Ultimi commenti alle biografie - pagina 2972

Venerdì 17 aprile 2020 15:20:40 Per: Gianrico Carofiglio

Buon giorno dottore chi le scrive è un un'affezionato lettore che dopo tanto indugio, ha deciso di contattarla. Non è mia intenzione dissertare su questo o quell'argomento ma "per meglio lumeggiare codesta A. G. "solo perché il mio sguardo nella lettura, è quello di un anziano ufficiale di p. g. già in quiescenza. Nelle vicende romanzesche, rivivo scampoli di vita degli anni '80, di quel tipo di operatività schietta, risoluta, umana nello stesso tempo e... senza banca dati, purtroppo.
Sono relativamente più anziano di Fenoglio, (classe '61) e solo perché arruolato per il corso sottufficiali CC a 18 anni: in lui riconosco molto dei tratti tipici di quell'epoca: intuito, dedizione rinunce ma anche il contatto più ravvicinato con il Pretore, il Giudice Istruttore, il P. M.. Spero di sentirla presto. Con stima.

Da: Antonello D'Ippolito

Venerdì 17 aprile 2020 15:13:01 Per: Cochi Ponzoni

Buongiorno Maestro, sono stato sempre un ammiratore del duo “Cochi e Renato” e mi piace molto la storia della musica nazional popolare di cui il duo artistico è stato tra l’altro grande interprete.
Avrei piacere di sottoporre un mio testo goliardico, come riadattamento della famosa canzone popolare lombarda “se g’han de di” come “critica satiro politica” sul tema del Coronavirus.
Grazie per il tempo che vorrà eventualmente dedicarmi.
Luigi Giuseppe Papaleo
Avvocato Cassazionista
Giornalista Pubblicista

Da: Luigi Giuseppe Papaleo

Venerdì 17 aprile 2020 15:08:15 Per: Mario Giordano

Ma i malati di schizofrenia non li segue più nessuno? E le sardine perché non vanno a raccogliere frutta e verdura semza mascherine? Come hanno fatto i nostri medici per salvare vite UMANE e sono deceduti? Che SCHIFO

Da: Gio

Venerdì 17 aprile 2020 15:08:01 Per: Luca Zaia

Buongiorno presidente,
Colgo l occasione per complimentarmi per tutto quello che sta facendo. Sentivo dire oggi che probabilmente si posticipera' l apertura delle scuole dopo settembre per agevolare il turismo ma la prego di capire che non abbiamo la possibilità di accudire e stare a casa con i figli fino ad allora. Loro stessi non c'è la fanno più. Per favore e la prego di ripartire almeno a settembre. Grazie infinite

Da: Giulia

Venerdì 17 aprile 2020 14:55:42 Per: Massimo Giannini

Caro Massimo
sei una delle poche voci che ascolto con piacere, e ti scrivo queste righe, se avrai voglia e tempo di leggerle
a presto
andrea

IO, MAI AMMALATO… E MAI GUARITO

Non cercate il mio nome nella tabella delle 18. 01: non ci sono, e (spero) non ci sarò mai. Il prof. Borrelli, che sembra capitato lì per caso, uno dei tanti che sono lì per caso, recitando noiosamente una serie di dati inutili, dove è fallata persino la cosa più certa, la morte, non parlerà di me.

Io, per il prof. Borrelli, semplicemente non esisto perché io, come chissà quanti altri in questo paese (forse un giorno ce lo dirà il modello statistico di chissà quale istituto di chissà quale nazione, e sai quanto poco ci interesserà) non sono mai stato “tamponato"

Quando arriva la febbre, leggera, devo stare a casa, così dice il medico, che recita il mantra che gli hanno detto di recitare: passerà, hashtag andrà tutto bene, se la febbre non sale, se respira (se respira!!!) stia a casa, prenda la tachipirina e mi aggiorni

E in effetti passa, anche se quelli sono i giorni di Bergamo, dei camion con le salme, dello strazio che ha falciato la generazione che ci ha messo al mondo, e presto mi accorgo che questo maledetto microbo non fa male solo ai polmoni, o ai trombi come qualcuno ora dice, ma alla testa: è lì che ti entra, è lì che ti uccide, è lì che ti ricorda che un microbo può fare molto più male di una trave d’acciaio che ti piombi addosso mentre cammini.

