Ultimi commenti alle biografie - pagina 4594
Domenica 21 luglio 2019 13:02:58
Per: Niccolò Moriconi
Ciao... mi chiamo pablo bosco ho tre bambini 2 femmine e un maschio... il 28 settembre ilaria compie 10 anni e mi ha chiesto come regalo di incontrarti x farsi una foto con te... puoi fargli questo regalo? Sei un
Grandissimo... io abito a Ladispoli... un abbraccio e spero che mi puoi aiutare...
Da: Pablo Bosco
Domenica 21 luglio 2019 11:22:16
Per: Matteo Salvini
Qui si fanno ragionamenti troppo settoriali (immigrazione, legittima difesa ecc. ecc.) e ci si distrae dal problema generale dell'Italia e cioè la profonda e galoppante crisi economica e sociale che stiamo vivendo con il rischio di collassare completamente. Dopo la fine della seconda guerra mondiale furono varati piani di risanamento per le nazioni distrutte dal conflitto (aiuti economici, stimoli liberisti per riorganizzarsi, tasse bassissime ecc. ) I governi di sinistra più il governo Monti hanno messo in atto una guerra fiscale spietata contro il popolo italiano, per fare cassa e salvare la classe politica con tutti i carrozzoni burocratici collegati. Possiamo benissimo dire che siamo oggi in una situazione di dopo guerra e bisogna studiare un piano di risanamento del paese da sottoporre all'Europa. L'Europa deve capire che il popolo italiano è stato attaccato dalla sinistra e dal governo Monti come in una guerra ed è ridotto allo stremo delle proprie forze. Se l'Europa continua a chiedere austerità senza tenere conto che gli italiani sono vittime di una guerra non ci potrà mai esserci alcuna ripresa economica. Si sostiene che bisogna soccorrere gli immigrati perchè vittime di guerre e persecuzioni e si chiudono gli occhi di fronte alla guerra ed alla persecuzione fiscale che vede vittima il popolo italiano. I giovani scappano all'estero, i pensionati scappano all'estero, le imprese si trasferiscono all'estero. Ci si sofferma sui migranti che fuggono e non si vedono gli italiani che fuggono dal loro paese divenuto per loro inospitale. Ci sono due sistemi per aumentare le entrate dello Stato, uno è l'aumento delle tasse l'altro è l'aumento della ricchezza del paese cioè l'aumento del PIL, dei consumi ecc. e lo Stato può così incassare di più di IVA, di tributi sulle compravendite ecc. senza aumento di tasse. La sinistra ed il governo Monti hanno scelto la via più facile cioè l'aumento delle tasse sino a renderle soffocanti per qualsiasi speranza di ripresa economica. I 5 stelle che non sono altro che una copia raffazzonata del PD, di radice marxista, vorrebbero continuare la politica della sinistra (Tasse, tasse e ancora più tasse come scriveva Karl Marx), la Lega vorrebbe invece una politica più liberista con meno tasse e l'accoppiamento con i 5 stelle è come una palla al piede. Il popolo italiano non può vivere in una perenne agonia e chi non vuole modificare la scellerata politica fiscale del PD e del governo Monti è da considerare complice.
Da: Mario
Domenica 21 luglio 2019 10:46:53
Per: Axl Rose
Axel sei un bellissimo uomo ti ammiro le tue canzoni mi piacciono un casino e invidio tua moglie ha sposato un bellissimo ragazzo che poi è diventato un bell'uomo ! axel continua cosi sei forte ! auguri per il tuo compleanno ! auguriii e anche un grosso bacione !
Da: Ombretta
Domenica 21 luglio 2019 01:19:38
Per: Mario Giordano
Salve
La vorrei invitare a fare un servizio sui mezzi pubblici in Liguria
Linea Andora - Savona...
È attualmente al limite del ridicolo..
