Ultimi commenti alle biografie - pagina 5242

Sabato 6 maggio 2017 20:50:23 Per: Maria De Filippi

Giorgio e Gemma: entrambi in buona fede. Lui, secondo la logica prevalentemente maschile (o del sultano), sceglie, puntata dopo puntata, la favorita dell'harem.
Lei, secondo la logica prevalentemente femminile(o dell'amore romantico) sopporta l'insopportabile.
Il triste epilogo vede lei col cuore spezzato,lui fuori tempo massimo(vedi "Romeo e Giulietta").
p.s. Nonostante la differenza d'età, obiettivamente Gemma possiede l'eleganza di un airone , mentre Tina esibisce la goffaggine di una foca invidiosa.

Da: Rossana

Sabato 6 maggio 2017 16:07:38 Per: Galeazzo Ciano

Mi pare impossibile che Mussolini potesse conferire a Galeazzo Ciano il titolo di Conte, potestà che sarebbe spettata al Re e di cui sarebbe stato insignito invece suo padre Costanzo, a seguito delle sue imprese navali...

Da: Costanzo Ajello

Giovedì 4 maggio 2017 23:36:08 Per: Diego Della Valle

Salve Sig Della Valle la contatto per un aglio ,io ho mio figlio classe 2000 a 16 anni e gioca a calcio il calcio e la sua vita e un centrocampista da piedi buoni e un ragazzo umile ,ha fatto tanti provini con Napoli Empoli Chievo e tante altre squadre di a b c,detto da persone del settore e un talento ma il problema è che con il ragazzi il presidente della sua squalo calcio pretendeva un po troppo dalle società e mio figlio non riusciva mai a realizzare il suo sogno di andare in un settore giovanile professionistico e mettersi in mostra,a me mi spezza il cuore vederlo ancore raggiungere il suo sogno su allena ancora con sacrifici e serietà per quel sogno ,io con questo le voglio dire di darle una scansione quella che aspetta da tempo la prego siamese la possibilità a Matteo di mettersi in mostra con la Sua Forentina nel suo settore giovanile la prego io le lascio il mio numero Sig Della Valle la prego Buona serata il mio numero 339-------.

Da: Tuccillo Umberto

Giovedì 4 maggio 2017 16:55:27 Per: Diego Della Valle

Ottana 04/05/02017

Egregio dott Della Valle, mi chiamo Fabrizio ho 53 anni, e le scrivo dalla Sardegna…. Non dai quei posti incantevoli che lei sicuramente conosce, ma dalla Sardegna centrale, precisamente da Ottana un posto un tempo industrializzato dove per diversi anni le buste paga erano 3000 e più. Il conglomerato industriale di Ottana (polo chimico) e stato costruito negli anni 70 dall’ENI, grazie a lei questo territorio si è evoluto in tutti i sensi dando benessere e sviluppo. nel tempo diverse sigle si sono susseguite, e le attività produttive si sono susseguite e cambiate. Ad Ottana si produceva in prevalenza pet (plastica per alimenti) , la montefibre produceva microfibre, la lorica sud ,produceva pelle sintetica per marchi internazionali tipo la Mercedes, BMW, e tanti altri….negli anni novanta fa la sua comparsa la Polli Legler, azienda specializzata nel tessile (jeans) mettendo tre fabbriche nel centro Sardegna con all’attivo più di mille dipendenti.
Oggi questo territorio versa in condizioni disperate, gente come me con figli che frequentano l’università e con età avanzate, trovano grosse difficoltà ad andare avanti, ma non ci arrendiamo rivogliamo il lavoro la dignità, vogliamo risentirci quelli di una volta utili e presenti nei luoghi di lavoro, e nelle nostre case non numeri per l’INPS. 30 anni di lavoro ci hanno insegnato tanto….siamo specializzati e pronti a ricominciare
Mi permetto di scriverle queste poche righe nella speranza sia curioso, come uomo, come padre ma soprattutto come imprenditore, perché lei ha dimostrato nel tempo di esserlo, con la (I ) maiuscola, alcuni giorni fa il Sindaco del mio paese ha lanciato una sfida, dicendo “diamo i capannoni vuoti ha un euro” affinché qualcuno reinvesti in questo territorio martoriato, per noi sarebbe un vero piacere accoglierla in visita(o chi per lei) affinché si possa pensare ad un percorso d’impresa e di rilancio.
Per ulteriori approfondimenti sull’argomento non esiti a contattarmi al seguente n°347-------
Cordiali saluti
Fabrizio

