Ultimi commenti alle biografie - pagina 1901

Martedì 24 novembre 2020 14:16:40 Per: Mara Venier

Ciao Mara,
prima di tutto vorrei dirti che sei una grande professionista e una bella persona.
Mi piace molto il modo in cui conduci le tue interviste e... a proposito di interviste sarebbe bellissimo farne una ad un artista secondo me di una bravura incredibile e di animo sensibile come Marco Mengoni... grazie se leggi questo messaggio... un caro saluto... Giovanna

Da: Giovanna

Martedì 24 novembre 2020 13:50:26 Per: Massimo Gramellini

Massimo, per te, per questo 25 novembre e per tutti i giorni.
Ecco la mia parola della settimana: VIOLENZA

Vittorio Feltri ha colpito ancora. Il suo articolo circa lo stupro subito da una ragazza in casa dell'imprenditore di facile. it non lo pubblico. Nei virgolettati ci sono le sue affermazioni. Di seguito ecco il mio editoriale.

Caro Vittorio,

capisco che, a causa della tua veneranda età, l'incontinenza, anche verbale, sia un inconveniente su cui noi giovani possiamo sorvolare. Ciò che non si riesce a intendere è se questo tuo persistente e livello oltre il limite della decenza, dell'educazione, del rispetto sia dato anche da un'altra noia della senilità, la demenza, oppure se tra le tue sinapsi ci sia tutt'ora un minimo dialogo, seppure confuso. Si sa, il cervello è questione di impulsi elettrici. Magari vai in corto circuito di botto e i neuroni ti dicono Roma per Toma. Non è colpa tua. Sì, drogarsi fa male, “genera un allontanamento dalla realtà e comportamenti riprovevoli”. Questa l'hai detta giusta. Che “Genovese possa disintossicarsi in carcere”, invece, è una stupidata e un “uomo di mondo” come te, con decenni di carriera giornalistica alle mani dovrebbe saperlo. O non ti è mai capitato di entrare in una gattabuia?
Genovese, ti svelo sto scoop, resterà cocainomane, fino a che non deciderà di scegliere un bel percorso di disintossicazione presso una delle più costose cliniche, dotate di équipes mediche e psicologiche, che solo lui, con il suo patrimonio, potrà permettersi. Se avrà l'intelligenza di volerlo fare, ça va sans dire. Sarà probabilmente punito, il tuo “eroe” del “menga”. Anche questa l'hai azzeccata. Il punto, però, caro Vittorio, è che, altrettanto probabilmente, per l'ennesima volta, pagherà poco o nulla. Perché la violenza sulle donne, nonostante i passi siano stati fatti nel mondo civile e politico verso un definitivo e intransigente riconoscimento de facto, resta un fenomeno (!!!) tra il serio e il faceto, intorno al quale professionisti come te si riempiono la bocca, per vomitare sulle pagine di cronaca i rimasugli acidi e fetidi di un machismo che fatica a trovare pace nella sete pruriginosa di innumerevoli scopatori seriali. Che di sesso non hanno (avete?) capito una beata sega. E perdonami il gioco di parole.
Sai, Vittorio, “l'accanimento sulla passera” della “povera” Michela, sul quale scherzi tu, con tono canzonatorio che rasenta lo sfottò, non è di per sé così strabiliante. Tutti gli uomini, tutte le donne sanno, quando sentono odore di femmina non capiscono più niente o in generale capiscono meno del solito. La “fanciulla”, “penetrata fino all'alba”, si dà il caso che, non essendo per la prima volta entrata nella maison del baldo arrapato e drogato, sapeva con ragionevole certezza che ci sarebbe andata a letto. Quello che forse le è sfuggito, ed è sfuggito anche a te, è che a un tratto avrà pronunciato quel fatidico “no, basta”, che fa andare fuori di matto tanti maschi imbufaliti. Eccola qui la violenza, Vittorio. Ci sei? O vuoi che rispieghi? Quando una donna dice: basta, significa che è “basta”. Se tu insisti e non ti fermi e non senti quel “NO” che è universale e non ha bisogno di traduzione, allora significa che la stai violentando. E' tanto difficile capire? Sai, il confine tra uno stupro e un atto sessuale consenziente è molto ben definito. Persino le bestie, intese come i non esseri umani, si accorgono quando una femmina non è disponibile o finisce di esserlo e dopo averle ronzato attorno un po', cercano altrove. Per i maschi umani, forniti di coscienza, pensa, risulta quasi impossibile decodificare una cosa tanto limpida ed elementare. Ecco perché l'educazione sessuale è tanto importante, a partire dalle Primarie. Da piccoli si impara meglio e non si scorda più. Al “mandrillo” che se la vedrà dura e “non la vedrà per anni”, auguro, oltre alla disintossicazione, che è il tuo pensiero unico e gioviale per lui, di diventare un uomo degno. Ai genitori della vittima invece, non “tiro le orecchie” come fai tu, ma faccio avere il mio sostegno, affinché possano trovare nella giustizia una risposta di pena certa rispetto al crimine che ha subito la figlia Michela, una ragazzina di 18 anni. Che, come Genovese, che citi più volte nel testo, ha anche un cognome (l'hai omesso forse per la privacy? Che delicato rigurgito. La deontologia giornalistica si ripalesa a tratti come scheggia di memoria.) A Michela, coraggio. La denuncia ti fa onore. Sarà da esempio per tante, troppe donne che, come te, vengono violentate e poi derise ed etichettate come se se la fossero andata a cercare. Sei giovane e puoi scegliere. Sappi, degli uomini violenti si può certamente fare a meno, come di quelli cui riesce difficile trovare la differenza tra uno stupro e una sana e felice scopata.
A Vittorio Feltri, che saluto caramente, chiudendo con il “tu”, visto che siamo colleghi”, auguro una vecchiaia tranquilla, con qualche lampo di vitalità più consona al mestiere che ancora si ostina a frequentare. Un giornalista del tuo calibro dovrebbe ben avere in senno il potere della parola!
Un' ultima cosa. Chiedo perdono alle donne che, ogni giorno, tra le mura domestiche, nei luoghi di lavoro, per strada subiscono una violenza sessuale, fisica, economica, psicologica da un uomo, se ho usato questo approccio per ricordare il 25 novembre. L'articolo di Vittorio Feltri è offensivo e, al di là del divertissement che genera negli spiriti più acuti, la sua pagina su una testata nazionale crea profondo dolore. Ma da questa cultura dobbiamo partire per combattere la piaga. Ricreando un alfabeto che apra la strada a una prospettiva di realtà diversa rispetto a quella che siamo abituate a percorrere.
A tutte voi, donne del 25 novembre di ogni anno e di ogni giorno. Non siete sole.
Lucia Ravera