Tutto un business per privatizzare
Un tempo esistevano due linee
Sar in attivo
Che faceva la linea diretta Andora Savona
Funzionale con poche fermate
In orario e funzionale
E la acts in passivo
Che faceva la linea Savona Finalborgo
Poi la fusione
T. p. l un disastro
Con pullman che facevano
Albenga Pietra
Pietra Savona...
Attualmente
Albenga Finale
Finalborgo Savona
Al ritorno Savona Finalpia
Finalpia Andora
Con la sar ci mettevo loano Vado 40 minuti
Ora aspetto a Vado, scendo a Finalpia, spero di trovare un pullman per cambiare per poi ripartire..
Minimo 1. 30 h
Ci sono state giornate che ci ho messo tre ore perché il pullman per continuare è magari già partito e quello dopo 30-60min dopo
E top il sabato al ritorno
Faccio
Vado e scendo a Finalpia
Cambio pullman
Salgo e fa
Finalpia Finalborgo Finale e poi và verso Borgio
Sarebbe tutto semplice.. ma così ci mangiano
Sarebbe troppo semplice fare
Un Albenga Savona o Andora Savona
Con meno fermate e una navetta diretta piccola finale Finalborgo...
Venite a vedere aiutate chi lavora e magari mettete nei guai chi ci mangia
Da: Yuri Montagna
Domenica 21 luglio 2019 01:11:48
Per: Alberto Angela
Caro Alberto.
Visito ciò che lei e suo padre avete rappresentato per noi (amici insegnanti parenti) le chiedo di poterla incontrare per una stretta di mano. Tentativo a fondo perduto
Da: Gianmaria Di Donna
Sabato 20 luglio 2019 22:35:36
Per: Gianluigi Paragone
Sono veramente amareggiato ed indignato per chi avete votato in europa, il peggio del peggio; vi credevo persone diverse ma anche voi vi siete venduti per un piatto di lenticchie.
Dove sono finite tutte le battaglie che facevi o facevi credere di fare durante la conduzione del programma "La Gabbia? Il M5S mi ha fatto riavvicinare al voto dopo anni di assoluta astensione; da oggi ritornerò un'altra volta in letargo elettorale con la consapevolezza che questa nazione non cambierà mai.
Sono un cittadino qualunque, esercito la professione di geometra in un paese di 1500 anime, con mille difficoltà, alcune delle quali create ad arte da questa europa portata avanti da gente identica a quella che voi, insieme al PD e Forza Italia, avete votato e che, a quanto sembra, volete mantenere; meno male che dovevate essere quelli del cambiamento...
Ovviamente non perdere tempo a rispondere, io non conto niente e da oggi in poi non mi recherò più alle urne, una ragione in più per non rispondere... e scusami se ti ho disturbato e ti ho dato del tu.
Auguri di cuore
Massimo
Da: Massimo
Sabato 20 luglio 2019 20:30:15
Per: Mario Giordano
Egregio Dottor Giordano,
Allo sfacelo che ha mostrato nelll'ultima puntata della sua interessante trasmissione, voglio aggiungere un altro male che avvilisce l'Italia, meno visibile all'occhio poco attento del qualunquista, ma altrettanto dannoso per il buon nome del nostro paese e per la cattiva fama che ci regala. L'Italia è diventata maestra nel misconoscere il rispetto nè si preoccupa di essere rispettata. Come se non bastasse, stiamo tentando perfino di demolire la nostra stessa lingua.
