italia si trasforma in un tema, e in una celebrazione divisiva e deleteria, solo se si continua a giocare, volontariamente o involontariamente, sull’ambiguità concettuale e semantica dei termini fascismo e antifascismo. Infatti dall’aforisma, molto perspicace - attribuito al poliedrico Ennio Flaiano -, "In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti", si evince come si possa cadere facilmente nella trappola del "doppio" fascismo.
Tuttavia l’antifascismo storico si muove su un piano cognitivo e metacognitivo diverso: esso è stato infatti sia una guerra patriottica contro l’invasore tedesco, culminata il 25 Aprile 1945 con la liberazione delle principali città del Nord da parte della Resistenza partigiana (si discute tuttavia sul ruolo avuto anche per il Nord dell’esercito degli Alleati) ; sia la fine definitiva del Fascismo storico e dunque di quel Ventennio di dittatura, come dimostrò chiaramente la fucilazione di Benito Mussolini (e amante) avvenuta tre giorni dopo, intercettati prima di giungere in Svizzera una volta compresa la sconfitta dei suoi alleati nazisti. Come ha sostenuto infatti C. Pavone nel suo libro Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità della Resistenza, il fenomeno della Resistenza e della guerra per la Liberazione va letto sotto la luce di tre chiavi interpretative: quella della guerra nazionale appunto, ma anche come guerra civile e come guerra di classe. Nel primo caso ciò è dettato dal fatto che nell’Italia centro-settentrionale ci fu un governo fascista attivo (la Repubblica di Salò) che combattette con le proprie milizie contro altri italiani, i partigiani. E si combattette per la prosecuzione dell’esperienza fascista da un lato, per una nuova esperienza democratica dall’altro. Nel secondo caso non si può trascurare la forte presenza all’interno del movimento della Resistenza di una componente di ispirazione marxista-leninista, che ne fece quindi un caposaldo della lotta di classe.
Più o meno consapevolmente, ad oggi, il crogiuolo eterogeneo dell’estrema destra non accetta il risultato della guerra civile e quindi, tra richiami non troppo velati al fascismo storico e tecniche più raffinate di confusione semantica tra fascismo storico e pensiero fascista (o di estrema destra), ogni anno si prodiga per sabotare o sostituire il riferimento ontologico della celebrazione del 25 Aprile. Dall’altro lato, invece, il miscuglio di estrema sinistra, formato da marxisti, comunisti-leninisti e anarchici, accetta e prende la provocazione come un modo per ribadire la frattura dualistico-classista della società occidentale capitalistica, trasformando l’antifascismo storico in uno ideologico-militante e molto fuorviante. Ciò che invece non accetta è che il risultato della Resistenza come lotta di classe non ha portato la Repubblica italiana ad un sistema socio-politico basato su una concezione spuria di “Rivoluzione”, quanto piuttosto ad una classica ma fondamentale di liberal-democrazia, e successivamente di social-democrazia.
Insomma il 25 aprile diventa - ed è diventata - una festa celebrativa nazionale vivificante e unificante solo nel momento in cui viene concepita come l’occasione annuale per ringraziare e ricordare l’appartenenza all’antifascismo storico, e di comprenderlo ed accettarlo in tutte le sue chiavi di lettura e conseguenze. Finché ciò sarà chiaro alla maggior parte dei cittadini, tutto il resto rimarrà futile polemica mista a maldestri e stolti tentativi di revisione storica e culturale di questo giorno.
Gino Andrenacci
Da: Gino Andrenacci
Venerdì 24 aprile 2020 08:51:58
Per: Giuseppe Conte
Caro presidente le voglio sensibilizzare che ad oggi 24 aprile io non ho ancora ricevuto i famosi 600 euro.
Lei più che il premier di una democrazia mi sembra Mussolini con tutto il rispetto per Mussolini
Lei sig presidente sempre in primo fila, sempre e da solo a fare comunicazioni è troppo protagonista.
Mi scusi ma è quello che pensano gli italiani
Cordiali saluti
Da: Carla
Venerdì 24 aprile 2020 08:40:54
Per: Alberto Angela
Un altro modo di fare
Egregio dott. Alberto Angela, ho visto il documentario “Pavarotti”; mi ha colpito, fra l’altro, una frase della signora Adua Veroni, ex moglie del Maestro, “... rispondeva a tutti”; ho pensato a voi.
Ho riportato su questa pagina due miei commenti sul vostro documentario “Stanotte a Firenze”, precisamente “Anamorfismo” (10 Aprile 2020) e “Chi vuoi che se ne accorga? ” (18 Aprile 2020), a tutt’oggi non ho ricevuto alcuna risposta.
