Alfred North Whitehead
Biografia • I logici princìpi, le logiche conclusioni
Alfred North Whitehead nasce a Ramsgate (Kent, Inghilterra) il 15 febbraio 1861. Matematico e filosofo, durante la sua vita Whitehead si occupò di epistemologia, matematica, logica, metafisica e teologia. Insieme a Bertrand Russell (allievo di Whitehead a Cambridge) è autore dei tre volumi di cui si compongono i "Principia Mathematica" (1910-1913), che trae origine dall'opera di Gottlob Frege, e che partendo da un insieme definito di assiomi e di regole logiche, costituisce un importante tentativo di sistematizzazione delle basi della matematica.
Conseguita la laurea presso il Trinity College di Cambridge, insegna nello stesso istituto dal 1885 al 1911, guadagnandosi la stima - sebbene postuma - di ultimo filosofo platonico dell'importante istituto. La sua carriera di docente lo porta a lavorare anche all'Imperial College of Science and Technology, di Kensington. Insegnerà anche all'Università di Londra, dal 1911 al 1924, le materie di matematica applicata e meccanica, nonchè filosofia all'università di Harvard, fino al 1936.
Nella carriera filosofica di Whitehead si è soliti distinguere tre fasi, connesse comunque da una vena realistica sostanzialmente unitaria. La prima fase è di carattere specificamente matematico e logico ed ha il suo momento culminante nella collaborazione con Russell alla stesura del già citato "Principia mathematica"; nella seconda fase, legata all'insegnamento di Whitehead svolto a Londra, prevalgono gli interessi per le scienze naturali e la teoria di Einstein; nella terza ed ultima fase, connessa al suo soggiorno negli USA, ad Harvard, viene sviluppata la sua versione più matura del realismo organico, consegnata alla sua maggiore opera: "Processo e realtà" (1929).
La prima opera che pubblica è "Trattato di algebra universale". Con i suoi saggi "La scienza e il mondo moderno" (1925), "Processo e realtà" (1929) e "Avventure di idee" (1933), Whitehead tenta una mediazione tra l'istanza filosofica e la visione scientifica del mondo, formulando teorie di una metafisica organicistica, basate sulle idee di Gottfried Leibniz e di Henri Bergson.
L'universo nella visione di Whitehead trova una realtà sia fisica che spirituale, che nella sua complessità, si sottrae alle rigide astrazioni della ragione e all'interno del quale si esplica l'azione creativa di un principio divino immanente.
Tra gli aspetti più stimolanti dell'opera di Whitehead va considerata la critica delle false astrattezze in cui sono incorse le metafisiche tradizionali coi loro dualismi irriducibili. Quella che il filosofo inglese definisce la "duplicazione della natura in due sistemi di realtà", vale a dire la natura quale è ipotizzata dalla fisica, e la natura quale è data nell'esperienza sensibile, sono responsabili di uno dei più tenaci errori che ha impedito di cogliere il carattere organico della natura. La concezione teologica di Whitehead è quindi immanentistica e panteistica: Dio coincide con la natura, considerata non solamente nei suoi aspetti oggettivi e descrittivi, bensì anche in quelli formali e normativi.
Fra le sue opere ricordiamo anche la "Ricerca sui principi della conoscenza naturale" (1919) e "Il concetto di natura" (1920).
Alfred North Whitehead muore a Cambridge (Massachusetts, USA) il 30 dicembre 1947, all'età di 86 anni. Come da sue istruzioni, la famiglia distruggerà tutte le carte personali dopo la sua morte.
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