Le "istituzioni", con il cattivo esempio che hanno dato per anni, sono state capaci di sdoganare il deprecabile linguaggio corrente e l'aggressività di taluni. E' desolante constatare come nel nostro paese non esista piu' nulla di vietato e come le leggi vengano trattate a guisa di gomma da masticare da modellare a seconda delle circostanze. Le notizie volano e i detrattori ne traggono profitto. Stiamo toccando il fondo o quasi. Chiunque puo' permettersi impunemente di fare o dire cio' che piu' gli aggrada. Dare del ladro ad un ministro, del fantoccio al Presidente della Repubblica, dello « stronzo » a un giornalista in diretta TV ha dell'incredibile ma è realtà di tutti i giorni. Mi limito al ripetibile perchè riportare la lunga lista dEgli epiteti ancor piu' volgari che costellano i dibattiti politici e perfino parlamentari teletrasmessi - e visti in tutta Europa, e non solo - sarebbe un'offesa per chi legge. Stiamo dando al mondo uno spettacolo deprecabile. Rispetto e credibilità vanno guadagnati, giorno dopo giorno misurando comportamenti e parole. Pare che gli italiani e le loro istituzioni abbiano deciso che non esiste piu' nulla e nessuno da rispettare. Ci si attacca, ci si auto denigra, si fomenta odio. Non bisogna meravigliarsi se poi questi censurabili esempi spingono giovani, abbandonati a sè stessi pur avendo una sedicente famiglia (magari « allargata » due, tre volte o con entrambi i genitori « distratti ») a martirizzare fino ad uccidere chi è piu' debole o sprovveduto per semplice noia. Internet corre veloce e diffonde l'impressione che in Italia sia crollato ogni valore e che il paese viva una « democrazia » divenuta sregolatezza senza, purtroppo, il conforto del « genio ». Ci offendiamo pure se il nostro Presidente del Consiglio viene definito « burattino » davanti a centinaia di giornalisti e all'intero Parlamento européo. La fioritura del turpiloquio, venga esso dal cattedratico o da un qualsiasi cittadino, fa sentire gli altri in diritto di ingiuriarci senza temere conseguenze visto l'esempio dei nostri magistrati capaci di emettere sentenze a dir poco bizzarre. A questo si aggiunga la sciagurata consuetudine di bistrattare pubblicamente la nostra lingua, una delle piu' ricche, espressive e musicali al mondo. Senza ombra di rispetto o di amore la stiamo imbastardendo con l'uso « chic » sempre piu' frequente, spesso improprio, di una miriade di termini stranieri, come l'ormai celeberrimo « stage », « tirocinio » in francese, ma « palcoscenico » se impiegato pappagallescamente con pronuncia inglese. Come puo' indurre al rispetto dell'Italia un Ministro degli Esteri, Angelino Alfano, che farfuglia in un improbabile inglese e mima per esprimersi decisamente inconsapevole della figuraccia che fa fare al suo paese mentre è ripreso da reporters della stampa internazionale ? La mancanza desolante non solo di cultura, che sarebbe già un male, ma addirittura della piu' elementare preparazione scolastica non solo depaupera la nostra madrelingua, ma infiltra giorno dopo giorno inesorabilmente il virus della decadenza inconsapevole nella nostra società. Cattiva scuola a parte, due fattori concomitanti accelerano il processo e vanno riconosciuti come principali responsabili di questo degrado: l'nopinabile modello di comportamento che viene dalla televisione e l'uso smodato dei cellulari che non ha eguali sull'intero pianeta. La televisione, associata a certa stampa, ci fa conoscere sotto l'aspetto peggiore da chi ci guarda nel mondo. Osservate da vicino, le nostre emittenti televisive, pubbliche o private che siano, si limitano a inondarci di discutibili dibattiti politici, ci perseguitano con una pubblicità ossessiva che predomina su tutto e interrompe senza preavviso perfino la risposta di un'intervistato senza alcun riguardo verso la persona che sta esponendo una sua opinione e verso chi la sta ascoltando. La programmazione televisiva italiana risponde