Da: Lucia Ravera

Martedì 24 novembre 2020 13:44:03 Per: Nunzia Catalfo

Chiedo a. nome mio e a nome di 6. 000 persone (quindi famiglie) LA SALVAGUARDIA N. 9...
Siamo ormai vicino ai 64 anni...
Lei dottssa Catalfo è stata la promotrice del reddito di cittadinanza...
E noi che abbiamo versato almeno anni 25 di contributi, Niente...
Ci auguriamo che riesca a far qualcosa anche per noi esodati...
Grazie...

Da: Esmeralda Tomasoni

Martedì 24 novembre 2020 12:42:24 Per: Silvio Berlusconi

Presidente ci aiuti lei che x i disoccupati ce una misera 600euro ma come si fa con 600 euro a famiglia ci sono bollette da pagare affitto spesa non se ne può più la prego ci aiuti lei

Da: Carmelo

Martedì 24 novembre 2020 12:42:20 Per: Silvio Berlusconi

Buongiorno dottor BERLUSCONI avrei bisogno del suo aiuto ho 53 anni da 4 anni mi sono ammalata al cuore polmoni dovrei avere un trapianto ma non me lho fanno perché fumo 4 sigarette al dì mi aiuti la prego non esco più di casa non c'è la faccio ho l'ossigeno h. 24 mi faranno morire.. ma lagonia e lunga non mi fanno le visite per il covid... ho 4 figli.. Possono lasciare che muoia perche fumo! ! Poi neanche fumo.. perché non respiro tanto per nervoso!!! La prego... mi aiuti se può siamo gente per bene onesti e mi lasciano morire perché fumo!!! Poi però mi obbligheranno ha fare il Vaccino!!! La Prego mi aiuti grazie. Un abbraccio Samuele Cristina.

Da: Cristina Samuele

Martedì 24 novembre 2020 12:15:20 Per: Alfonso Signorini

Avete notato che nella casa del gf vip c'e' ki usa il telefonino? Non era assolutamente vietato? ?

