Ultimi commenti alle biografie - pagina 2970

Venerdì 17 aprile 2020 16:55:36 Per: Mario Giordano

Buongiorno,
Vorrei sottoporre alla Vostra attenzione non problema molto grave.
Ho partita iva e ho fatto domanda dei 600 euro il giorno 01/04/2020 ore 6:30 stampata la ricevuta e e-mail di ricezione 07/04/2020.
Ad oggi 17/04/2020 dovevano arrivare i soldi e non sono arrivati.
Non risulta nessun pagamento il Direttore dell'inps aveva assicurato il pagamento entro oggi 17/04/2020
Che devo fare???

Da: Sara

Venerdì 17 aprile 2020 16:49:12 Per: Gianrico Carofiglio

Un giorno ho cercato di spiegare il significato del tempo a mio figlio, emigrato in Africa. E l’ho fatto così.  

“Quando io ero giovane il tempo aveva una velocità; ora ne ha un'altra. Allora il tempo camminava con le scarpe da palombaro, col piombo sotto; ora il tempo ha le ali ai piedi. Il tempo assoluto, cioè indipendente dall'osservatore, non esiste; era una fantasia dei vecchi filosofi, che ne avevano tante; i nuovi di oggi ne hanno altre. Il tempo è relativo, dipende dall’osservatore. E' più facile dire a che cosa serve un orologio. Un orologio serve a misurare il tempo. Ma un orologio non misura il tempo in sé, il tempo assoluto, cosmico, che è un'astrazione; un orologio misura il "suo" tempo. Il tempo segnato dall'orologio che abbiamo al polso, o in tasca, o è incollato al campanile del nostro parroco, è il tempo di un osservatore che si trova su un certo meridiano e osserva il passaggio del sole su di esso. Tant'è vero che se io ti telefono  e confrontiamo i nostri orologi, avremo due tempi diversi. Ma si possono fare altri orologi, con altri tempi, coi tempi di altri avvenimenti che succedono regolarmente nel cosmo. Si può benissimo prendere il nostro corpo come orologio, misurare il tempo col nostro corpo; esso segna un'altra specie di tempo, è il nostro tempo privato. Allora il tempo segnato da quell'orologio non va più d'accordo con quello segnato dall'orologio che abbiamo al polso e da nessun altro orologio meccanico. Allora i minuti primi e i secondi, le ore, i giorni, i mesi, le stagioni, gli anni, i Natali, le Pasque e gli anniversari che devono venire, e poi vengono, hanno altre dimensioni. Allora se abbiamo 18 anni, quel nostro tempo coetaneo e privato, paragonato a quello degli orologi meccanici, ci sembra straordinariamente lento, non passa mai; se ne abbiamo 30 di anni esso è diventato veloce; se 50 o 60 è velocissimo, un lampo.  Io sono già passato per tutte quelle esperienze del mio tempo privato; ne posso parlare come di un fatto verificato sperimentalmente: che è il solo modo di verificare qualcosa. Possiamo immaginare  che il tempo sia un treno in corsa. Quando noi corriamo accanto al treno, il treno rispetto a noi va adagio; quando camminiamo accanto ad esso, rispetto a noi il treno corre velocemente; quando siamo vecchi, e vediamo passare il treno stando seduti, il treno va velocissimo. Ma la velocità del treno, che è il tempo, non è cambiata affatto; è cambiata quella del nostro orologio corporale che la misura. Eravamo quell'orologio che correva; siamo diventati quell'orologio che cammina; se avremo fiato diventeremo quell'orologio quasi fermo che è quel corpo che sta seduto, e guarda correre velocissimo il treno. Il treno corre, corre sempre eguale; forse senza partenza, forse senza arrivo, forse senza principio, forse senza fine. L'età è una perdita di velocità; per ciò la vita è una zuffa ininterrotta con l'orologio e con il calendario. Da ragazzi siamo come quando si aspetta la venuta della primavera: l'animo è pieno di quell'attesa e la primavera non viene, non viene mai. Da grandi siamo come quando si aspetta di andare dal dentista; sembra che l'orologio abbia perso la testa, i minuti e le ore spariscono come strappati da un vento. Da giovani pensiamo che tutte le cose si possono avere, tutte; è solo questione di tempo: il tempo, passando, ci porterà le cose che aspettiamo. E si ha fretta che il tempo passi, esso è terribilmente pigro e lento. Poi ci si accorge che il tempo passa e le cose aspettate non vengono soltanto perché il tempo passa; o vengono solo in parte, e non sono  mai quelle  che  si aspettavano; allora la nostra fretta del tempo è finita, allora si scopre che i giorni somigliano ai giorni. Da giovani il nostro tempo non ha limiti visibili; è una sconfinata estensione, più vasta degli oceani, finisce con un lontanissimo orizzonte, una linea indefinita, luminosa confusione di cielo e mare. Noi andiamo verso di essa, ci sembra che non arriveremo mai. Poi l'orizzonte si avvicina, ora prende consistenza, diventa fermo e solido. Allora vediamo quello che c'è in fondo alla strada, ne vediamo la fine. E un giorno abbiamo sentito un fastidio fino ad allora ignoto, il fastidio dei compleanni, abbiamo smesso di festeggiarli. Ora festeggiamo preferibilmente gli onomastici; i santi non invecchiano mai, essi sono fermi nel tempo, invulnerabili da esso, perché sono nell’eternità. Ma ogni momento è l'onomastico; ogni momento è Natale, e la settimana non è neanche cominciata, ed è già domenica”.