Da: Fabrizio Pinna

Mercoledì 3 maggio 2017 21:38:16 Per: Mia Ceran

adorabile
simpatica
spiritosa
la Mia ideale

Da: Ottaviano

Mercoledì 3 maggio 2017 11:54:38 Per: Alberto Asor Rosa

Mi è capitato ultimamente di rileggere un famoso libro "Le due società", una raccolta di articoli scritti nel biennio 1976-77. Sono rimasto colpito da una tesi - sfuggita ai più e a me medesimo già in quegli anni - che richiama quanti si rifanno alla storia del movimento operaio a una seria riflessione. Nel richiamare il suo partito e la Cgil a capire i nuovi movimenti e rivolto ai nuovi movimenti a capire le ragioni della classe operaia, del Pci e della Cgil, Asor Rosa nell'articolo "Il ribelle e l'operaio" a pagina 103 scriveva: « [...] la via d'uscita dal sistema capitalistico passa per la sua estrema realizzazione, non per i sentieri senza sbocco del rifiuto ideologico delle dinamiche e delle leggi che presiedono al suo funzionamento». Una tesi che portata alle sue estreme conseguenze teoriche (e politiche) mette in discussione l'assunto fondamentale del Manifesto di Marx e Engels sulla possibilità che la classe operaia possa abbattere il capitalismo. Appare del tutto evidente che il modo di produzione capitalistico più che essere abbattuto da una rivoluzione debba implodere per le sue stesse leggi di funzionamento. Una tesi presente già in Marx de Il Capitale, poi in Rosa Luxemburg e infine esposta da Krossmann.
Mi era già capitato di leggere un'altra tesi esposta Asor rosa: gli ebrei con la costituzione dello Stato d'Israele si sono trasformati da vittime in carnefici ai danni del popolo palestinese.
Due tesi e due verità su cui da comunisti - se seri - dovremmo a lungo riflettere.
Michele Castaldo

Da: Michele Castaldo   www.michelecastaldo.org

Lunedì 1 maggio 2017 17:17:53 Per: Giuliano Poletti

Sono siciliano, terrone dei terroni, ed ho iniziato a lavorare presso una raffineria dell'Enichem a Ravenna nel 1988, proprio dalle parti dell'on. Poletti.
Durante le selezioni scritte stavo facendo copiare un altro candidato, si! Il terrone stava aiutando uno del Nord! Allora non ero laureato.
Passo la selezione scritta ed arrivo al colloquio con due chimici, uno dei quali riuscì a preparare una mescola per pneumatici che aiutò la Minardi a vincere un gran premio di Formula 1. I due chimici mi fanno i complimenti dicendomi che da tempo non gli capitava di vedere test come quello che produssi alla selezione e mi chiesero perché non mi ero iscritto all'Università. Ho potuto iscrivermi all'Università solo quando ho cominciato a lavorare senza gravare sull'economia familiare, pesantemente provata da una rara malattia che aveva colpito mio padre.
Mi sono laureato in chimica con 110 e lode a 37 anni e certamente non sono un premio Nobel ma altrettanto certamente non ho da vergognarmene né pontificherei come Poletti che forse non é nemmeno laureato ed ha fatto carriera alla siciliana, aiutato dagli amici degli amici del PCI prima, del PDS poi e del PD attualmente.
Poletti incarna l'immagine del politicante ipocrita che sta bene infischiandosene di chi sta peggio. Lui e Benigni si sono serviti della posizione d'opposizione del partito comunista solo per accaparrare quattrini e potere.
Se Togliatti tornasse in vita sputerebbe in faccia a Poletti e quelli come lui, idem per Dante verso Benigni, Johnny il lecchino.

Da: Benedetto Raimondi

Lunedì 1 maggio 2017 16:37:31 Per: Angela Merkel

Stimo tantissimo Angela, credo sia il leader che ogni Paese Occidentale Europeo vorrebbe a capo del suo esecutivo. I risultati sono incontestabili, tenuto conto che riesce a governare anche con la grande coalizione compresa la SPD rivale storico della CDU. Merito ad Angela dell'egemonia tedesca sul quadro europeo. Noi tutti dovremmo imparare da questo modello come si possa migliorare la qualità di vita di una Nazione come la nostra.

Tifo Merkel

Da: Marchetti Antonio Walter

Sabato 29 aprile 2017 20:58:49 Per: Mia Ceran

...intelligente, ...ironica, ...e bellissima donna !!! "...ein Wunder!"

Da: Walter

Sabato 29 aprile 2017 18:46:58 Per: Gabriel Garko

bello si ma soprattutto bravo sei un gran signore sempre lontano dalle chiacchiere

Da: Lorella Profetti