Ultimi commenti alle biografie - pagina 3102
Domenica 12 aprile 2020 22:36:11
Per: Fabio Fazio
Il virus non è un rimedio della natura all'incremento demografico incontrollato?
Da: Paolo D'Andria
Domenica 12 aprile 2020 22:34:27
Per: Luca Zaia
Buonasera, sono una ragazza triestina e La seguo ogni sera su antenna 3 mentre parla ai veneti aggiornandoli sulle novità Covid. Non è comune vedere un presidente che ogni giorno, compreso quello di Pasqua, è presente, e dedica tempo ai propri cittadini per aggiornarli, e rassicurarli spiegando il perché delle decisioni prese. Mi ha sorpreso la dedizione e il senso di responsabilità che dimostra verso i veneti e mi conforta sapere che esistono ancora persone come Lei che dimostrano umanità e si prendono veramente a cuore i problemi e la salute della gente. Spero che un domani Lei possa rappresentare anche me. Buona Pasqua
Da: Daria
Domenica 12 aprile 2020 22:23:15
Per: Fabio Fazio
I premi Nobel per l'economia hanno bisogno di presentare il libro? E tu Fazio cosa presenti il libro?
I premi Nobel per l'economia stanno dicendo cose banali che potrebbero essere citate anche dai non esperti. Che dicano concretamente cosa bisogna fare per la povertà' che noi non conosciamo
Da: Massimo
Domenica 12 aprile 2020 22:17:54
Per: Fabio Fazio
Buonasera Fazio e complimenti per la trasmissione! Al Prof. Burioni, volevo chiedere se ha senso l'OMS. Una organizzazione che, nel momento di. Massima emergenza sanitaria, non è stata in grado, di proteggerci, nonostante quello che era successo in Cina... Un fatto molto grave... Fortuna che è composta da scienziati! ! Poi.. Alla Cina è stato imposto un cambiamento radicale delle loro abitudini alimentari? ? Di adottare regole di igiene e sicurezza alimentare? ? Perché altrimenti in qualsiasi momento potremmo poterci trovare a combattere contro un altro virus, che chissà come potrà essere... sempre se riusciamo a venir fuori da questo.. Grazie!
Da: Fabrizia
Domenica 12 aprile 2020 22:16:39
Per: Fabio Fazio
Salve Fabio Fazio seguo il suo programma da anni come tanti altri e sono un po contrariato per un fatto, sono un operaio Enel svolgo il mio lavoro con passione e naturalmente anche in questo momento, non mi considero un eroe perché sto facendo solo il mio dovere come tutti i miei colleghi e spero che almeno in una trasmissuone venga citato almeno una volta il nostro operato x una piccola soddisfazione che sicuramente ci darebbe un'energia in più, sono d'accordissimo quando si parla degli operatori ecologici, trasportatori, e ancora più operatori sanitari in genere, però mi chiedo, possibile che noi rimaniamo sempre nell'ombra? Possibile che nessuno si domandi cosa succederebbe in caso di guasto se non intervenissimo prontamente in un ospedale o qualsiasi presidio sanitario e perchè no in un supermercato? Siamo al lavoro tutti i giorni e spesso a contatto e nelle case delle persone che ne hanno bisogno però ripeto in nessuna trasmissione viene mai citato il nostro operato, forse non lo meritiamo ma penso che mai come in questo momento siamo un perno fondamentale alla lotta di questo virus maledetto. Sicuro che questo mio piccolo sfogo non rimanga ignorato le auguro distinti saluti e la ringrazio anticipatamente se prendesse in considerazione questo mio messaggio.
La Saluta un semplice operaiaccio.
Da: Roberto
Domenica 12 aprile 2020 22:16:10
Per: Mario Giordano
Buona sera
Mario Giorgano,
Vedo che il Governo brancola molto nel buio e non ha chiara la strada per la ripresa.
A tal fine Le lascio questa mia riflessione:
“L’ENORME LIQUIDITA’ DELLE FONDAZIONI BANCARIE PER LA SANITA’ MESSA ALLE CORDE DA CORONAVIRUS”
Sarebbe un aiuto importante e romperebbe quella catena clientelare che ha dato spazio a gestioni bancarie fallimentari.
Ho l'impressione che si preferiscano i morti piuttosto che toccare i tesoretti PUBBLICI e rischiare di perdere il gioco del clientearismo.
Le Fondazioni Bancarie sono NATE PER FINI DI INTERESSE PUBBLICO E UTILITA’ SOCIALE e non per erogazioni regalate agli amici per avere consensi (così condizionano e determinano la politica locale).
All’inizio degli anni Novanta, quando l’Italia dovette affrontare l’apertura dei propri mercati ai partner europei, più della metà degli enti creditizi italiani era di diritto pubblico.