Da: Marcello Alfano

Martedì 24 novembre 2020 11:54:24 Per: Mario Tozzi

Salve. Nel suo libro "un'ora e mezzo per salvare il mondo" lei afferma che l'agricoltutra e l'allevamento intensivo sarebbero tra le principali cause dell'effetto serra. Mi sono permesso di fare alcuni calcoli. Quanta capacità di assorbimento di biossido di carbonio ha una foresta nei confronti della specie agricole coltivate? Va subito chiarito che non è facile stabilire con certezza questi parametri che dipendono da tantissimi fattori come la quantità e la distribuzione delle piogge (senza acqua le piante non crescono), dalla temperatura (la foresta amazzonica e la taiga siberiana hanno ritmi di crescita diversissimi) dalla composizione del terreno e via dicendo. Comunque ho cercato nei migliori siti internet paragonando i risultati di molte ricerche e facendo medie. Questi sono i risultati:
In un anno, un ettaro di foresta delle medie latitudini assorbe dalle 2 alle 3 tonnellate di CO2. Poche. Sono dati ufficiali La biomassa per ettaro di una foresta è molto grande ma la parte che attua la fotosintesi è ridotta alle foglie più alte che svettano all'apice dell'albero. I tronchi e le grandi radici non sono verdi e non partecipano all'assorbimento della CO2. Inoltre la grande quantità di materiali in decomposizione nel sottobosco da parte di funghi e batteri produce CO2 in quantità. Quindi 1 ettaro di nuova foresta potrebbe compensare le emissioni annuali di 1 italiano.
Io abito in una zona votata quasi interamente alla cultura del mais. Le foreste ormai nella pianura Padana sono solo un ricordo. Così ho voluto calcolare la capacità di assorbimento della CO2 di un ettaro di terreno coltivato a mais. Il calcolo non è difficile. La reazione della fotosintesi è la seguente:
6 CO2 + 6 H2O danno 6 O2 + C6H12O6 (GLUCOSIO)
Prendendo i dati da "L'informatore Agrario" risulta che un ettaro coltivato a mais produce dalle 18 alle 24 tonnellate di sostanza secca. Utilizziamo il dato medio, al netto di tutto, di 21 tonnellate. Con la fotosintesi dunque si producono 21 tonnellate di biomassa ovvero 21. 000. 000 di grammi di glucosio poi trasformato in amido e cellulosa dalla pianta. La massa molare del Glucosio è 180 g/mole quindi dividendo 21. 000. 000 di grammi per 180 g/mole otteniamo il numero delle moli di glucosio prodotte:
21. 000. 000 gr diviso 180 gr/mole = 116. 666 moli di glucosio
Come si vede nella reazione della fotosintesi, per ogni mole di glucosio prodotta vengono assorbite 6 moli di CO2. Quindi 166. 666 moli di glucosio richiedono 166. 666 X 6 = 700. 000 moli di CO2
La massa totale della CO2 assorbita sarà quindi 700. 000 moli X la massa molare della CO2 (PM 44) ovvero 44 gr/ mole
700. 000 moli X 44 gr/mole = 30. 800. 000 gr. ovvero più di 30 tonnellate!!! Non c'e da stupirsi le piantine di mais sono seminate fittissime e la pianta è quasi totalmente verde quindi fa fotosintesi in ogni sua parte o quasi. Questo calcolo l'ho fatto esclusivamente per far capire a tutti che le nostre opinioni stanno a zero. Nelle questioni scientifiche contano i numeri anche se non ci piacciono.
Ma attenzione, tutto questo ragionamento per capire quanto biossido di carbonio riusciamo ad immagazzinare nelle piante non ha senso e vi dico il perchè.
Iniziamo col dire che un nuovo fronte di polemiche riguarda gli allevamenti intensivi (ovini e vacche da latte e da carne) e l'alimentazione umana con carni rosse che è risaputo non fanno bene alla salute (se consumate in grandi quantità). Ebbene queste bestie, allevate in quantità enormi a causa della grande richiesta di consumatori prevalentemente carnivori, con il loro catabolismo emettono una incredibile quantità di CO2. Questo è perfettamente vero ma da dove arriva questo gas? Semplicemente dalla digestione e successiva demolizione del glucosio nel processo della respirazione:
6 O2 + C6H12O6 (GLUCOSIO) a dare 6 CO2 + 6 H2O
dunque la CO2 prodotta non è niente altro che quella assorbita dalle piante di cui si nutrono. Il ciclo del carbonio così si chiude e il saldo è zero. Esattamente come usare la legna nella stufa. Si rimette nell'atmosfera il biossido di carbonio che la pianta aveva immagazzinato nel tronco che andiamo a bruciare.
grazie
Riccardo (biologo)