Mi scusi il disturbo, Carofiglio. Ma tutto questo mi è tornato alla mente leggendo il suo ultimo splendido romanzo. Merita lo Strega. Una stretta di mano, virtuale coi tempi che corrono. Carlo Mainardi.

Da: Carlo Mainardi

Venerdì 17 aprile 2020 16:47:28 Per: Fabio Fazio

Gentile Sig. Negrini, o mette un pò meglio la punteggiatura, o rende meglio comprensibile il testo, o il sottoscritto è un pò tonto, ma così come leggo, francamente, non capisco il senso. Grazie.

Da: Pier

Venerdì 17 aprile 2020 16:30:42 Per: Lilli Gruber

Gentile Signora Gruber
Seguo sempre con interesse 8 e mezzo. Ma da un po' di tempo mi sento infastidita. Lei non guarda quasi mai al Sud, non invita giornalisti di quotidiani del Sud.
Non ha speso una parola sull'eccellenza del Cotugno o delle ricerche del Pascale in campo farmacologico.
Provi a guardare l'Italia nella sua interezza e dia un po' d'ascolto alle istanze del Sud.
Grata x l'attenzione le auguro buon lavoro
Stefania Perito

Da: Stefania Perito

Venerdì 17 aprile 2020 16:18:25 Per: Niccolò Moriconi

Ciao Ultimo!
Ultima (per essere in tema😬) di un sacco di messaggi simili... vorrei chiederti un breve video per mia Nipote che festeggerà 13 anni il 23 Aprile. Non potendola vedere x colpa di questa assurda situazione, ho pensato a te e alla possibilità di avere un tuo breve messaggio! Mia nipote si chiama Delia e ti adora e dovrebbe venire anche al tuo concerto... ma non so se si farà vista la situazione pandemia purtroppo! Grazie! Grazie mille!

Da: Maria

Venerdì 17 aprile 2020 16:17:20 Per: Vito Crimi

Senatore buongiorno, cercate di tutelare posti di lavoro, qui si rischia una guerra sociale mandate via gente anziana e sofferente in pensione. liberare posti per i giovani.

Da: Pietro

Venerdì 17 aprile 2020 16:11:06 Per: Milena Gabanelli

Gentile Milena,
sono una docente universitaria Unibo in pensione. Vorrei mettere in luce un aspetto della tragedia Coronavirus che potrebbe diventare “legge” con la Fase 2, almeno a quanto scrivono alcuni quotidiani. Il “Corriere della sera” del 14 aprile scorso ha intitolato un articolo La fase 2 dal 4 maggio: uscite scaglionate per fasce d’età. Le app e il piano per gli over 70, per specificare nel sommario Le ipotesi allo studio: un archivio telematico sostituirà le autocertificazioni. Residenze e sussidi per proteggere gli anziani.

Si tratta di un aspetto che mi riguarda personalmente: appartengo infatti alla generazione dei settantenni et ultra che non hanno avuto ancora il buon gusto o meglio il buonsenso di andare subito al creatore. Procediamo per punti:

-1) La giornalista, Fiorenza Sarzanini, precisa: “[…] adesso si proteggerà questa generazione prevedendo tempi più lunghi per il ritorno alla vita normale o comunque percorsi diversificati per effettuare gli spostamenti. E tenendo conto di chi oltre all’età ha anche problemi di salute cronici”.

A parte l’oscura espressione “prevedendo percorsi diversificati per effettuare spostamenti” (io passo di qua, tu di là…), non occorre un genio per capire che non gode di alcun fondamento logico l’ipotesi di “scaglionare” la “liberazione” dei cittadini sulla base dell’età e delle patologie. Che un settantenne venga “rilasciato” buon ultimo (quando? Si parla di fine anno!!!) o che lo sia assieme ai 20-60enni che differenza fa? Siamo sicuri che quando la sospirata libertà toccherà al settantenne, TUTTI gli altri saranno COMPLETAMENTE guariti o stabilmente sani, pronti ad accogliere l’ingresso dei nonni in società con un caloroso applauso collettivo?