a meri criteri economici, mai culturali o educativi. Eppure la cultura non è sempre «noia » si pensi al grande Gilberto Govi, ai De Filippo, a Osvaldo Soriano o a Ernest Heminguay. Se studiati con un minimo di raziocinio, i programmi potrebbero istruiire pur offrendo la leggerezza dello svago. Purtroppo per noi, la scelta viene fatta con meri criteri economici il cui risultato diseducativo è sotto gli occhi di tutti. Bulli e Pupe sono « in », interesse artistico e cultura sono « out », salvo qualche rara eccezione. La parola d'ordine di chi crea e di chi produce questi orrori è « audience » (« ascolti » no, per carità !). Il suo potere è tale da ipnotizzare letteralmente i responsabili obbligandoli a non vedere altro al punto da spingerli ad imporla quale imperativo inderogbile da conseguire con ogni mezzo. Di conseguenza, i considerevoli proventi pubblicitari vengono destinati non alla realizzazione o alla locazione di formats di buon livello, formativi ma capaci di essere apprezzati anche dal grande pubblico, ma alla remunerazione con cifre a sei zeri di conduttori e giornalisti, talora di dubbie capacità. Il loro compito è farci digerire pappolate inconsistenti e dibattiti politici ripetitivi, faziosi e unidirezionali, del tutto incapaci di coinvolgere visto che la menzogna regna indisturbata e la rettifica permane inesistente o illusoria. Quanto ai cellulari, stanno azzerando le regole piu' elementari dell'ortografia italiana. La sostituzione arbitraria del gruppo « CH » con la « K », le « H » ridotte ad « accessorio » superfluo e tutta una serie di sigle piu' o meno fantasiose, alla lunga, faranno dimenticare perfino la loro stesura originale. Di qui all'analfabetismo il passo è breve. Non si intravede neppure all'orizzonte di un futuro lontano una politica che mostri di essere consapevole del problema e voglia porre rimedio a tanto scempio con azioni energiche e risolutive. Sia pure a lungo termine, la soluzione ci sarebbe. Basterebbe che il potere prendesse coscienza dell'importanza della scuola come strumento di formazione del futuro cittadino dotandola di insegnanti preparati e ben remunerati e di mezzi idonei ad un insegnamento efficace di materie di studio impostate su una istruzione lungimirante e funzionale. L'introduzione dell' informatica e un maggiore peso per le lingue straniere e per una solida educazione civica, oggi inefficace, dovrebbero essere i cardini della scuola dell'obbligo. Una vera utopia. La realtà è un'altra. La scurrilità a tutti i livelli è divetata « comoda moda ». Pare che senza il suo ausilio sia diventato impossibile riuscire a esprimere un concetto che "arrivi" a coloro che ci ascoltano. Nessuna meraviglia dunque se la redazione di un testo scritto è diventata per molti un'impresa titanica. La nostra lingua è in crisi tanto quanto è in crisi l' Italia attuale, un paese in pieno crepuscolo economico, etico e sociale che non puo' pretendere rispetto dagli altri se prima non incomincia con il rispettare se stesso.
Da: Anna
Sabato 20 luglio 2019 20:12:17
Per: Mario Giordano
Ho dimenticato:
-vi siete mai chiesti come mai nessuno vuole più fare il medico di famiglia ? La proiezione è che tra pochi anni, a Livorno ad esempio, un quarto della popolazione sarà senza medico di famiglia...
Chi può va in pensione (prevista a 70, dico SETTANTA anni), gli altri resistono finchè possono
-vi siete mai chiesti perchè non si trovano più medici in generale, ed in trentino (o Friuli?) si chiamano i medici dalla Romania, in altre regioni si precettano i pensionati?
O come mai?
Però Mario, rispondici...
Da: Antonella
Sabato 20 luglio 2019 19:36:41
Per: Mario Giordano
Vittoria (twitter) con i medici di famiglia: ecco, questo sarebbe un bell'argomento da trattare, con sorprese che non puoi nemmeno immaginare...
Ma in studio chiama i medici di famiglia, non i sindacalisti!
Da: Antonella
Dacia Maraini
Scrittrice italiana
Da: Fernando Garreffa