Da: Riccardo Magnani

Martedì 24 novembre 2020 11:14:45 Per: Corrado Augias

Premesso che tra i vari autori lei è quello che sento più in linea con i miei pensieri /mi piacerebbe qual ora possibile se l abbia letto, un parere sul libro di Simonetta Torresi "II + II" (la storia dei popoli delle Marche ovvero l origine d Europa) /si legge male ma riporta molte teorie per cui presenta buone considerazioni (che io non sono all altezza di valutare in credibilità), e qual ora ci siano possibilità di realtà, risultano avvincenti... (tanto più per un marchigiano visto che le Marche diverebbero il centro del mondo europeo moderno...) /Parigi come Macerata /Charters come Camerino/ la Francia in pratica nata nelle Marche... Oltre ad Aquisgrana qui tra s Claudio e Rambona (Ratisbona) /scrivo a lei in quanto la penso più motivato a far ricerca che a consolidare verità acquisite /grazie comunque se legge messaggio 335------- mio cell può usare anche wuzap se ha bisogno /cordiali saluti gf

Da: Gianfranco Mancini

Martedì 24 novembre 2020 10:32:06 Per: Giorgio Armani

Ciao io nn credo di aver mai comprato un tuo capo perché troppo cari per le mie tasche.. ma ti ho sempre ammirato per l’imprenditore che sei ! Ho scritto la mia biografia, attribuendo un colore a ogni capitolo che rappresenta per me uno step emotivo importante fino ad oggi. Mi piacerebbe avere un capo che riprenda ogni colore del mio libro. Stravagante ? Forse, ma comunque unico. I bambini scrivono a babbo natale, io ho solo questo desiderio e lo scrivo alla persona più umana e che ammiro di più per poterci riuscire. Spero in un riscontro. Quercioli Simona

Da: Simona

Martedì 24 novembre 2020 10:02:51 Per: Marco Travaglio

Carissimo Marco, scusa la licenza.
Anche io parlo di scuola continuo ad essere contraria alla presenza indiscriminata come prima dell'inizio della scuola. Consapevole che i messaggi che ho inviato a attivisti importanti del M5S, qui o sostenitori di Conte facciano la stessa fine: "essere ignorati", non tanto perché non letto ma perché ognuno parla per se stesso. Io ho detto è ripeto ora il contrario di ciò che si sta facendo. Nelle scuole i ragazzi, soprattutto i più piccoli vivono in sistemi detentive ed inefficienti per la didattica limitata in ogni mossa in ogni spazio per non parlare dei programmi non rispettati dagli insegnanti che scaricano sui ragazzini i ritardi mentre quelli preparati arricchiscono e si rasettano il cervello sospendendo tempo ed interesse. Io sono per una DAD consapevole e continua, la presenza deve essere limitata agli studenti con difficoltà di apprendimento o a quelli che non hanno mezzi per seguirla, grazie all'incuria nel pensare ai banchi prima di creare nuove strutture, così i banchi hanno sostituito vecchi banchi monoposto mentre gli arredi sono stati eliminati (non in senso metaforico ma realmente), per lasciare posto ai banchi in sovra numero. Così come la DD doveva essere fatta da scuola con i pochi in presenza ed gli altri da casa. Il grosso del movimento lo fanno le famiglie per gestire la frequenza dei figli. Ora a scuola si rischia tutti i giorni, più personale, insegnanti poco presenti, ragazzi lasciato fuori al freddo a mangiare seduti sulla terra umida od in piedi appoggiati ad un muro ghiacciato. Ragazzi che, fuori dal controllo degli insegnanti e bidelli che si girano e fanno i suoi, esercitano il micro bullismo e la micro violenza organizzata in gruppetti. Facendo dei corpo a corpo indicibili per cui i soliti ignoti portano a casa lividi e sono derubati di oggetti, merende, libri, quaderni ecc. E.. parlo di primarie. ! Mentre a casa i genitori non avrebbero iniziato questo percorso per il pericolo di perdere il lavoro ed i nonni, indispensabili, non possono lasciare fuori casa i loro cuccioli. Mentre a scuola il virus circola come i pidocchi e le famiglie sono contaminate e perdono il lavoro. La Dad in presenza ed a distanza contemporaneamente, nessuno ci arriva o gli insegnanti non la vogliono per non essere controllati?

Da: Laura