-2) Nell’articolo la giornalista riporta le parole di Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, che sostiene la necessità di “proteggere” gli anziani, un verbo ritenuto evidentemente molto espressivo, se ricorre altre varie volte all’interno del pezzo. Non fosse del tutto inappropriata, potrebbe destare qualche ilarità questa improvvisa ansia paternalistica quando fino a pochi giorni fa le Case di riposo per anziani non hanno ricevuto alcuna attenzione e di conseguenza alcun sussidio.

Penso che le persone – soprattutto se confortate da lunghi anni di esperienza e forse di saggezza – siano ben in grado di autoproteggersi, persino da quella manica multigenerazionale di veri assassini (è la parola) che a Pasqua e Pasquetta affollavano strade e autostrade o si abbandonavano, senza protezione alcuna, ad allegri barbecue sui tetti.

Non è certo tenendoci rinchiusi che ci sentiremo “protetti”. Ci sentiremo, invece, sempre più depressi assistendo alla felicità di tutti gli altri, comprese le persone a cui volevamo bene (ora non più) che se ne andranno liberamente a spasso e in vacanza; sempre più ghettizzati, come fossimo noi gli “untori”. A proposito: cosa sono le “apposite residenze” di cui si legge nell’articolo? La butto lì: non è che si potrebbe configurare il sequestro di persona?

-3) Ma, parlando di residenze, si è tenuto conto del fatto che alcuni di noi (che da “settantenni-con-patologie-e-sfigati” potrebbero salire di status rappresentando una minoranza di “settantenni-con-patologie-e-fortunatisifaperdire”) potrebbero da soli o accompagnati da qualche <70enne, preventivamente liberato e naturalmente sano, raggiungere le seconde case e da soli dedicarsi a quei due passi quotidiani tanto e sempre raccomandati dai medici, e che potrebbero costituire una vera – alla lettera – “boccata d’aria” dopo tante settimane (mesi?) di forzata permanenza in casa?

Ma poi, quando libereranno gli ultimi scaglioni di quanti nel frattempo non si sono suicidati o non sono stati ricoverati in manicomio (ottima occasione per rimetterli in tiro), sarà bellissimo andare al mare a prendere il sole di dicembre che tanto bene fa alle nostre povere ossa ormai totalmente decalcificate.

E insomma: che fine ha fatto l’ipocrita, compassionevole rammarico sulla “solitudine dei nostri poveri vecchi” con cui negli ultimi tempi certa stampa e televisione ci hanno insopportabilmente ammorbato?

Già, la solitudine. Una volta, arrivata l’estate, si diceva: “Non lasciate soli in città gli anziani”. Si diceva anche: “Non abbandonate i cani”. Beh, i cani almeno l’hanno sfangata.

Grata per l’attenzione, con i miei più cordiali saluti

paola giovanelli

Da: Paola Giovanelli

Venerdì 17 aprile 2020 16:05:15 Per: Paolo Mieli

Buongiorno Dottor Paolo Mieli,
mi chiamo Carlo Gastone ed ho pubblicato di recente un libro dal titolo Memoires Olga I. Korostovetz-Diario di un'epoca. E' un racconto vero a carattere storico che si svolge a cavallo della rivoluzione russa. Ritengo possa essere interessante e di gradevole lettura. Vorrei sottoporglielo per un giudizio spassionato.
Grazie ! !
Resto in attesa di un indirizzo di recapito se vorrà.
Cordiali saluti
Carlo Gastone

Da: Carlo Gastone

Venerdì 17 aprile 2020 16:03:42 Per: Giorgia Meloni

Onorevole, cercate di far tutelare posti di lavoro per i giovani mandate in pensione gente anziana e sofferenti, qui si rischia una guerra sociale. con questa crisi bisogna liberare posti di lavoro.

Da: Pietro

Venerdì 17 aprile 2020 16:01:55 Per: Bruno Vespa

Carissimo dott vespa come o visto altri cittadini anno già reclamato per quando riguarda l'aiuto dei 600 euro per partite Iva anche mia moglie percepisce un invalidità da €122 e quindi non a diritto al bonus proprio per questo è siamo chiusi da già due mesi e abbiamo serie difficoltà spero possa fare qualcosa per venirci in aiuto la ringrazio

Da: Rocco Serio