Ultimi commenti alle biografie - pagina 2046
Giovedì 29 ottobre 2020 15:51:00
Per: Flavio Insinna
Basta fare sempre l'asino, tu e le tue vallette. Basta col tuo campione di volta in volta sempre piu' ignorante. Hai stanCato. Le persone preparate le mandi a casa e tieni i somari uguali a te. Siamo stanchi. ! !
Da: Italo Zoni
Giovedì 29 ottobre 2020 15:44:46
Per: Maria De Filippi
Ho la mia bella età e ne ho vista di acqua passare sotto e sopra i ponti, ma nella mia vita non ho mai visto la Cattiveria fatta persona!!!
Non è più sopportabile! Fa stare male! Sono costretta a cambiare canale per non sentire più quella megera di Tina, idrofora nei riguardi di Gemma tanto da far pensare che questa fobia non può che nascere da un’invidia, una gelosia che non riesce a nascondere. A prescindere da Gemma, che può piacere o non piacere, non si può trattare così nessuno.
Mi piaceva il programma Uomini e donne. Ora non più proprio per la Cipollari che è un cattivissimo esempio e non sono l’unica a pensarla così. Tu, Maria, non puoi lasciarla fare solo perchè fa “audience”! Per questo sei una delusione!
Da: Rosanna Ceccarelli
Giovedì 29 ottobre 2020 14:50:54
Per: Diego Della Valle
Salve dott. Della Valle, ci siamo incontrati a Portonovo circa anno 1997, lei aveva un braccio ingessato, abbiamo parlato di Offagna, il mio paese natio, lei mi disse di essere legato al mio paese per ricordi di suo padre con Baldassarri Baldissera, che negli anni 60 era un noto commerciante di tessuti. (Sono in contatto per motivi di vacanza con la signora Baldassarri) Ricordo questo nostro incontro a Portonovo con molto piacere. Il comune di Offagna sta uscendo dal dissesto finanziario grazie a dei bravi amministratori. Gent. Dott. avrei tanto piacere d'incontrarla, qui in Offagna, fare una visita al paese (amministro un gruppo fb, Noi offagnesi veri con 1300 iscritti) parlare dei vecchi ricordi che la legano al mio paese.
Distinti saluti Edgarda Quercetti.
Da: Edgarda Quercetti
Giovedì 29 ottobre 2020 14:42:11
Per: Alfonso Signorini
Buon giorno, mi chiedo come mai la "Contessa" non venga mai ripresa per il suo comportamento per la sua "malefica" lingua, è cattiva e offensiva con alcuni conquilini, non fa mai nulla se non mangiare in continuazione e criticare, Mi chiedo cosa ci fa li, non è di certo un bel esempio per nessuno.
Da: Cris
Giovedì 29 ottobre 2020 14:13:19
Per: Maria De Filippi
Buonasera, io volevo lasciare un messaggio di disgusto totale per Gianni Sperti, per quello che ho visto nella puntata di ieri 28/10/2020 ad Uomini e Donne. Sono sempre stata una fan di Maria l' ho sempre ammirata x la sua obiettività, per come riesce a comprendere le persone nel profondo, ma ultimamente la vedo uniformata con il resto della tv, non prendendo posizione nemmeno nei più squallidi siparietti che avvengono ogni giorno da parte soprattutto del suo protetto Gianni Sperti. Quando è troppo è troppo! Una sua fans dall'adolescenza.
Da: Tamara Marinelli
Giovedì 29 ottobre 2020 14:00:43
Per: Maria De Filippi
Cara Maria dopo la trasmissione di uomini e donne del 28 ottobre di cui non faccio nessun commento., non seguirò mai più questa trasmissione che mi faceva compagnia. Leggerò un libro o guarderò Un altra trasmissione. La salutò cordialmente Eliana. Ps: è il pensiero anche delle mie amiche
Da: Eliana
Giovedì 29 ottobre 2020 14:00:16
Per: Maria De Filippi
Buongiorno,
Non ho mai scritto e premetto che ammiro fortemente la sig. ra De Filippi ma non posso questa volta non esprimere la mia opinione sulla puntata del 28/10/20.