La necessità di adeguare il sistema bancario alla cosiddetta ‘unità economica europea’ spinse l’allora governatore della Banca d’Italia, Carlo Azeglio Ciampi, a separare la funzione di diritto pubblico dalla funzione imprenditoriale: la legge delega Amato-Carli n. 218/1990 dispose che gli enti bancari diventassero società per azioni sotto il controllo delle fondazioni, le quali successivamente avrebbero dovuto collocare le proprie azioni sul mercato.
Le fondazioni bancarie costituivano una sorta di holding pubblica che, pur gestendo il pacchetto di controllo della banca partecipata, non poteva esercitare attività bancaria: i dividendi percepiti venivano intesi come reddito strumentale a un’attività istituzionale (indicata nello statuto), che doveva perseguire “fini di interesse pubblico e di utilità sociale”.
Le Fondazioni Bancarie sono passate in questo modo sotto il controllo degli enti locali lasciando lo statuto come unico riferimento di controllo.
Ne consegue che nella gestione delle Fondazioni siano prevalse principalmente le regole di ripartizione del potere. Ora, tenuto conto che:
1) Gli amministratori delle Fondazioni Bancarie sono nominati dal settore Pubblico, senza vincolo di mandato;
2) Il Patrimonio delle Fondazioni, pur essendo pubblico, è gestito secondo le regole del capitale privato e quindi non si incorre nel reato di PECULATO.
Ne consegue che, la strategia del credito in Italia è determinata principalmente da lobby per la volontà della politica di lasciare il sistema finanziario senza condizionamenti dell’amministrazione pubblica;
Ne consegue che nelle nomine delle Fondazioni prevalgano principalmente le regole di ripartizione del potere.
Con la giustificazione che la legge di mercato deve essere l’unica determinante si è potuto realizzare il cosiddetto “assalto alla diligenza” effettuato con la nomina di Banchieri scaltri che hanno determinato i recenti dissesti finanziari delle banche italiane
Con questa crisi che si sta determinando ricorrere all’utilizzo dei patrimoni delle Fondazioni BANCARIE sarebbe una buona risposta ai cittadini per ricompensarli del contribuito che le generazioni passate hanno dato con i MONTE DI PIETA’ e poi CASSE DI RISPARMIO dal 1400 fino ad oggi.
Una ipotesi potrebbe essere:
1. quella di portare l’ACRI (Associazione Casse di Risparmio Italiane) sotto lo stretto controllo del MEF riportando pubblica la gestione del patrimonio;
2. utilizzare il Patrimonio libero dalla partecipazione bancaria in investimenti nella Sanità Pubblica in modo da supportare un settore primario per il bene del cittadino.
3. portare li nomine degli amministratori sotto il coordinamento delle regioni con il vincolo di mandato di contribuire ai piani regionali di sviluppo ; indirizzi strategici concordati con tutte le associazioni di categoria.
Grazie
Gianni Botto
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Da: Gianni Botto
Domenica 12 aprile 2020 22:14:13
Per: Fabio Fazio
Salve, io sento parlare di come fare ripartire il lavoro, ma si parla di persone che lavorano in uffici e fabbriche ma non sento mai parlare di chi da domani deve andare a lavorare dentro le case delle persone, io sono un addetto al montaggio di mobili, lavoro a stretto contatto con i clienti, come dovrò comportarmi al rientro?
Da: Marco
Domenica 12 aprile 2020 22:11:20
Per: Fabio Fazio
Buonasera Fazio mi puó fare una cortesia la prossima volta che ospita Gori puó fare questa domanda da parte mia: cosa é successo a Bergamo sabato 29 febbraio e domenica primo marzo a Bergamo?
In puglia chi rientrava dal nord il 23 febbraio, la settimana prima, doveva contattare il proprio medico curante e limotare i contatti. A Bergamo qualche giorno dopo si inviravano gli abitanti della Provincia, tra cui quelli della Val Seriana a recarsi a Bergamo nel week end.
Mi piacerebbe sentire la risposta del sindaco Gori che reputo una persona intelligente e quindi dimissionario, mi auguro, quando finirá l'emergenza.
Ringrazio per l'attenzione, Michele Giglio
Da: Michele Giglio
Domenica 12 aprile 2020 22:06:44
Per: Fabio Fazio
Tutti parliamo di soldi che verranno dati in prestito alle aziende! Parliamo parliamo ! Ma le nostre piccole aziende molti di loro per andare avanti hanno già investito con fondi che stanno già pagando ! !!!
Adesso hai debiti già presenti nelle aziende devo aggiungere altri debiti ! ! Ci sarà lavoro per pagare tutto???
Di questo nessuno ne parla ! !
Da: Filippo
Maurizio Landini
Sindacalista italiano
Da: Alfredo