Buona giornata,
Leonardo D’Amicis
Da: D'Amicis Leonardo
Venerdì 24 aprile 2020 08:39:57
Per: Mario Giordano
Buongiorno,
mi chiamo Mario Palermo e volevo solo porLe i miei più sinceri complimenti per la Sua carriera giornalistica.
Le scrivo da Trapani, indi già avrà capito a quale scopo! Ma voglio essere sincero, così come lo è Lei nelle sue trasmissioni, SONO SCHIFATO!!!
Non per Lei, che ritengo uno dei pochi giornalisti ancora degni di questo nome, ma per l'intera categoria che mostra un volto meschino e incomprensibile alle dichiarazioni di Feltri!
Solo un momento di riflessione: abbiamo, l'opinione pubblica, fatto un processo mediatico al giocatore di Canio per un suo saluto, romano, alla fine di un incontro di calcio. Cosa che, per mio modo di vedere, non associo al fascismo, poichè nato molto prima dei Fasci di Combattimento, e permettiamo che, mi lasci passare la parola, un vecchio meschino, usi toni e parole, di ben più pesante spessore, che ricordano un'altro pazzo tedesco che imitava Mussolini e aveva dei ridicoli baffetti.
Non voglio annoiarla, ma rinnovarle i miei più sinceri auguri di buon lavoro.
Cordiali saluti, Mario Palermo!
Da: Mario Salvatore Palermo
Venerdì 24 aprile 2020 08:37:35
Per: Matteo Salvini
DONA per i bambini africani
DONA per l'AIDS
DONA per le donne maltrattate
DONA per la protezione della natura
DONA per la ricerca
DONA per la protezione degli animali
DONA ALLA PROTEZIONE CIVILE... DONA, DONA, DONA!
E' una richiesta continua indegna e VERGOGNOSA che non ha uguali in nessun altro paese.
Mi pongo la domanda: PERCHE' SI STROZZINA UN POPOLO AFFAMATO E PERCHE' RADIO, TELEVISIONI E GIORNALI N O N CHIEDONO M A I AI POLITICI DI DONARE, AGLI STIPENDIATI MILIONARI DI DONARE, AI CALCATORI DI DONARE, AI POTENTI RICONOSCIUTI DI DONARE? Uno soltanto ha fatto un grande gesto: il piu' attaccato, il piu' criticato, il piu' denigrato: SILVIO BERLUSCONI e... nessuno gli ha detto grazie, non solo, ma la grancassa mediatica di sinistra ha totalmente ignorato il gesto riducendolo ad un trafiletto insignificante. Qualsiasi altro commento sarebbe superfluo. CHI PAGA, ANCHE QUANDO NON PUO', E' SEMPRE IL POPOLO CHE ORMAI E' ANCHE ASSERVITO.
Da: Anna
Venerdì 24 aprile 2020 08:32:36
Per: Luca Zaia
Buonasera Sig. Zaia,
Sono una studentessa che frequenta il quarto anno facoltativo della scuola di estetica Clef di Verona.
Quest’ultimo anno prevede 900 ore di stage presso un centro estetico, ore che purtroppo sono state interrotte a causa del coronavirus.
La scuola ha comunicato che dovremmo finire queste ore mancanti in estate, ma che avrebbe dato conferma dopo aver ricevuto nuove indicazioni dalla regione Veneto.
Avete già disposizioni in merito?
Molte di noi avevano già trovato lavoro per l’estate con regolari contratti che verrebbero a meno in vista di prolungamento dello stage.
Chiedo anche notizie sugli esami che si sarebbero svolti nella seconda metà di giugno, ma anche questi senza tutte le ore di stage come e quando si svolgeranno?
Grazie dell’attenzione che sicuramente mi riserverà, nel frattempo Le auguro buon lavoro
Elisa
Da: Elisa
Venerdì 24 aprile 2020 08:29:50
Per: Massimo Giannini
E vai! ora sarà ancora più impossibile che tu legga le nostre grida di dolore. In bocca al lupo! Coerenza, coerenza e lontananza dal potere, soprattutto se non eletto.
Da: Franca Marcheselli
Venerdì 24 aprile 2020 08:29:27
Per: Massimo Gramellini
Gentile Dott. Gramellini
sono abbonato al Corriere e leggo con grande piacere la sua rubrica "il caffè". Anch'io ho un commento sulla proposta della "Kats" Force sul vietare il lavoro agli ultrasessantenni dal 4 maggio.
Ma da dove riescono a tirar fuori queste idee?
Secondo la Kats Force, tutti i medici, infermieri, addetti ai supermercati, edicolanti, capi della Protezione civile, Senatori e Deputati, Presidenti della Repubblica, … che hanno più di sessanta anni dovrebbero smettere di lavorare dal 4 maggio! Continuiamo così. Facciamoci del male.
Da: Anonimo
Enrico Mentana
Giornalista italiano
Da: Andrea Abertolini