Dicono che sia angoscia, no non è paura, la paura è di ciò che conosci, l’angoscia di ciò che ti è ignoto. Grazie del pensiero, di questa distinzione sentivo il bisogno, ma non avete risolto il mio problema

Io però un salto in ospedale lo faccio, ho bisogno di sapere se i miei polmoni ci sono ancora o se sono un pacchetto di sigarette accartocciato, entro in un pronto soccorso dove una giovane medico mi accoglie dicendomi che il tampone non me lo faranno. Quando mi dimettono, sul foglio c’è scritto covid-19 (e come fanno a dirlo, senza tampone?), isolamento a casa, tra 14 gg la ricontatteremo

Perché mai dovrebbero farmi dei tamponi alla fine, se non lo hanno fatto all’inizio? E infatti quando a fine marzo chiamo l’ospedale, dopo aver sentito in sequenza l’opera omnia di Mozart e di Beethoven, ai primi cenni del notturno di Chopin mi dicono quello che tutti dicono ormai da molto tempo: noi non sappiamo nulla, non abbiamo ricevuto alcuna indicazione

Allora resto a casa, cosa devo fare? Resto a casa a pensare a quanto sono fortunato, per essere ancora qui, per aver ancora il piacere di sentire che l’aria, dopo essere andata giù, velocemente e bene torna su. Resto a casa con il mio saturimetro, protesi ormai del mio dito medio che mi impedisce se non altro di fare brutti gesti, che mi dice che va bene, siamo a 99, guarda adesso anche 100

Resto a casa, e nel frattempo ascolto, ascolto coloro che finalmente hanno la forza di dire che non hanno capito assolutamente nulla, e cerco di evitare quelle interviste in cui si dice che forse non finisce qui, che forse se ti fa un poco male l’orecchio potresti morire tra poco, perché forse il covid prende anche l’orecchio. Ahia, mi sembra di sentire male all’orecchio…

Spengo la televisione, sfoglio un giornale e leggo quello che so, e cioè che quello che il covid fa ai nostri corpi è e sarà poca cosa rispetto a quello che si appresta a fare ai nostri portafogli e soprattutto alle nostre menti.

Lavoro, devo lavorare, voglio lavorare, da casa si può anche lavorare discretamente bene nel 2020, mi chiedo cosa sarebbe successo 30 anni fa, senza internet, senza queste importanti possibilità di comunicazione, ma vorrei che qualcuno mi desse la patente. Quella di guarito, o magari, non vorrei, quella di malato.

Che qualcuno mi dica chi sono, come sto, cosa devo fare. No, per carità, voglio solo diagnosi mediche, i sermoni di coloro che mi spiegano il domani me li risparmio volentieri, in genere ad insegnarlo sono persone che hanno fallito il loro ieri e il loro oggi

Resto a casa pensando a quanti errori sono stati fatti, non più appagato della banale affermazione secondo cui una cosa così grande… come la si può gestire senza errori. Non posso pensare che il covid, oltre che terribile microbo, sia anche una spugna che potrà pulire sciatterie e decisioni prese senza senso e senza pensiero. Lascio la polemica a chi nel ruolo si trova, personaggi che popolano il nostro dopocena, e mi convinco che i problemi non saranno mai risolti fino a quando a denunciarli saranno persone che sanno bene urlare, e meno bene pensare.

Io vorrei uscire di casa, penso di essermelo meritato, sempre ovviamente che sia guarito. Vorrei uscire di casa perché in fondo le sofferenze del covid sono stata poca cosa, se le paragono con l’eterno riposo recitato da Salvini o con le idee sul futuro migliore sancite da Zingaretti, o con l’intervista esclusiva a Luigi di Maio.

Vorrei uscire di casa perché non ho più voglia di vedere la conferenza stampa di un primo ministro che vaga, che mi racconta che siamo un grande popolo, che canteremo uniti dai balconi.

Vorrei uscire di casa perché pensavo di meritare un trattamento migliore. No, non perché sono uno delle poche centinaia (che vergogna!!!) di italiani che dichiara un reddito elevato, ma solo perché pensavo che quello che ho dato negli anni potesse aiutare me e i miei connazionali ad avere qualcosa di più, e qualcosa di meglio

Ad esempio, un tampone all’inizio di marzo, e magari due alla fine.
AC

Da: Andrea

Venerdì 17 aprile 2020 14:51:49 Per: Myrta Merlino

Gentile signora Mirta le vorrei porre due domande e la seguirò sul suo programma. La prima è: ma nelle zone in cui mancano braccia per l'agricoltura e in particolare per la raccolta stagionale degli ortaggi, non ci sono persone che stanno percependo il reddito di cittadinanza che avrebbe dovuto essere un avvio al lavoro? Seconda domanda: tutti i braccianti africani o asiatici, sfruttati da sempre e fatti vivere in baraccopoli indegne di un paese civile, dove sono finiti? E' ipotizzabile che in questo tempo di chiusure totali siano
ritornati ai loro paesi di origine? La ringrazio e la seguirò in TV.