Obiettivamente devo dirvi che x la questione di Aurora non è passato un bel messaggio. Dai fatti è evidente che ci siano figli e figliastre cosa che non ho mai pensato. Sono d'accordo che Valentina rimanga ci mancherebbe ma dire che non è vero quello affermato da Aurora è davvero impossibile. Confido nella grande professionalità della Sig. ra Maria che sarà ancora evidente ammettendo la questione nella prox puntata. Saluti
Da: Elena Pacini
Giovedì 29 ottobre 2020 13:19:20
Per: Maurizio Landini
Gentile dott. Landini, non è possibile che in un Paese civile, non ci sia un sostegno economico adeguato a chi, come me, dopo 35 anni di lavoro si ritrova licenziata e senza speranza per una nuova assunzione considerata l'età (53 anni). La Naspi non è sufficiente per vivere dignitosamente.
Cordialità.
Maria Defendi.
Da: Maria
Giovedì 29 ottobre 2020 13:08:16
Per: Massimo Giannini
Buongiorno dott. Giannini,
in questi giorni sto ascoltando con profondo interesse i suoi racconti sulla sua esperienza in T. I.
Confesso che ascoltandola provo molta commozione perchè mi tornano alla mente i 46 giorni in cui mio padre è stato ricoverato in terapia intensiva presso l'Ospedale San Carlo di Milano.
Dal 24 marzo al 15 maggio le vite delle persone vicine a mio padre si sono fermate, sono rimaste sospese, attendendo ogni giorno le 14. 00 per ricevere la fatidica telefonata del medico che a volte rincuorava a volte ci spezzava le gambe.
Era terribile non poter confortare mia madre o anche semplicemente stringerla tra le mie braccia cercando di infonderle un po' di serenità.
Di quei 46 giorni ricordo oggi poche cose (forse il mio IO cerca di rimuovere l'esperienza più brutta fino ad oggi vissuta) ma sono limpide nella mia mente: l'ultima foto che mio padre mi ha inviato con il cpap in testa, la chiamata del 30 marzo 2020 alle 2. 00 di notte del medico che mi diceva che stava portando mio padre in terapia intensiva, i 7 giorni successivi in cui non c'era nessun miglioramento, il 12 aprile quando i medici ci hanno fatto la prima videochiamata e abbiamo rivisto dopo quasi 20 giorni mio papà, il 2 maggio, data del mio compleanno, dove mia moglie ha organizzato la sorpresa più bella della mia vita ossia gli auguri dalla T. I. da parte di mio papà, la richiesta di mio papà di voler mangiare la pasta di mia mamma, i giorni prima della sua scomparsa e la fortuna, visto che non era più positivo al covid, di potergli stare accanto e stringerli la mano anche se lui era sedato.
Questo periodo a me e alla mia famiglia ci ha tolto tanto: nell'ordine a marzo il nonno di mia moglie, ricoverato in una RSA e morto per una polmonite da Covid non individuata dai sanitari e scoperta solo per una sua caduta accidentale nella RSA; ad aprile mia nonna che è morta per cause naturali ma non è stato possibile comunque vederla o farle un funerale e, infine, mio padre.
Se mi fermassi a guardare indietro credo che non avrei le forze per andare avanti nella mia vita. Trovo la forza nelle persone che mi stanno vicino e che so che hanno bisogno di me.
Spero con tutto me stesso che le persone possano finalmente adottare dei comportamenti meno incauti per se stessi e per gli altri, riconoscendo l'esistenza di questo virus che se per molti ha gli stessi effetti e conseguenze di una influenza per altre persone comporta seri e gravi danni al sistema respiratorio o anche la morte.
Da: Marco Griguolo
Ferzan Ozpetek
Regista turco naturalizzato italiano
Da: Francesca