Frédéric Bastiat
Biografia • La vita, la libertà, la proprietà
Economista e scrittore, ma anche filosofo e politico liberale, Frédéric Bastiat nasce il giorno 30 giugno 1801 a Bayonne, città francese della regione dell'Aquitania. Rimane orfano molto presto, all'età di nove anni, crescendo poi sotto la tutela del nonno. Adolescente, a sedici anni lascia la scuola per continuare l'attività di esportatore in campo agricolo che era della sua famiglia. L'economista Thomas DiLorenzo sosterrà che l'attività imprenditoriale di Bastiat avrebbe enormemete influito sulle future teorie economiche che questi avrebbe poi elaborato.
Liberale in politica, prende parte alle iniziative della sua città durante i moti del 1830; si candida numerose volte in diverse elezioni, divenendo deputato nazionale più di una volta: particolarmente significativa è la sua presenza alla Costituente del 1848. Bastiat dal punto di vista politico e sociale si batte per la libertà nei commerci internazionali, per la riduzione dello stato e delle sue spese, per la partecipazione delle donne alla politica, contro le avventure coloniali e per la libertà delle associazioni operaie.
Vive quasi ritirato nella sua provincia fino al 1944, periodo in cui inizia la carriera di economista. La carriera dura tuttavia molto poco, solo sei anni, considerata la precoce morte causata dalla tubercolosi nel 1850.
Si può annoverare il nome di Frédéric Bastiat tra i più importanti pensatori liberali del XIX secolo: nel suo pensiero si possono trovare le basi del futuro pensiero economico della scuola austriaca e del libertarismo. In una estrema sintesi si può affermare che Bastiat considerava il diritto naturale e l'utilitarismo due facce della stessa medaglia.
Considerava lo Stato inevitabile nella pratica, anche se concentrò tutti i suoi sforzi nel tentativo di dimostrare come qualsiasi intervento statale nella vita dei singoli privati fosse inefficiente, economicamente svantaggioso e fortemente immorale. Sosteneva inoltre che l'unico compito del governo era quello di proteggere i diritti di ogni individuo: la vita, la libertà e la proprietà.
Le opere di Bastiat spaziano dalla teoria economica alla filosofia politica e sono caratterizzate da una forte argomentazione e da un intuito molto acuto. La sua opera più importante e nota è "Sofismi economici", lavoro nel quale si possono trovare diversi attacchi alle diverse politiche seguite da vari governi. Sempre in "Sofismi economici" troviamo un pezzo satirico molto tagliente, conosciuto anche come "Petizione dei produttori di candele", dove ironicamente e con chiaro intento provocatorio, Bastiat chiede al governo di bloccare il sole attraverso un decreto, in modo da evitare l'ingiusta concorrenza delle altre fabbriche, sottolineando l'allergia governativa alla concorrenza.
Un'altra opera importante di Bastiat è "La legge", pubblicata nel 1850, dove viene presentato un giusto sistema di legge, e dove si dimostra come una società libera agevoli la creazione del diritto.
"Quello che si vede e quelo che non si vede" è il titolo di un suo saggio del 1850, nel quale si trova un importante racconto: il "Racconto della finestra rotta", pagine dalle quali Bastiat cerca di spiegare la nozione di costi occulti (o "incidentali").
Nei suoi viaggi che lo portano in giro per la Francia, Bastiat ha modo di divulgare le proprie idee liberali e libertarie. Diviene sempre più noto, vivendo una frenetica attività di politico, di giornalista e di scrittore di economia, che ha molta influenza sulla Francia del tempo.
Muore a Roma il 24 dicembre 1850: sul letto di morte indicherà nell'economista belga Gustave de Molinari il proprio erede spirituale.
Opere di Frédéric Bastiat:
- Agli elettori del dipartimento delle Landes (1830)
- Riflessioni sulle petizioni di Bordeaux, Le Havre e Lyon sul regime doganale (1834)
- Sulla sessione del Consiglio Generale delle Landes (1837)
- Il fisco e la vigna (1841)
- Memoria sulla questione vinicola (1843)
- Sulla ripartizione del gettito catastale delle Landes (1844)
- Le questioni dello zucchero in Inghilterra (1844)
- L'influenza delle tariffe (doganali) Francesi e Inglesi sul futuro dei due popoli (1844)
- Cobden e la Lega (1845)
- L'avvenire del commercio dei vini tra Francia e Gran Bretagna (1845)
- Sofismi economici (1° versione) (1845)
- Ai signori elettori del collegio di Saint-Sever (1846)
- Il piccolo arsenale del libero-scambista (1847)
- Sofismi economici (2° versione) (1848)
- La proprietà e la legge (1848)
- Giustizia e fratellanza (1848)
- Proprietà e spogliazione (1848)
- Lo Stato (1848)
- Protezionismo e comunismo (1849)
- Capitale e rendita (1849)
- Pace e libertà, ovvero il budget repubblicano (1849)
- Le incompatibilità parlamentari (1849)
- Maledetto denaro (1849)
- Armonie economiche (1850)
- Interesse e capitale (1850)
- La spogliazione e la legge (1850)
- La legge (1850)
- Quello che si vede e quello che non si vede (1850)
- Sulla bilancia del commercio (1850)
Aforismi di Frédéric Bastiat
Foto e immagini di Frédéric Bastiat
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