Da: Fiorella Merello

Venerdì 17 aprile 2020 14:46:50 Per: Luca Zaia

Buongiorno Governatore,
Spero avrà il tempo di leggere questo mio messaggio in quanto sono consapevole di quanti impegni ha ogni giorno. Le scrivo per chiederle di farsi portavoce di una categoria di persone che come me si trova in grande difficoltà non tanto ora ancora nel cuore dell'emergenza, ma in prospettiva dei mesi futuri. Sono una mamma di um bimbo di 1 anno e mezzo, al 7° mese di gravidanza del mio secondo figlio e amministratrice di un'azienda della provincia di Vicenza. Essere madre per me è il dono più grande che la vita potesse farmi ma allo stesso tempo amo il mio lavoro e dirigere l'azienda. In qualità di amministratrice non posso permettermi congedi di maternità, in quanto la mia figura non è così facilmente sostituibile come un qualsiasi dipendente. Con il mio primo figlio ho lavorato fino al venerdì, partorito il sabato successivo e una volta dimessa dall'ospedale ho ripreso a lavorare per il primo mese da casa e poi di nuovo in azienda. Ora avendo un bimbo piccolo e un altro in arrivo a fine giugno, la prospettiva di non poter contare sull'asilo nido è un grosso problema. Non solo mi sto facendo una gravidanza difficile a casa con il bambino in isolamento in quanto entrambi siamo a rischio, ma mi chiedo come farò quando nascerà il secondo? Mio marito è libero professionista e si occupa di marcatura CE, in questo periodo soprattutto di mascherine, quindi è oberato di lavoro. Io mi troverò a dover pagare anche se in parte la retta del nido privato che chiude solo qualche settimana ad agosto, ad avere a casa entrambi i bambini, cosa che non mi permette di lavorare nemmeno da casa. Dovrei quindi pagare una persona estranea che venga a casa mia per badare al bimbo di un anno e mezzo? quindi avrei doppi costi, senza contare che se io sono a casa mio figlio ovviamente vuole stare con me e non con un estraneo, che tra l'altro potrebbe portare il virus in casa... Non è possibile fare una distinzione tra la scuola primaria e secondaria e gli asili, specialmente i nidi privati? sono strutture piccole, e in ogni caso se riapriranno tutte le attività comunque le persone si muoveranno (lo stanno già facendo) e faranno girare il virus, a prescindere dai bambini. il sistema ha senso se tutti stanno a casa oppure se tutti si muovono con le dovute precauzioni, ma tenere le scuole e gli asili chiusi fino a settembre/ottobre mi sembra una soluzione ceca, che non prende in considerazione il fatto che i minori non possono restare a casa da soli, quindi qualcuno deve rinunciare a lavorare (per 6 mesi!!!) per stare con loro? Come pensate di avviare la macchina della ripresa industriale in questo modo? Io sono molto preoccupata e sento già di mamme che si vogliono consorziare e pagare una baby sitter per più bambini, a questo punto cosa cambia??? So che l'istruzione è gestita dal Governo, ma in qualità di nostro Governatore e consapevole della sua sensibilità verso la salute economica del Veneto Le chiedo di intervenire e di esporre il problema a chi di dovere. Grazie infinite.
Julia Faccin

Da: Julia Faccin

Venerdì 17 aprile 2020 14:43:47 Per: Luca Zaia

Gentile governatore. Sono molto preoccupata x una notizia di oggi... gli animali potrebbero essere un bacino di trasmissione del bastardo covid... mi può rispondere x favore ? grazie e complimenti... io guardo e ascolto solo lei... tutti gli altri parlano solo x dare aria alla bocca... ! attendo di sapere da Lei... grazie mille

Da: Luisa Bazzoni Da Verona

Venerdì 17 aprile 2020 14:38:31 Per: Luca Zaia

Buongiorno presidente Zaia, sono un cittadino romano e volevo farle i complimenti, nonché un grande plauso per come ha gestito e sta gestendo l’emergenza che ha colpito tutto il nostro paese. So che non serve a nulla, ma magari fosse stato lei il nostro premier, sono certo che a quest’ora stavamo in tutt’altra situazione sia in ambito nazionale che Europeo.
Continui così e faccia un pensierino per candidarsi alle prossime elezioni.

Da: Maurizio Giammarino

Venerdì 17 aprile 2020 14:36:24 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno presidente, sono una moglie di un autista ncc, di Sorrento. Mio marito lavora i 6 mesi estivi e prende 3 mesi la Naspi. Ora che é tutto fermo abbiamo fatto la domanda per una tantum di 600 euro. Ma dicono che loro non sono nella fascia di poterli avere. Com 'é possibile se lavorano stagionalmente. Potreste illuminarci su questa domanda. Affitto da pagare, e una famiglia da portare avanti e non é l'unico ncc. Anche molti altri aspettano risposte ma nessuno sa niente. Confido nella vostra benevolenza, aiutateci graxie.

Da: Anna